31 agosto, 2006

Notte Bianca: a Palazzo Valentini Carla Fracci in "Poesia musica danza"

La Provincia di Roma, in occasione della Notte Bianca che si svolgerà nella Capitale il prossimo 9 settembre, aprirà le porte di Palazzo Valentini. A partire dalle 22,30, Carla Fracci sarà protagonista sul palcoscenico nel cortile cinquecentesco del palazzo, con lo spettacolo "Poesia, Musica, Danza".
Ad aprire la serata della grande etoile, il balletto "Ricordo di Isidora Duncan", un omaggio che Carla Fracci vuole rendere a Isadora Duncan, celebre ballerina statunitense, interpretando sei danze fatali coreografate dall’americana Millicent Hodson su musiche di Beethoven, Grieg, Degeyter, Toscanini, Skrjabin e Schubert.
Il balletto si inserisce in un lavoro teatrale ideato dal regista Beppe Menegatti, tratto dall’episodio dedicato alla Duncan da Alberto Savinio nel suo "Narrate, uomini, la vostra storia".
A seguire Carla Fracci interpreterà lo spettacolo "Souvenir des ballets russes" con musiche di Frederick Chopin, Claude Debussy e Henri Sauguet, diretto sempre dal maestro da Beppe Menegatti.
Il terzo spettacolo, che chiuderà la serata, sarà "Notturni", tratto dal Requiem di Mozart, coreografato da Luc Bouy e la voce recitante di Olimpia Carlisi.

Partono il lavoro della piazza del Nuovo San Basilio (piano 2V)

Nell’ambito dei progetti di sviluppo locale, è stato approvato il progetto definitivo per la ‘Nuova Piazza di San Basilio Nuovo’ nel Municipio V, per un importo complessivo di euro 1.429.920,00. L’intervento consiste nella trasformazione delle due corti pubbliche delimitate da Via Tanfo e Via Mechelli e Piazza Bozzi in un’unica piazza interamente pedonale, dotata di tutte le attrezzature necessarie a trasformarla in un luogo di aggregazione e incontro all’interno del quartiere.
COSTRUIRE L'IDENTITA' DEL LUOGO
Il progetto ha seguito un processo di partecipazione dei cittadini. Gli abitanti hanno analizzato, discusso e contribuito a indirizzarne le scelte di fondo. La nuova piazza è disposta su un piano inclinato con la stessa pendenza di via Mechelli ed è intersecato da una serie di piccole piattaforme in piano innervate da un percorso longitudinale, anch'esso in piano, che attraversa la piazza per tutta la sua lunghezza. Su queste piattaforme sono variamente disposti il chiosco del bar con una spazio all'aperto per i tavolini, una tettoia-pergolato, uno spazio per i giochi dei bambini e una serie di piccole attrezzature per la sosta, tra le quali spicca quello che abbiamo chiamato il «grande gioco», un gruppo di sedute colorate di grandi dimensioni. Tutte le parti della piazza sono rivestite con lastre di basaltina di dimensioni cm 30 x 60. L'obiettivo è quello di realizzare una superficie tesa e uniforme sia per grana che per colore sulla quale siano appoggiate una serie di elementi colorati: il chiosco, innanzitutto, ma anche la pergola, il «grande gioco», la panca con il tronco, i giochi dei bambini e i parapetti metallici. In particolare, il chiosco-bar, che in pianta ha le dimensioni di m 7 x 9 e il colmo del tetto a m 4,60, è pensato come un oggetto-segnale capace di connotare con la sua forma e il suo carattere lo spazio collettivo della piazza. Questo spiega la sua conformazione, con un tetto a quattro falde simmetriche coronate da un lucernario proteso verso l'alto, e il suo rivestimento, in pannelli di rame che corrono sia sui quattro fronti che sulle falde del tetto

verifiche di sovrintendenza sull’area dell’art.11 di San Basilio.

Spett.le Opus Progetti
alla cortese attenzione della Dr.ssa Angela Vecchione
Oggetto: verifiche di sovrintendenza sull’area dell’art.11 di San Basilio.

Il Coordinamento Associazioni del Quartiere 30 – AQ30 con il suo presidente ha fatto “visita” nell’area di pertinenza delle verifiche in oggetto.
Ho avuto modo di parlare con i Vs. collaboratori che con molta gentilezza ci hanno detto che Lei Dr.ssa Angela Vecchione poteva, attraverso un mail, rispondere ad alcune domande che sono:
a che punto sono le verifiche;
se sono stati ritrovati reperti e che valore hanno gli stessi;
se questi ritrovamenti comportano modifiche ai progetti e di che entità eventualmente sono:
ed in ultimo quando, presumibilmente, l’area verrà “liberata” dalle verifiche.
Mi preme affermare, come ho fatto con i suoi collaboratori, che il nostro Coordinamento, apprezza molto i lavoro che Voi svolgete e ritiene sia una ricchezza, e non un ostacolo, il ritrovamento dei tesori nascosti che Voi portate alla luce.
Noi siamo quello che sta lì sotto e quello che viene alla luce ci rende meno ignoranti.
La ringrazio anticipatamente per la collaborazione che riterrà doverci concedere.
Quanto da Lei detto verrà pubblicato, se non ha niente in contrario, sul blog:
dammil5.blogspot.com

Roma 31 agosto 2006 Il presidente
Roberto Chiappini

29 agosto, 2006

Sono diventate quattro le nuove aule della scuola elementare di Torraccia. Così sarà soddisfatta tutta la lista di attesa.

