30 novembre, 2011

Ambiente: la Provincia di Roma a Bruxelles per il Patto dei Sindaci


Ambiente: la Provincia di Roma a Bruxelles per il Patto dei Sindaci

“Come ogni anno la Provincia di Roma partecipa alla sessione plenaria del Patto dei Sindaci di cui è Struttura di Supporto per i Comuni dal giugno 2009. Per la nostra amministrazione il Patto dei Sindaci è un impegno concreto visto che la sfida della lotta ai cambiamenti climatici è centrale per la nostra agenda di governo, caratterizzata dall’adozione di un Piano di azione molto vasto in tema di sostenibilità ambientale, energetica e sui trasporti". Lo afferma l’assessore alle Politiche del Territorio e alla Tutela ambientale della Provincia di Roma, Michele Civita, che ha preso parte alla sessione plenaria del Patto dei Sindaci oggi a Bruxelles in rappresentanza dell’amministrazione provinciale.

“La Provincia di Roma ha approvato, tra i primi enti locali in Europa, il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile (SEAP) – ricorda l’assessore – con il quale ci proponiamo di coordinare tutte le azioni che abbiamo messo in campo per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni inquinanti, coerentemente con la Strategia dell’UE 20-20-20".

Aggiunge l'assessore Civita: "Sono 29 i Comuni della Provincia di Roma che hanno aderito al Patto, per 500mila abitanti coinvolti. Grazie al supporto tecnico della Provincia di Roma sono stati realizzati i primi 16 bilanci di Co2 in altrettanti Comuni e, sulla base di questi, saranno predisposti i relativi Seap comunali. Grazie all’attività di supporto messa a disposizione della Provincia saranno attivati i fondi Bei per attuare in concreto quelle azioni utili a favorire il risparmio energetico, a partire dagli edifici pubblici attraverso interventi di efficientamento energetico su uffici e scuole della Provincia e su quelli dei Comuni che aderiscono al Patto dei Sindaci. Abbiamo già installato 212 tetti fotovoltaici su 185 scuole a gestione provinciale in project financing".

Conclude Civita: "L’obiettivo che ci siamo dati è quello di rendere strutturali per il governo del territorio le politiche per il risparmio, per l’efficientamento energetico e per la riduzione delle emissioni inquinanti attraverso il ricorso progressivo alle fonti rinnovabili”.

PROMEMORIA 30 novembre 1943 – Seconda guerra mondiale: Conferenza di Teheran


Seconda guerra mondiale: Conferenza di Teheran – Franklin D. Roosevelt, Winston Churchill e Josif Stalin giungono ad un accordo sull'invasione dell'Europa prevista per il giugno 1944; nome in codice Operazione Overlord
La Conferenza di Teheran (28 novembre - 1º dicembre 1943) è stata la prima occasione nella quale si riunirono i cosiddetti "tre Grandi" della Seconda guerra mondiale: Stalin, per l'Unione Sovietica, F.D. Roosevelt, per gli Stati Uniti d'America, e Churchill per la Gran Bretagna.
In tale conferenza essi si accordarono sull'appoggio ai partigiani di Tito in Jugoslavia, sulla data e sulle modalità esecutive della Operazione Overlord (Sbarco in Normandia), sull'entrata in guerra dell'URSS contro il Giappone dopo la sconfitta della Germania, sulla creazione, dopo la guerra, dell'ONU, vennero presi accordi per l'invasione della Francia, si delinearono i confini della Polonia, che permisero all'URSS di spostare le proprie frontiere europee ad ovest per ragioni di sicurezza.

29 novembre, 2011

"Nilde, una donna della Repubblica". Omaggio a Nilde Iotti


"Nilde, una donna della Repubblica". Omaggio a Nilde Iotti

Palazzo Valentini rende omaggio a Nilde Iotti, a undici anni dalla sua scomparsa.

Mercoledì 30 novembre 2011 si terrà la giornata dedicata al ricordo di Nilde Iotti, al suo impegno politico e istituzionale, al suo ruolo di protagonista della vita della Repubblica Italiana come prima donna Presidente della Camera dei Deputati: dal 1979 al 1992.

L'evento, organizzato dalla Presidente del Consiglio Provinciale di Roma, Giuseppina Maturani, dall'Assessore alle Politiche Culturali della Provincia di Roma, Cecilia D'Elia, in collaborazione con la Fondazione Iotti, On. Livia Turco, si terrà presso l'Aula Consiliare “Giorgio Fregosi” di Palazzo Valentini.

Nel corso dell'iniziativa verrà presentato lo spettacolo del Teatro dell'Orsa, 'Nilde, una donna della Repubblica', con Monica Morini, Claudia Catellani al pianoforte, regia Bernardino Bonzani.

Il recital delinea le tappe del suo percorso umano, culturale, politico e istituzionale. Un momento importante per far rivivere nella società di oggi, soprattutto ai giovani, il suo stile e il suo senso della politica, basato sui valori di libertà, solidarietà e giustizia sociale.

Lo spettacolo, accompagnato da immagini di repertorio, offrirà ai giovani ulteriori elementi di conoscenza e di riflessione sugli eventi storici, politici e istituzionali che hanno caratterizzato la vita della nostra Repubblica di cui Nilde Iotti è stata una protagonista.

Alle 9.30 l'appuntamento è con gli studenti di alcuni Istituti Superiori di Roma ed alle 21,30 l'incontro è aperto al pubblico.

