Il 9 settembre, a sopralluoghi ultimati, si riunisce il tavolo tecnico istituito per la sicurezza e la riqualificazione di 156 stazioni ferroviarie nel Lazio. Si tirano le somme, valutando i risultati delle ispezioni, al fine di stabilire concretamente le priorità di intervento.
Prosegue in questo modo il lavoro per la riqualificazione delle 37 stazioni nel Comune di Roma e delle 119 nel resto del territorio regionale, passate in comodato d’uso alla Regione Lazio da Rfi con il protocollo d’intesa siglato ad aprile di quest’anno.
Nonostante le ferie inoltrate, il Gruppo di Lavoro Tecnico, coordinato dall’architetto Claudio Renzi e composto da personale regionale delle direzioni trasporti, enti locali, sicurezza e politiche del lavoro, da un rappresentante della Prefettura di Roma e da personale Rfi, sta passando in rassegna i siti ferroviari per fare il punto sulla situazione delle stazioni laziali. Dopo le ispezioni di inizio agosto, nuovi sopralluoghi sono in programma dal 25 al 29 agosto e dal 1° al 5 settembre. Quindi il tavolo tecnico provvederà a individuare interventi specifici, stazione per stazione.
“Parte un progetto di riqualificazione al quale tengo in modo particolare – ha commentato il Presidente Marrazzo – riqualificare la vita dei cittadini attraverso la valorizzazione di siti troppo spesso isolati e che, dopo un attento lavoro di verifica, si sono dimostrati in grado di promuovere vere e proprie forme di aggregazione sociale. È un esempio – ha concluso il Presidente – di costruzione della sicurezza attraverso il rafforzamento del tessuto sociale e la riqualificazione del territorio”.
“Il protocollo firmato dal presidente Marrazzo e da Rete Ferroviaria Italiana non rimane lettera morta – ha dichiarato l’assessore alla Mobilità della Regione Lazio, Franco Dalia – I 40 milioni di Euro che la Regione ha stanziato con la Finanziaria 2008, compiendo uno sforzo non indifferente, verranno presto utilizzati per migliorare i servizi ai cittadini, restituire decoro agli impianti e garantire una costante manutenzione. In questo modo – ha aggiunto Dalia – le stazioni diverranno proprietà dei cittadini e verranno trasformate in luoghi vivibili”.
Il piano prevede progetti di sicurezza passiva attraverso l'installazione di telecamere e di colonnine Sos capaci di garantire un maggiore controllo anche delle aree adiacenti. Per rendere le stazioni più frequentate e più vivibili è inoltre prevista l’apertura di sportelli al cittadino e di attività commerciali, come bar ed edicole. Nelle stazioni più frequentate e nelle grandi aree urbane è, infine, in programma la realizzazione di asili nido e spazi dedicati alla cultura. Nei giorni festivi si ipotizza la possibilità di ospitare mercatini e altre iniziative simili.
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