31 dicembre, 2007
PROMEMORIA 31 dicembre 2007
Scade il mandato dell'Italia come membro non permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (in inglese United Nations Security Council, in francese Conseil de Sécurité des Nations Unies) è l'organo che ha maggiori poteri delle Nazioni Unite, avendo la competenza esclusiva a decidere contro gli stati colpevoli di aggressione o di minaccia alla pace. Si riunì per la prima volta il 17 gennaio 1946 a Londra. Lo scopo del Consiglio è stabilito dall'articolo 24 dello Statuto delle Nazioni Unite, al consiglio viene conferita "la responsabilità principale del mantenimento della pace e della sicurezza internazionale".
Le decisioni del Consiglio necessitano di una maggioranza di almeno nove dei quindici membri e di tutti i cinque membri permanenti.
30 dicembre, 2007
Agricoltura, Programma di sviluppo rurale punterà su qualità e imprenditoria femminile
“Il programma di sviluppo rurale della Regione Lazio per il periodo 2007-2013 è stato nel nome dell'innovazione e prevede accordi di qualità e di filiera con le aziende e sarà rivolto in particolar modo alle donne e ai giovani". Queste le linee guida del Programma di sviluppo rurale (Psr) illustrate oggi dall'assessore regionale all'Agricoltura, Daniela Valentini, approvato lo scorso 19 dicembre all'unanimità dall'Unione europea e che prevede investimenti per circa 1 miliardo e mezzo di euro in sette anni. Lo stanziamento è composto da 655 milioni provenienti da risorse pubbliche, 333 milioni da investimenti privati, per un indotto stimato intorno ai 500 milioni di euro.
''Il Lazio è una delle Regioni - ha detto l'assessore Daniela Valentini - che più di tutte ha investito sulla competitività dell'economia agricola, con un incremento del 9,37% rispetto al vecchio Psr". I principali punti del Psr sono suddivisi in quattro assi d’intervento
Investimenti e competitività
Il Psr scommette sui giovani e le donne con finanziamenti in favore dell’insediamento di nuovi agricoltori. Sarà messo in moto un investimento pari al 50% dell'intero Programma (oltre 308 milioni di euro, 65 in più del Psr 2000-2006).
Ambiente e spazio rurale
Un settore che mette in moto un investimento pari al 34% dell'intero Psr (oltre 209 milioni di euro).
Multifunzionalità
L’agricoltura non è soltanto produzione ma anche offerta di servizi per garantire una migliore qualità della vita e un nuovo modo di vivere la campagna. In quest’ottica sarà messo in moto un investimento pari al 12% dell'intero Psr (circa 74 milioni di euro, 5,53% in pià del Psr 2000-2006);
Programma leader
Si prevedono interventi per un investimento pari al 6% dell'intero Psr (oltre 39 milioni di euro, 13 milioni di euro in più rispetto al Psr 2000-2006). Una parte del Psr è dedicata infine all'assistenza tecnica alle aziende con una spesa pubblica che supera i 24 milioni e mezzo di euro, vale a dire oltre il 90% in più rispetto alla precedente programmazione).
Il Psr mette a disposizione, inoltre, circa 3 milioni e mezzo di euro per il prepensionamento e per favorire il ricambio generazionale. Gli investimenti saranno finalizzati anche per la qualità dei prodotti, dopo il no da parte della Regione Lazio agli Ogm, si favorirà il biologico e le coltivazioni alternative.
Altri capitoli del Programma riguardano la sicurezza sul lavoro e diritti dei lavoratori, con la cessazione dei finanziamenti alle aziende che non rispettano i contratti nazionali di lavoro.
Il contenuto integrale del Psr è disponibile consultando la pagina web www.assagri.it.
Paul Gauguin al Vittoriano: "artista di mito e sogno"
Fino al 3 febbraio, al Complesso del Vittoriano, circa 150 opere tra oli, disegni, sculture e ceramiche documentano, nella prima monografica mai dedicata a Roma all'artista francese, il percorso umano ed artistico del Maestro evidenziando il suo sognante vagheggiare un'Età dell'Oro, i richiami alla cultura e alla tradizione, le innovazioni del suo linguaggio pittorico unite ad un esotismo colto ed eclettico.
Capolavori provenienti da importanti musei pubblici e prestigiose collezioni private di tutto il mondo, tra cui spiccano il Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo, la National Gallery of Art di Washington e la Ny Carlsberg Glyptotek di Copenhagen, ripercorrono l'intero cammino della vita e
dell'opera del pittore.
Come sottolinea Stephen F. Eisenman, curatore della mostra, "nessun artista, né prima né dopo, ha così assiduamente raffigurato l'incontro tra un colonizzatore europeo e gli indigeni, né trasformato in modo così radicale tale difficile rapporto in opere altrettanto incantate ed inquietanti. Gauguin, l'artefice di miti e sogni, Gauguin il Simbolista era anche Gauguin il virgiliano ed il classicista, i cui modelli di pensiero sono strettamente legati all'arte ed alle tradizioni letterarie di Roma antica."; città che peraltro non visitò mai.
La Mostra, che nasce sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana e con la collaborazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, si avvale del patrocinio del Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Ministero Affari Esteri, Ministero Pubblica Istruzione e Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano ed è promossa dal Comune di Roma - Assessorato alle Politiche Culturali, Assessorato alle Politiche Educative e Scolastiche, Assessorato alla Comunicazione - unitamente alla Regione Lazio - Presidenza, Assessorato Cultura, Spettacolo e Sport. La rassegna è organizzata e realizzata da Comunicare Organizzando di Alessandro Nicosia.
Costo del biglietto: euro 10,00 intero; 7,50 ridotto
Orario: dal lunedì al giovedì 9.30 -19.30; venerdì e sabato 9.30 - 23.30; domenica 9.30 – 20.30
Per informazioni: tel. 06/6780664
Ztl, arrivano i display "varco attivo / spento"
Novità per le zone a traffico limitato del centro e del rione Monti: attivati i pannelli "a messaggio variabile" che avvertono se il varco è in funzione. Con i nuovi display, installati da Atac in collaborazione con il Campidoglio (Assessorato Mobilità), niente più promemoria e nodi al fazzoletto per ricordare gli orari in cui la Ztl è off limits.
Ovviamente i pannelli danno due messaggi alternativi: "varco attivo" – e allora non si entra, con l'eccezione dei veicoli autorizzati – e "varco non attivo" – ovvero accesso consentito a tutti –. I tabelloni elettronici, installati su 23 vie, danno i loro messaggi anche nel fine settimana per le Ztl notturne del centro e di Monti.
Ad oggi, i pannelli a messaggio variabile sono in tutto 33: i 23 nuovi più i 10 già collocati a Trastevere. Altre notizie su www.atac.roma.it.
PROMEMORIA 30 DICEMBRE 2006 - L'ex-dittatore dell'Iraq Saddam Hussein viene giustiziato mediante impiccagione
Saddām Husayn Abd al-Majīd al-Tikrītī[1] صدام حسين عبد المجيد التكريتي (Tikrit, 28 aprile 1937 – Baghdad, 30 dicembre 2006) è stato un politico iracheno, presidente e dittatore del suo paese dal 1979 al 2003, quando venne destituito in seguito all'invasione anglo-americana in quella che è conosciuta come la seconda guerra del Golfo. La data di nascita è incerta[2].
È stato giustiziato per impiccagione il 30 dicembre 2006 in esecuzione di una sentenza di condanna a morte pronunziata da un tribunale iracheno - confermata in appello - per crimini contro l'umanità. La sua esecuzione ha destato scalpore e polemiche in tutto il mondo.
Il video dell'esecuzione
Nelle ore successive alla morte, i media di tutto il mondo, a cominciare dalla televisione di Stato dell'Iraq, al-ʿIrāqiyya, hanno trasmesso un filmato relativo ai momenti immediatamente precedenti al momento dell'esecuzione, dove si vede Saddam Hussein giungere, apparentemente tranquillo, al patibolo e gli viene applicato il grosso cappio intorno al collo. Il video si interrompe poco prima che la botola sotto i piedi di Ṣaddām Ḥusayn venga aperta. Più tardi sono stati diffusi altri due filmati, di cattiva qualità, il primo che mostrava il cadavere del condannato avvolto parzialmente in un lenzuolo bianco - ma con il volto visibile, livido e sanguinante - mentre veniva portato via dal luogo dell'esecuzione e il secondo (l'unico dotato di traccia audio), ripreso verosimilmente con un telefono cellulare dai piedi del patibolo, che mostra l'intera sequenza dell'esecuzione. In quest'ultimo video[6] è possibile seguire, con angolazione dal basso, gli stessi eventi ripresi nel primo video; di seguito si odono chiaramente i presenti inneggiare a Muqtadà al-Ṣadr non appena il condannato viene lasciato solo dal boia in piedi sulla botola chiusa e con il cappio già stretto al collo, il quale replica pronunciando a propria volta il nome Muqtadà con aria e tono ironico e chiedendo con aria di sfida a chi lo insulta se creda in tal modo di comportarsi da uomo. Alcuni secondi dopo Ṣaddām inizia, nel silenzio, a pronunciare ad alta voce la professione di fede islamica quando, dopo pochi secondi, viene interrotto all'incipit del secondo versetto dall'apertura della botola che, con uno stridore metallico, fa precipitare il suo corpo e tendere la corda. Seguono alcuni confusi fotogrammi accompagnati dall'inneggiare dei presenti all'avvenuta esecuzione dell'ex presidente iracheno e, poco dopo, le immagini ne inquadrano il volto, mentre, ormai morto, pende appeso al cappio.
La diffusione dei due filmati, in particolare quello nel quale è evidente lo scherno e l'oltraggio cui venne sottoposto il condannato poco prima dell'esecuzione, ha provocato notevole scandalo internazionale, profondo risentimento tra gli arabi sunniti e grave imbarazzo al governo iracheno, che ha annunciato di aver arrestato due persone come responsabili della sua esecuzione e diffusione. Ciò nonostante, dopo qualche giorno è emerso ed è stato diffuso via Internet un terzo filmato simile al primo, ancora una volta di cattiva qualità, che mostra il cadavere di Ṣaddām poco dopo l'esecuzione avvolto in un sudario, che viene scostato per mostrare la testa del giustiziato innaturalmente piegata a destra e il collo con un'ampia e profonda ferita sanguinolenta.