A Palazzo Incontro la mostra "Italia a colori 1861 - 193


A Palazzo Incontro la mostra "Italia a colori 1861 - 1935"

Da venerdì 18 novembre 2011 a domenica 8 gennaio 2012, presso Palazzo Incontro (via dei Prefetti 22, Roma) si tiene la mostra Italia a colori 1861 – 1935.

Centoquaranta immagini - molte delle quali inedite nel nostro Paese - scattate dall’Unificazione agli anni Trenta del Novecento, quando comincia a diffondersi l’uso della pellicola fotografica, raccontano luoghi, persone, paesaggi e la vita quotidiana degli italiani di questo periodo.

L’inaugurazione dell’esposizione si è tenuta venerdì 18 novembre, alle ore 12.00. All'appuntamento è intervenuto il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti.

La mostra è stata promossa dall'Amministrazione provinciale di Roma, nell’ambito del Progetto ABC e del Progetto Storia e Memoria della Presidenza dell'Ente di Palazzo Valentini.

L’esposizione è a cura di Reinhard Shultz e del Progetto Storia e Memoria della Presidenza della Provincia. L’organizzazione dell’evento è di Civita, in collaborazione con Enel

“Italia a colori 1861 – 1935” si rivolge a un pubblico di tutte le età, per offrire al visitatore un approccio per molti aspetti inedito. Spesso, infatti, le immagini o i ricordi del nostro passato - più o meno recente - si associano al bianco e nero che meglio riflette la distanza dagli eventi e la complessità delle memorie.

Si tratta di un viaggio nella nostra storia; una storia nella quale l’evoluzione e la sperimentazione delle tecniche fotografiche si incrociano e si sovrappongono con i cambiamenti rapidi e tumultuosi che una giovane nazione, l’Italia, conosce nel volgere di pochi decenni.

Le foto a colori presentate in questa mostra permettono non solo di osservare frammenti di una Roma e di un’Italia passata, ma anche di sentire più vive e reali quelle stesse immagini che, tramite l’utilizzo del colore, sembrano assumere una nuova forma.

L’esposizione raccoglie una prima parte di immagini ad albume o in fotocromia (in cui la colorazione avveniva successivamente allo scatto), mentre, per il periodo successivo al 1907, sono presentate le fotografie scattate direttamente a colori attraverso la tecnica tricromica o autocromica.

La maggior parte dei fotografi presentati hanno pubblicato le loro fotografie sull’Italia nella rivista National Geographics (tra questi Luigi Pellerano, Secondo Pia e Ferdinando Fino, ma anche Hans Hildenbrand di cui alcune immagini scattate durante la prima guerra mondiale sono state già presentante dalla Provincia di Roma nel 2009, in occasione della mostra “La guerra a colori. 1914-1918”).

Orario d’ingresso della mostra: 10-19. Lunedì chiuso. Biglietto: Intero 6€, ridotto 4€

Informazioni e prenotazioni: 06 32810; www.fandangoincontro.it

PROMEMORIA 29 novembre 1982 - Invasione sovietica dell'Afghanistan: l'Assemblea Generale ONU vota Risoluzione ONU 37/37.


Invasione sovietica dell'Afghanistan: l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite passa la Risoluzione ONU 37/37, che dichiara che le truppe dell'Unione Sovietica devono ritirarsi dall'Afghanistan.
Tra la fine del 1977 e l'inizio del 1978 l'Afghanistan era stato teatro di diverse manifestazioni e sollevazioni di popolo, le quali erano volte a chiedere un miglioramento delle condizioni sociali e civili della popolazione afghana. Il livello della tensione salì nell'aprile del 1978, quando M.A. Haybar, uno dei principali dirigenti del Partito Democratico Popolare dell'Afghanistan (partito progressista emanazione della classe lavoratrice afghana), fu assassinato. A seguito di questa uccisione si intensificarono le misure repressive del governo guidato da Mohammed Daoud Khan, fino alla rivolta del 27 aprile 1978, quando il P.D.P.A. chiamò il popolo e i propri militanti all'insurrezione generale. Il sommovimento coinvolse per prima la capitale Kabul, ma ben presto si estese alle altre principali città del paese; la quasi totalità delle truppe dell'esercito si schierò a favore dei dimostranti, e la stessa cosa fecero gli studenti nelle città. Nelle campagne la rivoluzione fu invece accolta con indifferenza, se non con sospetto, dalla popolazione rurale. In pochi giorni, il governo rivoluzionario, guidato da Nur Mohammad Taraki, prese la guida del paese, dando vita alla Repubblica Democratica Afghana. Durante la rivoluzione, rimase ucciso lo stesso ex capo di governo Mohammed Daoud.
Il P.D.P.A., partito socialista filo-comunista, mise in atto un programma di governo socialista che prevedeva principalmente una riforma agraria che ridistribuiva le terre a 200mila famiglie contadine, ed anche l'abrogazione dell'ushur, ovvero la decima dovuta ai latifondisti dai braccianti. Inoltre fu abrogata l'usura, i prezzi dei beni primari furono calmierati, i servizi sociali statalizzati e garantiti a tutti, venne riconosciuto il diritto di voto alle donne e i sindacati legalizzati. Si svecchiò tutta la legislazione afghana col divieto dei matrimoni forzati, la sostituzione delle leggi tradizionali e religiose con altre laiche e marxiste e la messa al bando dei tribunali tribali. Gli uomini furono obbligati a tagliarsi la barba, le donne non potevano indossare il burqa, mentre le bambine poterono andare a scuola e non furono più oggetto di scambio economico nei matrimoni combinati.
Si avviò anche una campagna di alfabetizzazione e scolarizzazione di massa e nelle aree rurali vennero costruite scuole e cliniche mediche.
La laicizzazione forzata della società afgana portò ben presto ad uno scontro fra il regime del P.D.P.A. e le autorità religiose locali, le quali cominciarono ad incitare la jihad dei mujaheddin contro il regime dei comunisti atei senza Dio. In verità Taraki rifiutò sempre l'idea di definire il suo nuovo regime come "comunista", preferendo aggettivi come rivoluzionario e nazionalista. Gli stessi rapporti con l'Unione Sovietica si limitarono ad accordi di cooperazione commerciale per sostenere la modernizzazione delle infrastrutture economiche (in particolar modo le miniere di minerali rari e i giacimenti di gas naturale). L'U.R.S.S. inviò anche degli appaltatori per costruire strade, ospedali e scuole e per scavare pozzi d'acqua; inoltre addestrò ed equipaggiò l'esercito afghano. Il Governo rispose agli oppositori con un pesante intervento militare e arrestando, mandando in esilio ed eliminando molti Mujaheddin.

