22 aprile, 2009

L'Audiovisivo 'ponte' tra Europa e Mediterraneo


L'Audiovisivo 'ponte' tra Europa e Mediterraneo

I prodotti audiovisivi dei diversi Paesi del Mediterraneo e dell'Europa, con le possibili contaminazioni e scambi culturali nel XXI secolo. Se ne è discusso durante la seconda giornata del 'Medigital 2009', in corso all'Auditorium della Conciliazione di Roma e organizzato dalla Presidenza della Regione Lazio. Al centro dell'appuntamento, a cui hanno partecipato diversi rappresentanti del settore provenienti dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo anche le possibilità di fare 'rete'. "Noi come Autorità per le garanzie nelle comunicazioni - ha spiegato Daniela Esposito Vezzalier, dell'Ufficio relazione internazionali dell'Autorità - siamo presidente di turno della 'Rete mediterranea per la regolamentazione nell'audiovisivo' e nella conferenza di apertura a Reggio Calabria abbiamo prodotto la prima dichiarazione sui contenuti audiovisivi. Un documento - ha continuato - che mette insieme Paesi che hanno in comune l'appartenenza al bacino del Mediterraneo, e che vuol essere un primo passo per la creazione di un mercato panmediterraneo. E questo - ha concluso - non può non passare da una regolamentazione comune".

E l'idea di un 'ponte' dell'audiovisivo tra i Paesi del Mediterraneo ha un 'copyright' italiano, come ha spiegato Alessandra Paradisi, segretario generale del Copeam, Conferenza permanente dell'audiovisivo del Mediterraneo. "La nostra - ha spiegato Paradisi - è un'associazione professionale non lucrativa, nata nel '94 a Palermo da un'intuizione della Rai e che raccoglie in rete centinaia di membri, tra cui la Regione Lazio appartenenti a 25 Paesi del bacino". E l'obiettivo della 'Copeam' è proprio quello della diffusione e della contaminazione dei prodotti audiovisivi mediterranei: "Ci occupiamo - ha detto Paradisi - di coproduzione radiofonica e televisiva, di scambio di news, e adesso stiamo lanciando due progetti in partenariato con l'Unione europea. Uno - ha sottolineato - è 'Euromed' una redazione transnazionale per la diffusione dei temi e delle notizie europee e mediterranee, mentre l'altro progetto è 'Med Mer', un portale on line che sarà pronto nel 2011, e che darà l'opportunità di accedere gratuitamente a 4.000 video forniti dai 18 partner del progetto, e che rappresentano la cultura dei Paesi del Mediterranneo". E, nell'ottica della rete dell'audiovisivo tra i Paesi del Mediterraneo, un'altra esperienza significativa è quella 'Apimed', l'associazione dei produttori indipendenti del Mediterraneo: "siamo nati 12 anni fa - ha raccontato Dominique Le Pivert, membro del Board dell'Associazione - durante il festival del Cinema Mediterraneo di Montpellier, con l'obiettivo di promuovere i valori e preservare le diversità culturali del Mediterraneo, proprio attraverso l'audiovisivo. Oggi - ha aggiunto - contiamo 400 membri dalle due rive del Mediterraneo e lavoriamo per la messa in rete delle informazioni di produttori e per la realizzazione di 'Med festival', che da dieci anni organizziamo a Sud di Barcellona per promuovere il mercato euromediterraneo". E sulla scia della collaborazione tra Europa e Paesi del Mediterraneo si inserisce la Scuola del mestieri del cinema di Casblanca in Marocco, realizzata dall'Istituto Luce grazie al finanziamento della Regione Lazio: "Abbiamo costruito questa scuola - ha dichiarato Luciano Sovena, amministratore delegato di Istituto Luce - perché insieme alla Regione Lazio pensavamo di istruire questi giovani sui mestieri del cinema, visto anche che il Marocco è una regione privilegiata dai nostri produttori per realizzare dei film". E il Marocco è uno dei Paesi maghrebini con più attenzione al settore audiovisivo. "Il Centro cinematografico del Marocco - ha spiegato Kamal Mouline, consigliere del direttore generale del Centro - è nato del 1944, e organizziamo 50 festival all'anno nel Paese". E anche le grandi major americane stanno lavorando per avvicinarsi al mercato mediterraneo: "Si deve pensare - ha dichiarato Nicola Maccanico vicedirettore di Warner Bross Italia - a creare un mercato europeo del cinema con al centro il Mediterraneo".

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