A seguito dell'impiccagione del fratellastro di Saddām Husayn, Barzān Ibrāhīm al-Tikrītī, e dell'ex-presidente del tribunale rivoluzionario iracheno, Awad al-Bandar (coimputati nella stesso processo conclusosi con la condanna capitale ai danni di Ṣaddām Ḥusayn), originariamente previste per la stessa notte nella quale fu eseguita quella di Saddām, poi rinviate ed effettuate alle 03:00 locali del 15 gennaio 2007, si è nuovamente diffuso orrore nel mondo alla notizia che la corda ha decapitato di netto il primo, facendo schiantare il corpo al suolo e rotolare la testa a diversi metri di distanza, come riferito dai giornalisti che hanno potuto visionare il video dell'esecuzione, rimasto questa volta riservato. Anche queste esecuzioni hanno attratto riprovazione da parte della comunità internazionale.
Il 16 gennaio 2007, in un'intervista senza precedenti, persino il presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, la cui amministrazione aveva in precedenza difeso senza riserve la condanna morte e l'esecuzione di Saddām Husayn, ha condannato con parole molto forti le modalità di impiccagione ("L'esecuzione di Ṣaddām è sembrata come una vendetta", ha dichiarato Bush[7] e il governo iracheno presieduto da Nūrī al-Mālikī che, ha spiegato ancora il presidente, "deve ancora maturare" e "rende difficile [per il governo USA] far passare presso il popolo americano l'idea che si tratti di un governo che voglia unificare il Paese".[8].
Tali dichiarazioni di George Bush sono state accolte con scetticismo da alcuni osservatori internazionali che, come Feurat Alani, inviato a Baghdad per il giornale svizzero Le Temps, hanno sollevato il sospetto che la fretta nel liberarsi di Ṣaddām e dei suoi più prossimi complici sia in realtà stata originata dal desiderio di metter a tacere per sempre la delicata questione costituita dai considerevoli aiuti - anche militari ed in termini di armi di distruzione di massa - forniti da Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna al regime di Ṣaddām Ḥusayn durante gli anni '80 [9].
29 dicembre, 2007
Un San Silvestro in compagnia di Giorgia , Elio e le Storie Tese e tanto altro
A Roma l'appuntamento con le festività del Capodanno e dell'Epifania si presenta ancora una volta come un grande momento di condivisione e di festa che coinvolge il centro e la periferia della città.
La notte del 31 dicembre si brinderà con la musica d'autore in piazza: al Foro di Traiano con il concerto di Giorgia (in diretta televisiva su Mtv) che canterà brani entrati a pieno titolo nella storia della musica italiana: da "E poi" a "Come Saprei" scritta, tra gli altri, da Eros Ramazzotti ad una giovanissima Giorgia, da "Strano il mio Destino" fino agli ultimi grandi successi "Le cose non vanno mai come credi", "Gocce di Memoria", "Vivi Davvero" e la recente "Parlo con te".
Altro evento clou della serata a Cinecittà Campus con la performance di Bandabardò (formazione toscana nata nel 1993 per mano di Enrico Erriquez Greppi), e Elio e le Storie Tese, la formazione italiana, nata nel lontano 1980 che, sul palco di Cinecittà proporrà una selezione dei più grandi e divertenti successi in cui si racconta, in una chiave al tempo raffinatissima e fortemente popolare, i tic inconfessabili e i vizi personali e collettivi della nazione.
I due concerti saranno illuminati a mezzanotte da fuochi d'artificio di altissimo livello; quello al Foro di Traiano con l'impaginare scenografica di giochi luminosi creati dal maestro Telesforo Morsani, come quelli a Cinecittà, ideati dalla "De Simone Fireworks", che garantiranno un grande effetto visivo.
La notte del 31 dicembre sarà festeggiata anche al Teatro del Lido con un concerto omaggio a Billie Holiday di Ada Montellanico e il suo quartetto.
Una intera notte dedicata ai grandi autori del Cinema del Novecento è quella proposta dalla Casa del Cinema e dall'Azzurro Scipioni. La prima sarà un'immersione nelle atmosfere della commedia americana degli anni '40, mentre una non-stop su Michelangelo Antonioni e Ingmar Bergman sarà proposta dallo storico cinema d'essai.
Il primo dell'Anno Nuovo a piazza del Popolo ci sarà il tradizionale Capodanno dei Bambini, ovvero un grande laboratorio ludico-didattico ispirato all'arte del circo con piccoli spettacoli viaggianti, funamboli e marionette, tutto all'insegna della fantasia e di piccoli mondi magici.
Al giorno dell'Epifania il Comune di Roma dedica ben quattro iniziative, dislocate in diversi luoghi e per tutti i tipi di pubblico: i racconti e i pupazzi al Teatro del Lido, le letture e i viaggi fantastici al Teatro Biblioteca Quarticciolo, le fiabe animate ispirate al Flauto magico al Teatro Tor Bella Monaca, le narrazioni e i laboratori al Parco di Centocelle con favole rumene e antichi canovacci di Pulcinella. Infine, il concerto di musica per bambini nella sala degli elefanti presso il Bioparco di Roma.
Misure anti-smog 2008: tornano le targhe alterne, stop anche ai mezzi euro 2
Tornano dal 10 gennaio 2008 le targhe alterne: lo ha deciso la Giunta capitolina, approvando un pacchetto di misure anti-smog per l'anno in arrivo. Dodici giovedì fino al 27 marzo, cominciando dalle targhe con ultimo numero pari (0 compreso), orario 15-21, stop parziale alla circolazione all'interno della Fascia Verde. Il periodo gennaio-marzo è statisticamente quello più critico per l'inquinamento.
Nei giorni a targhe alterne la circolazione nella Fascia Verde sarà vietata, senza distinzione di numero di targa, a tutte le auto a benzina e diesel 'euro 0'; alle moto e ai motorini a due tempi 'euro 0'; alle auto, minicar e mezzi commerciali diesel 'euro 1' e anche (novità 2008) 'euro 2' .
Altra novità del pacchetto misure 2008: quando scatta lo stop ai veicoli più inquinanti, sempre all'interno della Fascia Verde (ogni volta che si superano i limiti per le polveri sottili), si dovranno fermare anche i diesel euro 2 – oltre alle categorie tradizionalmente coinvolte: auto a benzina e diesel euro 0; moto e motorini a 2 tempi euro 0; auto, minicar e mezzi commerciali diesel euro 1 –. che già sono interessati dal provvedimento.
Il programma anti-inquinamento 2008 prevede anche tre domeniche ecologiche di blocco totale tra gennaio e marzo. Le date sono da stabilire, l'orario sarà 9-17 e non più 10-18 come negli anni passati. Potranno circolare, oltre ai tipi di veicoli normalmente esentati (vedi qui appresso), anche le moto euro 3.
A proposito di esenzioni: potranno circolare, sia nei giorni di targhe alterne che durante le domeniche ecologiche, i mezzi non inquinanti e a basso impatto. In particolare: veicoli alimentati a gpl e a metano, elettrici e ibridi; auto a benzina euro 4 e – altra novità 2008 – anche le diesel euro 4 in occasione dei blocchi del traffico, purché dotate di filtro anti-particolato montato di serie. Circoleranno liberamente, come sempre, le auto dei disabili con contrassegno speciale.
Nei pomeriggi a targhe alterne e durante le eco-domeniche saranno in servizio più vigili per controllare e sanzionare chi non rispetta i divieti. La multa prevista è di 71 euro.
Mostre fotografiche: "Trastevere. Società e trasformazioni urbane dall'Ottocento ad oggi"
Al Museo di Roma in Trastevere, fino al 24 marzo, la mostra "Trastevere. Società e trasformazioni urbane dall'Ottocento ad oggi" racconta, attraverso più di 400 scatti fotografici, un secolo e mezzo di storia urbana, sociale, culturale e produttiva di questo rione.
Un viaggio attraverso gli interventi realizzati e quelli rimasti incompiuti a Trastevere, uno dei rioni romani più fortemente identificati, per ripercorrerne la storia e i cambiamenti. Una documentazione fotografica rara, che testimonia i cambiamenti apportati dai piani urbanistici dell'Otto e Novecento, dalla demolizioni di case, teatri e chiese, ai nuovi scavi archeologici, alla costruzione di strade, degli argini del fiume e di nuovi edifici.
L'esposizione (promossa dall'Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma e dal Croma-Centro per lo Studio di Roma dell'Università Roma Tre) è frutto di ricerche iconografiche, archivistiche e sui periodici dell'epoca, e si suddivide in cinque sezioni: gli eventi e le modificazioni del tessuto urbano del rione; il suo patrimonio storico; la storia del Tevere; la storia dei luoghi di assistenza, formazione, reclusione e produzione del rione, per concludersi con i cambiamenti sociali e culturali avvenuti sul territorio.
Una sesta sezione, dedicata alla storia del Gianicolo, sarà ospitata dall'American Academy in Rome dal 14 febbraio al 15 marzo 2008.
La parte dell'esposizione che riguarda 'Eventi e modificazioni del tessuto urbano' prende le mosse dagli interventi fatti realizzare da Pio IX nella seconda metà dell'Ottocento in risposta all'esigenza di risanamento di questo rione, per poi passare all'attuazione del Piano Regolatore del 1883, Piano che determinò la demolizione di interi complessi (tra cui lo splendido Teatro Politeama documentato in mostra da due rare fotografie, la Torre degli Aberteschi e la chiesa di San Salvatore) per consentire la costruzione del nuovo viale del Re (l'attuale viale Trastevere).
Altri importanti cambiamenti seguirono al nuovo Piano Regolatore dei primi del Novecento, che corrisponde all'ascesa in Campidoglio di Ernesto Nathan, e a quello del 1931, approvato 9 anni dopo la marcia su Roma che portò all' apertura della galleria sotterranea al colle Gianicolo, oltre che alla costruzione dell'Opera Nazionale Maternità e Infanzia, del cinema Reale, della Casa della Gioventù Italiana del Littorio e del Dopolavoro dei Monopoli di Stato.
Nuovi progetti di risanamento, elaborati nel '39, furono abbandonati con l'inizio della guerra. Finita la guerra, la costruzione di nuove case proseguì a ritmi elevatissimi e ancora oggi Trastevere conserva, nella disarmonica successione degli edifici che popolano il nucleo antico, il fascino di quella storia millenaria che i Piani Regolatori dell'era repubblicana (1962 e 2003) si sono impegnati a tutelare.
La seconda sezione raccoglie l'iconografia del 'Patrimonio storico' trasteverino. Foto che documentano i palazzi che si affacciavano sul fiume prima della realizzazione dei muraglioni di contenimento, le mura gianicolensi fatte realizzare da Urbano VIII ma, soprattutto, i radicali interventi attuati a partire dagli anni '30 dell'Ottocento sulle chiese di Santa Cecilia, di Santa Maria in Trastevere e sugli spazi circostanti.
