28 gennaio, 2009
Giornata della Memoria, un museo per non dimenticare
Giornata della Memoria, un museo per non dimenticare
“Un luogo per ricordare e per riflettere su uno dei crimini più atroci mai realizzati dall’uomo: la Shoah. Ma anche un luogo per tutta la società civile, per non dimenticare mai la coscienza della centralità della persona e della sua dignità”. Così il Presidente della Regione Lazio, è intervenuto al convegno in corso alla Sala della Lupa a Montecitorio, in occasione della ‘Giornata della Memoria’. Il convegno intitolato ‘Memoria: dalle testimonianze dirette al Museo della Shoah’, è stato l’occasione per presentare il progetto del Museo Nazionale della Shoah, la cui inaugurazione è prevista per il 2011. Il Museo sorgerà sulla via Nomentana a Roma, in un lotto di terreno confinante con Villa Torlonia, e il progetto è stato approvato a novembre 2008, in concomitanza con la ricorrenza del settantesimo anniversario della promulgazione delle leggi antiebraiche e razziste.
Il Presidente Marrazzo ha spiegato il valore della partecipazione della Regione al progetto del Museo della Shoah, citando due ricordi: “Il silenzio lancinante di Birkenau e la modernità dello Yad Vashem a Gerusalemme”. “Ricorderò per sempre – ha detto – i viali del campo di Birkenau, che ho percorso accompagnato da un Virgilio d’eccezione, Marcello Pezzetti, che del Museo della Shoah sarà il direttore. La memoria, infatti, ha bisogno delle parole e di parole che parlino al futuro”.
Il Museo della Shoah, ha aggiunto Marrazzo, sarà un museo che parlerà ai contemporanei come “la modernità dello Yad Vashem e, insieme alla ‘Survivors of the Shoah Visual History Foundation’ fondata da Steven Spielberg a New York, al Memoriale alle vittime dell'Olocausto di Berlino e al grande museo che aprirà nel Ghetto di Varsavia, sarà parte di quella grande rete della memoria e avrà la stessa carica emotiva”. “Ecco perché la Regione Lazio – ha spiegato il Presidente – sarà componente attiva del Museo della Shoah, insieme agli altri promotori e al Presidentedella Fondazione Museo della Shoah, Leone Paserman”.
Per Marrazzo “il 27 gennaio, giornata della memoria, non deve essere solo commemorazione di qualcosa del passato, di uno sterminio atroce, ma lontano, e che ha riguardato solo qualcuno, cioè gli ebrei”. “Il nostro compito ora – ha sottolineato – è quello di ricordare e far capire che dietro quegli atti demoniaci hanno camminato gambe umane”. “L’incubo ricorrente di chi era scampato ai lager era quello di non essere creduto: per questo dobbiamo parlare, dobbiamo scrivere, dobbiamo ricordare. Con il Museo della Shoah abbiamo colmato un vuoto e ora la millenaria comunità ebraica di Roma fa davvero parte di questa città”.
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