31 gennaio, 2007

Card Over 70": mezzi pubblici gratis per anziani anche nel 2007


Anche quest'anno gli "over 70" residenti a Roma, e con un reddito massimo di 15 mila euro, hanno diritto all'abbonamento ATAC gratuito. Si chiama "Card Over 70" e si potrà richiedere dal 12 febbraio al 20 aprile (nel frattempo continuano a essere validi i documenti del 2006).
Servono solo un documento di identità valido, due foto-tessera e un apposito modulo scaricabile dal sito dell'Atac (con generalità, codice fiscale e auto-dichiarazione sul reddito). Anche i Municipi (dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 12.30), i centri anziani, le Asl e le Banche del tempo distribuiranno il modulo già dall'8 febbraio. Inoltre 19 associazioni di volontariato aiuteranno gli anziani nella compilazione.
La richiesta, va presentata in una delle 10 biglietterie Atac (Battistini, Ottaviano, Lepanto, Anagnina, Termini, Montemartini, Ponte Mammolo, Eur Fermi, Eur-Magliana, Laurentina) o delle 4 biglietterie Met.Ro (Flaminio,Saxa Rubra, Porta S. Paolo e Lido-Centro), aperte dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 16.00. Chi non potrà presentare la richiesta di persona può delegare chi vuole, semplicemente compilando la delega inclusa nel modulo.

PROMEMORIA – 31 gennaio 1950 - Il presidente statunitense Harry S. Truman annuncia un programma per lo sviluppo della bomba all'idrogeno


La bomba all'idrogeno (più propriamente bomba termonucleare o Bomba - H), è una bomba a fissione-fusione-fissione in cui una normale bomba a fissione che serve da innesco viene posta all'interno di un contenitore di materiale fissile insieme a degli atomi leggeri. Quando la bomba fissile esplode innesca la fusione nei nuclei degli atomi leggeri dopo di che questo processo provoca la fissione del materiale fissile che la circonda.
In questo tipo di bomba dunque l'energia liberata deriva oltre che dalla fissione anche dalla fusione fra nuclei di isotopi diversi dell'idrogeno: il deuterio (D) e il trizio (T). Nel caso della bomba H al deuterio e litio tale processo avviene secondo una reazione del tipo:
T + D − > 4He + n + 17,6MeV
il trizio non è di per sé presente nella composizione iniziale della bomba ma viene prodotto dall'urto veloce di neutroni contro nuclei dell'isotopo del litio avente peso atomico 6 e nuclei di deuterio secondo queste due reazioni:
6Li + n − > T + 4He + 4,8MeV
e
D + n - > T + 6,2MeV
la temperatura di innesco molto elevata della fusione nucleare e i neutroni accelerati necessari per generare l'isotopo T vengono forniti da una bomba atomica.
A differenza della bomba atomica non vi è quindi alcuna limitazione teorica di potenza. Tale potenza è una funzione a scalino di un certo numero di variabili; non trattandosi di una funzione continua non necessariamente possiede un massimo teorico (non vale il teorema di Weierstrass). Inoltre la bomba termonucleare non necessita di una massa critica a differenza della bomba atomica. In realtà, però, essendo necessaria una bomba atomica per attivare il processo di fusione nucleare, rimane la necessità a monte di una massa critica.
Nel 1961 in una serie di esperimenti termonucleari l'URSS fece esplodere la più grossa bomba H mai realizzata (la bomba Zar) che liberò energia pari a 57 megatoni, ovvero 4000 volte più potente della bomba lanciata su Hiroshima (Little Boy).

30 gennaio, 2007

A CANNAVARO L'OSCAR 2006, DI TOTTI 'IL GOL PIU' BELLO'


MILANO - Il capitano della Nazionale, Fabio Cannavaro, ha vinto l' Oscar 2006 come miglior giocatore assoluto del calcio italiano. Il premio, istituito ormai da dieci anni dall' Associazione Italiana Calciatori, è stato consegnato a Cannavaro nel corso di una cerimonia svoltasi questa sera a Milano nel corso della quale sono stati premiati con gli Oscar questi altri giocatori: miglior portiere Gianluigi Buffon (al quale è andato anche l' Oscar di giocatore più amato del 2006); miglior allenatore Luciano Spalletti; miglior giovane Daniele De Rossi; migliore attaccante Luca Toni; miglior arbitro Roberto Rosetti; miglior giocatore straniero a pari merito Kakà e Suazo; miglior calciatore italiano Fabio Cannavaro (al quale è andato anche l' Oscar di miglior difensore); miglior giocatore assoluto del 2006 ancora Fabio Cannavaro. Quest'anno gli organizzatori hanno voluto assegnare anche l' Oscar per il gol più bello dell' anno solare 2006: è andato a Francesco Totti per il gol segnato a Marassi contro la Sampdoria, quel fantastico sinistro al volo da posizione defilata.

dal sito ANSA

Campidoglio Due": parte il concorso per progettare la nuova casa del Comune


Il sindaco Veltroni e l'assessore Minelli (Politiche del Patrimonio e Promozione Progetti Speciali) hanno presentato il concorso internazionale per la progettazione del "Campidoglio Due": un polo amministrativo che ospiterà 33 dei 76 uffici comunali.

Sul Campidoglio, dove resteranno solo il Sindaco e il Consiglio Comunale, si libereranno 30.000 metri quadri, che saranno destinati a nuove aree museali. Un altro effetto positivo riguarda i conti del Comune: si risparmierà il novanta per cento delle spese d'affitto degli uffici (circa 36 milioni di euro), che verrà investito in servizi per i cittadini. Proprio i cittadini, infine, saranno favoriti da questa nuova organizzazione territoriale: i dipartimenti potranno dialogare più facilmente e gli utenti avranno ogni tipo di documenti senza dover girare la città (per questo Veltroni ha chiamato il progetto "Casa dei cittadini").

I progettisti che parteciperanno al concorso dovranno realizzare due obiettivi: funzionalità e modernità delle forme. Il complesso ospiterà infatti un centro commerciale, ristoranti, negozi, una Asl e sarà collegato all'Air Terminal di Ostiense, ideale porta d'ingesso al "Campidoglio Due". Ma anche sul piano estetico la progettazione del complesso affronterà subito una sfida: nella stessa area sorgerà un albergo che porterà la firma del noto architetto romano Massimiliano Fuxas (sul quale è in corso una mostra al MAXXI).

Il costo dell'operazione sarà di 240 milioni di euro, che arriveranno dalla vendita del palazzo Acea di piazzale Ostiense (127 milioni) e dalla vendita di altri immobili comunali.

PROMEMORIA 30 gennaio 2003 - Il Belgio da validità legale al matrimonio omosessuale


Un matrimonio viene popolarmente definito omosessuale, o gay, quando gli sposi sono dello stesso sesso. La nota e diffusa espressione -matrimonio omosessuale- infatti indica un regolare matrimonio, sia esso di tipo civile o religioso, i cui contraenti sono appartenenti al medesimo genere sessuale.
L'apertura del matrimonio alle coppie dello stesso sesso è in tutto il mondo una delle principali rivendicazioni della militanza omosessuale. Tale richiesta politica è tesa ad eliminare completamente dalla legislazione qualsiasi disparità di trattamento fra eterosessuali e omosessuali.
Belgio
Dal 30 gennaio 2003 il Belgio è il secondo Paese al mondo che riconosce il matrimonio tra individui dello stesso sesso. Come in Olanda la legge sul matrimonio gay ha visto la luce quando il partito cristiano-democratici non era al potere.
Per alcuni mesi sono state in vigore restrizioni sugli omosessuali stranieri desiderosi di contrarre matrimonio, poi cancellate con una nuova regolamentazione in vigore dal 2004 che, prescindendo dal sesso delle coppie che vogliono sposarsi, richiede ad almeno uno dei partner la residenza in territorio belga da minimo tre mesi.
Inizialmente la legge belga non permetteva alle coppie omosessuali l'adozione congiunta di minori e nel caso di figli di uno dei partner lo sposo, o il convivente, dello stesso sesso non poteva diventarne genitore; ora le cose sono cambiate con una riforma in materia di adozioni approvata in via definitiva il 20 aprile 2006 che entrerà in vigore a breve.
Il 22 luglio 2005 il governo belga ha annunciato che in totale si erano sposate 2.442 coppie

29 gennaio, 2007

NAPOLITANO: "IL TRATTATO UE NON E' UN CAPRICCIO"


MADRID - L'Europa unita non è solo una potenza economica e civile, è anche e soprattutto uno strumento di pacificazione che ha agito nel dopoguerra per superare i nazionalismi, per favorire il ritorno alla democrazia dei paesi dell'est. E oggi ancor più l'Europa unita e rinnovata nelle istituzioni è uno strumento importante per agire come attore mondiale, per incidere sulle crisi internazionali "senza mettere in forze la sua storica alleanza con gli Stati Uniti d'America e i suoi legami transatlantici, ma dandosi un più netto profilo e acquistando un suo distinto spazio di movimento".
E' il punto centrale della 'lectio magistralis' del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano all'Università Complutense di Madrid. Il capo dello Stato è partito dalla sottolineatura che il concetto di Europa risale al Medioevo, ha radici nelle civiltà greca, ellenistica e romana; che la storia è essenziale per rafforzare l'identità e l'autocoscienza dell'Europa, ma occorre evitare "una mitizzazione acritica" e non si devono cancellare "le pagine buie della storia dell'Europa né le diversità" al suo interno. Sapere che esiste una "comune cultura europea" è una essenziale fonte di unità e coesione. Perché l'Europa unita realizzi il suo sogno, deve superare la "soglia dell'unità politica" di fronte alla quale esita ormai da 50 anni. E, dunque, deve centrare l'obiettivo della Costituzione europea.
"Il Trattato costituzionale non è una velleità nominalistica, non è un capriccio o un lusso", ha ammonito a questo proposito il capo dello Stato. Quel testo "ha corrisposto a esigenze profonde" e "sarebbe grave" se fosse messo da parte. "Sconfesserebbe la firma dei capi di Stato o di governo di 27 paesi, 18 dei quali hanno già provveduto a ratificarlo". Napolitano ha invitato a superare ogni pessimismo, nello stesso tempo ha sottolineato che l'Europa politica subisce una impasse di fronte al "dogma della sovranità assoluta degli stati nazionali", posto in discussione la prima volta nel 1950 dalla Dichiarazione Schuman. Un dogma che fa ancora discutere. Nel 1957, poi, i Trattati di Roma aprirono la strada al Mercato Comune Europeo, a una integrazione economica che è stata uno dei grandi successi dell' Europa e ha a lungo oscurato che questo piano si aggiungeva a quello essenziale della pacificazione europea, del superamento dei nazionalismi, della diffusione della democrazia. In questo campo, del resto, l'Europa ha conseguito risultati straordinari: la fine delle dittature in Grecia, Spagna e Portogallo, "il contributo alla crisi dei regimi comunisti fino alla loro caduta". Eppure il progetto di Europa politica, "come soggetto politico ha però tardato a prendere corpo, ha incontrato profonde resistenze anche sul piano politico-istituzionale. Anche quando si è chiarito che l'Europa unita si realizza con "un incrocio tra due sovranità, l'una sovranazionale e l'altra "nazionale" l'impasse è rimasta, negli anni '90 ''sono poi intervenuti bruschi colpi di freno: l'esempio più clamoroso è il dopo-euro. Si è toccato un traguardo storico, l'unificazione monetaria, ma negli anni successivi non si è coronato il risultato col necessario governo dell'economia".