Il rapporto tra Trastevere e il suo fiume, invece, è raccontato dalla terza sezione, 'Tevere ponti e porti' in cui si può osservare il cambiamento urbano e sociale derivato dalla costruzione dei muraglioni di contenimento del fiume, a partire dagli anni '80 dell'Ottocento. Prima di questa data il rione era disseminato di testimonianze delle diverse attività economiche legate alla presenza del fiume: porti commerciali, attracchi per le barche e mulini galleggianti erano allora parte del paesaggio urbano. Nonostante i vantaggi economici di queste attività, il Tevere non mancava di creare regolarmente problemi di allagamento. Per questo motivo si costruirono mura di contenimento che modificarono completamente l'assetto urbano della città e del rione portando alla distruzione di case, porti, chiese e del faro fatto costruire ai primi dell'Ottocento da Pio VII.
Ma Trastevere è stato anche un rione dalla forte vocazione assistenziale. Nella quarta sezione 'Luoghi e forme dell'assistenza, della formazione, della reclusione e della produzione' viene ripercorsa la storia delle istituzioni di Trastevere nate allo scopo di fornire istruzione, formazione e cure sanitarie. Conservatori, ospizi, scuole, case di cura, istituti penitenziari erano spesso anche luoghi di lavoro: vi si svolgevano, infatti, attività che erano parte integrante dell'economia del rione, vero pilastro del sistema produttivo della città.
Per la sua collocazione al di là del fiume ma comunque nelle vicinanze del centro storico, l'area di Trastevere ha storicamente richiamato l'insediamento di istituti penitenziari, tanto che nell'ultima parte dell'Ottocento la quasi totalità di essi sorgeva entro i confini del rione.
La quinta sezione 'Società e cultura' documenta con un'emozionante successione di immagini, alcune vicissitudini della tormentata storia sociale e politica trasteverina, da sempre contraddistinta da una forte identità e dal saldo radicamento al territorio. Questa sezione racconta, in particolare, il forte cambiamento vissuto da Trastevere negli anni Sessanta, quando un rione ancora molto chiuso in se stesso e fondamentalmente statico venne ridestato da tendenze giovanili innovative e da nuovi fermenti culturali. Basti ricordare i «figli dei fiori» che popolavano piazza S. Maria in Trastevere ed il laboratorio musicale del Folkstudio di via Garibaldi dove nacquero alcuni tra i più noti cantautori italiani tra cui Francesco De Gregori, Antonello Venditti e Rino Gaetano.
Ma ancora oggi di Trastevere di Pinelli, Belli, Trilussa restano le profonde radici e l'intensa vitalità di un rione che ha assunto una connotazione prevalentemente turistica, divenendo tra le aree più cosmopolite della capitale.
La sesta sezione 'Il Gianicolo', che sarà ospitata dal 14 febbraio 2008 dall'American Academy in Rome, racconterà attraverso le immagini una delle zone più affascinanti di Roma. Un percorso ricco di suggestioni artistiche e storico letterarie che si fondono con i ricordi della sua storia più recente.
Museo di Roma in Trastevere, piazza S. Egidio 1b
Orari: dal martedì alla domenica, ore 10 - 20
Biglietti: Dal 15 al 18 dicembre biglietto integrato mostra+museo: € 3,00 intero; € 1,50 ridotto
Dal 19 dicembre al 24 marzo 2008 biglietto integrato mostra+museo: € 5,50 intero; € 4,00 ridotto
Info: tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00-22.30)
www.museiincomuneroma.it ; www.museodiromaintrastevere.it ; www.zetema.it
PROMEMORIA 29 dicembre 1937
28 dicembre, 2007
Finito il calvario dei ricorsi al TAR si può aprire il cantiere dell’allargamento Tiburtina.
Da Ponte Mammolo fino a via Marco Simone"
Le complanari contro l'emergenza traffico di Roma
Il 20 dicembre 2007 dopo un lungo iter dovuto ai vari ricorsi al TAR da parte delle imprese che avevano perso la gara "E' finito il calvario giudiziario e può partire il progetto di raddoppio di via Tiburtina", dice trionfante l'assessore capitolino ai Lavori Pubblici, Giancarlo D'Alessandro, a margine della firma del protocollo di intesa per la realizzazione delle complanari alla A/24. "I lavori partiranno tra un mese un mese e mezzo - aggiunge - e il raddoppio prevede due corsie per ogni senso di marcia e nel mezzo, un corridoio della mobilità. L'opera andrà da Ponte Mammolo fino a via Marco Simone (Guidonia)".
Nel frattempo c'è il via libera per l'avvio dei lavori per la realizzazione del sistema di viabilità che contorna l'autostrada Roma-L'Aquila: due nuove arterie stradali, lunghe ognuna 5,5 chilometri, che affiancheranno l'autostrada lungo il tratto che va dalla barriera di Roma Est (Lunghezza) fino a via Palmiro Togliatti. I lavori partiranno entro gennaio e dureranno circa tre anni. L'accordo definitivo e' stato firmato oggi al ministero delle Infrastrutture dal ministro Antonio Di Pietro, dal sindaco di Roma Walter Veltroni, dall'assessore capitolino ai Lavori pubblici Giancarlo D'Alessandro e da quello regionale Bruno Astorre, dal presidente dell'Anas Pietro Ciucci e dal presidente della Strada dei Parchi Spa Carlo Toto.
I COSTI - L'intervento costerà circa 260 milioni di euro. ''Abbiamo fatto come si fa in ogni famiglia - dice Di Pietro - abbiamo contribuito un po' per uno. Si tratta di un passo avanti per la definizione infrastrutturale del nodo di Roma. Il sindaco ha da sempre sollecitato il governo a realizzare per Roma delle infrastrutture e noi stiamo aggiungendo un altro tassello''. La realizzazione delle complanari inciderà sulla viabilità del quadrante est della capitale che e' quotidianamente congestionato: le complanari infatti sono state ideate per separare i flussi di traffico di lunga percorrenza (collegamento alla A/1 Milano-Napoli, alla direttrice Adriatica A/14 e alla connessione con l'Abruzzo attraverso l'A/24 e l'A/25) con la viabilità locale.
SENZA PEDAGGIO - Le due arterie affiancheranno l'autostrada con il compito di drenare tutto il traffico che non e' di lunga percorrenza. Così, chi vive e lavora in questa parte della citta', e' stato spiegato, potrà usufruire del nuovo sistema stradale entrando ed uscendo dalla citta' senza dover pagare alcun pedaggio. Ognuna delle due complanari avrà due corsie e lungo il percorso sono previsti dei viadotti e una galleria artificiale per ridurre l'impatto acustico. Saranno inoltre anche la sede di trasporto pubblico veloce.
VELTRONI - ''E' un'opera molto importante per la citta' - sottolinea Veltroni - e lo sanno tutti i cittadini che quotidianamente transitano in quella zona della citta'. Ci vorranno 1000 giorni di lavoro per realizzare tutta l'opera. Avremo così sbloccato uno dei tappi della citta'. Voglio ringraziare il ministro Di Pietro e il governo per l'attenzione con cui seguono il processo di rinnovamento infrastrutturale di Roma. E' importante - ha detto ancora - lo sforzo congiunto messo in campo da governo, regione e comune. Non si possono solo chiedere soldi allo stato, e' bene usare anche la compartecipazione".
Cultura: Vita, "Con Guerritore ed Orsini per la Costituzione"
Ieri sera alle ore 21.30, nella sala Petrassi dell'Auditorium Parco della Musica, la Provincia di Roma ha promosso "In un volto che ci somiglia - Viaggio nella Costituzione", uno spettacolo che racconta la storia della Costituzione italiana attraverso la bravura di due grandi interpreti del teatro italiano come Monica Guerritore e Umberto Orsini.
Lo straordinario evento è ideato da Giacomo Bottino con la regia di Daniele Salvo e viene promosso dall’assessorato alle Politiche Culturali della Provincia di Roma con il Ministero per i Rapporti con il Parlamento e le Riforme Istituzionali.
Sul palco della Sala Petrassi dell'Auditorium saliranno oltre agli interpreti principali, anche Melania Giglio e Alfonso Veneroso accompagnati dalle musiche del gruppo “El tres” e le immagini elaborate da Matteo Franceschini Beghini e Giandomenico Musu.
"Lo spettacolo - spiega l'assessore provinciale alle Politiche Culturali, Vincenzo Vita - viene prodotto dall’Associazione culturale “La terza isola” e nasce dal desiderio di far conoscere e amare il testo della Costituzione italiana che raccoglie e formula i valori costitutivi della nostra democrazia".
060608: a pieno regime il servizio che gestisce in città l'offerta di cultura-spettacolo-turismo
Dopo un periodo-test, che si è svolto nei mesi di ottobre e novembre, è operativo a pieno regime il Contact Center 060608, il primo sistema integrato di servizi in Italia in grado di gestire contemporaneamente l'informazione e la vendita dell'offerta culturale e di spettacolo e i servizi legati all'accoglienza turistica della città.
Il servizio garantisce a cittadini e turisti la migliore accessibilità all'offerta complessiva della città di Roma; il Contact Center si avvale sia del call center telefonico 060608 (costo della telefonata pari ad una qualunque chiamata urbana) sia del sito internet www.060608.it.
Il periodo di prova del servizio, partito nel mese di ottobre, ha evidenziato la soddisfazione degli utenti rispetto all'evidente semplificazione di poter ricevere con lo stesso numero telefonico informazioni non solo turistiche - fornite già dal preesistente sistema informativo della Capitale - ma anche sulle iniziative culturali e di spettacolo della città.
Una media di circa 300 persone al giorno, turisti ma anche cittadini romani, ha contattato telefonicamente lo 060608 a partire dal 1° ottobre, e la maggior parte degli utenti, associando il numero alla famiglia dei numeri "06060…", ha riconosciuto immediatamente il servizio come proprio del Comune di Roma.
Il periodo di prova ha inoltre consentito di valutare le adeguate dimensioni del call center e di testare tecnicamente le infrastrutture dal punto di vista del servizio di vendita.
Così, a partire dal 1° dicembre, sono operative 10 postazioni che operano ininterrottamente dalle 9 alle 22.30 per 365 giorni all'anno, fornendo un'informazione completa su tutti gli eventi culturali, di spettacolo, di svago, e sulle notizie di interesse turistico della capitale.
Particolare attenzione è dedicata alle informazioni sui trasporti e la mobilità, che saranno fornite agli utenti in maniera scrupolosa ed in tempo reale grazie alla collaborazione di Atac Spa. Segnalando l'evento prescelto ed il luogo di partenza è possibile avere indicazioni circa il miglior modo per raggiungere il luogo desiderato e notizie particolareggiate sugli spostamenti da effettuare utilizzando mezzi privati o mezzi pubblici.
E' online il sito web www.060608.it dove si possono trovare le stesse dettagliate informazioni fornite dal call center sui servizi turistici e sui luoghi ed eventi di cultura, spettacolo e svago di Roma. Sul sito tutti i luoghi ed eventi sono georeferenziati e possono essere individuati attraverso una mappa interattiva (stradale, fotografica o mista).
