26 gennaio, 2008
Stadio Flaminio, lavori in corso. Per il "Sei Nazioni" e per la 'casa del rugby'
Mancano pochi giorni al "Sei Nazioni" di rugby e lo stadio Flaminio si prepara ad accogliere le partite azzurre: primo e cruciale appuntamento, Italia-Inghilterra il 10 febbraio. I lavori procedono a tempo di record, mirati sull'evento immediato ma anche su una nuova destinazione stabile dell'impianto, all'insegna della palla ovale. Il punto sullo stadio è stato fatto in Campidoglio.
Come concordato ad inizio 2007 tra Comune e Federazione Italiana Rugby, il secondo stadio della capitale – gioiello dell'architettura moderna, progettato da Pierluigi Nervi per le Olimpiadi del '60 – sarà la 'casa' romana di questo sport, sempre più popolare grazie proprio alle imprese della nazionale.
L'intervento punta ad adeguare le strutture agli standard tecnici internazionali, nel rispetto delle forme originali dello stadio. I lavori in corso prevedono un investimento complessivo di circa dieci milioni di euro nel biennio 2007-2008.
Prima fase (3,5 milioni di euro): ristrutturazione della tribuna coperta e dell'area sottostante, nuove scale esterne per il pubblico, nuovi servizi (accoglienza, ristorazione…). Lavori, sottolinea il Campidoglio, eseguiti con grande celerità in vista del "Sei Nazioni" 2008: dieci mesi per stendere il progetto da parte di Coni Servizi, chiudere la gara d'appalto e realizzare le opere.
Ecco, in particolare, la prima tranche dei lavori, eseguita in funzione del torneo: migliorato e adeguato dal punto di vista sismico il piano interrato; realizzati posti per spettatori disabili in curva nord; potenziati i servizi igienici per il pubblico; ristrutturati gli spogliatoi e i servizi annessi; realizzata una nuova uscita dagli spogliatoi verso il campo; allestita una nuova sala stampa e area media. A questi interventi, condotti dal Comune, si aggiungono 6.000 posti temporanei in più (per il periodo del torneo) allestiti dalla Federazione Italiana Rugby: 5.000 sulle curve e un migliaio sul parterre della tribuna coperta.
Nel frattempo, il Consiglio Comunale ha approvato il progetto dell'area ospiti, per un investimento di circa 700 mila euro. A seguire, il progetto prevede il rifacimento dei tabelloni elettronici e l'adeguamento di tutti gli impianti sportivi dello stadio: palestre (ginnastica, pugilato, scherma, lotta) e la piscina.
Data la nuova destinazione principale dello stadio, Comune e Coni hanno convenuto di affidarne la gestione direttamente alla Federazione Italiana Rugby. Non cambierà nulla, comunque, per le società che oggi usano gli impianti: rimarranno al Flaminio la Federazione Italiana Nuoto, la Federazione Regionale Pugilato, l'Accademia Romana di Scherma, il Centro Ginnastica Flaminio, il Gruppo Sportivo Fiamme Oro, l'Unione Romana Capitolina e la Cisco Calcio Roma. La S.S. Lazio vi avrà una sede legale. Anche la delibera sulla nuova gestione è già stata approvata dal Consiglio Comunale.
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