Tanto più grave, secondo Napolitano, è l'esitazione sulla via dell'Europa politica dopo l'allargamento e di fronte alle nuove responsabilità internazionali dell'Europa. E la sua conclusione, riprendere il cammino, e farsi carico del problema del consenso facendo conoscere le ragioni profonde della identità unitaria dell'Europa.

dal sito ANSA

Il Comune aiuta a "Riprendere il filo" contro violenza e sfruttamento


La moda contro la violenza e lo sfruttamento: "Per riprendere il filo. Percorso formativo per uscire dal disagio" è il titolo del progetto di formazione professionale rivolto a un gruppo di ragazze vittime di emarginazione e violenza.

Il progetto è un'idea del presidente di Alta Roma Stefano Dominella ed è realizzato in collaborazione con l'Assessorato della Politiche Sociali del Comune di Roma, Irfi (Azienda speciale per la Formazione della Camera di Commercio di Roma), la Provincia di Roma (che ha finanziato tutto il percorso formativo), CNA/Scuola di Moda 'Ida Ferri' (Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa) che ospita il corso. Il progetto inoltre si avvale del patrocinio del Segretariato Sociale Rai.
L'iniziativa ha tra i suoi obiettivi principali la formazione professionale di un gruppo di ragazze, molte delle quali provenienti dall'Est europeo, vittime di emarginazione e violenza. 12 donne, inserite per diversi motivi nel circuito di accoglienza del Comune di Roma. Tutte ragazze giovanissime (la più giovane ha 18 anni e la più grande 27), provenienti per la maggior parte da paesi dell'est Europa (6 Romania; 2 Bulgaria; 1 Moldava; 1 Albania; 1 Brasile; 1 Italia), con storie già molto pesanti alle loro spalle.
Alcune di loro (8 in particolare) provengono dal Progetto "Roxanne" del Comune di Roma per donne vittime di tratta sessuale. Donne che hanno condiviso viaggi simili, partendo dal loro paese alla ricerca di un futuro migliore. Al loro arrivo in Italia si sono trovate, invece, costrette con la violenza a prostituirsi. Donne che con il loro coraggio e con il sostegno del Servizio "Roxanne" sono riuscite a liberarsi dai loro sfruttatori, e stanno lavorando per avere un futuro diverso.
Le altre 4 invece sono state accolte nella rete del Comune di Roma per mamme con bambino in condizioni di fragilità. Finire per strada con un figlio piccolo purtroppo e' quello che può capitare a madri che non vogliono più subire la violenza dentro casa, che devono gestire separazioni segnate da gravi problematiche socio-economiche e da conflitti familiari, che vivono la difficile condizione di migranti. La costante è che queste donne sono sole con i loro figli a dover affrontare situazioni dure e difficili, ma sono anche donne piene di coraggio e capaci di reagire e pensare a un futuro migliore per loro stesse e per i figli che hanno messo al mondo.
Il laboratorio, coordinato da Deanna Ferretti e partito lo scorso 4 dicembre presso la Scuola di Moda Ida Ferri, prevede oltre 700 ore di corso e di attività didattica, volti alla formazione di modelliste. La prima parte del workshop prevede la realizzazione di veri e propri capi di abbigliamento ispirati alla tunica romana, che saranno presentati durante la sfilata del prossimo 29 gennaio.
In programma anche brevi lezioni di stile e storia della moda, tenute dalla storica del costume Bonizza Giordani Aragno. Da febbraio 2007 prenderà il via la seconda parte del corso, coordinato da Anna Fiorelli,. Alla fine del percorso didattico – luglio 2007 - le aspiranti modelliste avranno la possibilità di accedere a stage formativi presso note griffe italiane.
Un progetto che si fa anche portavoce delle esigenze di numerose aziende, della necessità urgente di 'modelliste', una figura fondamentale per le maison che, da qualche anno, sembra in via d'estinzione. Il corso avrà un tutor d'eccezione, lo stilista Santo Costanzo, creatore dei costumi del film Pinocchio di Roberto Benigni.

Wireless anche in periferia. Si impegni il Municipio a farci dare questo servizio al pari del centro della città.


Buongiorno,con questa e-mail desidero riportare l'attenzione del nostro Municipio (il 5° Municipio) e, tramite questa istituzione direttamente al Comune di Roma, sull'importanza (ma oggi direi meglio parlando di necessità) di rendere disponibili anche nelle periferie quelle infrastrutture che permettono la connettività veloce alle reti informatiche e, di conseguenza, l'accesso a servizi multimediali altrimenti inutilizzabili.
Vorrei segnalare, in particolare, il forte contrasto che emerge tra la pur lodevole iniziativa del Comune di dotare il centro della città e alcune aree verdi di una infrastruttura wireless Wi-Fi gratuita (vedi allegato) e il disinteresse e la svogliatezza dimostrata degli operatori delle telecomunicazioni (es. Telecom) ad estendere anche a Casal Monastero la disponibilità di una connettività ADSL degna di una periferia di una grande città, Roma, che rivendica (a ragione) di essere una delle città più importanti del mondo.
Mi piacerebbe che la consapevolezza del valore della nostra Città, portasse il Comune non soltanto a spendersi per trasformare il centro della città in una bella, moderna e attrezzata vetrina internazionale, ma anche a distinguersi per l'attenzione con cui sopperisce con iniziative autonome ed interventi efficaci (propri di chi abbia a cuore cittadini - ed elettori), le svogliatezze e le lungaggini di operatori che puntano solo a massimizzare il loro ritorno economico a discapito del servizio offerto.
Sarebbe dunque assai apprezzata un'iniziativa comunale, sponsorizzata apertamente dal Municipio 5 e sollecitata dai vari comitati di quartiere del nostro territorio, che conducesse alla realizzazione nelle aree del 5° Municipio (in particolare di Casal Monastero) non ancora raggiunte da ADSL di ulteriori accessi alla rete wireless gratuita del Comune di Roma (Hot Spot) in aggiunta a quelli previsti dal progetto "Roma wireless" (vedi allegato) ma destinati solo al cuore (turistico) dalla città.
Mi auguro che questa mia proposta abbia un seguito e una risonanza.
Sergio Vicàri

PROMEMORIA - 29 gennaio 1996 Un incendio distrugge il Teatro La Fenice di Venezia


Il Teatro La Fenice è il principale teatro lirico di Venezia. Più volte distrutto dal fuoco e riedificato, è sede di una importante stagione operistica e del Festival internazionale di musica contemporanea.
Storia
Costruito con estrema rapidità, malgrado imperversanti polemiche sul progetto, fu inaugurato il 16 maggio 1792 con l'opera di Giovanni Paisiello, I giochi di Agrigento. Il concorso per il progetto era stato indetto il primo novembre del 1789 e i lavori erano iniziati nell'aprile del 1790 sotto la direzione di Giannantonio Selva.
Fu distrutto dal fuoco il 13 dicembre 1836 e ricostruito identico all'originale.
Nel corso del XIX secolo è stato sede di numerose prime rappresentazioni di opere liriche di grandi autori italiani come Gioachino Rossini (Tancredi nel 1813 e Semiramide nel 1823), Vincenzo Bellini (I Capuleti e i Montecchi nel 1830 e Beatrice di Tenda nel 1833) e Giuseppe Verdi (Ernani nel 1843, Attila nel 1846, Rigoletto nel 1851 e La traviata nel 1853). Proprio La traviata, alla prima, fu sonoramente fischiata dal pubblico della Fenice.
Nel 1937 il teatro fu restaurato su progetto di Eugenio Miozzi.
Distrutto completamente da un incendio il 29 gennaio 1996, è stato riedificato - nello stile del precedente - in circa otto anni.
Il nuovo teatro è stato inaugurato il 14 dicembre 2003 con un concerto diretto da Riccardo Muti, che ha aperto le celebrazioni di una Settimana inaugurale.
Durante i lavori, le rappresentazioni dell'ente lirico veneziano hanno avuto luogo al Palafenice, una struttura provvisoria appositamente creata al Tronchetto, e al Teatro Malibran.

28 gennaio, 2007

UNA OSSERVAZIONE SULL’OCCUPAZIONE DEGLI STUDENTI PRESSO IL LICEO SCIENTIFICO “B.CROCE” A COLLI ANIENE DI ELIANA QUINTAVALLE


