20 giugno, 2008

Oggetti con l'anima: in mostra al Museo dell'Ara Pacis le creazioni di Jean Prouvè


Cercare poesia, creare armonia: anche in una sedia, anche in pannello solare. Coniugare artigianato ed imprenditorialità, design e architettura. Dare vita a uno stile che mette in primo piano utilità, economicità, uso ragionato dei materiali. È questo che ha fatto Jean Prouvè, designer e architetto francese. E proprio a questa poetica dell'oggetto tecnico è dedicata una mostra ospitata dal Museo dell'Ara Pacis dal 20 giugno al 14 settembre 2008.

L'esposizione, promossa dalla Regione Lazio, dall'assessorato alle Politiche culturali del Comune di Roma e dell'associazione Designfest, è stata presentata dall'assessore capitolino Umberto Croppi, che ha sottolineato l'importanza del design "per la prima volta è stato inserito nelle competenze dell'assessorato alla Cultura del Campidoglio".

La mostra, la prima completa retrospettiva su un protagonista della storia del design che si tiene nella Capitale, inaugura una serie di importanti iniziative dedicate al design ed all'architettura realizzate con il sostegno della Regione Lazio, che l'Associazione Designfest promuoverà ed organizzerà in collaborazione con il Vitra Design Museum di Weil am Rhein a Roma e in altre province della Regione.

Al Museo dell'Ara Pacis sono esposte oltre cento opere realizzate da Jean Prouvé tra il 1924 e la metà degli anni '70: 50 oggetti di design (sedie, poltrone, tavole, scrivanie, banchi di scuola, letti e lampade), elementi architettonici da lui ideati, numerosi modelli di architetture – tra cui il Padiglione per il Centenario dell'alluminio a Parigi, la Casa Tropicale a Niamey in Niger, la Casa Prouvé a Nancy – una ricca selezione di disegni autografi preparati per le lezioni presso il Conservatoire National des Arts et Métiers e i prototipi – gli studi per il padiglione d'esposizione Péchiney a Parigi. Il percorso è completato da alcuni importanti documenti cinematografici sui singoli progetti.

Il catalogo che accompagna la mostra, edito da Vitra Design Museum, è curato da Catherine Dumont d'Ayot e Bruno Reichlin. Con i contributi di oltre quaranta autori e più di seicento illustrazioni unitamente ai testi dello stesso Prouvé, il volume presenta la più esauriente rassegna del lavoro di Jean Prouvé realizzata fino ad oggi.

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