12 novembre, 2009

PROMEMORIA 12 novembre 2003 2003 - In un attentato suicida a Nasiriya in Iraq muoiono 23 persone, tra loro 19 sono italiani: 12 carabinieri, 5 soldati


In un attentato suicida a Nasiriya in Iraq muoiono 23 persone, tra loro 19 sono italiani: 12 carabinieri, 5 soldati dell'esercito e 2 civili.
I militari italiani partecipanti alla missione militare in Iraq "Antica Babilonia", seguita alla seconda guerra del golfo, sono stati oggetto di alcuni attentati e agguati, che hanno provocato un totale di circa 50 vittime (di cui 25 italiani).
Il 12 novembre 2003 avviene il primo grave attentato di Nassiriya. Alle ore 10:40 ora locale (UTC +03:00), le 08:40 in Italia, un camion cisterna pieno di esplosivo scoppiò davanti la base MSU (Multinational Specialized Unit) italiana dei Carabinieri, provocando l'esplosione del deposito munizioni della base e la morte di diverse persone tra Carabinieri, militari e civili. Il tentativo del Carabiniere Andrea Filippa, di guardia all'ingresso della base "Maestrale", di fermare con il fucile AR 70/90 in dotazione i due attentatori suicidi riesce, tant'è che il camion non esplode all'interno della caserma ma sul cancello di entrata, altrimenti la strage sarebbe stata di ben più ampie dimensioni. I primi soccorsi furono prestati dai Carabinieri stessi, dalla nuova polizia irachena e dai civili del luogo. Nell'esplosione rimase coinvolta anche la troupe del regista Stefano Rolla che si trovava sul luogo per girare uno sceneggiato sulla ricostruzione a Nassiriya da parte dei soldati italiani, nonché i militari dell'esercito italiano di scorta alla troupe che si erano fermati lì per una sosta logistica.

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