Ora che il “peggio” è passato, qualche riflessione in merito agli accadimenti ultimi nella nostra scuola, che lasciano perplessi in quanto una comunità che si identifica nella cultura e nella formazione dei giovani, si trova poi a doversi confrontare con procedimenti inquisitivi e repressivi che sostituiscono l’essenza dell’educazione: il confronto e il dialogo.
E’ difficile misurarsi, per noi docenti, con quella che è oggi la cultura giovanile, ma il disagio espresso dai nostri studenti, in forme anche confuse e velleitarie, è lo specchio di quanto il sociale offre, non solo ai giovani, ma anche a noi, e di cui siamo, in quanto adulti, responsabili. Non possiamo pertanto chiamarci fuori, nascondendoci dietro parole, belle quanto inutili in taluni contesti: azione disonesta, interruzione di dialogo educativo…Gli studenti hanno un loro modo di comunicare, che noi, in quanto adulti, docenti soprattutto, abbiamo il dovere di comprendere, senza pretendere che siano loro a dover comprendere il nostro, cosa che invece sta accadendo, a tutti i livelli, non solo scolastico: da un parte si coccolano e si viziano i giovani in quanto potenziali (e neanche tanto) consumatori, dall’altra si tende a strumentalizzare la loro incoscienza e la loro immaturità. In questi giorni, proprio per i fatti accaduti all’interno della nostra scuola, alcuni di noi si sono interrogati sui modi e sui contenuti della trasmissione culturale: che fosse inadeguata ai tempi lo avevamo capito, con cosa sostituirla e se era giusto è un dibattito che ci occupava e ci occupa. Intorno, a parte qualche rara voce, si percepisce il vuoto: a livello politico non si sente un reale interesse per i problemi della scuola, al di là di parole che la indicano surrettiziamente come primo punto all’odg di qualsiasi agenda politica: nei fatti non è così poiché il concreto risultano essere tagli, classi sovraffollate, strutture inadeguate ad un paese che si dice civile.
Nelle inchieste internazionali siamo sempre agli ultimi gradini: ci si batte il petto per un po’, ci si scandalizza, poi tutto rimane come prima, come sempre, in questo paese che lentissimamente si adegua (si adegua?) ai livelli di civiltà di altri paesi europei, e pure con fortissime resistenze. La maleducazione è imperante a tutti i livelli; l’arroganza è modello da imitare; la presunzione e la sua compagna, l’ignoranza, occupano la posizione principale…cosa resta ad una scuola che dovrebbe trasmettere i valori del bello, della cultura, le parole dei grandi autori, lo spirito critico, se non tentare giorno per giorno di arginare il cancro che avanza di un sociale insofferente di regole, cultura e principi di solidarietà? Con quali strumenti? E come può recuperare nei nostri giovani cresciuti a televisione e videogiochi il piacere della lettura? Della riflessione? Con quali strumenti, se non la parola e quindi l’ascolto, può convincerli che pensare è utile? Che razionale può essere altrettanto interessante che emotivo? Domande retoriche, che non possono trovare risposta in un piccolo gruppo di docenti che comunque ha ancora la forza di interrogarsi per capire se c’è una strada da intraprendere per aiutare questi nostri “disperati” studenti ad affrontare il loro futuro, a dare uno straccio di speranza.
Contestualmente invece, l’unica risposta che la nostra scuola si è trovata a dare all’occupazione è stata la repressione, ritenendo in buona fede che una sterzata di sano autoritarismo potesse in qualche modo mettere limiti a questo senso di onnipotenza che a volte i giovani manifestano. Per noi, per questo piccolo gruppo di docenti, non è la strada giusta. Crediamo ancora che il dialogo e il civile confronto siano gli strumenti fondamentali di una scuola autenticamente democratica e attenta alla formazione civile degli studenti. Non condividiamo l’inquisizione, ma siamo per la richiesta di spiegazioni; non condividiamo la repressione, ma siamo per la sanzione per chi non rispetta le regole comuni; non condividiamo l’intervento della forza pubblica nella scuola, ma crediamo nel confronto, anche aspro.
In questi giorni, dopo gli articoli sui giornali, i servizi televisivi, gli interventi a livello politico, ci chiediamo il perché di questo insano interesse nei confronti di una scuola di periferia, di cui non si parla mai (se non si conosce un giornalista) se fa una iniziativa importante sul piano culturale (e ne ha fatte tante), e che occupa oggi uno spazio che ci sembra tutto sommato rilevante all’interno della cronaca locale? Perché l’immagine della scuola è quella del dirigente e non quella di chi si scontra tutti i giorni con i problemi e le difficoltà sempre crescenti? Perché non si parla anche degli altri studenti oltre che di quelli che, loro malgrado, sono ora alla ribalta, dato che nella scuola ci sono più di 800 alunni? Perché la parte politica che oggi si precipita a prendere posizione (crediamo giustamente) non è altrettanto attenta nei confronti dei problemi delle periferie? Nella nostra zona per esempio c’è un unico cinema, che risponde alle esigenze di programmazione di una periferia, niente librerie, niente luoghi di aggregazione che non siano i centri sociali, la parrocchia o le pizzerie; la biblioteca comunale, che, insieme alla biblioteca e all’associazione culturale del nostro liceo, funzionava da centro di iniziative culturali è chiusa da due anni perché i lavori per la ristrutturazione della nuova sede vanno al rallentatore, quando vanno…naturalmente non c’è un teatro…Come si può dar torto a giovani che protestano perché chiedono spazi di incontro? O perchè chiedono che si argini il fenomeno della droga o che si riparino porte e finestre della propria scuola? Perché non approfittare invece di questo barlume di partecipazione democratica e, ragionando con loro, portare, con loro, queste richieste nelle stanze dei bottoni? Andare contro le istanze socio-culturali è perdente: la memoria storica dovrebbe supportare il nostro ragionamento, trovando nel ’68 e nei successivi anni ’70 il riferimento. Non si scontentano i giovani: lo abbiamo capito già dal ’68, che pur con la sua repressione ha dovuto cedere a rivendicazioni pure giuste: le forze politiche li ascoltano perché sono il futuro.
Ci ha fatto piacere che il presidente del V Municipio, l’assessore alle periferie del Comune di Roma, l’assessore alle Politiche della Scuola della Provincia di Roma siano venuti a parlare con gli studenti: è bene che i giovani si confrontino da subito con i loro referenti, che capiscano che la politica non è un’entità separata dalla vita reale, ma ci piacerebbe ancora di più che i giovani si appassionassero alla politica, che la sentissero come parte integrante della loro vita culturale: questo è compito dei politici, che ci auguriamo una volta finito questo psicodramma, continuino a cercarli come interlocutori privilegiati. Possiamo suggerire di invitarli nei loro uffici? Mostrare loro come funziona un Ente Locale?.
Nostro compito, compito della scuola è quello di educarli alla partecipazione democratica, ai principi della convivenza civile al rispetto dell’altro, ai principi di solidarietà. E’ sempre più difficile, ma continueremo a farlo.

VINICIO CAROCCI CI HA LASCIATO!

Vinicio? E chi non lo conosceva a Torraccia!
Vinicio non era soltanto un”abitante di Torraccia” Vinicio era “Una Istituzione!!!”
Tutti noi siamo rimasti di ghiaccio quando abbiamo saputo che questa notte ci ha lasciato.
Siamo tutti costernati e saremo presenti, martedì 30 alle ore 14.00,
alle esequie che si svolgeranno presso la chiesa di Torraccia.
Intanto... le più sentite condoglianze da parte di tutti noi ai suoi due figli ai nipoti e a tutti i suoi parenti.
Gli amici di VINICIO a Torraccia.

PROMEMORIA 28 gennaio 1986 - Lo Space Shuttle Challenger esplode subito dopo il decollo uccidendo tutti e sette gli astronauti a bordo


Lo Space Shuttle Challenger (denominazione NASA OV-99) era uno Space Shuttle della NASA. Il Challenger fu il secondo Shuttle a prendere servizio (dopo il Columbia) e venne costruito utilizzando un body frame (STA-099) che inizialmente era stato prodotto per essere usato come test.
Il viaggio inaugurale avvenne il 4 aprile 1983 e successivamente compì altri otto viaggi di andata e ritorno verso un'orbita terrestre bassa, prima di essere distrutto durante il lancio della sua decima missione (STS-51-L) il 28 gennaio 1986 (disastro dello Space Shuttle Challenger). Il Challenger è uno dei due Shuttle persi in missione, l'altro è il Columbia. I detriti raccolti sono depositati in dei silos missilistici decommissionati al Cape Canaveral Air Force Station. Il Challanger fu destinato al volo dopo che fu scoperto che era più economico ricostruire il STA-099 piuttosto che adattare lo Space Shuttle Enterprise (OV-101). Inizialmente il Challenger non era stato pensato per eseguire viaggi spaziali.

27 gennaio, 2007

GIORNATA DELLA MEMORIA sintesi delle iniziative istituzionali


Impedire che sullo sterminio di 6 milioni di ebrei scenda l'oblio: nella data ufficiale della ricorrenza del Giornata della memoria, sono stati in molti a ricordarlo.
Il presidente Romano Prodi ha invitato a 'non dimenticare il passato per ammonire tutti affinche' queste cose non debbano piu' accadere'. 'Nel Giorno della memoria - ha detto in un messaggio inviato alla manifestazione di Carpi - noi diciamo a voce alta che non li dimenticheremo mai. Che non dimenticheremo i milioni e milioni di donne, di bambini e di uomini vittime della Shoah, uno sterminio a tal punto inumano da averci fatto promettere 'mai piu''.
Cosi' come il presidente del Senato Franco Marini, in visita al Museo di Via Tasso a Roma, sottolinea con forza che 'l'impegno delle istituzioni repubblicane e della politica, di tutta la politica, e' quello di non dimenticare una fase cosi' orrenda e atroce della storia dell' umanita' come lo sterminio del popolo ebraico'.
E mentre il ministro della Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni parte con 600 studenti italiani per vedere il centro dell'orrore omicida - il campo di Auschwitz - e portare i 'sassi della memoria' come e' uso ebraico, Arturo Parisi, ministro della difesa, mette l'accento sul fatto che oggi 'e' soprattutto il giorno della memoria delle responsabilita'.
C'e' - sottolinea - 'un mea culpa da fare'. Il segretario dei Ds Piero Fassino, in visita alla Sinagoga di Bologna, dice che la lotta al negazionismo 'va fatta soprattutto sul terreno culturale'. 'Capisco - aggiunge - la finalita' di chi ha pensato di introdurre tutto cio' in una legge, ma dubito che sia la maniera piu' efficace: non e' un problema normativo ma un problema culturale'.
E il ministro Mastella osserva che il ddl licenziato venerdi scorso 'e' un passo importante in questa battaglia di cultura e civilta' fondamentale per una convivenza sociale improntata al rispetto reciproco, al dialogo e al confronto'. Il vice presidente della Ue Franco Frattini invita a ricordare come tutto 'quello divenne possibile'. 'Dobbiamo ricordare - aggiunge - come l'odio e il pregiudizio compressi si sparsero attraverso le parole, e come divennero politica, legge e pratica ufficiale dello stato'. Non solo la politica ricorda pero': ad Ancona e a Roma, durante l'inaugurazione dell'anno giudiziario, e' stato osservato un minuto di silenzio per le vittime dell'Olocausto.
Cosi' come all'aeroporto internazionale di Fiumicino dove, a mezzogiorno, tutte le attivita' aeroportuali, dai check-in alle biglietterie, sono state sospese per osservare un minuto di silenzio in memoria di quanto furono uccisi. Oltre che alle vittime la memoria e' stata anche per chi accorse in aiuto: tra questi il nonno della moglie di Umberto Bossi, Calogero Marrone, capo dell'Ufficio Anagrafe di un comune del varesotto, che fra l'autunno 1943 e il gennaio '44, aiuto' centinaia di ebrei e di antifascisti a sfuggire alla cattura. Arrestato, mori' a Dachau nel 1945. L'ambasciatore di Israele presso la Santa Sede, Oded Ben Hur, ha definito oggi 'coraggioso' l'intervento del presidente Napolitano su antisionismo e antisemitismo, ma anche sottolineato che, 63 anni dopo Auschwitz, Israele e' costretto ancora a 'dover giustificare la propria esistenza'. Proprio nello stesso giorno in cui da Teheran arrivano nuove invettive contro la sopravvivenza dello stato ebraico da parte del presidente Ahmadinejad.