Così sarà soddisfatta tutta la lista di attesa.

Con un sopralluogo in data odierna con il Presidente Caradonna ho potuto constatare che le nuove quattro aule dell’elementare di Torraccia sono completate. L’unico lavoro in corso (l’immagine lo dimostra) è quello di un bagno che sarà consegnato molto prima dell’apertura dell’anno scolastico 2006/2007.
Questo lavoro permette di soddisfare tutta la lista di attesa (100 bambini) iscritti al 120° circolo didattico.

28 agosto, 2006

TEATRO: ORSINI E I DETENUTI RECITANO NEL CARCERE. A REBIBBIA SI RECITA OSCAR WILD E 'LA TEMPESTA'.

Ricordo che il carcere di Rebibbia insiste nel territorio del Quartiere XXX. Non ci dobbiamo ricordare di chi è “ospitato” in questa struttura soltanto quando chiamiamo la Cooperativa Sociale ARTEMISIA per lo sfalcio dell’erba e per la pulizia degli spazi verdi che di frequente svolgono (vedi le palme di torraccia accanto all’edicola) a costo zero.

Il teatro come dono da scambiare. Il carcere come luogo ove recuperare spazi di
umanita' e di trasformazione dell'individuo, anche grazie a Shakespeare.
Questo il quadro entro cui si pone la doppia recite che si e' svolta oggi nel teatro dentro il carcere romano di Rebibbia.
Da una parte 23 detenuti di ''Alta sicurezza'' hanno recitato brani del loro ultimo spettacolo: ''La tempesta'' di Shakespeare nella celebre traduzione in napoletano antico di Eduardo De Filippo. Dall'altra un mostro sacro del nostro teatro, come Umberto Orsini e una nota cantante folk come Giovanna Marini, impegnati in alcuni brani dello spettacolo che presenteranno da domani a domenica al Teatro Eliseo di Roma: la ''Ballata del
carcere di Reading'' di Oscar Wilde.
''Dal nostro punto di vista - ha spiegato il direttore di Rebibbia, Carmelo Cantone - si tratta di creare uno spazio di lavoro artistico dentro il carcere. L'esperienza e' in corso
gia' da qualche anno: vi sono delle realta' di eccellenza, come quella dei detenuti di Rebibbia guidati dal regista Fabio Cavalli, e poi vi sono molte altre realta' in tanti carceri
italiani''. Da parte dell'amministrazione carceraria c'e' molto interesse ad incrementare questo tipo di esperienze, tanto che pochi giorni fa e' stata firmata una convenzione ad hoc fra il ministero della Giustizia e quello della Cultura. In tale quadro si e' inserita l'iniziativa organizzata da Rebibbia e dal Teatro Eliseo Orsini ha presentato un testo che si riempie di particolari suggestioni, se recitato come oggi all'interno di un carcere. Si
tratta infatti della celebre ''Ballata'' che Oscar Wilde scrisse quando era detenuto per due anni nel durissimo carcere della citta' di Reading. Scontava cosi' il delitto all'ora molto grave di omosessualita'. Il grande scrittore inglese, maestro di eleganze di vita e squisitezze letterarie, si trovo' a misurare sulla sua pelle la durezza, la crudelta' e persino
l'insensatezza di un carcere, dove si vessava i detenuti con i lavori forzati. Scrisse allora questo testo, ispirato dalla dura vicenda di un dragone, membro del reggimento eletto della regina, che era allora incarcerato in attesa di essere impiccato per aver ucciso (per troppo amore) la sua donna. In sala oggi circa 500 invitati e giornalisti si sono
mischiati con una nutrita rappresentanza di detenuti. Gli attori della compagnia di Rebibbia sono stati molto applauditi e molto felicitati dallo stesso Orsini, da Giovanna Marini e dal loro regista Elio De Capitani (oramai notissimo come Il Caimano
cinematografico di Nanni Moretti). Ha giovato particolarmente allo spettacolo dei detenuti, il testo in napoletano di Eduardo: molti degli attori erano infatti napoletani, altri siciliani o
romani, hanno adattato al loro dialetto i versi di Shakespeare.

27 agosto, 2006

M.O.: Assisi, la Provincia ha aderito alla manifestazione per la pace


L'Amministrazione Gasbarra ha aderito alla manifestazione nazionale per la pace in Medio Oriente "In nome dei diritti umani e della legalità internazionale gridiamo insieme: Fermatevi! Fermiamole!” promossa dal Coordinamento nazionale degli Enti Locali per la Pace, in programmata per sabato 26 agosto ad Assisi.
A rappresentare la Provincia di Roma interverranno gli assessori alla Cultura, Vincenzo Vita e alle Attività Produttive, Bruno Manzi. Inoltre, è prevista la presenza del Gonfalone dell'Amministrazione provinciale con due guardie provinciali."Con l'adesione a questa iniziativa per la pace in Medio Oriente - spiegano gli assessori Vita e Manzi - vogliamo anche ricordare Angelo Frammartino, il giovane volontario di Monterotondo ucciso a Gerusalemme, che è divenuto un esempio per quanti vogliono concretamente lavorare per la pace".

