19 settembre, 2010

PROMEMORIA 19 settembre 1943 - Eccidio di Boves (primo massacro dei soldati tedeschi sulla popolazione civile italiana durante la Resistenza italiana)


Eccidio di Boves (primo massacro dei soldati tedeschi sulla popolazione civile italiana durante la Resistenza italiana)
r eccidio di Boves si intende un massacro di civili innocenti compiuto dall'esercito nazista il 19 settembre 1943 a Boves, in provincia di Cuneo.

Antefatto

Una volta avvenuto lo sbarco degli alleati in Sicilia, Mussolini viene arrestato, ed il governo è assegnato al generale Pietro Badoglio, il quale firma l'armistizio con gli angloamericani l'8 settembre 1943, ma contemporaneamente lascia le forze militari italiane senza alcuna istruzione sul come comportarsi,da quel momento in poi, con i tedeschi e con gli alleati. I soldati italiani sono allo sbando, ed i nazisti ne approfittano per prendere possesso di tutti i territori italiani non ancora in mano agli alleati.

L'eccidio

Nel paese di Boves, situato in provincia di Cuneo, si costituisce una delle prime formazioni partigiane italiane: un reparto di militari italiani, comandati dall'ufficiale Ignazio Vian, dopo l'8 settembre, si rifugia sulle montagne ed inizia una azione di resistenza contro le truppe tedesche. Durante una schermaglia il gruppo uccide un soldato tedesco: le SS, comandate dall'Oberführer Theodor Wisch e dal Capitano Joachim Peiper, non riuscendo ad avere la meglio sui partigiani, decidono di vendicare la morte del soldato ucciso, colpendo la popolazione civile di Boves, incendiando il paese e massacrando 32 persone compresi il parroco ed il commissario della prefettura, i quali, addirittura, vengono bruciati vivi. Quello di Boves è stato uno dei primissimi episodi del sistema repressivo tedesco che prevedeva azioni contro la popolazione civile in risposta alle azioni partigiane e dei militari italiani.

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