13 marzo, 2009
Le 'Armi' della cultura per sconfiggere le mafie
Le 'Armi' della cultura per sconfiggere le mafie
Non solo il lavoro della magistratura e delle Forze dell’ordine, ma anche l’‘arma’ della cultura è fondamentale per sconfiggere le mafie. Se ne è discusso oggi pomeriggio durante la terza giornata della ‘Settimana per la legalità’, promossa dalla Regione Lazio e in corso al Piccolo Eliseo. Al dibattito è intervenuto Rosario Crocetta, sindaco di Gela, più volte minacciato dalla mafia e capace di ottenere alle ultime elezioni il 65% dei voti nella sua città: “Le istituzioni hanno il dovere di fare iniziative di questo genere, che coinvolgono i giovani, ma hanno anche il dovere di dare più segnali. Il Presidente della Regione Lazio Marrazzo fa da sempre una lotta per la legalità - ha aggiunto Crocetta - in prima linea, ma questo purtroppo non è lo ‘standard’ che vige nel nostro Paese”. Secondo Crocetta, è necessaria una nuova ‘stagione’ di impegno contro la criminalità organizzata: “La lotta alla mafia è a volte sottovalutata, non si può fare solo con la memoria, ma anche mettendo in evidenza i risultati positivi che si raggiungono. E’ necessaria - ha proseguito - un’‘antimafia’ che crei ottimismo, che costituisca una possibilità di vittoria, che è possibile aiutando ancora di più la magistratura e le Forze dell’ordine”. Crocetta ha lanciato, quindi, una proposta allo Stato: “Lo Stato dovrebbe premiare, anche dando incentivi economici e sgravi fiscali, quei cittadini che si rivolgono alle Forze dell’ordine per denunciare il ‘pizzo’”.
Al dibattito è intervenuto anche Lino Busà, Presidente di SOS Impresa, associazione che raccoglie e sostiene le imprese vittime di racket e di usura: “Io credo che sia utile realizzare iniziative di questo genere per dare una mentalità giusta ai giovani, visto che il rapporto con la legalità è un rapporto culturale. E’ infatti - ha aggiunto - un problema di responsabilità personale, su cui è necessario lavorare”. Secondo Busà, i giovani di oggi devono essere aiutati a capire i guasti creati dall’illegalità: “Oggi ci sono sempre meno valori e ideali, la società è molto individualistica e sfugge quindi ai problemi relativi alla legalità”. Per Busà, attraverso la ‘Settimana per la legalità’, si raggiunge un ulteriore obiettivo: “Si riesce, attraverso eventi come questo, a ‘mettere in fila’ diverse questioni e problematiche che, staccate tra loro, non riescono ad assumere, specie tra i ragazzi, la reale rilevanza e la pericolosità che hanno”.
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