04 maggio, 2009
Rifiuti, dalla Regione 106 milioni per aumentare la differenziata
Rifiuti, dalla Regione 106 milioni per aumentare la differenziata
Potenziare la raccolta differenziata in tutto il territorio regionale. E' questo l'impegno della Regione Lazio che ha messo a disposizione delle Province e del Comune di Roma un fondo di 106 milioni di euro, per il 2009-2011.
Secondo la ripartizione del fondo, approvato nell'ultima seduta di giunta presieduta del presidente Piero Marrazzo, al comune di Roma andranno 39 milioni, 21 alla sua provincia, 11 milioni a Latina, 10,7 a Frosinone, 8,3 a Viterbo e 6,5 milioni a Rieti.
Con queste risorse si potranno acquistare mezzi o attrezzature fisse e mobili per i servizi di raccolta differenziata e di trattamento e trasformazione dei rifiuti biodegradabili, oltre che per la realizzazione di strutture a supporto della raccolta differenziata.
I finanziamenti saranno concessi tramite bandi e programmi, che dovranno essere approvati dalle amministrazioni.
"È un passo fondamentale per la realizzazione del piano rifiuti - ha detto l'assessore agli Enti locali, Daniele Fichera -. È uno sforzo economico straordinario che testimonia la determinazione della Regione su questo fronte. Le cinque province e il Comune di Roma potranno presentare entro settembre programmi di intervento diretto, ovvero di assegnazione alle amministrazioni comunali, sia per la realizzazione di impianti (26,5 milioni di euro in conto capitale) sia per il potenziamento dei servizi (76,5 milioni di parte corrente). Ora gli enti locali hanno a disposizione le risorse per programmare il progressivo superamento della raccolta indifferenziata e, di conseguenza, delle discariche come unico sbocco per il ciclo dei rifiuti, perseguendo gli obiettivi fissati nel piano regionale. L'approvazione della programmazione territoriale delle risorse si pone, d'altra parte, in piena coerenza con l'intervento legislativoattualmente all'esame della competente commissione consiliare, che, attraverso la creazione degli Ato, consentirà una più razionale allocazione delle competenze agli enti locali".
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