28 novembre, 2011

PROMEMORIA 28 novembre 1989 – Rivoluzione di velluto –Partito Comunista della Cecoslovacchia annuncia che rinuncerà al monopolio del potere politico


Guerra Fredda: Rivoluzione di velluto – Di fronte ai manifestanti il Partito Comunista della Cecoslovacchia annuncia che rinuncerà al monopolio del potere politico
Il termine Rivoluzione di velluto (in ceco sametová revoluce, in slovacco nežná revolúcia) (17 novembre - 29 dicembre 1989) si riferisce alla rivoluzione non violenta che rovesciò il regime comunista cecoslovacco.
Cominciò il 17 novembre 1989 con una manifestazione studentesca pacifica a Bratislava. Il giorno dopo (giornata internazionale degli studenti) una manifestazione analoga e non violenta fu caricata violentemente dalla polizia a Praga. Quell'evento scatenò una serie di dimostrazioni popolari dal 19 novembre alla fine di dicembre, e uno sciopero generale di due ore il 27 novembre. Entro il 20 novembre i dimostranti pacifici riunitisi a Praga passarono da 200.000 a quasi mezzo milione.
Mentre tutti gli altri regimi "dell'Est europeo" stavano cadendo e la protesta saliva nelle strade, il Partito Comunista Cecoslovacco annunciò che avrebbe rinunciato al proprio monopolio sul potere politico. Il 5 dicembre fu rimosso il filo spinato al confine con la Germania Ovest e l'Austria. Il 10 il presidente comunista Gustáv Husák nominò un governo in buona parte non comunista e si dimise. Lo slovacco Alexander Dubček fu eletto presidente della Camera mentre il ceco Václav Havel fu nominato presidente della Repubblica cecoslovacca.
Nel giugno 1990 si tennero le prime elezioni democratiche dal 1946, che diedero alla Cecoslovacchia il primo governo non comunista in oltre 40 anni.
Il termine "Rivoluzione di velluto" fu inventato da un giornalista dopo gli eventi, raccolto dai media mondiali e usato, in seguito, nella stessa Cecoslovacchia.

27 novembre, 2011

Porta Futuro: accordo tra Provincia di Roma e Sky


Porta Futuro: accordo tra Provincia di Roma e Sky

Un'intesa per la promozione di percorsi di formazione e di avvicinamento al mondo del lavoro nei settore del cinema, della tv, dell’audiovisivo e della comunicazione, con particolare riferimento alla Scuola d’Arte Cinematografica ‘Gian Maria Volonté’ e all’Istituto per la cinematografia e la tv ‘Roberto Rossellini’. È il protocollo che il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti e l’amministratore delegato di Sky Italia, Andrea Zappia, hanno firmato a Porta Futuro.

La Provincia di Roma, dal canto suo, si impegnerà a diffondere i prodotti audiovisivi creati da Sky Italia in promozione delle azioni di politica attiva per il lavoro e la formazione dei giovani del territorio.

“Noi – ha spiegato il presidente Zingaretti – ci siamo dati due grandi obiettivi: qualificare la spesa pubblica e puntare sul merito. L’incontro con Sky nasce dalla nostra voglia di cercare novità. L’obiettivo è restringere quello spazio di solitudine di chi cerca lavoro e di chi impresa vuole innovare ma non trova l’appoggio delle istituzioni”.
“In questi tre anni – ha aggiunto Zingaretti – abbiamo cercato di rivoluzionare la formazione professionale, avvicinandola al mondo del lavoro ed individuando partner sensibili. Con Porta Futuro abbiamo voluto inventare un luogo in cui, incontrandosi, chi cerca lavoro può trovare delle opportunità”.

Secondo Andrea Zappia “c’è una grande affinità tra le idee di Sky e quelle della Provincia di Roma, come i temi dell’innovazione e del merito. Sky per crescere ha bisogno di persone formate, e Porta Futuro in questo può rappresentare un’ ottima opportunità. Vogliamo sviluppare ricchezza e valore per tutte le persone coinvolte con noi, dipendenti e clienti”.