23 agosto, 2006

Torraccia: lo spartitraffico è un serbatoio di foglie e piccoli rami secchi.

Al Presidente AMA
dott. Massimo Tabacchiera

Al Sindaco di Roma
On.le Walter Veltroni

Al Presidente del Municipio Roma V
Ivano Caradonna

Torraccia: lo spartitraffico è un serbatoio di foglie e piccoli rami secchi.

Torraccia è un insediamento urbano nato 11 anni fa. Di passi avanti sulla strada di rendere questo territorio meno periferia ne sono stati fatti tanti ma, la nota dolente, è la pulizia delle strade. Con questo non voglio dire che l’AMA non effettui la pulizia ma, se le foglie e i rami secchi che giacciono non soltanto dallo scorso inverno non vengono rimossi, è sufficiente un po’ di vento per sporcare la strada e azzerare il lavoro fatto dagli operatori ecologici.
Il rischio è che, se il lavoro di pulizia non si svolge con una certa celerità, ci troveremo nel prossimo autunno con un accumulo di foglie e rami che si sovrapporrà a quelle già presenti.

Roma 23 agosto 2006 Il presidente
Coordinamento Associazioni
Quartiere 30 - AQ30

Roberto Chiappini

RADIOROMACOMUNE Quasi 60 secondi di informazione per la città

RADIOROMACOMUNE vuole essere un modo agile, leggero e non invasivo di far parlare quotidianamente il Comune di Roma con i cittadini: informazioni brevi sui servizi e sulle iniziative di cui possono usufruire Romani e non. Si tratta dunque di informare, non di suscitare consensi per qualcuno o per qualcosa. Si tratta di raccontare come si può evitare una fila, come fare un documento con maggiore facilità, come attivare l'assistenza agli anziani oppure l'imminenza di un evento, di uno spettacolo o di qualcos'altro che può interessare chi a Roma ci vive o ci passa. Ogni giorno dal lunedì al sabato, due volte al giorno e per tutto l'anno andrà in onda uno spot da 60" sulle principali radio romane. Per ora sono dodici, ma il numero delle emittenti coinvolte è destinato ad aumentare. RADIOROMACOMUNE non è un giornale radio. Le informazioni che dà non sono necessariamente legate all'attualità. Le notizie, in relazione alla loro importanza, potranno essere ripetute svariate volte, come nel caso di una normale campagna pubblicitaria e potranno riguardare anche servizi già esistenti da parecchio tempo. Non è un giornale radio, quanto piuttosto una piccola guida via etere.Si è scelta la radio perché raggiunge tanta gente e perché le informazioni date per radio attirano l'attenzione e sono efficaci; ma, essendo verba,... volant; per cui alla fine di ogni comunicato si rimanda, per saperne di più, al call center 060606 o al sito comune.roma.it. In pratica: la radio suggerisce, lancia un sasso e poi attiva i canali di informazione più stabili e dettagliati.RADIOROMACOMUNE rappresenta un altro passo nell'implementazione di un sistema stabile e continuativo di media immediatamente attivabili in tempo reale per informare la città. Si aggiunge dunque alle campagne pubblicitarie al hoc e si affianca al sito Internet, al nuovo servizio di SMS, ma anche alle pubblicazioni cartacee e on line del Comune e ancora agli URP, allo 060606 e a tutte le altre strutture dell'Amministrazione che propongono informazioni ai cittadini o che rispondono al crescente desiderio di questi di sapere e di essere informati. La redazione di RADIOROMACOMUNE:- Coordinamento: Alfredo Noto- Responsabile della Redazione: Stefania Catarzi- Redattori: Simonetta Bassi, Rosaria Pacifici, Santina Quaresima- Speaker: Stefania Catarzi, Ilaria Argentino, Simonetta Bassi, Paolo Cazzella, Rosaria Pacifici; Santina Quaresima
Nessun notiziario trovato.
Le emittenti che trasmettono RadioRomaComune:
Radio Subasio - Roma 94,000/94,500/103,650 Radio Rock 106,600 Radio Rock Italia 90,000Tele Radio Stereo 92,700 Radio Antenna 1 107,100 Radio Città Futura 97,700 Radio Cuore - Roma 100,000 Radio Dimensione Suono Roma 101,900 Radio Dimensione Suono Due 105,300 Ram Power 102,700 Roma Radio - metro 49 stazioni della metropolitana Tele Tuscolo

Spazio alla memoria!!! Oggi, 79 anni fa, venivano uccisi “giustiziati” Sacco e Vanzetti

