31 gennaio, 2008

PROMEMORIA 31 gennaio 2001


Nei Paesi Bassi una corte scozzese condanna un libico e ne assolve un altro per il loro ruolo nell'attentato al Volo Pan Am 103 che precipitò su Lockerbie nel 1988.
Il volo Pan Am 103 era un collegamento aereo operato dalla Pan American World Airways che collegava l'aeroporto di Londra-Heathrow all' Aeroporto internazionale John F. Kennedy di New York. Il 21 dicembre 1988 un velivolo che stava effettuando questo volo, un Boeing 747-121, registrato con il codice N739PA e chiamato Clipper Maid of the Seas esplose in volo sopra la cittadina di Lockerbie, nella regione di Dumfries e Galloway, in Scozia. Nel disastro aereo morirono 270 persone, 259 a bordo dell'aereo e 11 persone a terra colpite dai rottami del velivolo, la maggioranza delle vittime (189) erano di nazionalità statunitense.

Cronologia del disastro
Il volo "Pan Am 103" con la sigla PA103A, effettuò la giornata precedente al disastro, un volo di routine, dall'aeroporto di Francoforte, Germania occidentale, all'aeroporto internazionale di Heartrow, Londra. 47 passeggeri degli 89 totali si trasferirono su un altro apparecchio, un Boeing 747, siglato dall'ATC come volo PA103, dirigendosi verso New York, poi Detroit, San Francisco e infine ritornò a Londra, dove atterrò verso mezzogiorno. Venne parcheggiato nello stand K-14 del Terminal 3 dove doveva essere tenuto in osservazione dagli agenti della sicurezza della compagnia aerea Pan Am. Cosa che non avvenne.

Finito il check-in all'interno dell'aereo c'erano 246 passeggeri e 16 membri dell'equipaggio, sotto la guida del capitano James MacQuarrie, del copilota Raymond Wagner e dell'ingegnere di volo Jerry Avritt. Tra i passeggeri vi erano 35 studenti della Syracuse University, New York, e due dell'Università statale di New York. Tornavano a casa dopo un programma di scambio studenti a Londra. Dieci delle vittime erano residenti a Long Island.


Parte del bollettino della CIA con il quale venne diramato l'allarme per un possibile attentato aereo.Il 5 dicembre, appena 16 giorni prima della strage, la FAA ( Federal Aviation Administrator) aveva pubblicato un bollettino dove vi era scritto che un uomo con forte accento arabico aveva chiamato l'ambasciata americana ad Helsinki, in Finlandia, avvertendoli che un volo della Pan Am da Francoforte a New York sarebbe esploso in volo entro le due settimane successive alla chiamata. Disse anche che una donna finlandese avrebbe portato l'ordigno a bordo come un corriere inconsapevole. Tuttavia lo stato d'allarme derivato dalla telefonata durò solo 2 giorni. La telefonata fu presa al contrario molto seriamente dal governo americano che si mobilitò per avvisare la compagnia aerea.

La partenza del volo 103 era prevista per le 18:00, e infatti si sganciò dal gate del terminal alle 18:04, ma dato l'affollamento del traffico aereo di quel periodo natalizio, decollò dalla pista 27L alle 18:25, dirigendosi verso nord-est. Alle 18:56, l'apparecchio raggiunse la quota di 9400 m e il Capitano Macquarrie rallentò i motori fino a raggiungere la velocità di crociera.

Alle 19:01 il Capitano contattò il centro di controllo aereo di Prestwick, in Scozia, richiedendo il permesso per dirigersi verso l'oceano e proseguire la classica rotta verso l'aeroporto JFK di New York. Questa fu l'ultima comunicazione radio inviata dal volo 103.


L'esplosione in volo
Alle 19:02, secondo la ricostruzione dei tracciati radar, il Boeing 747 viaggiava a circa 804 Km/h e aveva il muso orientato sui 321°. In quell'istante sparisce dai tracciati, e il controllore a terra cercò di mettersi inutilmente in contatto con il capitano MacQuarrie, e chiese ad un vicino volo della KLM un contatto visivo. Un minuto dopo la sezione centrale dell'aeroplano, che conteneva circa 91000 Kg di carburante, si schiantò al suolo a Sherwood Crescent, Lockerbie, provocando una scossa sismica registrata dagli apparecchi locali come 1.6 della scala Richter. Molte case e 60 metri di ala si disintegrarono all'impatto. Un pilota della British Airways, il capitano Robin Chamberlain, riportò di aver visto una grande palla di fuoco a terra.

