06 marzo, 2009
Bruxelles: Marrazzo consegna Manifesto di Ventotene
Bruxelles: Marrazzo consegna Manifesto di Ventotene
Un cofanetto contenente 27 copie rilegate del Manifesto di Ventotene, scritto nelle 23 lingue ufficiali dell’Unione Europea e contenenti anche numerose fotografie e una descrizione di Ventotene, isola d’Europa, e della sua storia.
È il regalo simbolico che il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo ha consegnato oggi nella sala Yehudi Menuhin della sede di Bruxelles del Parlamento Europeo a tutti i rappresentanti permanenti dei 27 Paesi membri presso l’Unione Europea, alla presenza e sotto l’alto patrocinio del Presidente del Parlamento Europeo, on. Hans-Gert Pöttering.
La cerimonia si è tenuta nel quadro delle celebrazioni del centesimo anniversario della nascita di Altiero Spinelli, uno dei “padri” dell’Europa, fondatore del Movimento Federalista Europeo e autore appunto, assieme a Ernesto Rossi, del Manifesto di Ventotene.
Il Manifesto – il cui titolo è più precisamente Per un’Europa libera e unita. Progetto di un manifesto – venne scritto originariamente nell’estate del 1941 quando Spinelli e Rossi si trovavano al confino nell’isola di Ventotene, al largo delle coste laziali e fu diffuso rapidamente in tutta Italia.
La Regione Lazio, che ricomprende nel suo territorio Ventotene, ha fatto suo, con l’articolo 3 del proprio Statuto l’impegno a promuovere “ispirandosi ai principi contenuti nel Manifesto di Ventotene per una Europa libera e unita, l’integrazione europea come valore fondamentale della propria identità” ed è proprio per questo che il presidente Marrazzo ha deciso, fin dal 2007, anno del centenario della nascita di Altiero Spinelli, di incaricare la Sapienza Università di Roma e in particolare la Facoltà di Scienze Umanistiche, di curare la traduzione del Manifesto in tutte le lingue ufficiali europee, in collaborazione con il Comitato Nazionale italiano per le celebrazioni di tale anniversario.
Un lavoro lungo e complesso che si conclude oggi con la consegna dei cofanetti ai Rappresentanti Permanenti presso l’UE in un luogo simbolico come la sede di Bruxelles del Parlamento Europeo. Un luogo altamente significativo, se si ricorda che è proprio qui che Spinelli condusse la sua ultima battaglia, portando all’approvazione dell’Assemblea, il 14 febbraio 1984, il Progetto di trattato che istituisce l’Unione Europea, da cui avrebbe preso inizio il processo di riforma che ha dato vita all’odierna Unione.
“Spinelli disse ‘La via da percorrere non è facile, né sicura. Ma deve essere percorsa e lo sarà’ – ha ricordato il presidente Marrazzo – la sua lungimiranza, al limite del visionario per l’Europa dell’inizio degli anni Quaranta, e la sua tenacia ci hanno portato qui oggi a ragionare su quale futuro comune costruire, a guardarci in faccia invece di cercare di distruggerci l’un l’altro, come accadeva da millenni. E quindi la diffusione del suo messaggio in una versione comprensibile da chiunque in ogni angolo del continente vuole essere il contributo del Lazio, sul cui territorio la ‘visione’ di Spinelli ha preso corpo, alla cultura dell’unificazione europea. Perché i rami dell’albero che ha piantato siano sempre più forti.”
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