E' nell'ex borgata Finocchio (VIII Municipio), e si chiama "Collina della pace", lo spazio verde eletto a luogo di cultura in memoria di Peppino Impastato: un territorio che dalle mani della mafia passa ai cittadini. Il nuovo parco, inaugurato dal sindaco Veltroni, sorge su un'area di 13 mila metri quadri confiscata nel 2001 a Enrico Nicoletti, il cassiere della Banda della Magliana. Nel parco verranno aperti una biblioteca e un centro culturale, dopo la ristrutturazione dei casali destinati ad ospitarli.
"Dedicare questo parco a Peppino Impastato vuol dire ricordare un giovane coraggioso che ha combattuto una dura battaglia, pagando con la morte nello stesso giorno di Aldo Moro". Veltroni ha ricordato così Impastato, testimone della lotta contro mafia. Un giovane la cui storia, ripercorsa nel film "I cento passi", per molti anni è stata coperta da una coltre di silenzio perché, ha ricordato Veltroni, "la mafia condiziona anche ciò che accade oltre la morte".
Il terreno dove adesso sorge la "Collina della pace" è stato affidato nel 2001 al Comune, che ha iniziato l'operazione di bonifica con l'abbattimento di un eco-mostro (un grosso edificio pure confiscato), per poi ricostruire la collina e creare uno spazio pubblico con piazze su vari livelli, percorsi e aree attrezzate per bambini.
1 commento:
Il parco della collina della pace, è quasi finito, e già da fuori è uno scempio. Piante di pino (le più economiche) che sovrasteranno gli olivi. Ho visto pini piantati a due o tre metri da cipressi. I pini smuovono il manto stradale, Le querce, i lecci piante nobili( guardate le ville principesche di frascati) dove dono finiti? , dov’è finito il senso di un bel paerco?. Le lastre di peperino (le più economiche) si spaccheranno al primo gelo. Gli olivi posti sul marciapiede di via casilina, faranno olive che cadranno sulla strada, le macchine ci faranno olio, i motorini scivoleranno su esso. Non era meglio un filare di cipressi o di Lecci?. Io credo che abbiano assegnato l'appalto a persone sicuramente oneste, ma almeno non esperte in fatto di botanica e di architettura del paesaggio urbano e mediterraneo. (Gennaio 2008)
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