Contattando lo 060608, telefonicamente o attraverso web, oggi è possibile anche acquistare direttamente con carta di credito i biglietti per la maggior parte dei teatri, musei e spazi espositivi della Capitale, nonché per alcuni luoghi di spettacolo quali l'Auditorium Parco della Musica, la Casa del Jazz, l'Auditorium Conciliazione ed il Palladium.
Sono circa 80 le strutture inserite attualmente nel sistema di vendita dello 060608, ma si prevede un incremento costante del servizio.
L'utilizzo dello 060608 per l'acquisto dei biglietti non prevede costi aggiuntivi per l'utente rispetto agli abituali diritti di prevendita ed eventuali commissioni aggiuntive per l'utilizzo della propria carta di credito. L'acquirente potrà ritirare i biglietti comprati direttamente sul posto poco prima dell'inizio dello spettacolo o dell'evento, esibendo un codice di prenotazione ricevuto al momento della transazione.
Il Contact Center 060608 è promosso dal Comune di Roma - Assessorato alle Politiche Culturali, Assessorato per le Politiche del Turismo e della Moda e Assessorato alle Politiche per la Semplificazione, la Comunicazione e le Pari Opportunità - in collaborazione con Zètema Progetto Cultura, Agis Anec Lazio, e Anem.
Archeologia, apre a marzo la casa di Augusto
Prevista per marzo 2008 l'apertura delle prime quattro sale, affrescate e restaurate, della casa di Augusto sul Palatino. L'annuncio è stato dato dopo il sopralluogo effettuato sul posto dal ministro dei beni culturali Rutelli, dal sindaco Veltroni e dal soprintendente archeologico Bottini. Tre sale sono al piano inferiore, la quarta – il celebre 'studiolo' dove Augusto si ritirava – al piano superiore.
La "domus augustana", edificata intorno al 36 avanti Cristo, non fu un vero e proprio palazzo imperiale – né avrebbe potuto esserlo, dato che allora Augusto stesso non si considerava un 'imperatore' – ma fece da modello ai futuri Cesari, che fissarono la loro residenza sul Palatino.
Il lungo lavoro di restauro degli interni e dei magnifici affreschi consente ora di aprire al pubblico una prima parte della domus. Gli interventi proseguiranno a partire dal 2008 per recuperare altri settori dell'edificio. L'accesso dei visitatori sarà comunque limitato a gruppi di dieci persone al massimo, accompagnate da personale della soprintendenza. Si entrerà con il futuro biglietto unico Colosseo-Foro-Palatino.
L'apertura al pubblico della casa di Augusto, ha commentato il sindaco Veltroni, si inscrive in una politica culturale di valorizzazione dei beni archeologici che sta facendo crescere del 35-40% il turismo nella capitale.
PROMEMORIA 28 dicembre 1895
A Parigi i Fratelli Lumière organizzano la prima proiezione cinematografica pubblica a pagamento, è la nascita del cinema
Fratelli Lumière, Auguste Marie Louis Nicholas (Besançon, 19 ottobre 1862 - Lione, 10 aprile 1954) e Louis Jean (Besançon, 5 ottobre 1864 - Bandol, Var, 6 giugno 1948), sono stati gli inventori del proiettore cinematografico.
Biografia
Il loro padre avviò un'impresa fotografica e entrambi i fratelli lavorarono a lungo per lui, Louis come fisico e Auguste come direttore. Louis aveva sperimentato alcuni miglioramenti al processo fotografico, il più rilevante era il procedimento del "piatto a secco", che era un punto importante verso la pellicola.
Fino a che il loro padre non andò in pensione nel 1892 i fratelli lavorarono alacremente per creare la pellicola cinematografica. Brevettarono un numero significativo di procedimenti, tra le quali è da segnalare la creazione del "foro di trascinamento" nella pellicola, come mezzo per trascinarla attraverso la camera e il proiettore.
Produssero un singolo strumento che funzionava sia da camera che da proiettore, il cinématographe che brevettarono il 13 febbraio 1894. La prima pellicola venne girata con questo strumento il 19 marzo 1895; il film era L'uscita dalle officine Lumière (La sortie des usines Lumière), che viene spesso citato come il primo documentario (anche se questa definizione è sempre stata fonte di diversi dibattiti).
Il primo spettacolo a pagamento si tenne il 28 dicembre a Parigi al Grand Café sul Boulevard des Capucines. Andarono in tour con il cinématographe nel 1896 visitando Londra e New York. Le immagini in movimento ebbero un'immediata e significativa influenza sulla cultura popolare con L'arrivo di un treno alla stazione di La Ciotat (L'arrivée d'un train en gare de la Ciotat) e La colazione del bimbo (Le Déjeuner de Bébé), e il primo esempio di commedia con la farsa L'innaffiatore innaffiato (L'arroseur arrosé).
Paradossalmente, i due fratelli ritenevano il cinema "un'invenzione senza futuro", e decisero per questo motivo di vendere la loro invenzione a Georges Méliès, per cui il loro ruolo nella storia del cinema fu molto breve.
Spostarono la loro attenzione sulla fotografia a colori e, nel 1903, brevettarono il processo "Autochrome Lumière", lanciato sul mercato nel 1907. La società Lumière fu una delle maggiori produttrici in Europa, ed il marchio Lumière scomparve dal mercato con la fusione alla Ilford.
I Lumière proposero anche l'altoparlante e la Tulle-gras (per eliminare le bruciature).
27 dicembre, 2007
PROEMEMORIA 27 dicembre 2003
26 dicembre, 2007
IL GOSPEL DEI GLORY GOSPEL CHORALEE E JUBILEE CANTI A CASAL MONASTERO
Un Santo Stefano festeggiato con ritmo.
Un pomeriggio di grandi emozioni. Un’ora di gospel che ha trascinato tutti i presenti nella chiesa S.Enrico di Casal Monastero. Una sala gremita ha ascoltato un’ora di musica coinvolgente, trascinante.
E’ la terza volte che, nella chiesa di Casal Monastero, il Municipio Roma V organizza il gospel ed ogni volta, chi partecipa, aspetta l’anno successivo per riascoltare questa emozionante musica.
Alla presentazione dell’iniziativa da parte di Don Massimo ha fatto seguito un breve intervento del Presidente del V Municipio Ivano Caradonna.
Poi è stata musica. Nessuno stava fermo preso dal ritmo dei Glory Gospel Chorale e Jubilee Canti. Un’ora tirata con, in conclusione, happy day cantata e ritmata da tutti i presenti. Verrebbe da chiedere facciamolo tutti i giorni.
PROMEMORIA 26 dicembre 2004 maremoto dell'Oceano Indiano
Maremoto dell'Oceano Indiano: un terremoto - con conseguente tsunami - di magnitudo 9,0, con epicentro al largo di Sumatra (Oceano Indiano), sconvolge una vastissima area dell'Asia con gravissime ripercussioni dalle coste dell'Africa orientale fino all'Australia. Almeno 300.000 le vittime
Il maremoto dell'Oceano Indiano, del dicembre 2004, è stato uno dei più eclatanti disastri naturali registrati fra la fine del XX secolo e l'inizio degli anni 2000, causando circa 230mila morti. Ha avuto la sua origine e il suo sviluppo nell'arco di poche ore in una vasta area della Terra: ha riguardato l'intero sud-est dell'Asia, giungendo a lambire le coste dell'Africa orientale.
Tutto ha avuto inizio alle ore 00:58:53 UTC del 26 dicembre 2004 quando un violentissimo terremoto - circa 9,0 gradi della scala ML della magnitudo locale - ha colpito l'Oceano Indiano al largo della costa nord-occidentale di Sumatra (Indonesia).
Tale terremoto è risultato il più violento degli ultimi quarant'anni, cioè dal sisma che colpì l'Alaska (USA) il 27 marzo del 1964, ed ha provocato centinaia di migliaia di vittime, sia direttamente sia attraverso il conseguente maremoto manifestatosi attraverso una serie di onde anomale alte fino a 15 m che hanno colpito sotto forma di giganteschi tsunami vaste zone costiere dell'area asiatica tra i 15 minuti e le 10 ore successive al terremoto.
Gli tsunami hanno colpito e devastato parti delle regioni costiere dell'Indonesia, dello Sri Lanka, dell'India, della Thailandia, della Birmania, del Bangladesh, delle Maldive giungendo a colpire le coste della Somalia e del Kenya (ad oltre 4.500 km dall'epicentro del sisma).
25 dicembre, 2007
Scuola: secondo uno studio del Censis, il Lazio è la Regione con minore tasso di abbandono degli studi
Il Lazio è la regione italiana con il più basso tasso di dispersione scolastica. Ad aver abbandonato gli studi, infatti, è il 12,3% dei giovani tra i 18 e i 24 anni, contro una media nazionale del 20,6%.
E il dato regionale, riferito al 2006, è diminuito di oltre 3 punti percentuali negli ultimi due anni: era pari al 15,6% nel 2004 e al 14,8% nel 2005. È quanto emerge da uno studio realizzato dal Censis per Labitalia, che fotografa la situazione degli adolescenti nel Lazio, tra dispersione scolastica e lavoro.
Un problema, quello dell'abbandono scolastico, osserva il Censis, che ''continua a restare in agenda'' e che, a livello nazionale, rappresenta ''uno dei fenomeni di maggiore disagio sociale''. Riguarda, infatti, tutti quei giovani che hanno al massimo la licenza media e che abbandonano prematuramente gli studi perché non hanno concluso un corso di formazione professionale riconosciuto dalla Regione di durata superiore ai due anni o che non frequentano corsi scolastici o svolgono altre attività formative.
Giovani che, secondo l'indagine del Censis, non avevano voglia di studiare (57,7%) o che non erano interessati alle materie di studio (27,7%) o magari che erano più attratti da altri aspetti della vita (18%). Lo dimostra anche il fatto che il percorso scolastico, prima di arrivare all'interruzione della frequenza, era già stato accidentato con un'interruzione media della durata di circa 5 mesi e almeno una bocciatura: il 61,7% ha ripetuto un anno, il 30% ha cambiato scuola e il 20% tipo di scuola, mentre oltre il 27% aveva già interrotto la frequenza. Una scelta che nel 56% dei casi non vede d'accordo i genitori, ma in ben il 35,7% trova il loro consenso; addirittura, il 7% dei ragazzi dichiara che i propri genitori non sono interessati alla loro situazione, mentre l'1,4% non ne e' nemmeno informato. Atteggiamenti, questi, avverte il Censis, che esprimono ''un deficit della funzione genitoriale'' e che segnalano ''situazioni familiari di disagio''.
