25 marzo, 2009
Fosse Ardeatine: tre alberi a ricordo delle vittime della barbarie
Fosse Ardeatine: tre alberi a ricordo delle vittime della barbarie
Questa mattina l' assessore alle politiche della Scuola della Provincia di Roma Paola Rita Stella, in ricorrenza dell'eccidio delle Fosse Ardeatine - il massacro compiuto a Roma dalle truppe di occupazione della Germania nazista, avvenuto il 24 marzo 1944 ai danni di 335 civili e militari italiani - ha partecipato al convegno ' La memoria delle Fosse Ardeatine nella figura di Manfredi Azzarita', un’iniziativa organizzata nell' Aula magna del Liceo Scientifico “Manfredi Azzarita” di Roma nell' ambito del progetto ' Identità, Diversità, Memoria'.
Nel corso della mattinata l’assessore Stella ha piantato tre alberi di mimosa nei giardini della scuola in ricordo del sacrificio del Capitano Manfredi Azzarita, del Colonnello Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo e del Carabiniere Alberto La Rocca, vittime della ferocia nazista.
"E' un gesto simbolico - ha spiegato l' assessore Stella - per mantenere vivo in tutti noi, e soprattutto nelle giovani generazioni, il ricordo e la memoria del sacrificio di uomini coraggiosi, vittime inermi della ferocia nazista, affinché non vengano dimenticati mai e perché questi orrori della storia non possano mai più ripetersi".
"La scuola può fare tanto per la costruzione di un patrimonio di idee, valori, ricordi e diritti condivisi - ha proseguito Stella - e attraverso l' opera dei docenti deve garantire gli strumenti
di comprensione e analisi che consentano alle nuove generazioni di crescere avendo consapevolezza della storia e degli orrori passati, per costruire un futuro di pacifica e civile
convivenza".
"In questa direzione - ha concluso l' assessore Paola Rita Stella - vanno i numerosi progetti dedicati alla memoria varati dalla Giunta Zingaretti e dall' assessorato alla scuola. Perché la memoria è un bene primario da trasmettere con passione e senza sosta agli studenti delle nostre scuole".
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento