14 maggio, 2009
Marrazzo: Firmato "Patto contro la crisi"
Marrazzo: Firmato "Patto contro la crisi"
Siglato nella sede della regione Lazio il protocollo edi intesa tra Regione e Cgil-Cisl e Uil che prevede 39 punti prioritari da realizzare entro il 2010. "Questo patto rappresenta il simbolo di come lavora la giunta regionale: non stiamo bluffando, e' la politica delle cose concrete". Con queste parole il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, ha illustrato, alla presenza di tutti gli assessori, il'Patto contro la crisi'.
Trentanove impegni prioritari sui temi cardine dell'azione di governo regionale: dalla sanita' al lavoro, dalla sicurezza all'emergenza abitativa, dall'istruzione alle infrastrutture.
"Arriviamo all'ultimo anno di legislatura con la possibilita' di raggiungere gli obiettivi che avevamo fissato- spiega Marrazzo- Questo Patto e' anche un indicatore sullo stato di salute politico dell'istituzione che io rappresento. Sul mio tavolo adesso ci sara' un appunto nel quale controllerò se le cose vanno o no nel verso giusto. E' un patto che contraddistingue lavecchia politica dalla nuova politica".
Il Patto contro la crisi affronta i problemi del sistema produttivo del Lazio chè investito da una crisi economica che, seppure ancora non completamente definita in molti suoi aspetti, rischia di interrompere bruscamente un percorso di sviluppo che, negli ultimi anni, ha consentito al Lazio una crescita largamente superiore a quella del resto del Paese.
Di fronte a questo scenario è necessario imprimere all'azione del governo regionale una decisa accelerazione, in grado, da un lato, di finalizzare e completare tutte le opere del cantiere-Lazio su cui si è lavorato negli scorsi anni, e, dall'altro, di mettere in campo immediatamente nuove politiche e nuove risorse per affrontare i riflessi della crisi economica e finanziaria globale.
Il tessuto produttivo del Lazio è costituito soprattutto da piccole e medie imprese che hanno immediato bisogno di liquidità e che ricorrono sempre più a lavoro precario o intermittente. Alla situazione di difficoltà del tessuto delle piccole e medie imprese si aggiungono alcune grandi crisi industriali legate a dinamiche nazionali: come quella di Alitalia, quella delle telecomunicazioni, del farmaceutico, della Fiat e del suo indotto e dell'industria di trasformazione
Le gravi ripercussioni sul mondo del lavoro sono già evidenti. Il ricorso alla Cassa integrazione , da dicembre, continua a crescere impetuosamente e da febbraio sta pesantemente interessando anche il territorio romano.
Occorre agire con immediatezza, ricercando il più ampio consenso tra le forze sociali e imprenditoriali su obiettivi chiari e definiti, in primo luogo la tutela del lavoro, quindi il sostegno alle imprese e l'immissione di liquidità nel tessuto produttivo del Lazio. Per raggiungere tali obiettivi, la Regione deve dotarsi immediatamente di alcuni strumenti indispensabili.
Innanzitutto, è necessario sviluppare e rinnovare gli strumenti di welfare di cui oggi la Regione dispone, anche attraverso l'implementazione di nuove forme di ammortizzatori sociali. Quanto sopra rendendo pienamente operativa la nuova normativa sul reddito di minimo garantito, mettendo a disposizione almeno 40 milioni di Euro nel 2009 Analogamente si pone l'esigenza di incentivare fortemente tutte le nuove assunzioni con contratto di apprendistato professionalizzante"
In secondo luogo, occorre sostenere con forza il credito alle imprese e mettere in campo misure volte a favorire gli investimenti, sia in ricerca e innovazione che in forza occupazionale.
Infine, è fondamentale incrementare e mettere a sistema gli investimenti nelle infrastrutture e nelle opere pubbliche, con particolare attenzione a quelle socio assistenziali e quindi con un sostegno all'edilizia popolare, all'edilizia scolastica e sanitaria e a tutti gli interventi volti alla promozione delle fonti rinnovabili, dell'ecosostenibilità, della bioedilizia. Inoltre vanno finalmente attivati i cantieri relativi ad alcune opere infrastrutturali (materiali ed immateriali) fondamentali per ricucire il territorio.
Un programma energetico e ambientale innovativo, incentrato sul "business verde", è per la Regione un tassello fondamentale per superare la crisi.
Tali strumenti potranno essere efficaci e operativi solo ad alcune condizioni. In primo luogo è fondamentale una forte pressione sul Governo perché sostenga lo sforzo della Regione. Il Governo deve impegnarsi ad accompagnare la Regione nel sostegno ai lavoratori in difficoltà, destinando agli ammortizzatori sociali risorse ben maggiori di quelle fino ad ora messe a disposizione.
Al contempo è necessario aprire un confronto senza pregiudizi sui vincoli del patto di stabilità interno che costituisce in questa fase specifica un freno pericoloso alla politiche della Regione di contrasto alla crisi. Appare, soprattutto, necessaria una deroga del patto di stabilità per quanto riguarda i trasferimenti al Comune di Roma che con l'articolo 18 del decreto legge 185, è stato esentato dal patto di stabilità. Un trattamento diverso tra Regione e Comune costituirebbe un elemento di iniquità non accettabile a livello istituzionale e ancor di più sociale.
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