D'ALEMA, INACCETTABILI PAROLE AHMADINEJAD
ROMA - Le dichiarazioni del presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad sulla "scomparsa di Israele "sono inaccettabili". Lo ha detto oggi il vice presidente del consiglio e ministro degli esteri Massimo d'Alema, sottolineando come " proprio nella giornata della memoria occorra ribadire con forza il diritto di tutti i popoli e di tutti i Paesi alla sicurezza, alla pace e allo sviluppo nel rispetto reciproco ed in un clima di costruttiva collaborazione".
dal sito ANSA

IL CORAGGIO DELLA MEMORIA 2007 Quinta edizione



LA MEMORIA LAVORA PER IL FUTURO
Questi gli appuntamenti a Roma che l'Associazione Benedetto Croceper per il quinto anno consecutivo,ha organizzato a Roma e non solo Gennaio La Shoah
Martedì 23 ore 8,30
Lunedì 29 ore 8,30
s.m.s. Fellini, via Belforte del Chienti
I Sopravvissuti raccontano
Le 3° classi incontrano Josef Varon
Deportato originario di Rodi

Venerdì 26 ore 10
S.m.s. Fellini, via B. dal Chienti, via Buazzelli,
via Pergola
Proiezione della memoria

Mercoledì 23 ore 17-19
141° C.D. San Cleto—plesso Palatucci
La Shoah insegnata ai bambini
Corso di formazione per bambini e genitori
Dott.ssa Antonella Tiburzi dell’A.N.E.D.

Martedì 30 ore 17,30
S.m.s. Di Liegro, via Cortina, 70
Shoah Fondation presenta
Volevo solo vivere di Mimmo Calopresti
Introduce Pupa Garriba
Febbraio I Ricordi
Martedì 6 ore 17-19
141° C.D. San Cleto—plesso Palatucci
La Shoah insegnata ai bambini
Corso di formazione per bambini e genitori
Giovedì 8 ore 14,30
Teatro Vittoria
Gli studenti del Liceo Croce partecipano al progetto
Leggere Roma e presentano:
La scuola, la storia, il territorio

Marzo L’evoluzione e i pregiudizi
Giovedì 1 ore 17-19
Mercoledì 7 ore 17-19
141° C.D. San Cleto-plesso Podere Rosa
La Shoah insegnata ai bambini
Corso di formazione per bambini e genitori
Dott.ssa Antonella Tiburzi dell’A.N.E.D.
Venerdì 16 ore 16
Aula conferenze Liceo Croce
Osservatorio scientifico
Giorgio Rufo, Destrobisiol presentano i risultati della ricerca
Aprile I modelli di sviluppo
Ore 10
Aula Magna Liceo Croce
Da consumista inconsapevole a consumatore equo e solidale
Giochi di ruolo presentati dagli studenti
Martedì 17 ore 15
L.S. Newton, viale Manzoni
L’acqua: un diritto, ma non per tutti

Venerdì 20 ore 11.30
Casa Pasolini, via G. Tagliere
La scuola, il territorio, lo scrittore
A cura della terza A del Liceo Croce
Lunedì 23 ore 9,30
Aula Magna Liceo Croce
La scuola, la storia, il territorio
Lettura teatrale a cura di Vittorio Continelli
Dal 22 al 26 gennaio
Visione del film Jakob il bugiardo
Sabato 27 gennaio ore 10,30
Aula teatro I.C. di Lercara Freddi
Laboratorio teatrale Gocce di Memoria
a cura di Antonella Barracato e Raffaele De Vincenzi
Liceo scientifico Benedetto Croce
S. Media Statale Luigi Di Liegro
141° Circolo didattico S.Cleto
S. Media statale Federico Fellini
I.I.S.S. Sibilla Aleramo
L’Associazione culturale “B. Croce”
Coordinamento Associazioni AQ30
L’Associazione culturale Benedetto Croce prosegue il progetto dedicato alla riflessione e alla memoria, destinato agli studenti di ogni ordine e grado di studi e alla cittadinanza, condividendo la proposta con altre scuole, enti e associazioni. Si affronteranno, senza pretesa di esaurirle, grandi tematiche legate alla Storia e alle storie, quali le donne, l’emarginazione, l’evoluzionismo, il lavoro,l’emigrazione, con una serie di manifestazioni che copre l’intero anno scolastico a formare, come dice Portelli, un “calendario civile della memoria”. Ideazione e progettazione:
Roberto Chiappini, Adriana Pirpan,
Eliana Quintavalle, Marina Romano
Organizzazione:Roberto Chiappini, Daria De Carolis, Lucia Preciuttini , Mario Melis, Carla Novello, Patrizia Paglia, Domenico Plataroti , Rosa Sessa
Coordinamento organizzativo Toscana:
Paolo Bottari, Anna Ghilardi
Coordinamento organizzativo Sicilia:
Anotonella Barracato
Coordinamento organizzativo generale: Eliana Quintavalle
Segreteria: Maria Laura Filanti

26 gennaio, 2007

LA STORIA - 27 gennaio Giornata della Memoria


La "Giornata della Memoria" è stata istituita dal Parlamento Italiano nel 2000 per ricordare le vittime delle persecuzioni fasciste e naziste degli ebrei, degli oppositori politici, di gruppi etnici e religiosi dichiarati da Hitler indegni di vivere La data prescelta è quella dell' anniversario della liberazione del campo di sterminio nazista di Auschwitz (vicino a Cracovia in Polonia) avvenuta ad opera delle avanguardie della Prima Armata dell' Armata Rossa (comandata dal maresciallo Koniev) il 27 gennaio 1945. Gli ebrei deportati dall' Italia e dal Dodecaneso furono 8.566, di cui 5.557 morirono di stenti o nelle camere a gas. Nella "Giornata della memoria" si ricordano anche quanti lasciarono la vita ad opera del fascismo e del nazismo durante gli anni che precedettero la Seconda Guerra Mondiale e, durante questo conflitto scatenato in Europa dalla Germania, e in Asia dal Giappone, cui si affiancò, in Europa e in Africa, l' Italia di Mussolini. Mai nella storia dell' umanità vi era stata una catastrofe di tale portata provocata da esseri umani. Nelle guerre d' invasione e coloniali, nella Guerra di Spagna e nella prima fase della Seconda Guerra Mondiale i militari italiani sacrificati dal fascismo furono circa da 400 a 500 mila tra morti accertati e dispersi. Nella seconda fase, dopo l' 8 settembre 1943, con l'invasione del nostro territorio da parte della Germania, cui si unirono i collaborazionisti della Repubblica di Salò, la Resistenza ebbe 53,500 partigiani e patrioti uccisi, più di 40mila militari morirono nei lager nazisti, 87 mila nel corso della campagna d' Italia del Corpo Italiano di Liberazione inquadrato nelle forze armate degli Alleati, 52.127 civili morirono a causa delle stragi nazifasciste o sotto i bombardamenti. Complessivamente le vittime della Seconda Guerra Guerra Mondiale sono 32 milioni, di cui 20 milioni civili i più vecchi, donne, bambini. A loro bisogna aggiungere le vittime dei campi di sterminio nazisti e giapponesi : 26 milioni, di cui 6 milioni di ebrei. Nei lager nazisti furono soppressi anche detenuti politici, militari catturati durante la campagne di Polonia, Russia, nei Balcani, zingari, testimoni di Geova, omossessuali, appartenenti a etnie slave. Gli ebrei romani deportati sono 1023, di cui 16 sopravvissuti, una sola tra le donne. Non pochi romani non di religione ebraica morirono nei campi di lavoro forzato. E' ancora in corso la ricerca da parte dell' ANED e dell' ANPI. Nel ricostruire la storia della deportazione, l'ANED e l'ANPI hanno trovato ad esempio documenti relativi alla partenza da Roma il 5 gennaio 1944 di un convoglio diretto a Dachau, in Germania, e poi dopo cinque giorni di sosta dirottato a Mauthausen, in Austria, con 480 uomini, di cui 11 ebrei, gli altri schedati come politici antifascisti, anche di vecchia data, cui nomi, come quelli degli ebrei rastrellati nel Ghetto e in altre zone della capitale il 16 ottobre 1943, figuravano nelle liste consegnate ai nazisti dai collaborazionisti fascisti. La ricerca dell' ANED e dell'ANPI, relativa ad altre deportazioni di italiani non ebrei - ancora incompiuta nonostante siano trascorsi più di sessant'anni- è dunque, prima di giungere ad un risultato esaustivo, ancora in parte da svolgere, resa difficile dalle difficoltà di reperire documenti e testimonianze, disperse o occultate, come accadde con le stragi di cittadini innocenti, commesse dai nazifascisti, certamente, anche queste, più numerose di quante ne annoveri la storia.

Giornata Mondiale della Memoria 2007. Iniziative in Provincia di Roma


In occasione della "Giornata Mondiale della Memoria 2007" la Provincia di Roma organizza e promuove iniziative e occasioni di incontro per ricordare la storia del popolo ebraico e la Shoah e per riflettere in generale sulle forme di persecuzione e discriminazione in tutti i tempi

“Alle radici dell’odio… per non dimenticare” è l’iniziativa dell’Assessorato provinciale alle Politiche della Scuola in collaborazione con l’Upter (Università Popolare di Roma). Quattro giornate – dal 24 al 27 gennaio – dedicate a ripercorrere le origini e la storia della Shoah. Gli incontri si svolgeranno presso l’Auditorium dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Enrico Mattei” a Cerveteri.

La finalità dell’iniziativa, rivolta a studenti e docenti delle scuole e degli Istituti presenti sul territorio del Comune di Cerveteri e dei comuni limitrofi, alle famiglie e a tutta la cittadinanza, è quella di presentare, in un’ottica di reale interazione e scambio intergenerazionale, il susseguirsi degli eventi di quegli anni. Come è noto, con il termine Shoah ci si riferisce principalmente allo sterminio sistematico di circa 6 dei 9,5 milioni di ebrei che vivevano in Europa prima della seconda guerra mondiale. È infatti importante che il bagaglio delle conoscenze e delle esperienze non vada sprecato e disperso, stabilendo quindi un legame tra passato e presente che induca a riflettere in generale sul dramma della sopraffazione, della violenza e del razzismo. In tal senso, si propongono oltre ai film classici sulla condizione delle comunità ebraiche in Italia e nel mondo, alcuni lavori cinematografici che raccontano il dramma più globale della violenza razzistica, spesso determinata da ragioni di carattere economico, sociale e di potere, non solo nei confronti degli ebrei, ma anche verso altre popolazioni oggetto di discriminazione e di violenza.

Gli incontri previsti saranno coordinati in modo da fornire un quadro completo del periodo storico, inquadrato secondo molteplici prospettive e punti di vista, ogni volta sottolineando come, in assenza di una verità storica assoluta, ci si possa avvicinare ad una spiegazione dei fatti - il più possibile vicina al reale – solo tramite il confronto, lo scambio di idee e di esperienze vissute. Alla presentazione dei film in programma si accompagnerà l’introduzione e la spiegazione circa il modo in cui i processi psico - cognitivi e le spinte di carattere socio-antropologico nonché politico-economico, concorrano all’elaborazione del concetto di diversità e alla nascita della paura nei confronti del diverso. Tutto sarà analizzato tenendo conto di come e quanto l’odio razziale abbia connotato diverse epoche storiche e contesti socio-culturali, sottolineando altresì quali fattori facciano dell’Olocausto un “unicum” storico.

