30 luglio, 2009
Estate sicura non solo per mare ma anche per chi naviga sul Tevere
Estate sicura non solo per mare ma anche per chi naviga sul Tevere
E’ stato attivato, dal Nucleo Nautico della Polizia Provinciale, Sede di Fiumicino, e dal Nucleo Operativo Difesa Mare della Capitaneria di Porto di Roma, un servizio di rilevamento delle velocità delle imbarcazioni, sia da diporto che da traffico.
L’apparecchio telelaser ultralyte, solitamente utilizzato dalla Polizia Provinciale per il controllo delle velocità delle autovetture sulle arterie provinciali, verrà infatti utilizzato sugli argini del Fiume Tevere e sul piano di calpestio del nuovissimo battello pneumatico in dotazione del Distaccamento Territoriale di Roma Ovest “AA3”. A differenza del Codice della Strada, il Codice della Navigazione non prevede nessun cartello che indichi il controllo della velocità e non c’è nessun obbligo di contestazione immediata.
“L’innovativo servizio – dichiara l’Assessore alle Politiche della Sicurezza e Protezione Civile, Ezio Paluzzi – mira a scoraggiare il passaggio di barche pirata, spesso pronte a superare i limiti di velocità. A pochi giorni dall’attivazione, sono state elevate già 4 multe per eccesso di velocità in zone dove controlli sinora non ve ne erano mai stati, ma dove esistono rigidi limiti prescritti dall’ordinanza della Capitaneria di Porto. L’obiettivo è quello di garantire la sicurezza di migliaia di natanti, evitando gli atti di pirateria anche per le vie d’acqua, così come avviene per strade ed autostrade, e di salvaguardare l’ambiente fluviale, popolato di specie animali che, altrimenti, verrebbero spazzati via dall’incuria umana.”
La normativa è chiara, l’Ordinanza N°25/03 della Capitaneria di Porto di Roma ordina a chiunque navighi all’interno della zona portuale, dal Ponte 2 Giugno alla foce, di dover procedere ad una velocità non superiore ai 3 nodi, mentre per il restante corso del“Biondo Tevere” il Regolamento per la disciplina della navigazione e del traffico marittimo (Ordinanza N° 65/02) vieta una velocità superiore ai 5 nodi.
Le sanzioni sono, per i natanti da diporto, di euro 172,00, per le imbarcazioni da diporto di euro 344,00 (Decreto Legge171/2005, Codice della nautica da diporto) e per le unità da traffico di euro 1032,00, salvo che il fatto non costituisca reato.
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