PROMEMORIA 27 novembre 2001 – 1991 – Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite adotta la Risoluzione ONU 721.


Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite adotta la Risoluzione ONU 721, che porta alla creazione di operazioni di peacekeeping in Jugoslavia
Per peacekeeping (in italiano letteralmente mantenimento della pace) s'intende un tipo di operazioni volte al mantenimento della pace, messe in atto con il consenso delle parti in causa e promosse e svolte, prevalentemente, sotto egida ONU. In ambito ONU le operazioni di peacekeeping sono inoltre caratterizzate dalla delega del Consiglio di sicurezza al Segretario generale in ordine, sia al reperimento, sia al comando delle forze da impiegare. Non tutte le operazione finalizzate al mantenimento della pace sono qualificabili come operazioni di peacekeeping[2] e da queste vanno distinte le operazioni di peacebuilding e di peaceenforcement,anche se talune missioni possono avere carattere ibrido. Nella storia dell'attività dell'ONU si sogliono distinguere tre fasi caratterizzate da altrettanti tipi di "peacekeeping" Nei fini statutari dell'ONU è esplicitamente previsto che tale organizzazione debba mantenere la pace e la sicurezza; uno degli strumenti usati nel tempo per il mantenimento della pace sono le operazioni di peacekeeping, operazioni che tuttavia non trovano esplicita previsione nello statuto e la cui legittimità giuridica è stata ravvisata da gran parte della dottrina nel consenso delle parti in causa alla missione.
Nell'accezione dàtagli dalle Nazioni Unite, il peacekeeping è "un modo per aiutare paesi tormentati da conflitti a creare condizioni di pace sostenibile."
In Europa la competenza dell’Unione Europea alla costituzione ed alla gestione di missioni di peacekeeping è stata prevista per la prima volta, in modo espresso, dal Trattato di Amsterdam del 1997.

26 novembre, 2011

PROMEMORIA 26 novembre 1942 – Prima del film Casablanca all'Hollywood Theater di New York


Prima del film Casablanca all'Hollywood Theater di New York
Casablanca è un film del 1942 diretto da Michael Curtiz.
Una delle pellicole hollywoodiane più celebri di tutti i tempi, è tratta dall'opera teatrale Everybody Comes to Rick's di Murray Burnett e Joan Alison.
Nel 1989 è stato inserito fra i film preservati dal National Film Registry presso la Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.
Nel 1998 l'American Film Institute l'ha inserito al secondo posto della classifica dei cento migliori film americani di tutti i tempi e dieci anni dopo, nella lista aggiornata, è sceso al terzo.

25 novembre, 2011

La Commissione delle Elette presenta "Memorie DiVerse" ai Mercati di Traiano


La Commissione delle Elette presenta "Memorie DiVerse" ai Mercati di Traiano

Sabato 26 novembre, alle ore 9,30 presso i Mercati di Traiano – Via IV Novembre, 94 Roma - sarà realizzata la mise en espace “Memorie DiVerse”, con ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti.

“Memorie DiVerse” si propone di indagare con la sensibilità femminile e l’intensità di analisi di una donna fatti storici e quadri di vita descritti al maschile. Partendo dalle “Memorie di Adriano” della scrittrice Marguerite Yourcenar, si intende rileggere la Storia Antica da un punto di vista nuovo, caratterizzato dalla straordinaria capacità dell’autrice di raccontare la vita di uno dei più illuminati reggenti dell’Impero Romano.

L’iniziativa si pone come articolazione del progetto speciale culturale denominato “La storia antica oggi”, curato dall’Istituzione Biblioteche di Roma, sul pensiero e la vita di donne e uomini dell’antichità greco-romana, con la finalità di salvaguardare la memoria storica di importanti figure femminili e, nel contempo, raccontare con uno sguardo femminile una storia spesso fatta e narrata solo da uomini.

PROMEMORIA 25 novembre 1915 - Albert Einstein annota sul suo taccuino : è la formula che racchiude il destino ultimo dell'Universo.


Albert Einstein annota sul suo taccuino : è la formula che racchiude il destino ultimo dell'Universo, le famose equazioni di campo
Il destino ultimo dell'universo, ovvero la questione se l'universo sia destinato a finire, e in caso affermativo come e quando si concluderà la sua evoluzione, è un tema fortemente dibattuto nella storia dell'umanità. Nel contesto della scienza moderna, esistono diverse teorie in merito.
Fino a tempi piuttosto recenti, anche la visione scientifica dell'Universo era quella di un'esistenza eterna e senza cambiamenti. Dopo la scoperta di un Universo in espansione ad opera di Edwin Hubble all'inizio del XX secolo, la nozione di un inizio e, di conseguenza, di una fine fu all'improvviso soggetta all'investigazione scientifica.
Le teorie basate sul Big Bang possono essere divise in tre gruppi principali:
quelle per cui, nonostante le osservazioni, l'universo è eterno come prima si pensava: la teoria dello stato stazionario e l'Universo oscillante
quelle per cui l'Universo ha avuto un inizio, ma non avrà una fine vera e propria: la morte termica dell'Universo e il Big Rip (Grande Strappo)
quelle per cui l'Universo ha avuto un inizio, ed avrà una fine ben definita: il Big Crunch.
Il primo gruppo non è discusso in questo articolo, perché nega l'idea stessa di una fine dell'Universo. In queste teorie, qualche tipo di attività significativa può durare per sempre.
Tutte le teorie devono conciliarsi con la relatività generale, che fornisce uno sfondo teorico comune per le speculazioni cosmologiche. La maggior parte di queste teorie sono soluzioni delle equazioni della relatività generale, cambiando parametri come la densità media, la costante cosmologica, e così via.

