20 novembre, 2008
PROMEMORIA 20 novembre 1945 - Inizia il processo di Norimberga
Inizia il processo di Norimberga, contro 24 criminali di guerra nazisti della seconda guerra mondiale.
Processo di Norimberga è il nome comunemente usato per due distinti gruppi di processi ai nazisti coinvolti nella seconda guerra mondiale e nella Shoah. I processi si tennero nella città tedesca di Norimberga (Nürnberg) dal 20 novembre 1945 al 1 ottobre 1946 nel Palazzo di Giustizia di Norimberga (l'unica corte tedesca abbastanza grande da poter contenere l'evento e che non fosse stata distrutta dai bombardamenti alleati). Il primo e più famoso di questi processi fu il Processo dei principali criminali di guerra davanti al Tribunale Militare Internazionale, che giudicò ventiquattro dei più importanti capi nazisti catturati (o ancora ritenuti in vita). Il secondo gruppo di processi fu per criminali di guerra inferiori, tenuto sotto la Legge numero 10 del Consiglio di Controllo, e comprese anche il famoso Processo ai dottori. Questa voce tratta principalmente i processi del primo gruppo.
Processo principale [modifica]
Il Tribunale Militare Internazionale venne aperto il 18 ottobre 1945 negli edifici della Corte Suprema di Berlino. La prima sessione venne presieduta dal giudice sovietico, Nikitchenko. I procuratori presentarono gli atti d'accusa contro i 24 principali criminali di guerra e contro sei "organizzazioni criminali" - la leadership del partito nazista, le Schutzstaffel (SS) e l'Sicherheitsdienst (SD), la Gestapo, le Sturmabteilung (SA) e l'alto comando dell'esercito. Le imputazioni erano per:
Cospirazione per commettere crimini contro la pace
Aver pianificato, iniziato e intrapreso delle guerre d'aggressione
Crimini di guerra
Crimini contro l'umanità
La definizione di cosa costituisce un crimine di guerra è descritta nei Principi di Norimberga, un documento che venne prodotto da questi processi.
I ventiquattro accusati erano:
Nome Ruolo Imputazione Condanna Note
1 2 3 4
Martin Bormann Segretario del partito nazista Imputato Non imputato Colpevole Colpevole Morte[3] Condannato a morte in contumacia, il corpo venne ritrovato nel 1972.
Karl Dönitz Grandammiraglio, comandante della Kriegsmarine dal 1943 e, dopo la morte di Adolf Hitler, Presidente del Reich Imputato Colpevole Colpevole Non imputato 10 anni[4] Divenne il successore di Hitler come Presidente del Reich dopo la sua morte e firmò l'armistizio tedesco; molti tedeschi continuarono a chiamarlo Grandammiraglio anche dopo la fine della guerra, perché secondo la tradizione tedesca un ufficiale conserva sempre il suo titolo.
Hans Frank Governatore del Governatorato Generale Imputato Non imputato Colpevole Colpevole Morte[5] Durante il processo espresse pentimento.
Wilhelm Frick Ministro dell'Interno del governo Hitler Imputato Colpevole Colpevole Colpevole Morte[6] Responsabile delle Leggi razziali di Norimberga.
Hans Fritzsche Popolare commentatore radiofonico Imputato Imputato Imputato Non imputato Assolto[7] Era a capo del notiziario del Ministero della Propaganda nazista. Venne processato al posto di Joseph Goebbels, morto suicida.
Walther Funk Ministro dell'Economia del governo Hitler Imputato Colpevole Colpevole Colpevole Ergastolo[8] Successore di Schacht al comando della Reichsbank, fu rilasciato il 16 maggio 1957 per problemi di salute.
Hermann Göring Era il comandante in capo della Luftwaffe fino a quando, pochi giorni prima della conclusione della guerra, Adolf Hitler lo rimosse da ogni incarico politico e militare per aver tentato un colpo di stato. Hermann Göring fu la persona più importante del nazismo al processo. Colpevole Colpevole Colpevole Colpevole Morte[9] Non venne mai giustiziato perché riuscì a suicidarsi la notte prima dell'esecuzione con una capsula di cianuro.
Rudolf Heß Successore designato di Hitler e segretario del partito nazista fino al 1941 Colpevole Colpevole Imputato Imputato Ergastolo[10] Nel 1941 volò in Scozia e venne imprigionato dagli inglesi.
Alfred Jodl Secondo di Keitel era Capo dello Staff dell'OKW Colpevole Colpevole Colpevole Colpevole Morte[11] Il 28 febbraio 1953 fu assolto da una corte tedesca che lo trovò non colpevole secondo il diritto internazionale.