Di fondamentale importanza saranno, in occasione della prima e della seconda giornata di incontri, l’intervento dell’ANED (Associazione Nazionale Ex Deportati), che con la propria testimonianza favorirà il percorso rievocativo degli eventi, mirando al consolidamento di una memoria storica e civile condivisa e quello dell’IRSIFAR (Istituto Romano Studi d’Italia dal Fascismo alla Resistenza), che punterà l’attenzione sulla nascita del pregiudizio e sulla proclamazione delle leggi razziali in Italia durante il Regime fascista.

PROGRAMMA
(ingresso libero)
- 24 gennaio ore 16.00
Proiezione del film “Confortorio” di Paolo Benvenuti* (1992)
Testimonianza Dott.ssa Vera Michelin-Salomon (ex deportata politica) - ANED (Ass. Naz. Ex Deportati)
*Sarà presente il regista.
- 25 gennaio ore 16.00
Proiezione del film “Ogni cosa è illuminata” di Liev Schreiber (2005)
Intervento Dott.ssa Antonella Martini “La costruzione e l’uso sociale del pregiudizio”
Intervento Dott.ssa Irma Staderini - IRSIFAR (Istituto Romano Studi d’Italia dal Fascismo alla Resistenza): “Il pregiudizio e le leggi razziali in Italia”
- 26 gennaio ore 16.00
Proiezione del film “Un'Arida Stagione Bianca” di Euzhan Palcy (1988)
Intervento Dott.ssa Antonella Martini “La costruzione e l’uso sociale della Memoria”
- 27 gennaio ore 16.00
Proiezione del film “Hotel Rwanda” di Terry George (1992)
Proiezione del corto “1943-1997” di Ettore Scola (sintesi mirabile di collegamento tra la violenza antiebraica e la discriminazione contemporanea nei confronti degli immigrati)
Esibizione del gruppo musicale Prasada che attraverso musiche ebraiche accompagneranno la lettura di brani e pagine letterarie.
L’introduzione generale alle tematiche, il coordinamento dei dibattiti e degli interventi in programma saranno affidati al Dott. Mauro Castagno.

“Il Triangolo rosa”È l’iniziativa realizzata, in occasione della giornata del 27 gennaio, con il contributo dell’Assessorato provinciale alle Politiche del Lavoro e alla qualità della vita.
Si tratta di una mostra di arte contemporanea, in cui grandi maestri realizzano un “viaggio” per raccontare la persecuzione degli omosessuali durante la seconda guerra mondiale.
L’esposizione è ospitata presso il Centro Culturale Cappella Orsini (Via Grotta Pinta n. 21) dal 27 gennaio al 16 febbraio. Orario di ingresso: ore 14 – 19; informazioni al n. 066877965.

27 gennaio Giorno della Memoria. Contro l'oblio, un invito a studiare e riflettere


Nell'anno 2000 il Parlamento italiano ha fissato al 27 gennaio il Giorno della Memoria, in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni subite dal popolo ebraico e dai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti. Una Risoluzione ONU del 1° novembre 2005 ha quindi scelto lo stesso giorno per dedicarlo alle vittime dell'Olocausto in tutto il mondo.
La ricorrenza cade il 27 gennaio perché è il giorno in cui, nel 1945, l'Armata Rossa ha aperto i cancelli del campo di sterminio di Auschwitz, rivelando al mondo le atrocità che vi erano state compiute.
Numerosi appuntamenti, tutti ad ingresso libero, sono stati organizzati in città; incontri che costituiscono importanti occasioni di riflessione e ricordo.
La Casa della Memoria e della Storia, in via S.Francesco di Sales 5, a Trastevere, offre un intenso programma articolato su due giorni di attività, proposte che hanno visto la partecipazione delle Associazioni residenti e dell'Istituzione delle Biblioteche di Roma.
Il programma completo del 26 e 27 gennaio, che prevede, fra l'altro, l'inaugurazione delle due mostre "Pagine contro l'oblio" e "Omocausto, lo sterminio dimenticato degli omosessuali", si può consultare sul sito www.casadellamemoria.culturaroma.it
Anche il Teatro Tor Bella Monaca propone il 27 gennaio due iniziative, rivolte in particolare modo ai giovani. Alle 10, "Volevo la luna", presentazione del libro di Pietro Ingrao; alle 21, "Pagine di memoria", lettura drammatizzata di alcuni brani a cura di Michele Placido.
Info: www.teatrotorbellamonaca.it
Il 28 gennaio, domenica, data scelta per rispettare il sabato ebraico, viene inaugurata alle 17, nello spazio di Vetrina Roma in piazza dei Cinquecento, la mostra degli artisti israeliani Micha Ullman e Amit Epstein, e del russo Victor Alimpiev. E' previsto anche un concerto della Jazz Band Aaron Weiss – Quartet. L'esposizione, che è inserita nel progetto "Holocaust Art/Annual Remembering People", sarà aperta fino al 6 febbraio, con orario 11 – 18.
Sempre domenica 28 gennaio torna nella Sinagoga di Ostia Antica l'appuntamento biennale con "Arte in memoria", la rassegna di arte contemporanea a cura di Adachiara Zevi, che vede ogni anno artisti diversi cimentarsi con questo tema drammaticamente attuale in un luogo altamente significativo come la Sinagoga. Per facilitare la visita alla mostra, il Municipio XIII e Trambus garantiscono un servizio navetta con partenza dall'ingresso degli Scavi fino alla Sinagoga.
In occasione di Arte in memoria 4, Carlo Quartucci e Carla Tatò presentano "Quando le immagini, le nuove immagini generano", una serie di rappresentazioni a Teatr' Arteria (vicolo Scavolino 64/a) e al Teatro Belli (piazza Sant' Apollonia) dal 28 gennaio all'11 marzo.
Sabato 27 e domenica 28 gennaio alle 20.30 l'orchestra e il coro del Teatro dell'Opera di Roma dedicheranno due serate alla Giornata della Memoria; sarà eseguita la "Missa solemnis" in re maggiore op. 123 per soli, coro e orchestra di Ludwig van Beethoven nel suggestivo scenario della basilica di Santa Maria sopra Minerva (piazza della Minerva 42). Dirigerà l'orchestra il maestro Gianluigi Gelmetti, direttore musicale del Teatro
I biglietti d'ingresso a Santa Maria sopra Minerva, fino a esaurimento della capienza della basilica, potranno essere ritirati esclusivamente alla biglietteria del Teatro dell'Opera (piazza Beniamino Gigli 1) a partire da venerdì 26 gennaio, orario 9-17. Per informazioni: telefono 06481601 e www.operaroma.it
Il Campidoglio, dal suo canto, ha presentato il 25 gennaio una nuova iniziativa che vedrà coinvolte le scuole superiori del progetto "Noi Ricordiamo" e l'Ufficio del Decoro Urbano, contro la presenza di scritte antisemite e razziste in città.
Il progetto prevede la formazione di gruppi di lavoro di studenti a cui viene affidato il compito di vigilare, segnalare e poi cancellare eventuali scritte antisemite, razziste e negazioniste che dovessero comparire nel perimetro delle mura degli istituti scolastici e nei luoghi della Memoria vicini alle scuole.
Le scuole che hanno dato l'adesione al progetto, in questa prima fase sperimentale, sono il Liceo Cavour che avrà la cura dell'area di Via Tasso; il liceo Morgagni e il liceo Montale che avranno la cura dell'area di Forte Bravetta; l'Istituto Armellini che avrà cura dell'area delle Fosse Ardeatine.
Inoltre, altri appuntamenti, anch'essi nella giornata di giovedì 25 gennaio, hanno dato il segno dell'importanza che riveste la Giornata della Memoria: il sindaco Walter Veltroni, il ministro dell'Universita' e della Ricerca Fabio Mussi e il rettore dell'Università Roma Tre Guido Fabiani hanno presentato in Campidoglio la seconda edizione del master internazionale di II livello in "Didattica della Shoah" della Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università Roma Tre.
Infine, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ricevuto al Quirinale i partecipanti al viaggio ad Auschwitz promosso dal Comune di Roma per le scuole lo scorso novembre. Gli studenti delle 57 scuole sono stati accompagnati dal sindaco Walter Veltroni, dall'assessore alle Politiche educative e scolastiche Maria Coscia e dai testimoni sopravvissuti al campo di sterminio.
Anche i Municipi parteciperanno attivamente alla buona riuscita della Giornata della Memoria.
"Parte il Treno della Memoria dal Municipio Roma XI" : undici ragazzi tra i 13 e i 16 anni, dell'XI Municipio, faranno parte della delegazione che, ripercorrendo le tappe dei treni che conducevano ad Auschwitz e Birkenau, arriverà fino agli stessi campi di concentramento.
Attraverso visite ed incontri i ragazzi avranno l'opportunità di approfondire la conoscenza di alcuni degli episodi più disumani della storia, ripercorrendo le tappe delle deportazioni e vedendo con i propri occhi quei campi di sterminio in cui tantissime persone rimasero vittime della ferocia nazista. Durante il viaggio i ragazzi produrranno dei video che poi presenteranno nella propria scuola. Il Municipio organizzerà poi un incontro con tutte le scuole medie della zona per raccontare questa esperienza. www.comune.roma.it/municipio/11
Il II Municipio ha organizzato invece, presso l'Auditorium del San Leone Magno, alle 9,30 del 26 gennaio, "I diritti negati", un incontro per capire e non dimenticare. Parteciperanno rappresentanti del Municipio, delle scuole, del Centro di Cultura Ebraica della Comunità Ebraica di Roma ed esponenti della Fondazione CDEC. Nel corso dell'appuntamento, proiezioni video, domande, racconti, testimonianze e musica klezmer.

PROMEMORIA 26 gennaio 2001 Un terremoto colpisce Gujarat (India), causando più di 20.000 morti


Il Gujarat è uno stato dell'India con una popolazione di 50.596.992 abitanti (2001). Capitale dello stato è Gandhinagar. La lingua ufficiale è il gujarati.
Alle ore 03:16 GMT del 26 Gennaio 2001 una forte scossa di terremoto ha colpito la regione del Kachchh, nella provincia indiana del Gujarat. Il sisma, di Mw 7.6 (Mo=2.8*10**20 Nm), ha avuto origine a circa 20 km a NE della città di Bhuj. Le coordinate epicentrali sono 23.40N 70.32E. La profondità ipocentrale è di circa 18 km. La struttura che lo ha originato è orientata est-ovest con un meccanismo focale di tipo inverso, una blind thrust in quanto non sono stati rilevati indizi di fagliazione superficiale.
Il forte sisma ha provocato il crollo di edifici persino ad Ahmadabad, la principale città del Gujarat, distante circa 240 km dall'epicentro ed è stato avvertito anche a Bombay.
In passato la regione è stata interessata da altri forti terremoti originati dalla collisione della placca Indiana con quella Euroasiatica.
In particolare si pensi al sisma del 1819 - Ms 7.8
(si veda mappa dei risentimenti confrontata con quella del 2001) da visualizzare con Internet Explorer.
Nel Rann di Kachchh, la zona desertica a Nord dell'area epicentrale, sono evidenti fenomeni di liquefazione. Essi hanno portato in superficie falde acquifere e corsi d'acqua sommersi da molti anni. Ciò ha prodotto la nascita di veri "vulcani di fango" per decine o centinaia di metri, con pozze d'acqua profonde anche 120 cm. Non sono evidenti indizi di fagliazione superficiale.
La regione del Kachchh è bordata ed attraversata da una serie di strutture attive allineate est-ovest, quali la Nagar Parkar a nord, la Kathiwar a sud. Altre strutture principali identificate nella regione sono la Katrol Hill Fault, la Kachchh Mainland Fault, la Banni Fault, la Island Belt Fault e la Allah Bund Fault

25 gennaio, 2007

SHOAH,CARCERE FINO A 12 ANNI PER CHI FA APOLOGIA MA IO CREDO CHE QUESTA PROPOSTA SIA CONTROPRODUCENTE!