L'esplosione dell'ordigno a bordo dell'aereo, in una valigia all'interno del vano bagagli, provocò un buco di mezzo metro proprio sotto la P della scritta Pan Am, sul lato sinistro della fusoliera. La disintegrazione dell'apparecchio fu rapida. La parte con la cabina di pilotaggio e il terzo motore si separarono dal resto del mezzo in circa 3 secondi. Nessuna procedura d'emergenza fu intrapresa a bordo. L'esplosione distrusse tutti i sistemi di navigazione e comunicazione installati 2 piani sotto la cabina del capitano. Inoltre si staccò anche parte del tetto posizionato diversi metri sopra il punto dove era collocata la bomba. Il resto dell'aereo continuò ad andare su e giù fino a raggiungere i 6000 m. Qui iniziò a precipitare in posizione quasi verticale. Durante la drammatica discesa diversi rottami della fusoliera si staccarono in piccole parti. I detriti derivanti dalla disintegrazione del mezzo coprirono un' area di diversi chilometri.


Vittime

Monumento nel cimitero di Lockerbie per commemorare le vittime del volo Pan Am 103Tutti i 243 passeggeri e i 16 membri dell'equipaggio morirono nel disastro. La "Fatal Accident Inquiry" concluse che quando la cabina di pilotaggio si staccò, la decompressione strappò la maggior parte dei vestiti dei passeggeri e trasformò oggetti come il carrello delle vivande in armi letali. I gas all'interno dei corpi dei passeggeri aumentarono il loro volume di 4 volte. Le persone non sedute o adeguatamente assicurate alle proprie sedute vennero sbalzate fuori dall'abitacolo ad una temperatura di -46 C°, e la loro caduta di 9 Km durò circa 2 minuti. Molti passeggeri rimasero all'interno dell'aereo grazie alle cinture di sicurezza, fino allo schianto a Lockerbie. Ad aggiungere ulteriore drammaticità all'evento furono le considerazioni del Dottor Eckert, incaricato delle autopsie. Lui ritiene che i membri dell'equipaggio e 147 passeggeri sopravvissero alla esplosione a bordo, nonostante l'enorme decompressione, e arrivarono al suolo vivi. L'inchiesta rivelò anche particolari agghiaccianti come una madre che tentava di proteggere il suo bambino con il proprio corpo, due amici che si tenevano per mano e un gruppo fu trovato con in mano dei crocifissi.

A terra 11 residenti della piccola comunità di Lockerbie morirono quando le ali, ancora attaccate alla parte centrale della fusoliera colpirono le loro case alla velocità di 800 Km/h, creando un cratere lungo 47 metri, vaporizzandole istantaneamente e danneggiando altre 21 case nelle vicinanze che furono demolite in seguito.


Le indagini
Nelle indagini successive al disastro fu determinato che l'esplosione venne causata da una carica di esplosivo al plastico posizionata nel vano bagagli dell'aereo. L'ordigno provocò uno squarcio nella fusoliera che in pochi istanti porto alla distruzione dell'aereo. Dopo tre anni di investigazioni congiunte, il 13 novembre 1991, l'FBI e la polizia di Dumfries e Galloway accusarono dell'attentato Abdel Basset Ali al-Megrahi, ufficiale dell'intelligence libica e capo della sicurezza per Libyan Airways e Lamin Khalifah Fhimah, responsabile della Libyan Airways presso l' aeroporto internazionale di Malta. Dopo che le Nazioni Unite emisero sanzioni nei confronti della Libia e protratte negoziazioni con il leader libico Muammar Gheddafi, gli accusati furono infine consegnati alla polizia scozzese il 5 aprile 1999 a Camp Zeist, nei Paesi Bassi.

Il 31 gennaio 2001, Megrahi fu condannato a 27 anni di carcere mentre Fhimah fu prosciolto. Attualmente Megrahi sta scontando la propria pena nel carcere di Greenock, vicino a Glasgow, da dove continua a professarsi innocente.

Questo attentato, avvenuto due anni dopo il dirottamento del volo Pan Am 173 in Pakistan, peggiorò ulteriormente la già difficile situazione finanziaria in cui versava la Pan American World Airways che nel giro di tre anni dal disastro di Lockerbie, il 4 dicembre 1991, cessò le proprie attività.

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