La Storia
Caso giudiziario trascinatosi dal 1920 al 1927 che ebbe come protagonisti gli immigrati italiani Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, condannati a morte il 15 aprile 1920 per l'omicidio di due uomini durante una rapina in un calzaturificio. La loro esecuzione provocò proteste in tutto il mondo. Il carattere puramente indiziario delle prove addotte contro i due italiani (che erano attivisti anarchici) attirarono sulla corte accuse di faziosità dettata da motivi razziali e politici. La richiesta di riaprire il caso venne sistematicamente rifiutata, anche quando un altro detenuto, condannato a morte, confessò di aver preso parte alla rapina. Solo nell'agosto 1977 il governatore del Massachusetts Michael Dukakis riconobbe in un documento ufficiale gli errori commessi nel processo, riabilitando completamente la memoria di Sacco e Vanzetti.
Nicola Sacco (Torremaggiore (FG), 22 aprile 1891 - Charlestown (Massachusetts, USA), 23 agosto 1927) eBartolomeo Vanzetti (Villafalletto (CN), 11 giugno 1888 - Charlestown (Massachusetts, USA), 23 agosto 1927)furono due anarchici italiani che vennero arrestati, processati e giustiziati negli Stati Uniti negli anni '20, con l'accusa di omicidio di un contabile e di una guardia di una fabbrica di scarpe. Sulla loro colpevolezza vi furono molti dubbi già all'epoca del loro processo; non vennero nemmeno assolti dopo che un altro uomo ammise, nel 1925, la responsabilità di quei crimini.
Sacco di professione faceva il ciabattino mentre Vanzetti - che gli amici chiamavano Tumlin - gestiva una rivendita di pesci. Furono giustiziati sulla sedia elettrica a Dedham, Massachusetts, il 23 agosto 1927.
L'immigrazione
Arrivarono entrambi negli Usa nel 1908, senza conoscersi tra loro. Sacco aveva diciassette anni e Vanzetti venti. Quest'ultimo, al processo, descriverà così l'esperienza dell'immigrazione: "Al centro immigrazione, ebbi la prima sorpresa. Gli emigranti venivano smistati come tanti animali. Non una parola di gentilezza, di incoraggiamento, per alleggerire il fardello di dolori che pesa così tanto su chi è appena arrivato in America". E in seguito scrisse: "Dove potevo andare? Cosa potevo fare? Quella era la Terra promessa. Il treno della sopraelevata passava sferragliando e non rispondeva niente. Le automobili e i tram passavano oltre senza badare a me".
Sacco, che in Italia era stato calzolaio di professione, trovò lavoro in una fabbrica di calzature a Milford, nel Massachusetts. Si sposò e andò ad abitare in una casa con giardino. Ebbe un figlio, Dante, e una figlia, Ines. Lavorava sei giorni la settimana, dieci ore al giorno. Nonostante ciò, partecipava attivamente alle manifestazioni operaie dell'epoca, attraverso le quali i lavoratori chiedevano salari più alti e migliori condizioni di lavoro. In tali occasioni teneva spesso dei discorsi. A causa di queste attività venne arrestato nel 1916.
Vanzetti fece molti lavori, prendeva tutto ciò che gli capitava. Lavorò in varie trattorie, in una cava, in un'acciaieria e in una fabbrica di cordami, la Plymouth Cordage Company. Leggeva molto: Marx, Darwin, Hugo, Gorkij, Tolstoj, Zola e Dante furono tra i suoi autori preferiti. Nel 1916 guidò uno sciopero contro la Plymouth e per questo motivo nessuno volle più dargli un lavoro. Si mise quindi in proprio, facendo il pescivendolo.
Fu in quell'anno che "Nick" e "Bart" si conobbero ed entrarono entrambi a far parte di un gruppo anarchico italoamericano. Tutto il collettivo fuggì in Messico per evitare la chiamata alle armi, non per vigliaccheria ma perché per un anarchico non c'è niente di peggio che morire per uno stato.
Nicola e Bartolomeo tornarono nel Massachussets dopo la guerra, ma non sapevano di essere inclusi in una lista di sovversivi compilata dal Ministero di Giustizia, nè di essere pedinati dagli agenti segreti Usa. Nella stessa lista era incluso anche un amico di Vanzetti, il tipografo Andrea Salsedo. Questi, il 3 maggio 1920, venne assassinato dalla polizia in un modo che non può non ricordare la storia di Giuseppe Pinelli: venne buttato dal quattordicesimo piano di un edificio appartenente al Ministero di Giustizia. Sacco e Vanzetti organizzarono un comizio per far luce su questa vicenda, comizio che avrebbe dovuto avere luogo a Brockton il 9 maggio. Purtroppo però i due vennero arrestati prima, e l'imputazione fu il possesso dei volantini che pubblicizzavano tale iniziativa. Per tale reato rischiavano fino a un anno di carcere. Nel mentre, però, vennero accusati del doppio omicidio del contabile e della guardia giurata, delitto che aveva avuto luogo circa un mese prima. Verdetto condizionato
Alla base del verdetto di condanna - a parere di molti - vi furono da parte di polizia, procuratori distrettuali, giudice e giuria pregiudizi e una forte volontà di perseguire una politica del terrore suggerita dal ministro della giustizia Palmer e culminata nella vicenda delle deportazioni.
Sotto questo aspetto, Sacco e Vanzetti venivano considerati due "agnelli sacrificali" utili per testare la nuova linea di condotta contro gli avversari del governo. Erano infatti immigrati italiani con una comprensione imperfetta della lingua inglese (migliore in Vanzetti, che terrà un famoso discorso, in occasione della lettura del verdetto di condanna a morte); erano inoltre note le loro idee politiche radicali. Il giudice Webster Thayer li definì senza mezze parole due anarchici bastardi.
Si trattava di un periodo della storia americana caratterizzato da una intensa paura dei comunisti, la paura rossa del 1917 - 1920. Né Sacco né Vanzetti avevano avuto precedenti con la giustizia, né si consideravano comunisti, ma erano conosciuti dalle autorità locali come militanti radicali che erano stati coinvolti in scioperi, agitazioni politiche e propaganda contro la guerra.
Da un discorso di Vanzetti
Sacco e Vanzetti si ritenevano vittime del pregiudizio sociale e politico. Vanzetti, in particolare, ebbe a dire rivolgendosi per l'ultima volta al giudice Thayer:

