09 gennaio, 2008
Cultura: grande successo per le scoperte archeologiche di Palazzo Valentini.
Prosegue lo straordinario successo per gli scavi archeologici di Palazzo Valentini. Non conosce sosta infatti il flusso di chiamate al call center di Zetema per la prenotazione telefonica.
"Siamo molto soddisfatti – ha commentato il presidente della Provincia di Roma, Enrico Gasbarra - per la grande attenzione dei cittadini e dei turisti che hanno chiamato per poter visitare il museo multimediale e gli scavi di Palazzo Valentini”.
“I visitatori – ha aggiunto il presidente Gasbarra – stanno dimostrando un grande interesse per le scoperte che hanno ridisegnato la geografia archeologica dell'intera area dei Fori Imperiali. L'entusiasmo dimostrato dai primi visitatori ci ripaga in pieno degli sforzi compiuti in questi anni per riportare alla luce le ricchezze della Roma antica".
Si ricorda che l'ingresso al museo multimediale di Palazzo Valentini è gratuito, così come le visite, ma è obbligatoria la prenotazione al numero 199.199.111.
Il museo multimediale resterà aperto fino al 30 aprile con visite dal lunedì alla domenica dalle ore 9,30 alle ore 15,30
Le scoperte archeologiche, il museo multimediale e l’iniziativa di valorizzazione delle Domus Romane e delle Terme, scoperte nei sotterranei di Palazzo Valentini, hanno visto l’inaugurazione il 20 dicembre. Sono intervenuti il presidente della Provincia di Roma, Enrico Gasbarra, il ministro per i Beni e le Attività Culturali, Francesco Rutelli, il giornalista e scrittore Piero Angela ed il direttore scientifico degli scavi, prof. Eugenio La Rocca.
Si tratta di un'area straordinaria, venuta alla luce nel corso di profondi lavori di ristrutturazione del seicentesco Palazzo, sede della Provincia di Roma, voluti dal presidente Gasbarra.
Il sito archeologico inaugurato grazie anche alla Sovrintendenza archeologica di Roma diretta dal prof. Angelo Bottini, si divide in due grandi aree (1.800 metri quadrati) ed è completamente privo di barriere architettoniche.
Il museo multimediale, primo e unico in Italia, è la sintesi tra Storia e tecnologia. Un'accurata ricerca scientifica sui reperti, sulle istituzioni, sull'urbanistica della Roma tra il secondo ed il quarto secolo d.C. che rivive attraverso l’uso della computer graphic, grazie alla quale è possibile compiere un affascinante viaggio nelle radici della nostra civiltà, camminando sui mosaici policromi, sui basolati, tra le pareti policrome delle Ville di senatori potenti e così ricchi da poter costruire vere e proprie terme private a due passi dai Fori.
Il progetto realizzato da Piero Angela sulle Domus, si avvale di una serie di effetti luminosi e di un commento esplicativo, e permette al visitatore di comprendere rapidamente il significato del ritrovamento, e di "rivivere" i luoghi dell'antica Roma attraverso suggestive ricostruzioni virtuali.
Sarà possibile entrare virtualmente nella Roma di Adriano, rimanendo comunque all'interno di un'area archeologica reale, straordinaria, di 1.800 metri quadrati, che riserva continue sorprese, collegata ai Fori Imperiali.
Il percorso comprende due iter: il primo dedicato all'ambiente principale, il secondo alle due sale attigue. Il commento sonoro, diffuso da 300 piccoli altoparlanti "a pioggia", grazie a musiche ed effetti particolari, sottolinea i momenti più suggestivi della visita.
Il progetto generale ha come obiettivo di riprodurre un'atmosfera "magica", prevalentemente buia, dove le luci creano sorprese ed emozioni.
Nella sala principale, la visita prevede quattro soste.
La prima sopra l'abside, la seconda nella parte centrale, la terza sopra i resti della scala, del piccolo mosaico e delle due statue, la quarta nuovamente nella parte centrale.
Il momento più ricco e sorprendente comincia quando il visitatore torna nella posizione centrale, dove parte la proiezione di un video, che grazie al computer graphic permette di rivivere emozioni sospese nel tempo. Viene effettuata una ricostruzione virtuale degli ambienti che culminerà nella visione di un modello tridimensionale in cui le parti venute alla luce pian piano si trasformeranno in una domus, cioè nella villa romana.
Un'ultima sequenza in computer graphic permette di vedere cosa è successo, quando, durante il Rinascimento, è stato costruito Palazzo Valentini: i resti delle domus e degli spazi dedicati al tempo libero, vengono riempiti di terra e di detriti, utilizzando come materiale di riempimento anche le due grandi statue togate.
A questo punto appare il pavimento e i locali sotterranei di Palazzo Valentini, così come era arredato all'epoca. Tutto, poi, viene gradualmente "cancellato", e si torna nuovamente agli spazi originali.
La visita prosegue nei due ambienti successivi: la 'sala del mosaico' e la 'sala dell'impluvio'.
Nella prima è possibile assistere alla proiezione di un video che racconta il muro rinascimentale, con particolare attenzione alla descrizione del prezioso mosaico. Un effetto virtuale permette di intravedere all'esterno della casa dei lampi: è un temporale che si sta avvicinando. Poi tutto torna buio. A questo punto il visitatore potrà trasferirsi nella sala adiacente del 'peristilio'.
La sala è inizialmente buia. Poi sul pavimento appare una luce che disegna una traccia rettangolare. Il pavimento si illumina e appare il mosaico. Il disegno luminoso scompare, lasciando il posto al sottostante rettangolo formato dal mosaico.
Dopo la descrizione del mosaico viene proiettata sul pavimento una ricostruzione virtuale dell'impluvio: una vasca con dell'acqua in movimento. Sulle pareti apparirà l'immagine di una sala adiacente e uno scorcio del patio.
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