30 gennaio, 2009

Riconvertite 19 cliniche per anziani e la Regione ottiene un risparmio da 15 milioni


Riconvertite 19 cliniche per anziani e la Regione ottiene un risparmio da 15 milioni

Chiuso l’accordo di riconversione di 21 case di cura accreditate cosi come indicato dal decreto commissariale n.25 firmato dal Commissario Piero Marrazzo lo scorso 5 settembre.

In base a quel piano entro il 31 dicembre del 2008 dovevano essere tagliati 1140 posti letto per acuti. Le trattative per definire il posto di ogni struttura nella sanità post-piano di rientro sono state laboriose ma alla fine solo due cliniche non hanno firmato l’accordo, le altre 19 invece hanno concordato con la Regione il loro nuovo profilo di offerta sanitaria.

“E’ la dimostrazione concreta che il cambiamento sulla sanità si può fare – ha detto il presidente Marrazzo – che anche la sanità laziale può essere migliorata. Non ci sono chiusure ma riconversioni e salvaguardia dei posti di lavoro. Abbiamo eliminato centinaia di posti letto inutili e prodotto un risparmio netto sui bilanci che ci permetterà di offrire più servizi diversificando l’offerta”.

Un profilo che corrisponde alle esigenze del territorio, non stravolge le caratteristiche assistenziali storiche di ogni struttura, elimina centinaia di posti letto per acuti, produce un risparmio netto per i bilanci regionali senza , per questo, disarticolare l’equilibrio economico della singola clinica. L’accordo firmato con la Regione infatti definisce quantità e tipologia dell’offerta ma anche il budget 2009.

In particolare su 1140 posti letto per acuti da eliminare ne vengono salvati solo 441 più altri 44 per posta acuzie, con un taglio complessivo di 655. Il risparmio prodotto dalla manovra vale 20 milioni di euro sui conti 2009. Altri 230 posti letto vengono invece riconvertiti in residenze sanitarie per gli anziani e hospice , manovra che pero produce una “limatura” di 5 milioni sul risparmio complessivo fermandolo a 15 milioni. Infine i restanti 425 posti letto, l’equivalente di un medio ospedale, vengono semplicemente cancellati. Hanno rifiutato i termini dell’intesa solo due cliniche accreditate: la Nuova clinica Villa Claudia perche la proprietà ha scelto la strada del contenzioso e la Fabia Mater la cui dirigenza invece ha chiesto una pausa di riflessione prima di prendere una decisione. Il tempo utile scadrà il prossimo 28 febbraio.

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