Tuttavia, quasi il 52% degli adolescenti non frequentanti la scuola non è uscito completamente dal circuito formativo, visto che dichiara di seguire un corso. Oltre un quarto, però, afferma di non fare niente di particolare, mentre il 16,4% è entrato nel mondo del lavoro. ''Si tratta di situazioni completamente diverse tra loro – spiega il Censis – perché la permanenza dentro al circuito formativo, sia pure non nelle aule scolastiche, soprattutto per i 16-17enni, rappresenta una scelta che può attivare percorsi di ingresso nel mercato del lavoro e, di per sé, non costituisce una situazione di marginalità completa; al contrario dei casi di adolescenti che già lavorano più o meno regolarmente e di quelli che esplicitamente dichiarano di non fare niente di particolare''.
Quanto a quel 16,4% che, invece, ha scelto di andare a lavorare, ha trovato occupazione nei segmenti più bassi del mercato professionale: barista e operaio i mestieri principali, seguiti da quello di cameriere. Con una notevole diversificazione per sesso, visto che i maschi sono soprattutto operai e camerieri, mentre le femmine lavorano presso parrucchieri ed estetiste. In ogni caso, ben il 74,5% si dichiara soddisfatto del lavoro, contro il 19% circa che invece non lo e', mentre un 6% non ha una opinione su questo aspetto.
''Per un parte importante di ragazzi esclusi dal circuito formativo, quindi, il lavoro diventa una condizione esistenziale accettata – dice il Censis – e addirittura soddisfacente, probabilmente perché viene percepita come più gratificante rispetto alla scuola dove, invece, la gran parte ha dovuto fronteggiare notevoli difficoltà di collocazione, e il fallimento insito in bocciature e rendimento scolastico basso''.
Se si analizza poi il rapporto con la scuola, vale a dire se e in che misura i giovani desidererebbero frequentarla, oltre il 75% esprime un'estraneità totale e definitiva, o perché preferisce quello che fa adesso o semplicemente perché ha un rifiuto totale per l'istituzione scolastica che non ha alcuna intenzione di frequentare.
Corsi di formazione, ozio o lavoro: tutto, dunque, purché non sia scuola. È questo il convincimento di questi ''irriducibili del rifiuto scolastico'', come li definisce il Censis, che segnalano così una condizione esistenziale, oltre che materiale, ''perché le esperienze post-scolastiche, magari nella loro difficoltà o rudezza (come spesso è l'esperienza del lavoro minorile), non hanno innescato alcun ripensamento rispetto alle opportunità legate alla scuola''.
Invece, una quota pari a quasi un quarto dei non frequentanti la scuola ha dichiarato che avrebbe desiderio di stare nelle aule; però, di questi, circa il 21% vorrebbe che la scuola fosse diversa da come l'ha conosciuta. In sostanza, e' un residuale 4% circa la quota di adolescenti che vorrebbe frequentare la scuola ma non può e rappresenta un segmento che vive una condizione ''costretta'', di cui ha piena coscienza e, quindi, sottolinea il Censis, ''avrebbe necessità di un supporto sostanziale per modificare una scelta di vita che ha implicazioni strutturali sul proprio futuro''.
''Sono dati incoraggianti che rilevano un costante calo del fenomeno della dispersione scolastica nella nostra regione. Il 12,3% registrato nel 2006 rappresenta infatti una percentuale oltre 8 punti inferiore alla media nazionale, di oltre 3 punti in discesa rispetto allo stesso dato regionale del 2004. Ma se questo risultato risulta più positivo da un lato, deve anche continuare a preoccuparci dall'altro''. Così il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, commenta lo studio del Censis per Labitalia. ''In particolare -aggiunge- deve farci riflettere lo studio Censis sulle motivazioni di gran parte degli abbandoni e su una realtà familiare che troppo spesso abdica ai propri doveri. È in questo ambito che dobbiamo certamente lavorare perché la scuola possa sempre più apparire agli occhi dei ragazzi e delle ragazze come una scelta moderna e utile per il loro futuro''.
''Ma in questo senso abbiamo anche la necessità – sottolinea Marrazzo – di un grande patto con le famiglie che scommetta tanto sulla responsabilizzazione di chi, ancora oggi, tende a sminuire il fondamentale apporto umano e culturale dei percorsi scolastici, quanto su un impegno delle istituzioni per rimuovere tutti quegli ostacoli sociali ed economici che alterano il naturale rapporto tra una società e i suoi cittadini. Dobbiamo affrontare con determinazione anche la sfida della formazione e dell'istruzione delle famiglie di immigrati per fare sì che al concetto tante volte espresso dell'integrazione si facciano seguire anche i fatti: un buon percorso formativo e' il primo presupposto per un pieno inserimento sociale e lavorativo dei cittadini stranieri''.
''La Regione Lazio – ricorda il presidente – sta lavorando su tanti fronti, ma quello della scuola e della formazione rappresenta ovviamente una priorità, dall'avvenuta approvazione in Giunta Regionale della legge di riforma del diritto allo studio universitario, attualmente in votazione nella commissione consiliare competente, all'approvazione recente del Programma operativo annuale di interventi per il diritto agli studi universitari, che prevede quasi 90 milioni di euro per l'anno accademico 2007/08''.
''E ancora – aggiunge Marrazzo – dal piano regionale per il diritto allo studio scolastico e l'educazione permanente, con 15 milioni di euro complessivi approvati in giunta nel giugno 2007 con l'obiettivo di favorire il diritto allo studio nelle scuole di ogni ordine e grado, con la realizzazione di prestazioni e servizi, ma anche con l'avvio del comodato d'uso per i libri scolastici con l'intento di assicurare il diritto allo studio e contrastare il caro-scuola. Per arrivare, infine, all'ambito della formazione, con lo sblocco oramai quasi totale dei fondi comunitari, dopo la grave situazione che abbiamo trovato nel settore, o all'approvazione dei percorsi triennali sperimentali, con oltre 43 milioni di euro tra fondi regionali, statali e comunitari destinati ai ragazzi tra i 14 e i 18 anni''.
''C'e' sempre molta strada da fare quando si parla di diritti e crescita dei cittadini, ma la regione Lazio -conclude- ha certamente imboccato quella giusta''.
Anche per Silvia Costa, assessore all'Istruzione, Diritto allo studio e Formazione della regione Lazio, i dati elaborati dal Censis nello studio per Labitalia sulla dispersione scolastica ''confermano che il Lazio si colloca al primo posto in Italia per scolarizzazione, con il 12,3% di dispersione, contro il 20,6% nazionale e i dati ulteriori confermano l'esito positivo delle politiche messe in atto dalla regione, insieme a province e comune di Roma''.
''Un risultato confortante – sottolinea l'assessore Costa – che ci spinge a continuare con determinazione sulla strada già intrapresa. Preoccupa, invece, il dato secondo cui oltre la metà dei genitori dei ragazzi che abbandonano la scuola, pur non essendo d'accordo, non riesce a intervenire adeguatamente e che il 35,7% è d'accordo con la loro scelta, dovuta spesso alla mancanza di voglia di studiare. Il 52% degli adolescenti, tuttavia, non è uscito completamente dal circuito formativo, mentre il 16,4% lavora. Resta però 1 adolescente su 4 che è fuori da entrambi i percorsi. Su questi e sulle loro famiglie dobbiamo concentrarci''.
''Un'importante risposta alla disaffezione nei confronti della scuola – dice Costa – è costituita dai percorsi triennali professionali, rivolti a giovani tra 14 e 18 anni, che nel Lazio hanno coinvolto, ad oggi, 19.337 ragazzi. Realizzati in base a un accordo Stato-Regioni, i percorsi, al cui termine si ottiene una qualifica professionale, si sono rivelati efficaci perché consentono di accedere al mondo del lavoro o di rientrare nella scuola e realizzare comunque l'obbligo di istruzione. Nella nuova Programmazione del Fse 2007/2013, gli obiettivi di più efficaci strumenti di orientamento, sostegno all'apprendimento e accompagnamento al lavoro sono tra quelli prioritari''.
''Tra gli interventi già avviati dalla Giunta Marrazzo, oltre ai percorsi triennali professionali, vi sono quelli -ricorda l'assessore- di sostegno ai progetti degli istituti professionali e all'avvio di 13 Poli formativi. Importante, poi, l'approvazione della legge e del regolamento sulla formazione in apprendistato: strumenti efficaci, insieme ai tirocini formativi da noi finanziati, per affiancare al lavoro anche la formazione''.
PROMEMORIA 25 dicembre 6 a.C. - Nasce Gesù Cristo
Gesù, noto anche come Gesù di Nazaret (Betlemme, 7 o 6 a.C. – Gerusalemme, 30[1]) è stato un profeta e predicatore ebreo. È la figura centrale del Cristianesimo, ed è considerato dai cristiani il Figlio di Dio fatto uomo.
Il nome Gesù è l'italianizzazione del comune nome ebraico Yeshu (diminutivo di יהושע, pronuncia: Yĕhošūa‘) attraverso il greco dei Vangeli 'Ιησούς (Iēsoûs) e il latino Iesus. Significa יהוה, "Jhwh (Dio) è salvezza" (cfr. Mt 1,21).
Appellativi di Gesù
Gesù è noto con vari appellativi, tra cui i principali: Gesù di Nazaret [2] (alcuni storici contestano che la città di origine di Gesù fosse chiamata Nazaret o si identifichi con l'odierna Nazaret), Gesù Nazareno[3], Gesù Cristo[4] (dal greco χριστὸς, christòs, che significa letteralmente "unto" e che corrisponde al termine ebraico "Messia"), da cui derivano i termini cristiani e Cristianesimo. Definiva se stesso con l'appellativo Figlio dell'uomo[5] (riferendosi ed identificandosi con una profezia dell'Antico Testamento, [6]) e con Io Sono [7], mentre i discepoli lo chiamavano Rabbi, locuzione che significa Maestro, esperto d'esegesi sacra, ancor oggi usato in italiano (Rabbino). Nei Vangeli è chiamato anche Figlio di Dio e Signore, in considerazione dello status che le comunità cristiane riconoscono a Gesù. Il termine "Figlio di Dio" è presente nella parola ICTYS acronimo di "Iesous Christos Theou Yios Soter", che tradotto è: Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore. La parola greca Ichthus (Iota Chi Theta Upsilon Sigma), pronunciata ich-thoos, maiuscole: IXTUS minuscole: ixtus, è la parola usata nel Nuovo testamento per la parola "pesce". Nel medioevo veniva a volte citato come Giesù.
Gesù secondo gli storici
Per approfondire, vedi le voci Storicità di Gesù, Gesù storico e Mito di Gesù.
