21 dicembre, 2007

Cultura: presentate le scoperte archeologiche di Palazzo Valentini


Il presidente della Provincia di Roma, Enrico Gasbarra, il ministro per i Beni e le Attività Culturali, Francesco Rutelli, il giornalista e scrittore Piero Angela ed il direttore scientifico degli scavi, prof. Eugenio La Rocca hanno presentato le scoperte archeologiche, il museo multimediale ed il progetto di valorizzazione delle Domus Romane e delle Terme, scoperte nei sotterranei di Palazzo Valentini.

Un'area straordinaria, venuta alla luce nel corso di profondi lavori di ristrutturazione del seicentesco Palazzo, sede della Provincia di Roma, voluti dal presidente Gasbarra.

L'area archeologica inaugurata oggi, grazie anche alla Sovrintendenza archeologica di Roma diretta dal prof. Angelo Bottini, si divide in due grandi siti (1.800 metri quadrati) ed è completamente priva di barriere architettoniche.

Il museo multimediale, primo e unico in Italia, è la sintesi tra Storia e tecnologia. Un'accurata ricerca scientifica sui reperti, sulle istituzioni, sull'urbanistica della Roma tra il secondo ed il quarto secolo d.C. che rivive attraverso l’uso della computer graphic, grazie alla quale è possibile compiere un affascinante viaggio nelle radici della nostra civiltà, camminando sui mosaici policromi, sui basolati, tra le pareti policrome delle Ville di senatori potenti e così ricchi da poter costruire vere e proprie terme private a due passi dai Fori.

Il progetto realizzato da Piero Angela sulle Domus, si avvale di una serie di effetti luminosi e di un commento esplicativo, e permette al visitatore di comprendere rapidamente il significato del ritrovamento, e di "rivivere" i luoghi dell'antica Roma attraverso suggestive ricostruzioni virtuali.

Sarà possibile entrare virtualmente nella Roma di Adriano, rimanendo comunque all'interno di un'area archeologica reale, straordinaria, di 1.800 metri quadrati, che riserva continue sorprese, collegata ai Fori Imperiali.

Il percorso comprende due iter: il primo dedicato all'ambiente principale, il secondo alle due sale attigue. Il commento sonoro, diffuso da 300 piccoli altoparlanti "a pioggia", grazie a musiche ed effetti particolari, sottolinea i momenti più suggestivi della visita.
Il progetto generale ha come obiettivo di riprodurre un'atmosfera "magica", prevalentemente buia, dove le luci creano sorprese ed emozioni.



Nella sala principale, la visita prevede quattro soste.
La prima sopra l'abside, la seconda nella parte centrale, la terza sopra i resti della scala, del piccolo mosaico e delle due statue, la quarta nuovamente nella parte centrale.

Il momento più ricco e sorprendente comincia quando il visitatore torna nella posizione centrale, dove parte la proiezione di un video, che grazie al computer graphic permette di rivivere emozioni sospese nel tempo. Viene effettuata una ricostruzione virtuale degli ambienti che culminerà nella visione di un modello tridimensionale in cui le parti venute alla luce pian piano si trasformeranno in una domus, cioè nella villa romana.

Un'ultima sequenza in computer graphic permette di vedere cosa è successo, quando, durante il Rinascimento, è stato costruito Palazzo Valentini: i resti delle domus e degli spazi dedicati al tempo libero, vengono riempiti di terra e di detriti, utilizzando come materiale di riempimento anche le due grandi statue togate.

A questo punto appare il pavimento e i locali sotterranei di Palazzo Valentini, così come era arredato all'epoca. Tutto, poi, viene gradualmente "cancellato", e si torna nuovamente agli spazi originali.

La visita prosegue nei due ambienti successivi: la 'sala del mosaico' e la 'sala dell'impluvio'.
Nella prima è possibile assistere alla proiezione di un video che racconta il muro rinascimentale, con particolare attenzione alla descrizione del prezioso mosaico. Un effetto virtuale permette di intravedere all'esterno della casa dei lampi: è un temporale che si sta avvicinando. Poi tutto torna buio. A questo punto il visitatore potrà trasferirsi nella sala adiacente del 'peristilio'.
La sala è inizialmente buia. Poi sul pavimento appare una luce che disegna una traccia rettangolare. Il pavimento si illumina e appare il mosaico. Il disegno luminoso scompare, lasciando il posto al sottostante rettangolo formato dal mosaico.
Dopo la descrizione del mosaico viene proiettata sul pavimento una ricostruzione virtuale dell'impluvio: una vasca con dell'acqua in movimento. Sulle pareti apparirà l'immagine di una sala adiacente e uno scorcio del patio.

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