L'introduzione nel codice penale del reato di "istigazione a commettere crimini contro l'umanità e di apologia dei crimini contro l'umanita", punito con il carcere da tre a 12 anni. E' questa la principale novità della bozza di ddl preannunciato dal ministro della Giustizia Clemente Mastella per punire i negazionisti della Shoah. Il testo, composto di sette articoli, è stato trasmesso dal dicastero di Via Arenula a Palazzo Chigi per l'esame in pre-consiglio dei ministri. Il ddl risulta all'ordine del giorno della riunione del consiglio di oggi.
Questa è la proposta che oggi Mastella presenterà. Io credo invece che questa proposta sia controproducente o peggio pericolosa.
Io credo che questa proposta possa dare in mano a neonazisti e neofascisti la bandiera della libertà di pensiero e questo sarebbe un guaio enorme. Inoltre non può essere una legge a cambiare i comportamenti e i modi di pensare. Questo lungo lavoro che deve svolgerlo la CULTURA. E’ l’unico vero rimedio alla ignoranza di chi nega, per esempio, la shoa

PROMEMORIA 25 gennaio 1961 - Esce La carica dei 101, film di animazione di Walt Disney


La carica dei 101 è uno dei lungometraggi di animazione Disney.
Trama
La vita di due giovani maschi procede monotona nella Londra dei primi anni '40 sino a quando uno dei due scapoli decide che è ora di cambiare. La decisione è presa da Pongo, un cane di razza dalmata compagno di vita dell'umano e inesperto compositore di musica Roger. I due vivono in un appartamento nei pressi del parco comunale. Quando Pongo appostato alla finestra di casa nota una coppia di femmine adatta a loro dirigersi al parco coinvolge l'ignaro Roger in un roccambolesco incontro; tanto buffo quanto risolutore. Tra le rispettive coppie nasce l'amore. Roger sposa la bionda Anita e ... Pongo "sposa" la maculata Peggy. Nella nuova casa in cui i quattro sono andati a vivere, coadiuvati dalla simpatica governante Nilla, vengono al mondo 15 cuccioli dalmata. Tutto procede ben ma ecco apparire una vecchia compagna di scuola di Anita: l'eccentrica e benestante Crudelia De Mon - uno dei migliori personaggi cattivi delle storie Disney - che sapendo della nascita dei cuccioli e sbandierando spuduratamente la sua superiorità economica si offre di acquistare tutti i cuccioli. Il suo intento reale è quello di utilizzare la pelle dei cuccioli per realizzare pellicce maculate, l'enorme passione della sua vita. Per fortuna Roger si oppone categoricamente alla vendita. Crudelia, di nome e di fatto, assolda allora due manigoldi per rapire e uccidere i cuccioli. Nonostante Orazio e Gaspare siano due veri imbecilli riescono nell'intento di sottrarre i piccoli cani alla governante quando questa rimane sola ad accudirli. Scotland Yard, indaga allo strano rapimento, ma a questo punto i genitori Pongo e Peggy capendo che gli umani non sono in grado di rintraccarli lanciano un disperato grido di aiuto ai loro simili. In men che non si dica il "telegrafo canino" è innescato. Il passa parola che i cani di tutta la città raccolgono e amplificano rimbalza sino ai limiti della città. Anche gli animali della provincia e della campagna circostante recepiscono la richiesta di aiuto e proprio alcuni di essi si accorgono quasi per caso che nella apparentemente chiusa casa De Mon vi sono nascosti un paio di loschi individui, circondati da decine e decine di cuccioli di cane dalmata. I cuccioli rapiti sono tra di loro. Appena la notizia della scoperta del luogo dove sono tenuti prigionieri i loro piccoli raggiunge (sempre con telegrafo canino) Pongo e Peggy quasti si indirizzano immediatamente in loro soccorso ...

24 gennaio, 2007

Voi che siete sicuri......."


Giornata della Memoria in Tiburtina.

"27 Gennaio 2007, ore 09,00, Aula Magna ITIS "A.Meucci".
Via del Tufo, 27 ai Monti Tiburtini.

Proiezione del film "L'Oro di Roma", di C. Lizzani.
Lettura da' "16 Ottobre 1943" di G. Debenedetti
a cura di Elena Ferrari

Intervengono
Giulia Coen
Primo de Lazzari (ANPI)
Guido Biancheti (ANED)
Roberto Chiappini (Associazione Croce)
Rosa Sessa (Delegata alle politiche scolastiche del V Municipio)
Claudio Laudisa (Delegato alla Memoria del V Municipio)

Coordina
Antonio Medici (Vice Presidente V Municipio)

I saluti del Presidente del V Municipio Ivano Caradonna e del Preside dell' Istituto Meucci, Angelo Pompeo.

PROMEMORIA 24 gennaio 1960 - Settimana delle barricate ad Algeri


Algeri (in arabo مدينة الجزائر, Madīnat al-Giazir - le isole -, in francese Alger) è la capitale nonché il più importante porto dell'Algeria.
Il nome arabo, "le isole", deriva da un gruppo di piccoli isolotti antistanti la costa della città e attualmente non più visibili in quanto "assorbiti" dalle barriere di protezione e dalle dighe foranee del porto.
Nel 1957 diviene il cuore della guerra algerina di indipendenza e nel 1962 diventa la capitale dell'Algeria indipendente. La gran parte dei cittadini francesi abbandona la città.
Storia
Il primo insediamento fenicio risale al 1200 a.C. circa quando, ad una ventina di chilometri dalla città attuale, venne fondato il porto di Icosium che in seguito alle guerre puniche divenne romano nel 146 a.C., la città romana più importante della zona non era però Icosium bensì Caesarea (l'attuale Cherchel).
Nel 429 DC viene conquistata dai Vandali, nel VI secolo passa sotto il controllo bizantino e nel secolo successivo sotto quello arabo. L'attuale Algeri venne fondata dal sovrano berbero Bologhin Ibn Ziri, fondatore della dinastia Ziride, che ne modifica il nome in al-Jazâ'ir, da questo momento in poi vede aumentare progressivamente la propria importanza nell'area. Al 1159 risale la conquista da parte degli Almohadi e nel 1235 la conquista da parte del sovrano Hafside Abu Zakarya. Nel 1302 l'isolotto antistante, chiamato Penon, è occupato dagli spagnoli che ne fanno la base per i traffici commerciali tra Algeria e Spagna. Nel XIV secolo vi è un breve periodo di dominazione da parte dei Merenidi ma gli Hafsidi la riconquistano nei primi anni del XV secolo.
Quando la presenza spagnola iniziò a essere percepita come minacciosa venne invocato, nel 1516, l'aiuto di Khair Ed-Din detto Barbarossa che iniziò una lunga lotta per scacciare gli spagnoli finché nel 1518 Algeri si dichiara parte dell'Impero Ottomano e nel 1529 gli spagnoli lasciano definitivamente l'isola di Penon e la città di Algeri in mano ai pirati. Algeri diviene il centro più importante dell'attività piratesca dell'impero ottomano, venne costruito un porto ben protetto e nel XVII secolo la città ottiene l'indipendenza dall'Impero.
Nel 1815 la marina statunitense chiede formalmente al governatore della città di interrompere gli attacchi ai vascelli statunitensi, l'anno seguente navi inglesi e olandesi distruggono la flotta algerina ma gli attacchi continuano. Nel 1830, come rappresaglia per un attacco a navi commerciali francesi, la Francia attacca la città. Iniziano i 132 anni di dominazione coloniale francese.
Durante la seconda guerra mondiale Algeri era la sede delle forze alleate in Nord-Africa e dal 1943 sede del governo francese guidato da Charles de Gaulle.

23 gennaio, 2007

La Memoria lavora per il Futuro: quarto incontro


SABATO 27 GENNAIO 2007
"Eredità e prospettive: cosa ha imparato il mondo dalle atrocità del passato,
cosa può fare l'Italia e l'Europa affinchè non si ripetano".
Ore 17.30 - ARCI "Malafronte" Via Monti di Pietralata 16 – Portonaccio

proiezione del film: "Novembre 2006: Viaggio ad Auschwitz e Birkenau"
(breve filmato realizzato dai DS della Tiburtina)

Intervengono:.

Goffredo Bettini (Senatore Ulivo)
Esterino Montino (Segretario DS Roma)
Daniele Ozzimo (Segretario DS Tiburtina - V Unione)

PROMEMORIA 23 gennaio 1979 - Viene ucciso a Genova dalle Brigate Rosse l'operaio-sindacalista Guido Rossa


Guido Rossa (Cesiomaggiore, 1 dicembre 1934 - Genova, 24 gennaio 1979) è stato un operaio metalmeccanico assassinato durante gli anni di piombo dal gruppo terroristico delle Brigate Rosse.
Operaio di origine veneta ma genovese d'adozione, iscritto al PCI e sindacalista della CGIL all'Italsider di Genova-Cornigliano, nell'ottobre del 1978 Rossa nota un uomo intento a nascondere volantini delle B.R. dietro a un distributore di bevande. L'operaio è Francesco Berardi, che cerca di fuggire ma viene fermato dalla vigilanza della fabbrica e subito si dichiara prigioniero politico. Viene consegnato ai carabinieri e arrestato.
Guido Rossa denuncia Berardi e testimonia al processo, nel quale Berardi, poi suicida in carcere, viene condannato a quattro anni e mezzo di reclusione.
Per alcuni mesi il sindacato offre a Rossa una scorta, temendo una vendetta dei brigatisti, che arriva il 24 gennaio 1979. Rossa esce di casa e sale in macchina. Un commando composto da Riccardo Dura, Vincenzo Gagliardo e Lorenzo Carpi lo attende e gli spara uccidendolo.
È la prima volta che le Brigate Rosse uccidono un iscritto al PCI e un sindacalista. La rabbia e l'indignazione è enorme. Al funerale, cui partecipano 250.000 persone, presenzia il Presidente della Repubblica Sandro Pertini.
L'omicidio di Rossa segna una svolta nella storia delle Brigate Rosse, che da quel momento non riusciranno più a trovare alcun sostegno nel proletariato.
Guido Rossa è anche ricordato per la sua attività di alpinista e il suo impegno nel Club Alpino Italiano.
Nel 2005 il regista Giuseppe Ferrara, anche in concomitanza con il centenario della CGIL, realizza una pellicola cinematografica sulla vita di Rossa ed il suo drammatico assassinio dal titolo "Guido che sfidò le Brigate Rosse".