I quattro Vangeli canonici sono la principale fonte per lo studio del Gesù storico. Essi raccontano nel dettaglio la vita pubblica di Gesù, cioè il periodo della sua predicazione, mentre sulla fase iniziale della sua vita forniscono scarne informazioni. Essendo stati definitivamente redatti pochi anni dopo gli avvenimenti descritti è poco probabile che siano subentrati in essi elementi di tipo leggendario, visto che coloro che avevano conosciuto Gesù Cristo erano ancora in vita. La documentazione storica che si possiede riguardo molte celebri figure storiche dell'antichità (come Omero ecc.) ha comunque caratteristiche simili a differenza per esempio di Socrate di cui si conoscono con esattezza le date di nascita e di morte ed i suoi biografi Platone, Senofonte sono suoi contemporanei.
Molte chiese cristiane che non accettano la completa inerranza biblica, tra cui la Chiesa cattolica, professano che i vangeli non sono biografie di Gesù, ma risonanza (buona novella) del messaggio salvifico fatto proprio dalla Chiesa del I secolo.
Solitamente gli storici non cristiani non ritengono totalmente attendibili le fonti evangeliche, tuttavia una loro analisi critica è ritenuta sufficiente da una parte di questi per affermare l'esistenza di un personaggio storico chiamato Gesù come un predicatore ebreo apocalittico del I secolo[8], concordemente con quanto affermano di lui gli scritti del Nuovo Testamento.
I Vangeli apocrifi, data la composizione tarda (a partire dalla metà del II secolo), non possono essere accolti come fidati testimoni storici, specialmente laddove si mostrano in contrasto con i vangeli canonici.
I riferimenti a Gesù in fonti non cristiane sono diversi; alcuni di essi si trovano nell'opera di Giuseppe Flavio Antichità giudaiche, sebbene alcuni storici, tra cui E.Schürer [9] e H. Chadwick[10], li considerino un'interpolazione.
La relativa scarsità di riferimenti ha fatto sì che alcuni storici ad indirizzo marxista, come Ambrogio Donini ed uno dei suoi discepoli, Marcello Craveri, mettessero in dubbio che la storicità di Gesù fosse provata, ritenendo che le fonti storiche note non fossero sufficienti a dimostrarla. Questa teoria è comunemente chiamata "teoria mitica" o "teoria del mito di Gesù". Allo sviluppo di tale teoria ha contribuito enormemente, a metà circa del 900, il lavoro del filosofo e teologo Rudolf Bultmann, il quale in sintesi non sosteneva la totale inesistenza di Gesù, bensì ipotizzava che la sua mitizzazione fosse avvenuta, da parte dei primi cristiani, per renderne più incisivo il messaggio, ma che si rendesse ora necessario separarne la figura mitica da quella storica.
Anche se esistenza di Gesù come personaggio storico è data per certa dalla maggior parte degli storici, per alcuni la questione rimane ancora aperta.
24 dicembre, 2007
Accordo di partenariato con le asl della Provincia di Roma
È stato firmato il 20 dicembre scorso, dall’Assessore provinciale al lavoro Gloria Malaspina e dai rappresentanti delle ASL Roma A, B, C, D, E, F, G, H, l’Accordo di Partenariato con il Coordinamento dei Servizi di Prevenzione e Protezione delle ASL della Provincia di Roma.
L’accordo prevede l’istituzione formale del Coordinamento Provinciale dei Servizi di Prevenzione e Protezione delle ASL . Il Coordinamento si occuperà di elaborare linee guida per realizzare analisi utili agli enti locali per stabilire i budgets annuali destinati alla sicurezza. Inoltre si occuperà della formazione degli addetti e dei responsabili dei Servizi di Prevenzione e Protezione, promuoverà accordi con le Università che svolgono corsi di studio inerenti la materia della sicurezza sul lavoro che prevedano anche esperienze sul campo.
Nei confronti delle aziende il Coordinamento farà sì che i Servizi di Prevenzione e Protezione siano coinvolti nelle progettazioni e nel controllo dei lavori. Sarà realizzato infine un sistema di rilevazione dei dati sugli infortuni sul lavoro nelle strutture sanitarie.
“L’accordo di partenariato con il Coordinamento dei Servizi di Prevenzione e Protezione delle ASL è un passo importante verso la costruzione della cultura della sicurezza che vede impegnati Istituzioni ed enti della Provincia di Roma - ha dichiarato l’Assessore al lavoro Gloria Malaspina - Attraverso il coinvolgimento del settore prevenzione delle ASL intendiamo promuovere in maniera capillare tutte quelle azioni utili a contrastare la piaga delle morti e degli incidenti sul lavoro che funestano la nostra società”.
PROMEMORIA 24 dicembre 2003
23 dicembre, 2007
Regione Lazio; Consiglio approva Finanziaria e Bilancio 2008
Il Consiglio Regionale del Lazio ha approvato la finanziaria e il bilancio di previsione per il 2008. Per il secondo anno la manovra è approvata entro i termini di legge, evitando il ricorso all’esercizio provvisorio. Il bilancio di previsione 2008 è di 28 miliardi di euro. Il disegno di legge finanziaria prevede una spesa di parte corrente e di parte capitale (investimenti) sostanzialmente in linea con quella del 2007 e non prevede alcun aumento di tasse.
Una quota consistente delle risorse di parte corrente (542 milioni di euro) sarà utilizzata per la copertura dei disavanzi sanitari 2006 e 2007. Tra gli investimenti spicca lo stanziamento di 250 milioni in tre anni (100 milioni nel 2007, 100 milioni nel 2008 e 50 milioni nel 2010), per far fronte ai problemi legati al pendolarismo. Risorse che saranno utilizzate a partire dal potenziamento della linea ferroviaria Roma-Latina-Fondi, per l’acquisto di nuovi mezzi pubblici di trasporto e l’ammodernamento della rete ferroviaria regionale.
Uno stanziamento complessivo di 16,5 milioni di euro per il triennio 2008-10 sarà utilizzato per un programma di sicurezza sociale che prevede attività volte ad accrescere i livelli di sicurezza, a contrastare l’illegalità e a favorire l’integrazione sociale, sostenere la riqualificazione di aree degradate e la realizzazione di opere di ristrutturazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Si istituisce, inoltre, un fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale, con particolare attenzione alle persone anziane. A tal fine è previsto uno stanziamento di 15 milioni di euro per ogni anno del triennio 2008-10.
Ai Comuni del Lazio sono destinati 30 milioni di euro in tre anni per la sicurezza, che diventa una degli obiettivi delle politiche della Regione e viene semplificata la normativa che consente ai Comuni di presentare progetti. Per definire le modalità di intervento si avvierà un processo di consultazione degli enti locali, per definire una programmazione che risponda alle esigenze di sicurezza che si manifestano non soltanto a Roma ma anche in numerosi Comuni intermedi della Regione.
Più in generale i punti chiave della manovra finanziaria 2008 si muovono su quattro direttrici:
1. Interventi per il risanamento delle finanze regionali e la trasparenza nei conti;
2. rafforzamento delle politiche sociali, contrasto della povertà e sostegno alle fasce sociali più deboli;
3. politiche per lo sviluppo economico, la ricerca e l’innovazione delle imprese laziali, la mobilità, la viabilità;
4. attenzione per le problematiche ambientali e dello sviluppo sostenibile;
1. Risanamento dei conti e riorganizzazione del sistema sanitario.
Il rispetto del Piano di Rientro dal disavanzo sanitario è un obiettivo cardine dell’azione della Regione Lazio, da perseguire nel rigoroso rispetto della qualità del servizio offerto ai cittadini. Con la manovra 2008 la Regione Lazio dà copertura ai disavanzi pregressi (2006 e 2007) con 542 milioni di euro. Nel dettaglio, il disegno di Legge Finanziaria contiene – in materia di contenimento della spesa sanitaria – oltre alla copertura dei disavanzi sanitari anche la copertura della rata annuale da 310 milioni di euro per trent’anni.
A questo si aggiunge un provvedimento che stabilisce i tetti delle tariffe delle prestazioni sanitarie erogate, nel rispetto degli obiettivi individuati dal Piano di Rientro.
2. Rafforzamento delle politiche sociali.
- Confermati gli stanziamenti per l’autosufficienza: 28 milioni di euro in 3 anni;
- confermata l’integrazione regionale al fondo sociale nazionale: 80 milioni di euro per anno;
- costruzione di nuovi asili nido nel Lazio: 36 milioni di euro in tre anni;
- aumentate le risorse per le politiche giovanili, con 8 milioni di euro in tre anni di parte regionale;
- È prevista inoltre una norma per la redistribuzione del reddito legando gli incentivi all’Isee.
3. Politiche per lo sviluppo economico, la ricerca e l’innovazione delle imprese laziali, la mobilità, la viabilità.
Importanti sono poi le norme sulla razionalizzazione dei fondi per la piccola e media impresa a partire dal sostegno alla recente legge sull’artigianato, alla legge 29 per le iniziative imprenditoriali avviate da cassa integrati o disoccupati, fino alla riorganizzazione delle norme in materia di fondo rotativo e di sviluppo delle attività produttive, confermando lo stanziamento di 180 milioni di euro per i prossimi tre anni per il sostegno delle piccole e medie imprese laziali.
Ricerca e innovazione sono i cardini di una serie di provvedimenti normativi che puntano a uno sviluppo economico di qualità. Sono previsti interventi per lo sviluppo del litorale costiero con uno stanziamento di euro 36 milioni di euro per il triennio 2008-10. Inoltre vi è il “Fondo per il sostegno della ricerca e dello sviluppo sperimentale in ambito sanitario”: 30 milioni in tre anni.
Per la mobilità sono previsti:
- Parcheggi e nodi di scambio: 29 milioni di euro in tre anni;
- adeguamento e ottimizzazione del TPL (Trasporto Pubblico Locale) 130 milioni di euro in 3 anni;
- introduzione del biglietto elettronico sui mezzi di trasporto regionali con l’impegno dei primi 24 milioni di euro.
In materia di viabilità questi i provvedimenti previsti;
- sostegno alla grande viabilità: 190 milioni di euro in 3 anni;
- interventi per le strade ordinarie con aumento di risorse pari a 100 milioni per quelle regionali e di 30 milioni per le comunali;
4. Politiche per l’ambiente.
Vi è un impegno ad investire in energie alternative coerentemente a quanto stabilito dal Protocollo di Kyoto, promuovendo l’adozione di strumenti d’intervento e monitoraggio diretti a ridurre le emissioni di gas clima alteranti nonché interventi per la tutela dell’ambiente costiero. In concreto, queste le misure principali previste:
- Forte sostegno agli interventi contro l’erosione delle coste e la salvaguardia dell’ambiente marino: 36 milioni in 3 anni,
- rilancio degli interventi per la ricostruzione dei boschi incendiati con uno stanziamento di 3 milioni in 3 anni;
- manutenzione dei corsi d’acqua: 9 milioni in 3 anni;
- sostegno agli interventi per lo sviluppo agricolo della Valle del Sacco: 9 milioni di euro in tre anni;
- sostegno ai distretti rurali ed agroalimentari: 6 milioni di euro in tre anni.