«Io non augurerei a un cane o a un serpente, alla più bassa e disgraziata creatura della Terra — io non augurerei a nessuna di queste ciò che io ho dovuto soffrire per cose di cui io non sono colpevole. Ma la mia convinzione è che ho sofferto per cose di cui io sono colpevole. Io sto soffrendo perché io sono un radicale, e davvero io sono un radicale; io ho sofferto perché ero un Italiano, e davvero io sono un Italiano [...]»

(dal discorso di Vanzetti del 19 aprile 1927, a Dedham, Massachusetts)
Ed è proprio in questo senso che oggi molti anarchici sostengono che i loro compagni ingiustamente incarcerati o uccisi non sono affatto innocenti; sono invece perseguitati perché sono ciò che sono, e dal punto di vista del potere, sostengono, non vi è alcun errore di giudizio.
La protesta
Quando il verdetto di morte fu reso noto, si tenne una manifestazione davanti al palazzo del governo, a Boston. La manifestazione durò ben dieci giorni, fino alla data dell'esecuzione. Il corteo attraversò il fiume e le strade sterrate fino alla prigione di Charlestown. La polizia e la guardia nazionale li attendevano dinanzi al carcere e sopra le sue mura vi erano mitragliatrici puntate verso i manifestanti.
Dopo la morte dei due anarchici, due catafalchi furono eretti nella camera ardente. Kenneth Whistler vi si recò e spiegò sui catafalchi un enorme striscione, sul quale era scritta una frase pronunciata dal giudice Thayer, rivolta a un amico, pochi giorni dopo aver pronunciato la sentenza: "Hai visto che cosa ho fatto a quei due bastardi anarchici, l’altro giorno?".

22 agosto, 2006

Notte Bianca, i cavalli alati di Tarquinia a Roma

Un'occasione unica per promuovere e far conoscere il patrimonio artistico della Tuscia. I cavalli alati di Tarquinia saranno in trasferta a Roma e saranno una delle tante attrazioni culturali organizzate per la Notte Bianca.La Giunta Regionale del Lazio ha infatti approvato nella sua ultima seduta, su proposta dell'assessore alla Cultura, Spettacolo e Sport Giulia Rodano, una delibera con la quale si decide di promuovere e sostenere l'iniziativa di ospitare, durante la prossima Notte Bianca di Roma, l'8 e il 9 settembre prossimi, il gruppo scultoreo dei cavalli alati di Tarquinia al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia. Per l'iniziativa sono stati stanziati 23.500 euro."I tesori etruschi del Lazio del Nord costituiscono un bene che deve essere tutelato ma anche riscoperto - ha detto il Presidente Marrazzo - e le manifestazioni previste a Roma per il mese di settembre sono un'occasione rara per poterli far conoscere a un vastissimo pubblico, sfruttando il richiamo dei cavalli alati di Tarquinia, un biglietto da visita meraviglioso che invoglierà senz'altro migliaia di persone ad andarli poi a vedere nella loro sede abituale.""Insieme alla Sovrintendenza, al Comune di Tarquinia e alla Provincia di Viterbo - ha detto l'assessore Rodano - abbiamo pensato di cogliere l'occasione delle due notti bianche di Roma e delle giornate europee della cultura che vi si terranno subito dopo (23 e 24 settembre) per esporre a Villa Giulia, in alcuni giorni 'straordinari', uno dei tesori del nostro territorio". "Per Roma - ha continuato l'assessore - l'arrivo dei cavalli alati è la 'dote' della Regione per la Notte Bianca, per Tarquinia, invece, è un'opportunità irripetibile di mostrare a migliaia di turisti e romani un proprio 'biglietto da visita', un esemplare importante del proprio patrimonio artistico e culturale. D'altra parte la Regione ha deciso già da tempo di voler investire sulle necropoli etrusche e sui suoi territori, tra cui come è noto vi è anche Tarquinia, facendo di tutta l'area uno dei tre principali 'attrattori culturali' del Lazio. Il prestito temporaneo della scultura dei cavalli alati al museo di Villa Giulia si iscrive quindi in una strategia ben precisa di valorizzazione e fruizione dello straordinario patrimonio archeologico che c'è a nord di Roma."