22 gennaio, 2007

Fotografie e film amatoriali raccontano le 'famiglie laziali'


Le famiglie raccontate dalle famiglie. Una mostra dedicata agli abitanti della Regione e alla loro storia ricostruita attraverso le immagini di fotografie e filmini amatoriali e familiari. L’arco di tempo analizzato va dalla fine dell’Ottocento ai primi anni Ottanta del Novecento.
“Famiglie laziali”, un progetto triennale promosso dalla Regione e curato dall'Archivio audiovisivo del movimento operaio e dall'Istituto per la storia del Risorgimento italiano, vede protagonisti gli abitanti delle quattro province di Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo. La capitale verrà analizzata con l’occhio di chi viene da fuori, come meta di pellegrinaggio, di cerimonie, di attività lavorative pendolari, di turismo.
La prima parte del lavoro sarà dedicata alla ricerca e alla selezione dei documenti in archivi, biblioteche ed enti pubblici. Nel progetto verranno coinvolte 30 scuole alle quali sarà proposto un laboratorio didattico per la realizzazione di collezioni fotografiche di famiglia.
"Per un'Italia che vive la stagione di globalizzazione – ha detto il presidente Marrazzo - l'Italia minore non deve perdere la consapevolezza delle sue origini. Custodire alcuni valori fa sì che ci si irrobustisca per le sfide del futuro".
"Il progetto vuole essere l'occasione per approfondire un aspetto della storia della nostra produzione audiovisiva e fotografica - ha affermato il presidente dell'Archivio audiovisivo, Mimmo Calopresti - che ha ricevuto finora scarsa attenzione da parte delle istituzioni pubbliche".

I film amatoriali saranno raccolti attraverso il concorso "Set di famiglia".
Al termine del progetto si stima di raccogliere circa 25 mila fotografie e più di 200 film amatoriali. Tutti i materiali elaborati saranno esposti in una grande mostra a Roma nella primavera 2009.

Piromani nuovamente in azione a Roma

Date alle fiamme quattro auto, in zona San Basilio(ANSA) - ROMA, 22 gen - Piromani di nuovo in azione a Roma. Sono state date alle fiamme quattro auto a San Basilio. Due vetture sono state completamente distrutte, mentre le altre due sono state parzialmente danneggiate dall'incendio. Sono intervenuti i vigili del fuoco.

Sport a Roma: "Obiettivo Giovani" e le nuove 'case' dello sport


Presentato in Campidoglio il progetto "Obiettivo Giovani", che si propone di far crescere la pratica e la cultura dello sport nella capitale.
Durante la conferenza stampa, il sindaco Veltroni e il presidente della "Virtus Roma" (che ha promosso il progetto), hanno spiegato gli obiettivi del piano triennale: promuovere il basket e la pallavolo, mettere in piedi eventi coinvolgendo i ragazzi delle scuole e delle società sportive, organizzare corsi di aggiornamento per gli insegnanti.
Il sindaco ha annunciato un'altra novità per lo sport romano: nell'area degli ex mercati generali di via Ostiense sorgerà la "Casa del Basket". Un palazzetto dello sport da 6.000 posti. I lavori partiranno a breve e termineranno entro il 2010. Così, oltre alle strutture già esistenti (il Palazzetto dello Sport di viale Tiziano che diventerà la "Casa della Pallavolo" e il ristrutturato Palalottomatica da 12 mila posti), Roma avrà una struttura dedicata alla pallacanestro, un palazzo da 8.000 posti nella futura "Città dello sport" di Tor Vergata (pronta entro il 2009) e altri cinque 'palazzetti' da 1.500 posti in diverse zone della città.

PROMEMORIA 22 gennaio 1957 - L'esercito israeliano si ritira dalla penisola del Sinai (aveva invaso l'Egitto il 29 ottobre 1956)


La Penisola del Sinai (in arabo, Shibh Jazirat Sina, شبه جزيرة سيناء) è una penisola di forma triangolare del Medio Oriente che fa parte dell'Egitto nord-orientale ed è zona di congiunzione tra i continenti africano e asiatico. È delimitata a est dal deserto israeliano del Negev e dal golfo di Aqaba, a nord dal mare Mediterraneo, a ovest dal golfo e dal canale di Suez e a sud dal Mar Rosso.
Il Sinai è un territorio quasi interamente desertico, ma è abitato lungo la costa di Sabah e di Taba (vicino la città israeliana di Eilat), dove si trovano un hotel ed un casinò. Muovendosi verso sud lungo la costa, si trovano Nuweiba, Dahab e Sharm el-Sheikh. Il Sinai è anche abitato sulla costa a nord, vicino alla Striscia di Gaza a El-Arish.
Sul monte Monte Sinai (che in arabo viene chiamato Jabal-Mûsa) secondo l'Antico Testamento Mosè ricevette da Dio le Tavole della legge, ovvero i Dieci comandamenti.
La zona orientale della penisola è conosciuta come la Great Rift Valley, e si tratta di una fossa geologica che si estende dalla valle del fiume Giordano verso sud, attraverso, il Mar Rosso fin dentro l'Africa.

21 gennaio, 2007

PROMEMORIA – 21 gennaio 1976 - Il Concorde entra ufficialmente in servizio


Il Concorde è un aeroplano supersonico costruito dalla francese Aérospatiale e dalla britannica British Aircraft Corporation.
Il primo volo del prototipo francese risale al 2 marzo 1969, mentre il 4 novembre 1970 venne raggiunto per la prima volta Mach 2.
Il Concorde entrò ufficialmente in servizio il 21 gennaio 1976 sulle linee Parigi-Dakar-Rio de Janeiro e Londra-Bahrain; a novembre dell'anno successivo iniziarono i voli verso New York.
Il 20 aprile 1979 entrò in servizio l'ultimo Concorde prodotto.
Il Concorde è un aeroplano supersonico costruito dalla francese Aérospatiale e dalla britannica British Aircraft Corporation.
Il primo volo del prototipo francese risale al 2 marzo 1969, mentre il 4 novembre 1970 venne raggiunto per la prima volta Mach 2.
Il Concorde entrò ufficialmente in servizio il 21 gennaio 1976 sulle linee Parigi-Dakar-Rio de Janeiro e Londra-Bahrain; a novembre dell'anno successivo iniziarono i voli verso New York.
Il 20 aprile 1979 entrò in servizio l'ultimo Concorde prodotto.

20 gennaio, 2007

PROMEMORIA 20 gennaio 1986 - Regno Unito e Francia annunciano i piani per la costruzione del tunnel della Manica


L'Eurotunnel (noto come Channel Tunnel nel Regno Unito e le tunnel sous la Manche in Francia) è un tunnel lungo 50 km che unisce il comune britannico di Cheriton nel Kent a quello francese di Coquelles, vicino a Calais passando sotto il fondo del Canale della Manica.
Per l'esattezza, Eurotunnel è il nome della società che gestisce il tunnel.
La sua realizzazione vide numerose false partenze e fu finalmente completata nel 1994. È il secondo tunnel ferroviario per lunghezza al mondo, dopo il tunnel Seikan in Giappone.
Il tunnel
L'intera opera consiste di tre gallerie parallele. Due sono gallerie ferroviarie di 7,6 metri di diametro distanziate circa 30 metri; tra le due vie è posta una galleria di servizio di 4,8 metri di diametro in cui circolano veicoli su gomma; da essa ogni 375 metri circa partono delle gallerie di intersezione con i due tunnel ferroviari. Il tunnel di servizio serve al doppio scopo di fornire accesso agli operai addetti alla manutenzione e di fornire una via di fuga sicura in caso di emergenza.
I due tunnel ferroviari sono inoltre collegati direttamente ogni 250 metri da condotti per lo sfogo della pressione che passano sopra il tunnel di servizio senza unirsi ad esso; questi condotti servono a alleviare l'"effetto pistone" dovuto alla compressione dell'aria provocata dal transito del treno in corsa.
Progettazione
Nel 1957 viene costituito il Tunnel sous la Manche Study Group, che tre anni dopo suggerisce la realizzazione di due tunnel ferroviari principali ed una galleria di servizio. Il progetto viene avviato nel 1973, ma si interrompe due anni dopo per problemi finanziari dopo aver realizzato 250 metri di un tunnel di prova.
L'idea del collegamento tra le sponde della Manica viene rilanciata nel 1984 dai governi francese e britannico, che aprono una gara d'appalto tra società private. Sono quattro le proposte che giungono: due tunnel ferroviari, un tunnel automobilistico ed un ponte. Dei quattro progetti, viene scelto quello più simile alla proposta del 1973; l'annuncio viene dato il 20 gennaio 1986 ed i due governi siglano un trattato in proposito, il Fixed Link Treaty a Canterbury il 12 febbraio successivo. Trattato che verrà ratificato nel 1987.
Il tracciato collega Calais a Folkestone - un po' più lungo del tratto di minore lunghezza possibile - e segue un unico strato di roccia calcarea, ponendosi più in profondità rispetto al tentativo precedente. Per la maggior parte del tracciato il tunnel si trova a 40 metri sotto il fondo del mare, la sezione meridionale è più profonda di quella settentrionale.
Costruzione
Gli scavi del tunnel hanno impiegato 15.000 lavoratori per sette anni, i lavori sono proceduti simultaneamente da entrambe le direzioni. Il primo appaltatore dei lavori di costruzione fu la società anglo-francese TransManche Link (TML), un consorzio di dieci imprese di costruzioni e cinque banche dei due stati. Furono impiegate "talpe" perforatrici (tunnel boring machines, TBM) in grado di combinare in sequenza le operazioni di scavo, asportazione del materiale e rivestimento con uno strato di cemento delle pareti permeabili dello scavo.
In totale, sono state impiegate undici "talpe"
• tre francesi, da Sangatte al punto di incontro sotto la Manica
• una francese, lungo il tunnel di servizio, da Sangatte all'ingresso sul lato francese
• una francese, lungo uno dei due tunnel ferroviari da Sangatte all'ingresso sul lato francese, quindi lungo l'altro tunnel terroviario in direzione opposta
• tre britanniche, da Shakespeare Cliff all'ingresso sul lato britannico
• tre britanniche, da Shakespeare Cliff al punto di incontro sotto la Manica
La costruzione del tunnel di servizio iniziò il primo dicembre 1987 da entrambi i lati e il primo dicembre del 1990 i due tratti si congiungono sotto l'attento occhio dei mass-media; l'ultimo diaframma viene abbatuto da Phillipe Cozette e Graham Fagg. Gli scavi furono guidati da un sistema di puntamento laser; al congiungimento dei due spezzoni, la differenza tra i punti centrali dei due scavi fu misurata in 358 mm in orizzontale e 58 mm in verticale. Con tale congiungimento divenne nuovamente possibile transitare dalla Gran Bretagna all'Europa continentale dopo 8.500 anni, dalla fine dell'ultima glaciazione.
Gli scavi dei tunnel ferroviari si congiungono il 22 maggio ed il 28 giugno 1991, ogni incontro è accompagnato da una cerimonia di festeggiamento. Di ogni coppia di "talpe" che si sono incontrate, quella francese viene smantellata, quella inglese invece viene indirizzata a scavare verso il lato esterno e murata sul posto.
Gli anni successivi vengono dedicati a rifinire i tunnel e ad equipaggiarli del necessario. I tunnel sono stati dichiarati completi nel 1994. L'apertura ufficiale è stata il 6 maggio 1994, celebrata a Calais dal presidente francese François Mitterrand e dalla regina inglese Elisabetta II.
Sul lato inglese sono stati rimossi 4 milioni di metri cubi di roccia calcarea, la maggior parte dei quali scaricati sotto la Shakespeare Cliff vicino a Folkestone, strappando al mare una superficie di circa 36 ettari oggi chiamata Samphire Hoe e destinata a parco pubblico.
Complessivamente sono stati rimossi 8 milioni di metri cubi di materiale roccioso, ad un ritmo medio di 2.400 tonnellate all'ora.

