11 febbraio, 2008
Saranno tifosi", slogan sportivi per Roma e Lazio
Realizzare striscioni ispirati a temi come la sportività, lo sport pulito e il doping, lo sport contro il razzismo. E' questo lo scopo di 'Saranno tifosi', il concorso rivolto alle scuole medie di Roma e provincia, promosso dalla regione Lazio insieme all'ufficio scolastico regionale e alle società As Roma e Ss Lazio.
L'iniziativa è stata presentata questa mattina, a Villa Piccolomini, dal presidente della regione Lazio Piero Marrazzo, dall'ad della Roma Rosella Sensi, dal presidente della Lazio Claudio Lotito, dal direttore generale dell'ufficio scolastico regionale Raffaele Sanzo, alla presenza dei giocatori Amantino Mancini della Roma e Luciano Zauri e Sebastiano Siviglia della Lazio.
In ogni istituto le classi lavoreranno su un tema assegnato per annata scolastica (prima, seconda e terza). Solo otto, per ciascuna scuola, saranno gli striscioni scelti per partecipare al concorso. Gli striscione, che dovranno essere consegnati entro il 31 marzo, saranno poi giudicati da una commissione che sceglierà i quattro vincitori. Questi ultimi potranno essere esposti, a scelta, durante quattro partite di serie A che si disputeranno all'Olimpico: Lazio-Siena del 13 aprile, Roma-Torino del 27 aprile, Lazio-Palermo del 4 maggio e Roma-Atalanta dell'11 maggio.
Le classi vincitrici saranno premiate nel corso di un evento ufficiale e gli studenti autori degli striscioni vincitori potranno inoltre trascorrere una giornata nei centri sportivi di Formello e Trigoria. Promuovere tra i giovani i valori autentici dello sport, favorire la creatività dei ragazzi in riferimento alle tematiche sportive, facilitare l'incontro tra studenti e professionisti dello sport. "Per salvare il calcio è necessario costruire una barriera contro la violenza, il doping e il razzismo - ha affermato il presidente della Regione, Piero Marrazzo, presentando l'iniziativa agli alunni di sette scuole romane - Uno striscione realizzato da giovani tifosi può essere la testimonianza di un modo diverso di vivere una partita".
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