26 dicembre, 2007
PROMEMORIA 26 dicembre 2004 maremoto dell'Oceano Indiano
Maremoto dell'Oceano Indiano: un terremoto - con conseguente tsunami - di magnitudo 9,0, con epicentro al largo di Sumatra (Oceano Indiano), sconvolge una vastissima area dell'Asia con gravissime ripercussioni dalle coste dell'Africa orientale fino all'Australia. Almeno 300.000 le vittime
Il maremoto dell'Oceano Indiano, del dicembre 2004, è stato uno dei più eclatanti disastri naturali registrati fra la fine del XX secolo e l'inizio degli anni 2000, causando circa 230mila morti. Ha avuto la sua origine e il suo sviluppo nell'arco di poche ore in una vasta area della Terra: ha riguardato l'intero sud-est dell'Asia, giungendo a lambire le coste dell'Africa orientale.
Tutto ha avuto inizio alle ore 00:58:53 UTC del 26 dicembre 2004 quando un violentissimo terremoto - circa 9,0 gradi della scala ML della magnitudo locale - ha colpito l'Oceano Indiano al largo della costa nord-occidentale di Sumatra (Indonesia).
Tale terremoto è risultato il più violento degli ultimi quarant'anni, cioè dal sisma che colpì l'Alaska (USA) il 27 marzo del 1964, ed ha provocato centinaia di migliaia di vittime, sia direttamente sia attraverso il conseguente maremoto manifestatosi attraverso una serie di onde anomale alte fino a 15 m che hanno colpito sotto forma di giganteschi tsunami vaste zone costiere dell'area asiatica tra i 15 minuti e le 10 ore successive al terremoto.
Gli tsunami hanno colpito e devastato parti delle regioni costiere dell'Indonesia, dello Sri Lanka, dell'India, della Thailandia, della Birmania, del Bangladesh, delle Maldive giungendo a colpire le coste della Somalia e del Kenya (ad oltre 4.500 km dall'epicentro del sisma).
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