24 novembre, 2011

Ricordando Gillo. Politica, storia e società nel cinema italiano di oggi


Ricordando Gillo. Politica, storia e società nel cinema italiano di oggi

Giovedì 24 novembre 2011, a partire dalle ore 17.30, Palazzo Incontro (Via dei Prefetti 22, Roma) ospiterà un evento dedicato al regista Gilberto Pontecorvo (detto Gillo) e al cinema italiano dal titolo “Ricordando Gillo. Politica, storia e società nel cine italiano di oggi”.

L’iniziativa – che sarà presentata e condotta da Luciana Castellina e Irene Bignardi – si inserisce all’interno del Progetto ABC Arte Bellezza Cultura della Provincia di Roma.

In programma testimonianze ed interventi del mondo del cinema e della cultura; partecipano all’incontro: Giorgio Arlorio, Francesca Comencini, Saverio Costanzo, Giorgio Gosetti, Wilma Labate, Carlo Lizzani, Citto Maselli, Giuliano Montaldo, Marco Pontecorvo, Andrea Purgatori, Francesco Rosi, Stefano Rulli, Ettore Scola, Andrea Segre, Marco Turco,
Bernardo Valli, Walter Veltroni, Nicola Zingaretti.

Per info: progettoabc@provincia.roma.it

PROMEMORIA 24 novembre 1963 il presunto assassino Lee Harvey Oswald viene ucciso a colpi di pistola da Jack Ruby, a Dallas, in diretta televisiva


Assassinio di John F. Kennedy: il presunto assassino Lee Harvey Oswald viene ucciso a colpi di pistola da Jack Ruby, a Dallas, in diretta televisiva
Oswald è noto per essere stato l'assassino del Presidente degli Stati Uniti d'America John Fitzgerald Kennedy, come risulta dalle tre inchieste ufficiali dell'FBI (1963), della Commissione Warren (1964) e dello United States House Select Committee on Assassinations (1979), nonché del ferimento del governatore del Texas John Connally, avvenuto durante lo stesso omicidio Kennedy[2] Oswald fu anche accusato successivamente dell'attentato fallito al generale Edwin Walker (10 aprile 1963), nonché giudicato l'assassino del poliziotto J.D. Tippit, avvenuto durante un controllo di polizia a Dallas circa mezz'ora dopo la morte di Kennedy. Oswald, di simpatie castriste e ritenuto da molti uno psicolabile, si dichiarò innocente, ma fu ucciso due giorni dopo l'attentato da Jack Ruby, uno squilibrato colluso però con la mafia italoamericana: ciò ha dato adito a una teoria del complotto sul caso Kennedy.

23 novembre, 2011

Al Palazzo dei Congressi la decima edizione di 'Più libri più liberi - Fiera nazionale della piccola e media editoria'


Al Palazzo dei Congressi la decima edizione di 'Più libri più liberi - Fiera nazionale della piccola e media editoria'

È stata presentata la decima edizione di 'Più libri più liberi - Fiera nazionale della piccola e media editoria' in programma dal 7 all' 11 dicembre 2011 al Palazzo dei Congressi dell' Eur , organizzata dall' Associazione Italiana Editori Cinque giorni di apertura, 411 editori presenti, 300 appuntamenti culturali con la partecipazione di numerosissimi grandi personaggi nazionali e internazionali.

"La Provincia di Roma - spiega l' assessore alle Politiche culturali della Provincia, Cecilia D' Elia - sostiene con convinzione, come negli anni scorsi, la Fiera della piccola e media editoria per aiutare lo sviluppo di un settore cruciale per la nostra economia e la nostra cultura. Soprattutto in questo momento di crisi è necessario essere vicini ad una realtà che ha dimostrato singolare vitalità imprenditoriale. Il sostegno della Provincia avviene con rinnovato impegno in un momento di crisi, in cui si ha più bisogno di manifestazioni come questa, che portano con sé un' idea di futuro economico e culturale. Le piccole e medie case editrici oltre ad essere garanzia di pluralismo sono sempre più spesso protagoniste delle scelte editoriali più coraggiose e innovative sui temi dell’etica e dell’intercultura”.

Un contributo della Provincia di Roma a Più libri più liberi anche attraverso le nuove tecnologie. Per il secondo anno consecutivo infatti siamo presenti col Progetto “Provincia WiFi”, che permetterà attraverso 5 hot spot posizionati all’interno della Fiera l’accesso gratuito a internet ad editori, operatori del settore, giornalisti e visitatori.

