04 marzo, 2008
PROMEMORIA 4 marzo 2005 # 2005 - Muore Nicola Calipari, funzionario del Sismi, mentre tentava di riportare in Italia la giornalista Giuliana Sgrena
Nicola Calipari (Reggio Calabria, 23 giugno 1953 – Baghdad, 4 marzo 2005) è stato un agente segreto italiano ucciso da soldati statunitensi in Iraq, nelle fasi immediatamente successive alla liberazione della giornalista de il manifesto Giuliana Sgrena.
Calipari operava in Iraq con il grado di capo dipartimento del Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Militare (SISMI): di fatto si trattava del numero due (secondo solo al Direttore Generale) nell'ambito del Servizio segreto e del numero uno per le operazioni estere. A seguito delle circostanze della sua morte, a Nicola Calipari è stata conferita motu proprio il 22 marzo 2005 dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, la Medaglia d'Oro al Valor Militare (alla memoria). Curiosamente la motivazione che accompagna il conferimento dell'altissima onorificenza non chiarisce da quale parte provenissero i colpi che hanno ucciso Calipari:
Collabora a Wikiquote « Capo Dipartimento del Servizio per le informazioni e la sicurezza militare - già distintosi per avere personalmente condotto molteplici, delicatissime azioni in zona ad altissimo rischio - assumeva il comando dell'operazione volta a liberare la giornalista Giuliana Sgrena, sequestrata da terroristi in Iraq. Prodigandosi con professionalità e generosità, sempre incurante del gravissimo rischio cui consapevolmente si esponeva, animato da altissimo senso del dovere, riusciva a conseguire l'obiettivo di restituire la libertà alla vittima del sequestro, mettendola in salvo. Poco prima di raggiungere l'aeroporto di Bagdad, nel momento in cui l'autovettura sulla quale viaggiava veniva fatta segno di colpi d'arma da fuoco, con estremo slancio di altruismo, faceva scudo alla connazionale con il suo corpo, rimanendo mortalmente colpito »
La sua morte ha causato attriti diplomatici fra Italia e Stati Uniti d'America (tanto che molti hanno subito richiamato la strage del Cermis, che pure portò ad attriti tra i due paesi), e la magistratura italiana ha aperto un'inchiesta sulla vicenda, incriminando il soldato USA Mario Lozano per l'omicidio volontario consumato ai danni di Calipari e il tentato omicidio volontario di Giuliana Sgrena e dell'autista (un maggiore dei Carabinieri in forza al SISMI) del mezzo sul quale l'alto funzionario viaggiava quando venne ucciso, entrambi rimasti feriti.
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