19 gennaio, 2007

PROMEMORIA 19 gennaio 1969 - Muore lo studente Jan Palach


Muore lo studente Jan Palach, dopo essersi dato fuoco 3 giorni prima nella Piazza San Venceslao di Praga, per protesta contro l'invasione sovietica della Cecoslovacchia avvenuta nel 1968. Il suo funerale si trasformerà in un'altra grande manifestazione
Jan Palach (Cecoslovacchia, oggi Repubblica Ceca, 11 agosto 1948 - Praga 19 gennaio 1969) è stato uno studente cecoslovacco divenuto simbolo della resistenza anti-sovietica del suo paese.
Modesto studente di filosofia, assistette con simpatia alla stagione riformista del suo paese, chiamata Primavera di Praga. Questa esperienza, però, fu repressa militarmente dalla truppe del Patto di Varsavia, ed in particolare dall'Unione Sovietica, in pochi giorni. Per protestare contro quell'iniziativa bellica, Palach prima fondò un gruppo di volontari anti-URSS e successivamente decise di cospargersi il corpo di benzina in piazza San Venceslao a Praga, appiccando il fuoco con un accendino (16 gennaio 1969). Morirà tre giorni dopo.
Decise quindi di suicidarsi morendo carbonizzato, ma preferì non bruciare i suoi appunti e i suoi articoli (che rappresentavano i suoi pensieri politici), che tenne in uno zaino molto distante dalle fiamme. Tra le dichiarazioni trovate nei suoi quaderni, spicca questa: "Poiché i nostri popoli sono sull'orlo della disperazione e della rassegnazione, abbiamo deciso di esprimere la nostra protesta e di scuotere la coscienza del popolo. Il nostro gruppo è costituito da volontari, pronti a bruciarsi per la nostra causa. Poiché ho avuto l'onore di estrarre il numero 1, è mio diritto scrivere la prima lettera ed essere la prima torcia umana. Noi esigiamo l'abolizione della censura e la proibizione di Zpravy (il giornale delle forze d'occupazione sovietiche). Se le nostre richieste non saranno esaudite entro cinque giorni, il 21 gennaio 1969, e se il nostro popolo non darà un sostegno sufficiente a quelle richieste, con uno sciopero generale e illimitato, una nuova torcia s'infiammerà".
Grazie a questo gesto estremo, Palach venne consideratato dagli anticomunisti come un eroe e un martire; in città e paesi di molte nazioni furono intitolate strade con il suo nome. Anche la Chiesa Cattolica lo difese, affermando che "Un suicida in certi casi non scende all'Inferno" e che "non sempre Dio è dispiaciuto quando un uomo si toglie il suo bene supremo, la vita". Questo clima portò a drammatiche conseguenze: almeno altri sette studenti, tra cui l'amico Jan Zajíc, seguirono il suo esempio e si tolsero la vita, anche se la notizia non è sicura poiché le TV locali non le diedero tanta importanza.
Dopo il crollo del comunismo e la caduta del Muro di Berlino, la sua figura fu rivalutata: nel 1990 il presidente Václav Havel gli dedicò una lapide per commemorare il suo sacrificio in nome della libertà. Oggi, molte associazioni studentesche, anche di sinistra, lo ricordano come una persona morta in nome dei suoi ideali: non sono pochi i circoli di giovani dedicati a Jan Palach. Tuttavia, il Partito Comunista di Boemia e Moravia ha attualmente un parere negativo riguardo la sua azione.
Paragonato a Jan Hus, pensatore e riformatore religioso boemo condannato per eresia e bruciato sul rogo nel 1415, compare in "Primavera di Praga" di Francesco Guccini: Jan Hus di nuovo sul rogo bruciava all'orizzonte del cielo di Praga...

18 gennaio, 2007

Roma, a luglio i Giochi Europei Maccabi


Oltre 3.000 atleti provenienti da tutta Europa ma anche da Canada, Stati Uniti, Australia e Israele si sfideranno a Roma in 16 diverse discipline dal 4 al 12 luglio 2007 in una delle più grandi manifestazioni ebraiche mai svoltasi in Italia. Si terrà a Roma la dodicesima edizione dei Giochi Europei Maccabi, aperti ai cittadini israeliani di tutte le religioni oltre agli atleti provenienti dalle comunità ebraiche europee e extraeuropee.
“Questa è una di quelle iniziative che entrerà nel cuore non solo dei romani ma di tutti gli italiani – ha detto il Presidente Marrazzo durante la conferenza stampa – Ci sono eventi sportivi che vanno al di là dello sport. I Giochi Maccabi saranno un'occasione di dialogo e saranno i Giochi non solo della Comunità ebraica ma saranno i nostri Giochi. La stracittadina, un percorso di 5 chilometri che ripercorrerà i luoghi simbolo dell’ebraismo capitolino, sarà aperta alla cittadinanza e sarà un momento di abbraccio fraterno”.
Durante i Giochi ci sarà un seminario per dibattere temi importanti per la convivenza ma anche per far conoscere i tesori della cultura ebraica.
La Regione, attraverso l’Arsial e l’Assessorato all’Agricoltura, in continuità con il progetto di filiera agroalimentare kasher avviato all’Enoteca Regionale Palatium, inserirà alcuni prodotti di qualità regionali con filiera certificata kasher nella dieta degli atleti partecipanti.

La Memoria lavora per il Futuro: terzo incontro


Il terzo incontro:
SABATO 20 GENNAIO
"La Resistenza: la deportazione dei partigiani e le azioni di contrasto ai rastrellamenti nazisti".
Ore 17.30 - Casa del Popolo di Settecamini
Via di Casal Bianco n°35
Intervengono:
Roberta Agostini (Pres. Commissione Cultura, Sport e
Servizi Sociali Provincia di Roma)
Micaela Campana (Capogruppo Ulivo V Municipio - Resp.Cultura
DS Roma)
Massimo Rendina (Pres. ANPI Roma e Lazio)
Giulio Spallone (Pres. Nazionale ANPPIA)
Walter Tocci (Parlamentare Ulivo )
Vincenzo Vita (Ass. Cultura Provincia di Roma)

"Anch'io vado a teatro", quest'anno anche al Quirino


Rinnovato e ampliato "Anch'io vado a teatro", il servizio di 'baby sitting' gratuito al Teatro dell'Opera. Anche quest'anno, mentre mamma e papà assistono ad una rappresentazione, i bambini ascoltano e guardano una versione fiabesca della stessa opera, con largo impiego di burattini, scenografie e musiche.
Nel 2006 i laboratori per bambini si tenevano solo in coincidenza con le pomeridiane domenicali, quest'anno sono aperti anche il sabato. Si comincia subito, il 20 e 21 gennaio per la "Salome" di Richard Strauss.
Il baby-sitting è stato inoltre esteso al Teatro Quirino (ora Quirino-Gassman), la domenica e durante lo spettacolo pre-serale del mercoledì.
I laboratori sono riservati a bambini da 6 a 11 anni. Obbligatoria la prenotazione. Promuove l'iniziativa, con il Teatro dell'Opera, l'Assessorato capitolino alla Famiglia e all'Infanzia. Il progetto è curato e realizzato da Bios Terra con la cooperativa "L'Arcobalena".

Per saperne di più, vedere le pagine web del Teatro dell'Opera

PROMEMORIA 18 gennaio 1995 - A Vallon-Pont-d'Arc, in Francia, in una rete di grotte vengono scoperti dipinti e graffiti vecchi di 17-20 mila anni


Vallon-Pont-d'Arc è un comune francese di 2.027 abitanti situato nel dipartimento dell'Ardèche della regione del Rodano-Alpi.
La località è particolarmente rinomata per essere punto di partenza degli itinearari sportivi e turistici in canoa e kayak lungo le acque del fiume Ardèche.
Pittura contemporanea di 31 mila anni fa
Proseguono gli studi sulla grotta di Vallon-Pont-d'Arc, nella regione dell'Ardèche, in Francia. E i risultati confermano il valore eccezionale di questa scoperta, avvenuta alla fine del 1994: le pitture e i graffiti - circa 300 - che appaiono sulle pareti di questo antichissimo insediamento umano si stanno rivelando come
un patrimonio culturale senza precedenti nella storia dell'umanità.
Preistoria, ovviamente. Sono stati prelevati dei campioni delle pitture e analizzati con il metodo della datazione al carbonio. Le cifre più recenti ci dicono che quelle pareti sono state segnate circa 1000 anni prima o dopo la data di 31 mila anni fa. L'intervallo di incertezza è, ad oggi, un limite invalicabile dei metodi di datazione.
Orsi, cavalli, cervi; ma anche leoni, mammouth, rinoceronti e una pantera, dipinta in rosso. Chi tracciò sulle pareti della grotta tutti questi animali sembra sia stato spinto dall'esigenza di descrivere l'intero panorama zoologico che circondava la vita quotidiana di una popolazione europea di 30 mila anni fa. Il segno di queste opere sorprende per la grande efficacia espressiva ed il parallelo con tratti e forme della pittura e del disegno contemporanei è immediato e coerente. Sono opere, infatti, nelle quali è evidente una ricerca artistica e narrativa.
Su una roccia della grotta è stato trovato un cranio d'orso; e intorno alla roccia stessa altri crani. Tutto fa pensare che non si tratti di una disposizione casuale. Sembrerebbero tracce di un culto dell'orso, animale forse cacciato e comunque molto diffuso in quell'epoca e uso a far tana nelle grotte, come l'uomo. Per il momento le ricerche in corso non danno risposte a tale ritrovamento.