07 febbraio, 2008
Nuovo piano regolatore, verso la ratifica: firmato accordo Comune-Provincia-Regione
Partito il conto alla rovescia per l'approvazione finale del nuovo Piano Regolatore Generale romano. Terminata la "conferenza di co-pianificazione" con Regione e Provincia – convocata per armonizzare il PRG con la pianificazione territoriale su scala più vasta –, il relativo accordo è stato firmato in Campidoglio dal sindaco Veltroni, dal presidente della Provincia di Roma Enrico Gasbarra e dal presidente della Regione lazio Piero Marrazzo.
Ora il nuovo PRG approda in Giunta e all'inizio della prossima settimana andrà in Consiglio Comunale per la ratifica definitiva. Dopo oltre quarant'anni Roma avrà così nuove regole e linee guida per orientare il proprio sviluppo. Principi cardine: tutela ambientale e del patrimonio storico-culturale, più servizi e 'funzioni urbane' per le periferie, cura del ferro.
Tutela del verde: già dal 2004, con il "Piano delle Certezze", oltre 87 mila ettari – quasi due terzi del territorio romano – sono stati resi inedificabili, con decine di migliaia di zone agricole poste sotto tutela. E circa la metà di questa superficie (41 mila ettari) costituisce i 19 parchi istituiti sul territorio comunale. Un polmone verde in crescita: il Comune ha acquisito altre aree verdi come Aguzzano e il Parco delle Valli. Al via, intanto, le procedure per i 220 ettari del parco di Tormarancia. Il verde pubblico passerà così dagli attuali 3.700 ettari a quasi 7.900, in media 23 metri quadri per ogni cittadino romano.
Salvaguardia del patrimonio storico: col nuovo piano la città storica tutelata passa da mille a settemila ettari e i punti di interesse ambientale e archeologico salgono a 25 mila; e nella lista dei beni da tutelare entrano anche manufatti contemporanei.
Periferie: già partiti i programmi di riqualificazione e recupero e i piani delle ex borgate abusive, che nel complesso riguardano quasi un milione di cittadini.
Trasporto su ferro e su strada: programmi e progetti sono in corso per tutta la rete dei trasporti romani. Obiettivi della 'cura del ferro': aumentare l'accessibilità della capitale, al suo interno e da fuori; collegare nuovi quartieri; creare una valida alternativa al mezzo privato. Il nuovo PRG prevede 14 nuovi 'corridoi' per il trasporto pubblico, 200 chilometri di metropolitana leggera, una rete metro-ferroviaria con 598 chilometri di binari e 298 stazioni.
Nuove 'centralità urbane': ne sono previste 18, di cui 10 già pianificate. Principali realizzazioni in programma: campus universitari, Città dello Sport, riuso degli ex Mercati Generali, ampliamento del Macro.
Una delle novità fondamentali, è stato sottolineato all'atto della firma dell'accordo di co-pianificazione, consiste proprio nell'approccio condiviso tra Comune, Provincia e Regione: le linee di sviluppo della capitale sono state così inserite in una nuova visione d'assieme del territorio di cui Roma è parte. Il nuovo PRG, con il suo lungo iter – ha sottolineato il sindaco –, è per intero il frutto di un ampio dibattito e di molteplici apporti, nell'impianto d'insieme come nelle singole regole urbanistiche.
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