Ernst Kaltenbrunner Capo dell'RSHA, maggior gerarca delle SS, sopravvissuto alla guerra Imputato Non imputato Colpevole Colpevole Morte[12] Responsabile degli Einsatzgruppen e dei campi di concentramento, chiamò Rudolf Höß a difenderlo.
Wilhelm Keitel Capo dell'OKW Colpevole Colpevole Colpevole Colpevole Morte[13] Nonostante la sua richiesta d'essere fucilato da soldato, fu impiccato come tutti gli altri condannati a morte.
Gustav Krupp von Bohlen und Halbach Uno tra i maggiori industriali tedeschi Imputato Imputato Imputato Imputato Non processato[14] Non processato per motivi di salute. Suo figlio venne condannato a 12 anni nel 1948.
Robert Ley Capo del DAF, il Fronte Tedesco dei Lavoratori Imputato Imputato Imputato Imputato - Si suicidò impiccandosi nella sua cella il 25 ottobre 1945, prima dell'inizio del processo.
Konstantin von Neurath Ministro degli Esteri del governo Hitler fino al 1938 e Governatore del Protettorato di Boemia e Moravia Colpevole Colpevole Colpevole Colpevole Ergastolo[15] Nel 1943, in disaccordo con Hitler si dimise dai suoi incarichi. Fu rilasciato per motivi di salute il 6 novembre 1954
Franz von Papen Ambasciatore tedesco in Turchia Imputato Imputato Non imputato Non imputato Assolto[16] Fu Cancelliere tedesco fino al 1932 e vice cancelliere dal 1933. Nel 1947 fu riconosciuto colpevole da una corte tedesca e condannato a 8 anni di lavori forzati.
Erich Raeder Grandammiraglio e comandante della Kriegsmarine fino al 1943 Colpevole Colpevole Colpevole Non imputato Ergastolo[17] Fu rilasciato il 26 settembre 1955 per motivi di salute
Joachim von Ribbentrop Ministro degli Esteri del governo Hitler dal 1938 Colpevole Colpevole Colpevole Colpevole Morte[18] Le sue ultime parole prima di essere impiccato furono: «Dio protegga la Germania».
Alfred Rosenberg Ideologo del partito nazista e padre delle teorie razziste Colpevole Colpevole Colpevole Colpevole Morte[19] "Protettore di territori occupati a est", ossia il Ministro responsabile per i territori occupati
Fritz Sauckel Plenipotenziario del programma di sfruttamento del lavoro dei prigionieri Imputato Imputato Colpevole Colpevole Morte[20] Le sue ultime parole furono: «Muoio innocente. La mia sentenza è sbagliata. Dio protegga la Germania».
Hjalmar Schacht Presidente della Reichsbank prima della guerra e Ministro dell'economia del governo Hitler Imputato Imputato Non imputato Non imputato Assolto[21] Durante il processo ammise di aver violato il trattato di Versailles.
Baldur von Schirach Capo della Hitlerjugend Imputato Non imputato Non imputato Colpevole 20 anni[22] Durante il processo espresse pentimento.
Arthur Seyß-Inquart Gauleiter in Olanda Imputato Colpevole Colpevole Colpevole Morte[23] Fu uno degli artefici dell'Anschluss.
Albert Speer Ministro degli armamenti del governo Hitler Imputato Imputato Colpevole Colpevole 20 anni[24] Fu responsabile degli armamenti e l'architetto favorito di Hitler. Espresse pentimento durante il processo.
Julius Streicher Giornalista, direttore del settimanale Der Stürmer ("L'attaccante") Imputato Non imputato Non imputato Colpevole Morte[25] Le sue ultime parole furono: «Questa è la mia celebrazione del Purim 1946. Sto andando da Dio. I bolscevichi vi prenderanno tutti un giorno! Adele, mia cara moglie... Heil Hitler!»
Tutti gli imputati condannati a morte vennero impiccati il 16 ottobre 1946 (tranne Hermann Göring, che riuscì a suicidarsi il giorno prima dell'esecuzione con del cianuro di potassio). Il boia fu il sergente statunitense John Wood. I cadaveri dei gerarchi vennero poi cremati e le loro ceneri gettate nel rio Conwentz (Conwentzbach).
Gli esperimenti medici condotti dai dottori tedeschi portarono alla creazione del Codice di Norimberga per controllare i futuri processi che coinvolgevano esseri umani, e al cosiddetto processo ai dottori.
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