Le iniziative della Provincia di Roma a PIÙ LIBRI PIÙ LIBERI
Palazzo dei Congressi dell' Eur

giovedì 8 dicembre ore 12,00 - Sala Rubino

“AMICI RITROVATI.” - Creatività, nuove tecnologie e mestieri editoriali nella Roma che cambia
incontro organizzato nell'ambito delle iniziative di RomaProvinciaCreativa

Introduce: Gian Paolo Manzella, Direttore Dipartimento Innovazione della Provincia di Roma

intervengono:
Martina Suozzo, ufficio stampa
Sandro Ferri, edizioni E/O
Valentina Aversano, blogger di Sette per Uno
Daniele Di Gennaro, Minimum Fax
coordina: Gioacchino De Chirico
domenica 11 dicembre ore 18,00 – Sala Diamante
"PICCOLI MAESTRI"- Scuola di lettura per ragazzi
presentazione della scuola di lettura pomeridiana indirizzata agli adolescenti dove scrittori, editori e giornalisti leggono i libri che amano ai ragazzi.
intervengono:
Cecilia D'Elia, assessore alle Politiche culturali della Provincia di Roma
Elena Stancanelli, scrittrice e giornalista
Christian Raimo, scrittore e giornalista
Carola Susani, scrittrice
Saranno presenti scrittori, critici, editor e giornalisti che aderiscono al progetto

Tutto il programma dettagliato di 'Più libri più liberi’ su: http://www.piulibripiuliberi.it/

PROMEMORIA 23 novembre 1991 – Solo un giorno prima della morte, Freddie Mercury, frontman dei Queen, annuncia al mondo di essere malato di AIDS


Solo un giorno prima della morte, Freddie Mercury, frontman dei Queen, annuncia al mondo di essere malato di AIDS
Farrokh Bulsara, noto come Freddie Mercury (Stone Town, 5 settembre 1946 – Londra, 24 novembre 1991), è stato un cantante, compositore e musicista britannico di origini parsi e indiane.
Membro fondatore dei Queen, rock band britannica nata nel 1970 di cui fece parte fino all'anno della sua morte, era noto per le sue esibizioni dal vivo e per il suo talento vocale. Come compositore, ha scritto brani come Bohemian Rhapsody, Crazy Little Thing Called Love, Don't Stop Me Now, It's a Hard Life, Killer Queen, Love of My Life, Play the Game, Somebody to Love e We Are the Champions. Oltre all'attività con i Queen, negli anni ottanta intraprese la carriera da solista che lo portò a pubblicare due album, Mr. Bad Guy nel 1985 e Barcelona nel 1988, quest'ultimo frutto della collaborazione con il soprano spagnolo Montserrat Caballé, il cui omonimo singolo divenne l'inno ufficiale dei Giochi della XXV Olimpiade.
Malato di AIDS, è deceduto a seguito di una broncopolmonite sviluppatasi per via della deficienza immunitaria legata alla malattia stessa il giorno dopo la pubblica confessione del suo grave stato di salute. In suo onore, il 20 aprile 1992 venne organizzato il Freddie Mercury Tribute Concert, al quale parteciparono molti artisti musicali internazionali; i proventi dell'evento vennero utilizzati per fondare The Mercury Phoenix Trust, un'organizzazione impegnata nella lotta all'immunodeficienza umana. Mercury è considerato uno dei più grandi e influenti artisti nella storia del rock; nel 2008, il magazine statunitense Rolling Stone lo ha collocato al 18º posto nella classifica dei migliori 100 cantanti di tutti i tempi, mentre Classic Rock, l'anno successivo, lo ha classificato al primo posto tra le voci rock.

22 novembre, 2011

A Palazzo Valentini i giovani per le Olimpiadi 2020


A Palazzo Valentini i giovani per le Olimpiadi 2020

Si chiama ‘Giovani Roma 2020′ ed è l’associazione nata per promuovere la partecipazione dei giovani alla candidatura di Roma ai Giochi Olimpici e Paralimpici del 2020.

L’associazione, che gode del sostegno della Provincia di Roma, si pone come il punto di incontro tra il mondo giovanile e il Comitato promotore dei Giochi, con la consapevolezza che l’avvicinamento e la collaborazione di questi due soggetti renda più forte la candidatura.

Sul sito www.giovaniroma2020.it sono online i contenuti generati dall’associazione e dagli utenti, con notizie in tempo reale, documenti sull’evoluzione della candidatura e sui piani di sviluppo della città, forum e miniblog con le proposte degli utenti.

Il progetto prevede inoltre una serie di lezioni da tenere nelle scuole superiori di Roma e provincia per presentare e discutere i temi salienti su Roma 2020. La prima lezione si svolgerà a dicembre e sarà tenuta dal presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, dall’onorevole Mario Pescante e dal professor Umberto Gentiloni.

Saranno organizzate poi conferenze, seminari e altre iniziative nelle università, per coinvolgere studenti e ricercatori nello studio dei piani di sviluppo della città per la candidatura ai Giochi.

Con il progetto web ‘Ambasciatori nel mondo’, infine, si informeranno i giovani di ogni parte del mondo sulle attività dell’associazione Giovani Roma 2020, sul lavoro del Comitato promotore e sullo sforzo di Roma e dell’Italia di condurre al meglio la candidatura olimpica.

“Questo progetto – ha spiegato il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti – vuole rendere più forte la candidatura la Roma alle Olimpiadi ed i protagonisti, oltre alle istituzioni, saranno i cittadini. Ci è arrivata una email da un gruppo di giovani, e noi li abbiamo coinvolti: saranno loro a gestire per la Provincia la promozione dell’evento tra i ragazzi. Noi siamo felici per due motivi: ci siamo aperti alla voglia di fare dei giovani romani, li ho visti al lavoro e sono bravissimi; sono convinto che con il lancio di questa iniziativa nelle scuole il cuore olimpico di Roma sarà più forte”.

