30 marzo, 2009
PROMEMORIA 30 marzo 1283 - I siciliani cominciano la ribellione contro il re Carlo I d'Angiò, dando inizio ai cosiddetti Vespri siciliani
I siciliani cominciano la ribellione contro il re Carlo I d'Angiò, dando inizio ai cosiddetti Vespri siciliani.
La rivolta del lunedì di Pasqua
Tutto ebbe inizio all'ora del vespro del 30 marzo 1282, lunedì dopo la Pasqua, sul sagrato della Chiesa dello Spirito Santo, a Palermo. L'insurrezione dilagò immediatamente in tutta la Sicilia. A generare l'episodio fu - secondo la ricostruzione storica - la reazione al gesto di un soldato dell'esercito francese, tale Drouet, che si era rivolto in maniera irriguardosa ad una giovane nobildonna accompagnata dal consorte con la scusa di ricercarle armi nascoste sotto le vesti. La reazione dello sposo, a difesa della nobildonna, fu appunto la scintilla che dette inizio alla rivolta. Nel corso della serata e della notte che ne seguì i palermitani si abbandonarono ad una vera e propria "caccia ai francesi", presto trasformatasi in una autentica carneficina.
Si racconta che i siciliani, per individuare i francesi che si camuffavano fra i popolani, facessero ricorso ad uno shibboleth (cfr. Giudici 12,5-6), mostrando loro dei ceci e chiedendo di pronunziarne il nome; appena i francesi dicevano "siseró", anziché "ciciru", venivano uccisi
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