31 luglio, 2009
Scuola, Costa: "Il Governo taglia la Regione investe"
Scuola, Costa: "Il Governo taglia la Regione investe"
La Regione Lazio, in controtendenza rispetto alle scelte operate a livello nazionale, ha deciso di investire notevoli risorse a sostegno delle alunne e degli alunni del Lazio, impegnando risorse aggiuntive per oltre 81 milioni di euro, destinate a consentire il funzionamento delle scuole di ogni ordine e grado, dalle materne alle superiori, fino all'università e a garantire diritto allo studio, sostegno ai meritevoli e aiuto alle famiglie con bambini in età di scuola materna.
In un contesto nazionale caratterizzato dal taglio degli organici di docenti e non docenti e dalla riduzione dei fondi di funzionamento che porteranno gli istituti scolastici a essere sovraffollati, più poveri e meno sicuri, l'Assessorato regionale all'Istruzione, Diritto allo Studio e Formazione, infatti, ha promosso quest'anno una serie di importanti azioni che, con stanziamenti e bandi, sostengono scuole, insegnanti e famiglie del Lazio. Questo il dettaglio degli interventi:
la Regione, nel quadro del Piano degli interventi per il diritto allo studio, ha ripartito tra le 5 Province del suo territorio 17 milioni di euro destinati a promuovere interventi tesi a garantire il diritto allo studio, a sostenere le azioni di integrazione scolastica e di orientamento, a potenziare i servizi collettivi (come gli scuolabus) e a contrastare il fenomeno dell'abbandono scolastico;
sono stati stanziati nel 2009 ulteriori 7 milioni per borse di studio e accesso ai libri di testo. Di questa somma, 4 milioni sono destinati a sostenere gli studenti meritevoli (con la media di almeno 7/10), appartenenti a famiglie a basso reddito (il cui ISEE non sia superiore a 15.000 euro) e che passano al primo o terzo superiore o che passano al quarto superiore provenendo dai corsi triennali, tutti momenti in cui la spesa per i libri è più alta; gli assegni di studio concessi saranno da 500 € ognuno. Altri 3 milioni sono l'incentivazione della concessione dei libri in comodato d'uso agli studenti;
Sono stati destinati ai Comuni che ne faranno richiesta 3.000.000 di euro per garantire l'accesso dei bambini di età tra 3 e 6 anni che sono in lista d'attesa la scuola materna comunale (sono circa 4.000 nel Lazio). Questi fondi potranno essere usati per l'istituzione di nuove sezioni nelle scuole pubbliche o per agevolare l'accesso nelle paritarie;
Ci sono poi 700.000 euro destinati all'istituzione nella Provincia di Roma di una Ausilioteca, che costituirà un centro ri riferimento a livello regionale per l'informazione e la consulenza su presidi e ausili agli alunni con disabilità;
La cifra di 1.349.702,13 € è destinata inoltre a interventi diretti della Regione, tra cui, a titolo di esempio, la convenzione con il Policlinico Umberto I per fornire alle scuole del Lazio un servizio di prevenzione dei disturbi del comportamento o quella con l'Università del Foro Italico per educare alla corretta alimentazione e allo sport gli alunni delle scuole elementari della provincia di Roma;
1.050.000 euro sono stati destinati al funzionamento delle "Sezioni Primavera" per bambini di età tra i 2 e i 3 anni;
Per l'acquisto di scuolabus ecologici è stato destinato ai Comuni 1.800.000 €;
Infine, per sostenere i percorsi triennali di istruzione e formazione professionale, uno strumento importantissimo per contrastare la dispersione scolastica e formativa, sono stati stanziati 49.557.118,75 euro, di cui 30 milioni di fondi regionali e 19.557.118,75 di risorse dell'Fse.
"In un contesto come quello attuale, in cui le famiglie già soffrono pesantemente gli effetti della crisi economica e la Scuola è chiamata a preparare alunni e studenti alle sfide del futuro - ha dichiarato l'assessore all'Istruzione Silvia Costa - il governo taglia risorse e personale, non assegnando, ad esempio un miliardo di euro di fondi per il funzionamento ordinario e spingendo gli istituti scolastici verso l'impoverimento dell'offerta formativa e l'aumento dell'insicurezza; senza contare il taglio di 35 milioni di euro per le politiche di diritto allo studio proprio ora che l'obbligo scolastico è stato portato a 16 anni". In questo contesto - ha concluso l'assessore - la Regione si è accollata un gravoso impegno finanziario e organizzativo per non abbandonare le famiglie, gli alunni e gli insegnanti in una situazione così difficile."
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento