11 febbraio, 2009
A Palazzo Incontro la mostra fotografica "Exactitudes: Uguali, Differenti"
A Palazzo Incontro la mostra fotografica "Exactitudes: Uguali, Differenti"
La Provincia di Roma presenta, per la prima volta in Italia, la mostra Exactitudes, un progetto costituito da una serie di ritratti fotografici multipli realizzati dagli artisti Ari Versluis e Ellie Uyttenbroek.
Un lavoro che dopo le esposizioni di Parigi, Berlino, Londra, Toronto, Buenos Aires, New York ed altre città in tutto il mondo, è possibile ammirare a Roma, a Palazzo Incontro (Via dei Prefetti, 22) dal 14 febbraio al 26 aprile 2009. La mostra è aperta, con ingresso gratuito, tutti i giorni dalle 10 alle 19. Chiuso il lunedì.
Gli artisti hanno chiamato la loro serie Exactitudes (una contrazione dei termini inglesi exact e attitude),traducibile in “stesso atteggiamento”, “stessa posa”.
Il duo olandese, da sempre interessato ai “dress codes” (codici d’abbigliamento), ha infatti sviluppato negli ultimi quattordici anni delle micro-raccolte tematiche per luogo e tempo. La loro collaborazione, iniziata nell’ottobre 1994, si ispira ad un interesse comune rivolto a questi codici relativi a diversi gruppi sociali, sistematicamente documentati nelle diverse identità. La loro ricerca si ispira ai luoghi eterogenei e multiculturali scoperti nelle strade di Rotterdam, New York, Parigi, Milano e Pechino.
Un progetto in cui a prevalere non è solo l’aspetto documentaristico ma quello artistico, che pone in risalto l’apparente contraddizione tra identità e uniformità. La mostra presenta tutte le 112 serie di Exactitudes, che Ellie ha chiamato la loro “collezione di farfalle”. Seguendo l’ordine cronologico di produzione, le opere di piccolo formato sono presentate al secondo piano di Palazzo Incontro mentre al primo piano è presentata una selezione delle serie in grande formato.
“Si tratta di un progetto – dichiara il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti – che ha già riscosso un grande successo internazionale e che abbiamo voluto fortemente portare qui a Roma per la sua qualità artistica e per l’efficacia del messaggio che è in grado di trasmettere. Credo infatti che le fotografie di questa mostra indichino, meglio di qualsiasi discorso, una verità semplice ma di straordinaria importanza: anche tutti i cosiddetti ‘uguali’ sono diversi tra loro. O meglio: sono persone con storie, culture, religione, gusti e orientamenti sessuali propri”.
“Di questa ricchezza – prosegue Zingaretti - non bisogna aver paura perché rappresenta un valore. Le sottili differenze e le fortissime affinità che legano in mille possibili relazioni i volti, gli abiti, gli stili di vita, gli atteggiamenti degli uomini e delle donne protagonisti di queste immagini ci dicono che avere paura di per sé delle diversità significherebbe avere paura di noi stessi, perché ciascuno di noi è, a suo modo, diverso da qualcun altro. Occorre dunque condivisione, conoscenza e rispetto, perché rispettare e conoscere le diversità che ci circondano rappresenta innanzitutto una grande opportunità. Il valore comune che ci deve unire e dare forza nella costruzione di una società che guardi con fiducia alle sfide del nuovo secolo”.
Per altre informazioni sulla mostra: www.exactitudes.com
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