Entro giovedì anche gli ultimi 120 lavoratori di Lazio Service saranno stabilizzati. Giunge così al termine il processo di stabilizzazione degli oltre mille dipendenti della società regionale. Se ne è parlato nel corso del convegno “Contro ogni forma di precariato – diritti e doveri per una migliore qualità dei servizi”, che si è tenuto questa mattina a Villa Piccolomini con la partecipazione del presidente Marrazzo, del Ministro del Lavoro Cesare Damiano, dell'assessore regionale al Personale Marco di Stefano, del presidente e dell'amministratore delegato di Lazio Service Sergio Scicchitano e Tonino D'Annibale. “Oggi ho sentito pronunciare troppi ringraziamenti - ha esordito il Presidente della Regione Lazio , dopo il minuto di silenzio dedicato agli operai morti nell'acciaieria di Torino - Non ce ne è bisogno, perchè voi avevate un diritto, non diverso da quello che hanno centinaia di migliaia di persone in questo Paese. E' stato difficile supportare la vostra stabilizzazione, nessuno ci credeva e ci sono stati momenti in cui si è dubitato. Ma la nostra forza sono stati i cittadini. Voi siete la testimonianza – ha concluso il presidente - che la politica, quando vuole, può disancorarsi dagli interessi di parte.
''Lazio Service, con il passaggio dal lavoro precario al lavoro stabile di oltre 1.000 persone - ha dichiarato nel suo intervento il Ministro del Lavoro Cesare Damiano - è un esempio da citare, che va nella direzione di dare un futuro e una certezza ai lavoratori. Il lavoro, infatti, è un fattore di identità e di emancipazione e far tornare il lavoro visibile non è solo un tratto politico, ma anche culturale''.
Soddisfazione è stata espressa anche dall'assessore al Personale, Marco Di Stefano, per "il risultato straordinario. E' ora necessario – ha precisato - ridare dignità professionale a questi lavoratori e consentire che laureati ricoprano incarichi all'altezza delle loro competenze".
Analizzando i numeri della società di servizi, emerge che il 60% dei lavoratori ha il diploma, il 30% e' laureato e solo il 9% ha la licenza media. Il 50,7% è' composto da maschi mentre il 67,4% è celibe o nubile. Bassa la percentuale di assenteismo: 3,46%.
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