Così il presidente del Coni, Gianni Petrucci: “Quando si parla di Olimpiadi si parla di tutto: ogni quattro anni è la manifestazione più importante del mondo perché si rilancia l’economia di una città e di un Paese. Non sono preoccupato adesso – ha aggiunto Petrucci – chi mi vuole scoraggiare non mi scoraggerà, perché con le Olimpiadi si rilancia l’economia del Paese. Sappiamo benissimo che i problemi dell’Italia sono più importanti dello sport, ma le Olimpiadi vanno al di là dell’aspetto sportivo”.

Mario Pescante ha sottolineato: “Questo progetto è nato con gli insegnanti. Adesso faremo una specie di assemblea: loro vogliono che sia un’Olimpiade a dimensione umana che torni ai vecchi valori, e Roma è la sede ideale, perché ha lasciato il segno dell’Olimpiade del ’60, fatta di storie di atleti e di cui si parla ancora. Credo che come città Roma, storicamente e culturalmente, abbia questo discorso nel suo Dna. Se questo messaggio lo danno i giovani, parlando con altri giovani – ha concluso – fanno capire che questa è una battaglia per restituire i giusti valori alle Olimpiadi”.

PROMEMORIA 22 novembre 1963 - A Dallas, il Presidente statunitense John F. Kennedy viene assassinato


A Dallas, il Presidente statunitense John F. Kennedy viene assassinato, il Governatore del Texas, John B. Connally viene ferito gravemente, e il Vice Presidente Lyndon B. Johnson giura come 36° Presidente degli Stati Uniti
Il presidente Kennedy fu assassinato a Dallas, in Texas, il 22 novembre 1963 alle 12:30, ora locale, mentre era in visita ufficiale alla città. Fu un evento straordinario e devastante per la vita di molti americani. «Dov'eri quando hanno sparato a Kennedy?» fu una domanda posta di frequente negli anni successivi e continuò a risuonare per decenni dopo il fatto.

Lee Harvey Oswald, venne arrestato alle 13:50 in un cinema poco distante da Dealy Plaza, quindi alle 19:00 accusato di aver ucciso un poliziotto di Dallas ed alle 23:30 di aver assassinato il presidente nel quadro di una "cospirazione conservatrice". Oswald venne a sua volta ucciso dopo appena due giorni, il 24 novembre, prima di venire portato in tribunale - dunque senza che ci fosse stato il tempo di intentare a suo carico alcun processo, all'interno del seminterrato della stazione di polizia di Dallas da Jack Ruby, il proprietario di un night club di Dallas noto alle autorità per i suoi legami con la mafia. Ruby giustificò il suo gesto sostenendo di essere un grande patriota e di essere rimasto turbato dalla morte di JFK. Cinque giorni dopo la morte di Oswald, il presidente Lyndon B. Johnson creò la Commissione Warren, presieduta dal giudice Earl Warren, per indagare sull'omicidio.
Nel 1993, il libro Case Closed: Lee Harvey Oswald and the Assassination of JFK del giornalista investigativo Gerald Posner, analizzò le prove su cui si basano le principali teorie cospirative, concludendo che nulla di quanto si sa fino ad ora dimostra l'esistenza di un complotto.
Il libro è stato molto criticato per avere omesso o addirittura interpretato soggettivamente fatti ed elementi tesi ad escludere il complotto.[18][19]
Nel novembre del 2002 venne tolto il segreto alle cartelle cliniche di Kennedy, rivelando che i suoi problemi fisici erano più seri di quanto si pensasse in precedenza. Oltre a soffrire un dolore costante per la frattura di alcune vertebre, soffriva di disturbi digestivi del Morbo di Addison. Kennedy veniva sottoposto ad iniezioni di procaina prima di ogni evento pubblico per poter apparire in salute. La spina dorsale di Kennedy era affetta da un'osteoporosi aggravata dalle iniezioni di corticosteroidi; questo lo costringeva ad usare un busto per alleviare il peso del corpo sulle vertebre inferiori. È stato ipotizzato che lo indossasse anche il giorno in cui venne ucciso - dopo essere stato colpito una prima volta il suo corpo sarebbe dovuto scivolare in una posizione in cui l'automobile gli avrebbe offerto una maggiore protezione, ma il busto mantenne il suo corpo in posizione eretta dando all'assassino il tempo di sparare il colpo fatale alla testa.
Secondo un approfondimento giornalistico ANSA del 2007[20], sarebbero nuovamente emersi dubbi sul fatto che l'arma, un fucile italiano della Regia fabbrica d'Armi di Terni, un Carcano modello 91/38 (numero di serie C2766), possa aver esploso tre colpi in soli sette secondi, in quanto un tiratore professionale (Oswald era invece un tiratore sotto la media) ha impiegato 19 secondi nella medesima operazione.
Altri ed ulteriori elementi di fatto depongono a favore di una dinamica del tutto diversa che vede coinvolto almeno un secondo cecchino e che dunque avvalora l'ipotesi di un complotto che mina a monte la "teoria del pazzo solitario". Fra questi il fatto che, secondo la Commissione Warren, una delle tre pallottole che uccise Kennedy sarebbe stata altresì responsabile di aver provocato un totale di sette ferite (cinque su Kennedy, due sul Governatore Connally che sedeva sul sedile anteriore lato passeggero) a seguito di un inverosimile volo a zig-zag. La teoria è stata definita come "la teoria della pallottola magica" ed appare balisticamente insostenibile. E' inoltre inverosimile che i presunti tre colpi sparati da Oswald dal quinto piano del deposito di libri all'inizio di Elm Street possano aver attraversato - e colpito Kennedy con estrema precisione - il fitto fogliame di una quercia sempreverde che perde le proprie foglie nella prima settimana di marzo. Infine, appare tranciante il video super 8 girato sulla collinetta erbosa a destra del Presidente da Abraham Zapruder, che dimostra con precisione che la testa di Kennedy venne colpita, nel colpo fatale, alla tempia destra e che dunque almeno un colpo (quello fatale appunto) venne sparato non dal deposito di libri alle spalle di Kennedy, ma da un (secondo) cecchino appostato dietro la staccionata a destra del Presidente, alla fine di Elm Street nei pressi del sottopassaggio.

