08 maggio, 2008

Zingaretti in Sinagoga: qui come presidente e come amico


Ha deposto una corona d’alloro sulla lapide dei martiri dell'olocausto ed e' entrato, indossando la kippa, all'interno della Sinagoga, accompagnato dal presidente della comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici, e dal rabbino capo, Riccardo Di Segni.

Così, questa mattina il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti ha voluto salutare la Comunità ebraica di Roma, a pochi giorni dal suo insediamento a Palazzo Valentini.

"Per me – ha affermato Zingaretti - quella di oggi è una visita istituzionale a una comunità che da sempre sento vicina. Vengo qui come presidente della Provincia ma anche come amico, e torno nei
luoghi che ho frequentato anche da giovane militante politico, ai quali sento intrecciata la mia vita”.

“La mia presenza qui oggi - ha proseguito il presidente Zingaretti - ha un valore istituzionale, ma anche il significato di voler rinsaldare un rapporto personale e antico con una comunità che è parte integrante della storia di Roma".

Prima di entrare nella Sinagoga, dove si e' intrattenuto a parlare alcuni minuti con i rappresentanti della comunità ebraica di Roma, Zingaretti, guidato da Pacifici, si è soffermato di fronte alle immagini dei tre soldati israeliani rapiti in Libano e a Gaza, affisse sul cancello del Tempio, ed esposte in occasione dello Yom-Hazicharon, il giorno che oggi gli ebrei dedicano ai soldati morti nelle guerre di Israele.

"Sono tra coloro - ha dichiarato Zingaretti - che, senza se e senza ma, si sono sempre schierati a favore dei diritti di Israele a vivere in piena libertà e sicurezza, sia da giovane militante politico, sia da europarlamentare, sia da presidente della Provincia". "Un amico – ha detto Pacifici di Zingaretti – con cui ho condiviso numerose battaglie di civiltà nella città, non solo a favore di Israele".

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