21 agosto, 2006

Piazza Ambrosini a Torraccia e la Piazza Nomentum a Casal Monastero due spazi in cui la manutenzione deve essere più puntuale per evitare di raggiunge


In questi anni sia Rutelli che Veltroni hanno messo al centro dei loro progetti la costruzione del verde pubblico e delle nuove piazze. Questo è stato fatto coinvolgendo sia le associazioni che i semplici cittadini affinché tutto avvenisse con criteri partecipativi. Anche piazza Ambrosini e Piazza Nomentum ha avuto lo stesso iter ed è vista, “ancora”, dagli abitanti come un luogo di aggregazione e di socializzazione anche per la qualità del luogo.
Ora il problema è risolvere l”ancora” ovvero fare in modo che questo spazio non degradi definitivamente.
Nelle due piazze non funziona da SEMPRE l’irrigazione:
a Torraccia il pozzo è franato;
a Casal Monastero hanno rubato la pompa.
Ora l’amministrazione capitolina sia essa del Municipio Roma V che dell’Assessorato all’ambiente del Comune di Roma devono intervenire definitivamente a ripristinare l’irrigazione delle due piazze.
Inoltre, come le immagini documentano, piazza Ambrosini il terreno sta cedendo. E’ urgente intervenire per sapere intanto se i cittadini non corrono pericoli e consolidare il terreno verificando i motivi che hanno provocato questo problema.
Il Coordinamento AQ30 afferma che prima di fare altre piazze che poi giacciono nell’incuria è preferibile far funzionare gli spazi esistenti in maniera ottimale.

20 agosto, 2006

Dal Blog di Beppe Gillo - L'Eni e il gioco delle tre carte

Il petrolio costa sempre di più. La benzina costa sempre di più. Il gasolio da riscaldamento è ormai un bene di lusso. Ma c’è chi vigila su di noi: l’Eni.L’Eni, società gestita da Scaroni, condannato in via definitiva per corruzione, e con azionista di controllo il Tesoro, quindi noi, sta facendo utili su utili. CINQUEMILIARDIDIEUROVIRGOLAVENTOTTO di utile netto nel primo semestre, con un incremento del 21,5% rispetto al 2005.Ma gli aumenti che abbiamo subito a cosa sono serviti? Non eravamo in emergenza petrolio? Se il petrolio costa di più e noi paghiamo di più, mi sfugge come l’Eni possa guadagnarci di più. E’ una magia della finanza. Un mistero gaudioso.Un gioco delle tre carte.Paolo Scaroni, CEO Eni, ha commentato così i risultati del primo semestre:"Nel primo semestre Eni ha conseguito eccellenti risultati operando in un contesto caratterizzato da elevate quotazioni del greggio, da un significativo aumento della nostra produzione di idrocarburi e dalla sensibile crescita della domanda europea di gas. Sono fiducioso che il 2006 sarà per Eni un altro anno positivo ed è per questo che intendo proporre al CdA del 21 settembre un acconto sul dividendo 2006 di 0,60 euro per azione”.Questo, ovviamente, seguendo la:"Interim dividend 2006 secondo la best practice internazionale di reporting.Sulla base dell’esame dei risultati del primo semestre 2006 e in linea con la best practice internazionale di reporting, l’Amministratore Delegato intende proporre al Consiglio di Amministrazione del 21 settembre programmato per l’approvazione della Relazione semestrale la distribuzione agli azionisti di un acconto dividendo di 0,60 euro per azione (0,45 euro nel 2005, +33,3%) da mettere in pagamento a partire dal 26 ottobre 2006 con stacco cedola il 23 ottobre 2006".Un consiglio al governo, cambi tutto all’Eni, è un suo preciso dovere nei confronti degli italiani. Chi gestisce monopoli di beni primari, e l’energia lo è, non può pensare prima ai dividendi e poi al Paese. Gli utili vanno reinvestiti in energie alternative per diminuire la dipendenza dal petrolio. L’energia in Italia non è un mercato, ma un distributore di euro per gli azionisti dell’Eni.

18 agosto, 2006

Riportato a decenza il Garden di Torraccia!!!


Ieri l’Assessorato Ambiente del Comune di Roma, come da impegni presi con l’associazione AQ30 ha effettuato l’intervento di ripristino delle panchine rese inagibili dai “nostri figli” che nottetempo imperversano nel Garden di Torraccia. Speriamo che duro qualche mese questa condizione di normalità.

Non c’è zona che sia esente dalle auto incendiate.

Nella notte di ferragosto anche a Torraccia hanno dato fuoco ad una vettura a via Donato Menichella davanti al Maxi Sidis.
E’ stato informato il Municipio Roma V che si attiverà per la rimozione della vettura.