Infine, va ricordato come la Regione prosegua con fermezza la battaglia che ha intrapreso per la difesa della legalità e per il rispetto del territorio, anche attraverso l’azione di contrasto all’abusivismo edilizio per il quale sono stati stanziati 19,5 milioni di euro in tre anni.
Infine sono stanziati 5 milioni di euro per promuovere misure finalizzate alla prevenzione, la vigilanza e la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Bus e metro gratis per gli anziani anche nel 2008. E la tessera arriva a casa
Ratificate dalla Giunta capitolina le agevolazioni per gli anziani varate dall'Atac: anche nel 2008, come negli ultimi due anni, il trasporto pubblico è gratuito per gli ultra-settantenni residenti a Roma, con reddito imponibile personale fino a 15 mila euro. L'anno scorso hanno viaggiato gratis sui mezzi pubblici romani circa 90 mila anziani. E questa volta, a chi ha già la "card over 70" del 2007, l'abbonamento annuale viene spedito a casa.
L'invio delle tessere 2008 comincia i primi di gennaio. Nell'attesa, con la tessera 2007 si può viaggiare fino al 18 gennaio, avendo con sé un documento di riconoscimento da mostrare ai controllori. Se poi entro quella data la tessera non arriva, si può chiamare il call center del Comune (060606) o il numero unico Atac 06-57003.
Con la carta, nella buca della posta arriva anche una lettera, con cui Atac invita i cittadini che abbiano superato il tetto di 15 mila euro a restituire la tessera, ricordando che nel 2008 saranno effettuati controlli. La card non più valida può essere inviata per posta alla sede Atac di via Davila 37G, oppure consegnata alle otto principali biglietterie (Battistini, Cornelia, Lepanto, Anagnina, Montemartini, Ponte Mammolo, Eur Fermi, Laurentina).
Chi chiede la carta gratis per la prima volta (avendone i requisiti), e chi compirà 70 anni nel 2008 (sempre se residente a Roma e con reddito personale entro i 15 mila euro), trova informazioni e moduli nei Municipi (Uffici per le Relazioni con il Pubblico), presso i segretariati sociali, nei centri anziani e alle biglietterie Atac già elencate (vedi qui sopra). Il formulario di richiesta sarà anche on line su www.atac.roma.it. I moduli compilati vanno poi consegnati alle stesse biglietterie, che rilasciano la tessera a vista – dal lunedì al sabato dalle 10 alle 16 –. Con il modulo, occorrono l'autocertificazione del reddito, documento e foto-tessera. La card può anche essere ritirata da una terza persona su delega (la delega va specificata sul modulo di richiesta).
Ottenuta la tessera, l'intero sistema del trasporto pubblico romano è a disposizione. Con la Card Over 70 – e un documento valido – si viaggia gratis all'interno del territorio comunale su bus, filobus, tram, metropolitane e sui treni della ferrovie Roma-Lido, Roma-Pantano e Roma-Civitacastellana-Viterbo (tratto fino a Sacrofano). La carta non è invece valida sui treni regionali FS e sui pullman Cotral.
PROMEMORIA 23 dicembre 1984
Italia, San Benedetto Val di Sambro: il rapido 904 Napoli - Milano, un treno carico di passeggeri, in gran parte in viaggio per le vacanze natalizie, viene devastato dall'esplosione di una bomba. Al termine dei soccorsi si conteranno 15 morti e più di 100 feriti. L'attentato segna l'ingresso della mafia nel teatro dello stragismo di stato.
22 dicembre, 2007
Gospel a Casal Monastero
“Il Gospel”
Come ogni anno il Municipio Roma V Organizza il Gospel a Casal Monastero insieme all’Associazione Culturale “Arte Viva”. La proposta per questo anno è di
n. 2 concerti Gospel con la partecipazione di due prestigiosi complessi americani:
“Glory Gospel Chorale” e Jubilee Canti” nei giorni:
26 Dicembre ore 17.00 - Chiesa di S. Enrico, via Ratto delle Sabine (Casal Monastero)
28 dicembre ore 21.00 - Chiesa di San Giuseppe Artigiano,
via Pietro 0ttoboni
Nel centro di Roma una giornata di sensibilizzazione sull'autismo
Domenica 23 dicembre, a Roma, si terrà una giornata di sensibilizzazione e promozione delle diverse abilità dei bambini autistici.
L’iniziativa prevede una passeggiata da Piazza Venezia alla Galleria Alberto Sordi, tra le ore 15,00 e le ore 18,00.
La passeggiata rientra tra gli eventi organizzati in occasione della manifestazione “Il sapore dell’agricoltura sociale”, un’iniziativa promossa dal Consigliere Delegato alle Politiche dell’Handicap, Tiziana Biolghini.
La manifestazione sull’agricoltura sociale si terrà in Piazza Madonna di Loreto (a ridosso di Piazza Venezia) dalle 10,00 alle 20,00.
Verso le ore 11,00 ci sarà il laboratorio pratico “Facciamo il formaggio”, a cura delle Cooperativa Sinergie. Intorno alle ore 14,45 “Pacha Banda” e “Susplatanitos” accompagneranno la passeggiata dedicata ai giovani affetti da autismo.
Alla passeggiata di sensibilizzazione sull’autismo parteciperà il consigliere provinciale delegato alle politiche dell'handicap, Tiziana Biolghini, che è anche promotrice dell'intera manifestazione.
Alle 15,30 – sempre in Piazza Madonna di Loreto – si terrà l’esibizione “Piccolo Circo” a cura delle Associazioni “Ridere per vivere”, “Acli III Millennio” ed “Alice nel Mondo”.
Da segnalare che “Passeggiando con l’autismo” è un progetto organizzato dal Coordinamento delle Famiglie delle ragazze e dei ragazzi affetti da autismo della provincia di Roma.
In questa occasione il Coordinamento inaugurerà una campagna di promozione all' “indipendenza e all'integrazione", con l'obiettivo di combattere lo stigma dell'autismo che causa alienazioni sociali e conflitti familiari.
La 'passeggiata' è stata presentata nel corso di una conferenza stampa giovedì 20 dicembre alle ore 12.00 presso i locali dell'Ufficio Handicap della Provincia di Roma, nella Capitale, in via delle Tre cannelle 1/b.
Questa la dichiarazione del Coordinamento delle Famiglie delle ragazze e dei ragazzi affetti da autismo: "Abbiamo deciso di fare insieme ed in tanti una cosa che per noi è molto difficile fare da soli, passeggiare a Natale con i nostri figli autistici tra la gente ed entrare nei negozi del centro a fare spese”. “Una decisione – prosegue il Coordinamento – che segna l’avvio di un progetto molto ambizioso, da condividere ed elaborare insieme alle istituzioni locali e nazionali, teso a definire le pari opportunità e la piena agibilità della città e dei suoi luoghi pubblici e privati, ai bambini e ragazzi affetti da autismo.
Una città che Ri - disegna la sua comunicazione ed i suoi spazi comuni in modo da poter essere vissuta in piena autonomia da un ragazzo autistico e’ una città nuova, una città per tutti”.
”Vivere la città per un ragazzo autistico – conclude il Coordinamento – significa anche incontrare operatori commerciali e le forze predisposte alla sicurezza preparate ed informate sul come si manifestano e gestiscono i comportamenti problema di questi ragazzi.
Siamo certi che ci accompagnerete durante la passeggiata ma siamo ancora più certi del vostro appoggio nel concretizzare il nostro obbiettivo: “ una città ed i piccoli comuni per le autonomie".
Per ulteriori informazioni su queste tematiche: www.provinciabile.it
Zaratti-Pompili: al via riqualificazione polmone verde di Monte Mario
“Il Comitato Regionale per il Territorio e il Comitato Tecnico scientifico per l’Ambiente - sezione conservazione e valorizzazione del patrimonio naturale - riuniti in seduta congiunta, hanno dato il via libera al piano della riserva naturale Monte Mario nel Comune di Roma che definisce la destinazione delle aree interne e gli interventi ammissibili, e quindi compatibili, con le finalità della riserva – ha affermato Filiberto Zaratti, assessore all’Ambiente e Cooperazione tra i Popoli - "Il piano prevede la riqualificazione dell’area con una particolare attenzione nel coniugare la piena fruibilità per i cittadini di tutte le zone, con una particolare valorizzazione per quelle panoramiche, caratteristiche di Monte Mario, e la sostenibilità ambientale”.
“E’ un segnale importante della volontà del Governo del Lazio di portare a termine il programma dei parchi regionali previsti dalla legge regionale 29/97" – ha affermato Massimo Pompili, Assessore all’Urbanistica e Vicepresidente della Giunta – "Infatti, il piano di assetto della riserva di Monte Mario, approvato oggi, segue quello dell’Insugherata varato dal Consiglio regionale nel 2006 e sarà seguito a breve dai piani della riserva di Tenuta dei Massimi, Laurentino Acqua Acetosa, Tevere Farfa e Valle dei Casali tutti già in istruttoria presso gli uffici della direzione urbanistica”.
“L’area è di particolare pregio per la città di Roma" – hanno poi concluso Pompili e Zaratti – "poiché possiede delle peculiarità uniche se consideriamo il contesto urbano nel quale è situata. La presenza di itinerari paesaggistici di pregio che affacciano sulla città, di reperti archeologici, di aree boschive e di importanti ville monumentali creano un contesto unico, all’interno del quale sarà possibile la realizzazione di percorsi naturalistici di particolare bellezza caratterizzati da un ecosistema importante proprio perché presente all’interno della città. Il piano, inoltre, permetterà il recupero di alcuni casali, oggi in stato di abbandono e fatiscenti, che all’interno dell’area diventeranno punti di accesso e di fruizione per i cittadini dell’intera zona, polmone verde accessibile per la città Roma”.
Da Roma sparita agli effetti speciali: presepi romani 2007-2008
Presepi per tutti i gusti. Anche il Natale 2007 fa di Roma la capitale della raffigurazione della Natività, dalla più schietta tradizione all'inevitabile omaggio alle nuove tecnologie. Brevissimo excursus, cominciando dalla tradizione: intanto due grandi classici, ambedue allestiti sotto l'egida del Comune: il presepe di Piazza Navona (a cura dell'Associazione Italiana Amici del Presepio) e la versione 2007 del presepe di ambientazione romana sulla scalinata di Trinità de' Monti.