21 novembre, 2011

PROMEMORIA 21 novembre 1995 Firma dell'accordo di Dayton, intesa di pace fra serbi, croati e bosniaci; l'accordo diverrà operativo il 14 dicembre.


Firma dell'accordo di Dayton, intesa di pace fra serbi, croati e bosniaci; l'accordo divverrà operativo il 14 dicembre successivo.
L'Accordo di Dayton, o più precisamente il General Framework Agreement for Peace (GFAP), fu stipulato il 21 novembre 1995 nella base Wright-Patterson Air Force di Dayton, Ohio (USA), con il quale venne messa la parola fine alla guerra civile jugoslava.
L'accordo prevede il passaggio, o meglio il ritorno, della Slavonia Orientale alla Croazia, appartenente fino alla fine della guerra alla Serbia. Viene riconosciuta ufficialmente la presenza in Bosnia Erzegovina di due entità ben definite: la Federazione croato-musulmana che detiene il 51% del Territorio bosniaco e la Repubblica Srpska (49%). Altra voce importante di questo accordo è la possibilità dei profughi di fare ritorno presso i propri paesi di origine. Vengono facilitate e privilegiate anche le possibilità di cooperazione tra gli stati che hanno sottoscritto l'accordo.
La guerra si concluse con la firma degli accordi stipulati a Dayton (Ohio), tra il 1 novembre e il 26 novembre 1995. Parteciparono ai colloqui di pace tutti i maggiori rappresentanti politici della regione: Slobodan Milošević, presidente della Serbia e rappresentante degli interessi dei Serbo-bosniaci (Karadžić era assente), il presidente della Croazia Franjo Tuđman e il presidente della Bosnia Erzegovina Alija Izetbegović, accompagnato dal ministro degli esteri bosniaco Muhamed "Mo" Sacirbey. La conferenza di pace fu guidata dal mediatore statunitense Richard Holbrooke, assieme all'inviato speciale dell'Unione Europea Carl Bildt e al viceministro degli esteri della Federazione Russa Igor Ivanov. L'accordo (formalizzato a Parigi, 14 dicembre 1995) sanciva l'intangibilità delle frontiere, uguali ai confini fra le repubbliche federate della RSFJ, e prevedeva la creazione di due entità interne allo stato di Bosnia Erzegovina: la Federazione Croato-Musulmana (51% del territorio nazionale, 92 municipalità) e la Repubblica Serba (RS, 49% del territorio e 63 municipalità). Le due entità create sono dotate di poteri autonomi in vasti settori, ma sono inserite in una cornice statale unitaria. Alla Presidenza collegiale del Paese (che ricalca il modello della vecchia Jugoslavia del dopo Tito) siedono un serbo, un croato e un musulmano, che a turno, ogni otto mesi, si alternano nella carica di presidente (primus inter pares). Particolarmente complessa la struttura legislativa. Ciascuna entità è dotata di un parlamento locale: la Repubblica Serba di un'assemblea legislativa unicamerale, mentre la Federazione Croato-Musulmana di un organo bicamerale. A livello statale vengono invece eletti ogni quattro anni gli esponenti della camera dei rappresentanti del parlamento, formata da 42 deputati, 28 eletti nella Federazione e 14 nella RS; infine della camera dei popoli fanno parte 5 serbi, 5 croati e 5 musulmani.

20 novembre, 2011

PROMEMORIA 20 novembre 1989 L'Assemblea generale delle Nazioni Unite approva la Convenzione Internazionale sui Diritti dell'Infanzia.


L'Assemblea generale delle Nazioni Unite approva la Convenzione Internazionale sui Diritti dell'Infanzia, che entrerà in vigore il 2 settembre 1990

La Convenzione ONU sui Diritti dell'infanzia è il più completo ed importante strumento normativo internazionale di promozione e tutela dei diritti dell'infanzia.
È entrata in vigore il 2 Settembre 1990 dopo essere stato approvata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 Novembre del 1989.
Esprime un largo consenso su quali siano gli obblighi degli Stati e della comunità internazionale nei confronti dell'infanzia e codifica e sviluppa in maniera significativa le norme internazionali applicabili ai bambini.
Tutti i paesi del mondo (eccetto Somalia e Stati Uniti) hanno ratificato questa Convenzione.
La Convenzione è stata ratificata dall'Italia il 27 maggio 1991 con la legge n. 176.
Oggi aderiscono alla Convenzione 193 Stati, un numero che supera quello degli Stati membri dell'ONU.
La Convenzione è composta da 54 articoli e da due Protocolli opzionali.
La Convenzione è uno strumento giuridico vincolante per gli Stati che la ratificano e un riferimento dove è evidente ogni sforzo compiuto in cinquant'anni di difesa dei diritti dei bambini.