17 agosto, 2006

Giornata della Cultura Ebraica 2006

Itinerari Ebraici – domenica 3 settembre
A cercare "itinerario" sul dizionario ci si accorge con sorpresa che il suo primo significato è un aggettivo: "che riguarda il viaggio, il percorso" e riporta l'augusta firma di Galileo Galilei. "Itinerari ebraici" quindi, l'impegno comune che unifica gli intendimenti di questa edizione della Giornata europea della cultura ebraica, diventa la somma di due aggettivi, un'idea ampia e mobile che tiene insieme ebraismo e percorso, genti e movimento. Oggi poi che i popoli migrano, viaggiano e si spostano da un luogo all'altro dei cinque continenti, che il mondo è sempre più piccolo e compenetrato, in questa Italia già un po' globalizzata, "itinerari ebraici" propone un viaggio tanto nel passato che nel presente, una ricerca minuziosa di tracce archeologiche, di luoghi antichi e sconosciuti che si aprono alla luce, come le catacombe, ma anche di abitudini quotidiane di gente viva che suona, cucina, parla e festeggia. Tutto insieme, senza indice analitico, insieme sapori e concerti, mostre e profumi, viaggi e incanti.
Ciascun itinerario è possibile, ciascuno aperto da e a singole evocazioni mentali - per qualcuno un luogo o un libro - o evocazioni della memoria - una vecchia vacanza o il racconto di una persona cara - o lavori di fantasia - la speranza di un viaggio, lo stupore della scoperta. Le nostre 55 località raccontano così storie e presenti diversi: in alcune di esse gli ebrei sono scomparsi da secoli e altri si stanno prendendo cura dei luoghi e delle memorie che hanno lasciato, ma vi sono anche comunità che invece vivono, celebrano i riti della nascita e della morte e per questo aprono le porte alla legittima curiosità di chi vuole conoscere e sapere. O solo visitare.
D'altro canto la presenza ebraica in Italia risale a oltre duemila anni fa e in questi secoli ha lasciato traccia in ogni regione di Italia, dalla Sicilia all'Alto Adige: come il Mikwè di Siracusa, scavato nel sottosuolo, di origine bizantina, o il Cimitero di Ancona, oggetto di un recupero straordinario in questi ultimi anni. Come la seicentesca sinagoga di Reggio Emilia prossima al recupero, città che divide con Modena gli oneri e gli onori di essere la capofila delle manifestazioni italiane. Ma anche, per continuare a fare solo degli esempi, le straordinarie sinagoghe di Venezia, città che ha il dubbio merito di aver inventato la parola "ghetto".
Degli ebrei si dice spesso che sanno da dove vengono ma la rapidità dei cambiamenti rende difficile fare previsioni sul futuro per loro come per gli altri: per questo il titolo è un gerundio in corsa "stradefacendo".
"Strade facendo, itinerari ebraici" è quindi una proposta di luoghi e di curiosità, un 3 settembre all'insegna della cultura e della gastronomia, della musica e della danza per scoprire la multiforme storia e presenza della più antica minoranza del paese. Per agevolare il percorso sono proposte cinque brevi schede sui luoghi dove fare tappa.
PROGRAMMA A ROMA
Comunità Ebraica di RomaSinagoga, ghetto e Museo Ebraico di Roma - Lungotevere Cenci (Tempio)tel. 06 6840061 Centro di Cultura Ebraicatel. 06 5897589c.culturaebraicaroma@tiscalinet.itFondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia - ONLUS in collaborazione con il Centro di Cultura Ebraica, Catacombe Ebraiche di Villa Torlonia. Apertura straordinariainfo 340 7368280diletta.cesana@saypeace.comIl Pitigliani - Via Arco de' Tolomei, 1tel. 06 5800539A.D.E.I. - WIZO - tel. 06 5814464Bené Berith Romabeneberith.roma@torah.ittel. 338 7797258 - 339 8674856 Casa di Riposo EbraicaVia Portuense 216tel. 333 3336113
03/09/2006
Mostre su Itinerari ebraici a Roma, nella Provincia e nel Lazio e su gli itinerari storici degli ebrei in Italia Via Catalana e Via del Portico d'Ottavia
Orario: 10.00 - 18.00
Visite guidate
Orario: 10.00 - 18.00
Visite guidate in italiano e in inglese al Tempio Maggiore, al Tempio Spagnolo (contenente gli antichi e preziosi arredi delle Cinque Scole o sinagoghe del ghetto), al Museo Ebraico di Roma, recentemente rinnovato, il cui patrimonio di oggetti e arredi rituali è tra i più antichi in Europa e al Tempio dei Giovani
Visite guidate al ghetto e in Trastevere
Orario: 10.00 - 18.00
ai luoghi relativi alla storia e alla presenza ebraica. In italiano e in inglese.
Visite guidate alla Sinagoga di Ostia
Orario: 10.00 - 18.00
(II e IV secolo a.C.) a cura della Soprintendenza agli Scavi di Ostia antica: itinerario in pullman da Roma a Ostia antica a cura dell'ADEI WIZO (Associazione Donne Ebree Italiane) in collaborazione con il Centro di Cultura Ebraica
Per informazioni: 06.5897589
Stand di libri e di artigianato ebraico Via Catalana
Orario: 10:00 - 18:00
Visite guidate alle Catacombe ebraiche di Villa Torlonia
Orario: 10:00 - 18:00
a cura del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali (Soprintendenza ai B.A.A.A.A.S.)
Per informazioni: 340.7368280 diletta.cesana@saypeace.com
Inaugurazione della Mostra "Parole e Cose" - Casa di Riposo Ebraica
Orario: 17.30
25 dipinti da Genesi di Vittorio Pavoncello. Le opere create dall'artista per le sale della CRER saranno esposte al pubblico.
Rinfresco - Casa di Riposo Ebraica
Orario: 19.30
Lettura spettacolo "Il violino di Shylock" - Casa di Riposo Ebraica
Orario: 20.30
Nel parco della villa CRER l'associazione E.T.I.C.A (ebraico teatro internazionale cultura arte) presenterà in anteprima la lettura spettacolo "Il violino di Shylock" di Vittorio Pavoncello per voce e violino. Voce Daniele Di Porto, violino Marco Valabrega
Musica/teatro e degustazione
Orario: dalle 18:00
Spettacolo di musica/teatro e degustazione di cibi tipici della cucina ebraica locale a cura del Centro di Cultura Ebraica
3 settembre 2006
Gente che viene, gente che va. via Arco de' Tolomei,1
Orario: 10-14 / 16-20
Mostra
Per informazioni: 06 5898061 065897756 065800539


