17 ottobre, 2008
Parte da Roma la quarta edizione del "Percorso dei Giusti"
Parte da Roma la quarta edizione del "Percorso dei Giusti"
É partita oggi a Roma, presso villa Piccolomini, la quarta edizione de "Il percorso dei giusti, la meomoria del bene, patrimonio delll'umanità". E l'incontro tra i giovani delle scuole superiori della nostra regione è stata l'occasione per il Il Presidente della Regione, Piero Marrazzo, per incontrare di nuovo i giovani partecipanti al progetto: un cammino di studi sulla Shoah e sul ruolo dei Giusti, uomini e donne che scelsero, con coraggo e coscienza, di lottare contro il terribile regime nazista per salvare delle vite umane. Il percorso di studi parte dalla presenza storica degli Ebrei in Europa e in Italia fino a giungere agli orrori dell’Olocausto, tragedia dell’umanità, punto di riflessione su tutti i totalitarismi e le diversità. Quest’anno il ‘testimone’ della memoria passa dai ragazzi delle scuole di Rieti a quelli di Roma e provincia. A questi ultimi infatti, dopo quelli di Frosinone e Viterbo, è affidato il compito di portare avanti il ‘Percorso’ durante l’anno.
Il ‘Percorso’ è è volto alla sensibilizzazione degli studenti su concetti basilari come la difficoltà del riconoscimento dell’altro, l’assunzione di responsabilità e la conoscenza dei Guisti, uomini e donne che hanno aiutato concretamente la gente del popolo ebraico, mettendo spesso a rischio la loro vita. Fra tutte le scuole che parteciperanno al concorso, tre istituti saranno i vincitori e partiranno con il Presidente Marrazzo per Gerusalemme dove visiteranno lo Yad Vashem il luogo in cui si conserva la memoria dei ‘Giusti’.
La giornata di oggi, dedicata al ‘Percorso dei Giusti’ è stata scelta perché il 16 ottobre 1943 ci fu il tragico rastrellamento al Ghetto ebraico di Roma da parte dei Nazisti. “Fu una razzia - ha ricordato il Presidente Marrazzo - gli Ebrei furono presi nel cuore di Roma, loro che erano ‘romani de Roma’ veri, mentre celebravano la Festa delle Capanne. Furono messi in carri bestiame, fatti viaggiare e arrivare Birkenau, che non era non un campo di lavoro, ma di sterminio: vi morirono mille tra donne, uomini e bambini”.
“Da uomo e da italiano - ha continuato Marrazzo - dico che non possiamo dimenticare e che anche ora oggi ci sono segnali preoccupanti nella nostra società”. Per il Presidente, infatti, “è ora di dire basta ai tifosi della nazionale che inneggiano al fascismo o ai ragazzi che sui siti Internet si fanno fotografare col braccio teso di ritorno dai lager nazisti”. Marrazzo ha salutato poi tutti i ragazzi presenti dicendo: “Questo non è il progetto della Regione ma il vostro progetto e oggi non onoriamo solo le vittime della Shoah ma anche la nostra dignità”.
Anche l’Assessore all’Istruzione, Diritto allo studio e Formazione, Silvia Costa, ha sottolineato che “le famiglie e le scuole devono fare di più per far conoscere la storia e gli orrori del nazismo ai nostri giovani”. “Questa giornata non è un’iniziativa di parte - ha concluso - ma un dovere: il dovere di consegnare il testimone della storia alle giovani generazioni”.
“Dobbiamo continuare a ricordare - ha ammonito il Presidente della Comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici - perché le ferite non sono rimarginate. Ma - ha aggiunto - oltre a ricordare, dobbiamo anche agire nella prospettiva di costruire un modello sociale diverso e non girare la faccia dall’altra parte di fronte alle ingiustizie di oggi. Qualora passasse il progetto della Lega di costituire classi differenziate - ha avvertito Pacifici - noi ci mobiliteremo e scenderemo in piazza”. Pacifici ha poi annunciato che la comunità ebraica risponderà all’appello lanciato dal prefetto Mosca sulle condizioni dei Rom in Italia: “Mi farò interpere dell’appello con la mia Comunità e con le altre Comunità italiane, per lavorare nei capi Rom e per aiutare il processo d’integrazione”.
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