15 aprile, 2009
Terremoto, il bilancio della prima settimana per Regione e Protezione civile del Lazio
Terremoto, il bilancio della prima settimana per Regione e Protezione civile del Lazio
L’emergenza terremoto per la Regione Lazio scatta già intorno alle 6 del mattino di lunedì 6 aprile, quando da Roma partiva la prima colonna mobile di volontariato della Protezione civile regionale. Iniziava così una settimana di interventi caratterizzata da un sempre maggiore coinvolgimento di uomini e mezzi delle associazioni di volontariato della Protezione civile del Lazio che si sono coordinate con i Vigili del Fuoco e le varie forze dell’ordine sul territorio.
Ad oggi la Regione Lazio gestisce direttamente 5 campi per gli sfollati del terremoto e opera complessivamente in 21 campi presenti nei 12 comuni del COM2 (Centro Operativo Misto), territorio sul quale collabora con le regioni Piemonte, Liguria, Toscana ed Emilia Romagna. Squadre della Protezione civile regionale sono presenti inoltre a L’Aquila e nel campo di Onna, per una popolazione assistita totale di oltre 5.300 sfollati.
I campi si trovano nel comune di Acciano e nelle tre frazioni di Beffi, Rocca Preturo e Succiano. A Prata D’Ansidonia, e nelle frazioni di Tussio e San Nicandro. Altri campi sono allestiti nei comuni di Fossa, uno dei più colpiti dal sisma e a Villa S. Angelo, Barisciano, Fagnano Alto, Fontecchio, Poggio Picenze, S.Eusanio Forconese e nella frazione di Casentino, Tione degli Abruzzi e nella frazione di Goriano Valli, S. Pio delle Camere e nella frazione di Castelnuovo.
Fino ad oggi si sono alternati sul territorio oltre 1000 volontari. Di essi sono presenti sul posto oltre 800 persone di oltre 130 associazioni provenienti dalle cinque province del Lazio. Via via che i servizi necessari al funzionamento dei campi vengono installati i volontari ridurranno progressivamente la loro presenza fino a stabilizzarsi per garantire la gestione ordinaria dei campi.
Complessivamente la Protezione civile regionale ha inviato in Abruzzo circa 850 tende, 7 cucine da campo in grado di fornire oltre 2000 pasti l’ora, 300 stufe, 54 torri faro per l’illuminazione notturna e 65 gruppi elettrogeni, oltre 200 bagni chimici e 65 docce, oltre a numerosissimi mezzi fuoristrada, escavatori e macchine movimento terra.
Tra le associazioni attive sul posto, alcune sono specializzate nel soccorso alpino e speleologico, nel salvataggio con unità cinofile, altre ancora nei servizi antincendio. Molti hanno raggiunto l’Abruzzo con acqua, viveri, coperte, sedie, panche e tavoli, cuscini, brandine, pale, torce e altre attrezzature da campo.
Grande poi è stata la gara di solidarietà arrivata al numero verde della Protezione civile regionale 803 555, con oltre 2300 offerte di posti letto da tutta Italia, di cui oltre un migliaio di posti da cittadini del Lazio, e centinaia di offerte di lavoro spontanee di chi ha messo a disposizione dell’emergenza la loro esperienza e professionalità.
Vasto è stato l’impegno della Regione a favore degli sfollati, a partire dalla sanità laziale. Sono 359 i posti letto messi a disposizione della prima emergenza nei maggiori ospedali della Capitale e in quelli di Rieti, Sora, Viterbo, Tivoli e Palidoro. I medici di famiglia del Lazio si sono messi a disposizione per prestare gratuitamente la propria opera per visite e prescrizioni farmaceutiche a favore delle vittime del sisma ospitati temporaneamente a Roma e nel Lazio che ne avessero bisogno. Attivati nella primissima emergenza 28 centri per la raccolta del sangue.
Grande anche l’impegno dell’Ares 118 del Lazio che nell’emergenza ha operato con elicotteri, numerose ambulanze e auto mediche trasferendo nella prima emergenza quasi un centinaio di persone negli ospedali del Lazio tra malati e feriti.
Controlli dei geologi della Regione e degli ingegneri del genio civile vengono effettuati sulle abitazioni nelle zone del Lazio maggiormente interessate dalle scosse. L’assessorato alla Formazione della Regione Lazio ha messo a disposizione degli studenti la struttura Adisu Lazio di Via dell’Archeologia a Roma, e ha invitato tutte le scuole del Lazio a dar vita a gemellaggi con gli istituti del territorio colpito dal terremoto.
Anche il Cotral, l’azienda del trasporto regionale ha messo a disposizione delle autolinee regionali abruzzesi i propri mezzi, mentre i dipendenti hanno devoluto a favore dell’emergenza un'ora di lavoro, così come hanno fatto gli addetti stampa della giunta e del consiglio regionale versando il corrispettivo di tre ore di lavoro al fondo di solidarietà istituito dal Consiglio regionale. Su di esso, ogni consigliere regionale, assessore e direttore generale dei servizi, e' stato invitato a donare mille euro.
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