PROGRAMMA A OSTIA
Ministero per i Beni e le Attività Culturali SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHEOLOGICI DI OSTIAViale dei Romagnoli n. 717 00119 OSTIA ANTICA (RM) Tel 06.56358099 - Fax 06.5651500 Call Center 800991199 e-mail: ostia@arti.beniculturali.it
03/09/2006
Stand Ingresso sito archeologico
Orario: 10.00 - 17.00
Allestimento di uno stand espositivo e divulgativo con materiale informativo a cura dell'Ufficio Giovani UCEI e coordinamento del Servizio Educativo della Soprintendenza (dott.ssa Lucia Piastra)
Antica Sinagoga di Ostia
Orario: 11.30 e 15.00
visite guidate a cura del Dott. Darius Arya archeologo dell'Università della California e dell'American Istitute for Roman Culture. Appuntamento presso il Museo Ostiense (all'interno degli scavi).
Per informazioni: Le visite guidate sono gratuite; i partecipanti pagheranno il biglietto di ingresso agli Scavi di Ostia, secondo la normativa vigente
Itinerario di visita
Orario: da definire
Visite guidate alla Sinagoga di Ostia (II e IV secolo a.C.) a cura della Soprintendenza agli Scavi di Ostia antica: itinerario in pullman da Roma a Ostia antica a cura dell'ADEI WIZO (Associazione Donne Ebree Italiane)in collaborazione con il Centro di Cultura Ebraica.
Per informazioni: Info: 06.5897589

12 agosto, 2006

ISRAELE-LIBANO: NAPOLITANO, ITALIA NON SI SOTTRAGGA A RESPONSABILITA'


''L'Italia non puo' sottrarsi alla responsabilita' di dare il suo contributo a una missione tanto auspicata e cosi' necessaria'': e' quanto emerso in un colloquio telefonico tra il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il premier Romano Prodi che lo ha ragguagliato sui termini della risoluzione Onu. ''Il presidente Napolitano - informa una nota del Quirinale - si e' detto persuaso che l'orientamento gia' espresso in tal senso dal Presidente del Consiglio e dal Ministro degli Esteri trovera' in Parlamento il piu' largo consenso: si trattera' di una nuova importante prova per le nostre Forze Armate al servizio della comunita' internazionale nell'interesse della pace e della sicurezza''. DALL’ ITALIA FINO 3500 UOMINI, MA NIENTE DECISOL'Italia e' pronta a mettere in campo un contingente di circa 3.000-3.500 uomini per contribuire alla prossima - e a quanto pare imminente - forza internazionale di pace in Libano, ma sono ancora molte le variabili al vaglio dei vertici politici e militari da cui dipende la decisione finale. Per questo - secondo quanto si apprende in ambienti della Difesa - il quadro e' ancora assolutamente generico. Intanto, viene sottolineato, serve la necessaria copertura finanziaria: un contingente di queste dimensioni costa e probabilmente i fondi si dovranno trovare fuori dal gia' penalizzato bilancio della Difesa. Ma per partire - dopo che ci sara' stato il si' alla risoluzione Onu da parte di Israele e Libano - occorre che si verifichino anche altre condizioni, la prima delle quali, come e' stato piu' volte detto, e' il cessate il fuoco. E' inoltre necessario, viene ancora sottolineato, che la forza Onu venga accettata da tutte le parti interessate e che al suo interno vi siano dei militari di Paesi arabi. Ma importanti sono anche le possibilita' di intervento del contingente multinazionale. P. CHIGI, NULLA DI DECISO SU CONTINGENTE ITALIANO"In relazione a notizie riguardanti ipotetiche quantità e tipologie dell' impegno di pace italiano in Libano, la Presidenza del Consiglio sottolinea che, al momento, nulla è stato stabilito e che delle modalità e della consistenza del contingente che potrebbe agire nell' ambito della iniziativa dell' Onu si comincerà a parlare domani sera durante l' incontro che si svolgerà a Palazzo Chigi tra il presidente del Consiglio, Romano Prodi, il ministro degli Esteri, Massimo D' Alema e della di Difesa, Arturo Parisi": è quanto si sottolinea in una nota di Palazzo chigi. DOMANI VERTICE PRODI, D'ALEMA, PARISIIl premier Romano Prodi, a quanto si apprende, rientrera' a Roma domani per un vertice, in serata, a Palazzo Chigi con il ministro degli Esteri Massimo D'Alema e il ministro della Difesa Arturo Parisi, sul tema del Medio Oriente. La riunione e' stata convocata anche in previsione di un Consiglio dei Ministri straordinario da convocarsi nei giorni successivi.

11 agosto, 2006

I robot della morte

Pubblico integramente l'articolo del Corriere della sera di Magdi Allam che tratta dei temi terroristici in quanto credo sia difficile non condividere questa analisi.

Anche in Italia è radicata la «fabbrica del terrore» che ha prodotto i kamikaze di Londra di Magdi Allam
Dovremmo essere tutti «in guerra contro i fascisti islamici». Non solo gli Stati Uniti, che hanno il coraggio di dichiararlo apertamente. