06 agosto, 2008
Marrazzo: "Ora il piano c'è e ha forza di legge"
“Ora il piano c’è e ha forza di legge. I provvedimenti approvati realizzano la quasi totalità delle misure indicate dal piano commissariale”. Così il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, commissario per il piano di rientro sul deficit, ha aperto la conferenza stampa per la presentazione dell’assestamento di Bilancio 2008 approvato questa mattina dal Consiglio regionale.
Riforme strutturali, riduzione costi, copertura disavanzo e policlinici sono i quattro punti centrali degli interventi in materia sanitaria inseriti nella legge di assestamento di bilancio 2008. Una manovra che prevede l'imputazione,al di fuori del Fondo sanitario regionale, dei contributi erogati per lo svolgimento delle funzioni di didattica e ricerca dei policlinici pubblici e privati e l’aumento dei controlli sull’appropriatezza delle prestazioni dal 3 al 10%. Sul riassetto della rete ospedaliera, la norma prevede la sospensione delle iniziative in corso per la realizzazione o l'apertura di nuove strutture sanitarie pubbliche per il termine di 90 giorni, e comunque fino all'adozione di un Piano regionale per il riassetto della rete.
L'intervento più incisivo della Regione nella riduzione della spesa ospedaliera è quello che prevede la chiusura di tre strutture nella Capitale: il San Giacomo, il Nuovo Regina Margherita ed il Forlanini. Per il San Giacomo si "prevede la cessazione dell'attività ospedaliera entro il 31 ottobre 2008", mentre per il nuovo Regina Margherita "è prevista la cessazione della sola attività ospedaliera, lasciando margine ad iniziative di riqualificazione della struttura verso l'offerta territoriale (RSA, poliambulatori)". La manovra stabilisce anche il trasferimento dell'attività sanitaria del Forlanini al San Camillo. Un trasferimento "che sarà ultimato per rendere definitivamente disponibili gli immobili del primo entro il 31 dicembre 2008".
Nel presentare i provvedimenti per il rientro dal deficit della sanità previsti nella manovra, che contiene i dodici punti compresi nella delibera di nomina del commissario ad acta, l’assessore al Bilancio Luigi Nieri ha precisato: “Il debito della sanita' del Lazio e' tutto coperto”. Nieri ha riepilogato ''i numeri'' del debito ''trovato dalla giunta Marrazzo al 31 dicembre 2005''. Il debito iniziale era di 10,5 miliardi di euro, di questi - ha spiegato Nieri - 750 mln di debito transatto sono stati pagati nel 2005; 1.066 mln nel 2006 e 1.529 mln nel 2007. Ne sono restati 7,1 mld, all'1 gennaio 2008 (4 miliardi di debito transatto coperto con mutuo con lo Stato e 3,7 mld di debito non transatto coperto con decreto Prodi per 2 mld e 79 mln di euro e 800 mln di mutuo). ''Dal 2006 - ha sottolineato l'assessore al Bilancio - non accumuliamo più debito, i disavanzi non sono nascosti e sono invece tutti coperti, compreso quello del 2008 coperto con parte delle tasse e in parte con l'extragettito dell'ultimo triennio che proviene da una maggiore produttività delle imprese del Lazio''.
“I provvedimenti adottati – ha concluso Marrazzo - assicurano, rispetto al tendenziale 2008, l'equilibrio economico-finanziario e il rispetto dei livelli assistenziali”.
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