Poi, sempre nel seno della tradizione capitolina, il bel presepe dei netturbini realizzato dall'Ama nella sede di via di Porta Cavalleggeri 5, tutto di muratura e calce. 1.200 pietre (molte provenienti dai quattro angoli del pianeta) per ricostruire le 'petrose' forme del paesaggio mediorientale.
E ancora, altri presepi squisitamente romani: all'Ara Coeli nella cappella di Sant'Elena (seconda navata a sinistra), con le statue ottocentesche a grandezza naturale; e quello, non meno suggestivo, della Stazione Termini (via Giolitti). E quello, tutto intagliato nel legno, di Sant'Antonio da Padova in via Merulana 124. E il meno noto, ma sorprendente presepe di Ostia Antica in piazza Ravenna 4 (info 06-5650645) che include scene e scorci di "Roma sparita".
Per i cultori del presepe partenopeo, quello monumentale del Poligrafico dello Stato nella sede di piazza Verdi. E per i bulimici del presepe, le mostre: i "Cento presepi" nelle Sale del Bramante a Piazza del Popolo e "Seguendo la stella cometa" al centro culturale Giovanni Paolo II (sotto la basilica dei Santi Ambrogio e Carlo in via del Corso 437) – vedere www.presepi.it –.
Infine il post-modern, ovvero il "presepio elettronico multimediale" in via Aufidio Namusa 194 (Torrespaccata). Un diluvio di effetti speciali, dalle fasi giorno-notte al temporale con vera acqua e tuoni e lampi sincronizzati, dalla neve alle luci che si accendono nelle case con realistica successione 'random'. Il tutto, gestito da un sistema di controllo computerizzato, dedicato esclusivamente a questo presepe e non in commercio. Per saperne di più, www.presepioelettronico.it.
Turismo a Roma, dal 5 gennaio saldi e pacchetto sconti con "RomeSalesInclusive"
Riparte "RomeSalesInclusive", dal 5 gennaio al 22 febbraio prossimi. Come ogni anno il Comune, insieme ad associazioni di categoria e privati, rilancia il turismo invernale a Roma 'agganciandolo' ai saldi di stagione.
Il visitatore trova così, con lo shopping post-natalizio, alberghi, ristoranti con la migliore cucina tradizionale, siti archeologici e musei. Il tutto a prezzi speciali. E in modo molto semplice: basta prendere ai PIT (Punti d'Informazione Turistica) la card gratuita e gli opuscoli con offerte e convenzioni, redatti in più lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo, tedesco e russo).
Per saperne di più, quest'anno ci sono due nuovi strumenti: il call center dedicato a cultura e turismo – 060608 – e un sito ufficiale, www.chartaroma.com, dove tra l'altro c'è l'elenco dei PIT. Nella sezione speciale dedicata ai saldi, le aziende interessate possono inserire i propri dati e dare così rilievo alle proprie offerte. Basta fare clic, in home page, su "Saldi Roma 2008" e quindi, aperto il relativo menù, su "Aderisci (per aziende)". A quel punto, compilata una scheda, si ottiene la pubblicazione sul sito "Charta Roma" più un banner da inserire nelle proprie pagine web.
Campidoglio 'solare', l'energia arriverà dal gazometro
Il Campidoglio e Palazzo Senatorio andranno presto ad energia solare. E a fornirla sarà il gazometro all'Ostiense, anzi i quattro gazometri – il maggiore e i più piccoli –, muniti di pannelli fotovoltaici. Lo ha annunciato l'assessore all'urbanistica Morassut, che però precisa: prima vanno conclusi gli accordi con Italgas ed Eni per la bonifica dell'area.
Gli uffici comunali del "colle", dunque, saranno interamente alimentati dal sole. E la riconversione del gazometro in centrale fotovoltaica non è l'unico progetto di questo tipo per il quadrante Testaccio-Ostiense-Marconi: per l'ex Mattatoio, ha accennato Morassut, è allo studio un nuovo sistema energetico, tradizionale ma ad alta efficienza e con buoni margini di risparmio.
PROMEEMORIA 22 dicembre 1989
A Berlino, la Porta di Brandeburgo riapre dopo quasi 30 anni, terminando definitivamente la divisione tra Germania Est e Germania Ovest
La Porta di Brandeburgo è il monumento più conosciuto di Berlino, e simbolo dell´unità tedesca. Venne costruita a partire dal 1788 ed aperta al traffico il 6 agosto del 1791 da Carl Gotthard Langhans che prese spunto dai Propilei di Atene. Essa costituisce il punto finale occidentale del viale Unter den Linden presso la Pariser Platz.
La porta è alta 26 metri e larga 65. Le colonne doriche in pietra, che a terra hanno una circonferenza di 1,75 metri, creano 5 punti di passaggio.
Dopo l´abbattimento delle mura cittadine, Johann Heinrich Strack aggiunse nel 1868 ai lati della costruzione centrale due basse costruzioni.
La quadriga, vista notturna.La quadriga sulla sua sommità fu creata nel 1794 da Johann Gottfries Schadow. Napoleone I la trasportò nel 1807 a Parigi, come bottino di guerra. Nel 1814 i prussiani la riportarono indietro, ed aggiunsero la croce di ferro alla corona che sormonta l´asta in mano alla dea della pace.
La costruzione e la quadriga vennero seriamente danneggiate durante la seconda guerra mondiale e restaurate tra il 1956 ed il 1958. Gli stampi originali della quadriga si trovavano fortunatamente ancora nel deposito della fonderia Noack a Berlino ovest.
La Porta di Brandenburgo fu chiusa il 13 agosto 1961 dai sistemi di sbarramento della DDR, rimanendo nella parte orientale della città. La quadriglia venne girata, dato che originariamente guardava ad ovest (e quindi contro il muro). Dopo gli avvenimenti del 9 novembre 1989 la porta di Brandeburgo venne ufficialmente riaperta il 22 dicembre dello stesso anno e poco dopo anche i cavalli tornarono a guardare nella direzione originaria.
I resti del Muro di Berlino e dei vari sbarramenti nelle vicinanze della porta vennero a mano a mano completamente demoliti.
La notte di capodanno del 1989 la quadriga venne di nuovo danneggiata, ma già nel 1991 vennero terminati i lavori di restauro.
Attualmente è raffigurata su alcune monete (10, 20 e 50 cent di euro) emesse dalla zecca tedesca.
21 dicembre, 2007
Cultura: presentate le scoperte archeologiche di Palazzo Valentini
Il presidente della Provincia di Roma, Enrico Gasbarra, il ministro per i Beni e le Attività Culturali, Francesco Rutelli, il giornalista e scrittore Piero Angela ed il direttore scientifico degli scavi, prof. Eugenio La Rocca hanno presentato le scoperte archeologiche, il museo multimediale ed il progetto di valorizzazione delle Domus Romane e delle Terme, scoperte nei sotterranei di Palazzo Valentini.
Un'area straordinaria, venuta alla luce nel corso di profondi lavori di ristrutturazione del seicentesco Palazzo, sede della Provincia di Roma, voluti dal presidente Gasbarra.
L'area archeologica inaugurata oggi, grazie anche alla Sovrintendenza archeologica di Roma diretta dal prof. Angelo Bottini, si divide in due grandi siti (1.800 metri quadrati) ed è completamente priva di barriere architettoniche.
Il museo multimediale, primo e unico in Italia, è la sintesi tra Storia e tecnologia. Un'accurata ricerca scientifica sui reperti, sulle istituzioni, sull'urbanistica della Roma tra il secondo ed il quarto secolo d.C. che rivive attraverso l’uso della computer graphic, grazie alla quale è possibile compiere un affascinante viaggio nelle radici della nostra civiltà, camminando sui mosaici policromi, sui basolati, tra le pareti policrome delle Ville di senatori potenti e così ricchi da poter costruire vere e proprie terme private a due passi dai Fori.
Il progetto realizzato da Piero Angela sulle Domus, si avvale di una serie di effetti luminosi e di un commento esplicativo, e permette al visitatore di comprendere rapidamente il significato del ritrovamento, e di "rivivere" i luoghi dell'antica Roma attraverso suggestive ricostruzioni virtuali.
Sarà possibile entrare virtualmente nella Roma di Adriano, rimanendo comunque all'interno di un'area archeologica reale, straordinaria, di 1.800 metri quadrati, che riserva continue sorprese, collegata ai Fori Imperiali.
Il percorso comprende due iter: il primo dedicato all'ambiente principale, il secondo alle due sale attigue. Il commento sonoro, diffuso da 300 piccoli altoparlanti "a pioggia", grazie a musiche ed effetti particolari, sottolinea i momenti più suggestivi della visita.
Il progetto generale ha come obiettivo di riprodurre un'atmosfera "magica", prevalentemente buia, dove le luci creano sorprese ed emozioni.
Nella sala principale, la visita prevede quattro soste.
La prima sopra l'abside, la seconda nella parte centrale, la terza sopra i resti della scala, del piccolo mosaico e delle due statue, la quarta nuovamente nella parte centrale.
Il momento più ricco e sorprendente comincia quando il visitatore torna nella posizione centrale, dove parte la proiezione di un video, che grazie al computer graphic permette di rivivere emozioni sospese nel tempo. Viene effettuata una ricostruzione virtuale degli ambienti che culminerà nella visione di un modello tridimensionale in cui le parti venute alla luce pian piano si trasformeranno in una domus, cioè nella villa romana.
Un'ultima sequenza in computer graphic permette di vedere cosa è successo, quando, durante il Rinascimento, è stato costruito Palazzo Valentini: i resti delle domus e degli spazi dedicati al tempo libero, vengono riempiti di terra e di detriti, utilizzando come materiale di riempimento anche le due grandi statue togate.
A questo punto appare il pavimento e i locali sotterranei di Palazzo Valentini, così come era arredato all'epoca. Tutto, poi, viene gradualmente "cancellato", e si torna nuovamente agli spazi originali.
La visita prosegue nei due ambienti successivi: la 'sala del mosaico' e la 'sala dell'impluvio'.
Nella prima è possibile assistere alla proiezione di un video che racconta il muro rinascimentale, con particolare attenzione alla descrizione del prezioso mosaico. Un effetto virtuale permette di intravedere all'esterno della casa dei lampi: è un temporale che si sta avvicinando. Poi tutto torna buio. A questo punto il visitatore potrà trasferirsi nella sala adiacente del 'peristilio'.
La sala è inizialmente buia. Poi sul pavimento appare una luce che disegna una traccia rettangolare. Il pavimento si illumina e appare il mosaico. Il disegno luminoso scompare, lasciando il posto al sottostante rettangolo formato dal mosaico.
Dopo la descrizione del mosaico viene proiettata sul pavimento una ricostruzione virtuale dell'impluvio: una vasca con dell'acqua in movimento. Sulle pareti apparirà l'immagine di una sala adiacente e uno scorcio del patio.
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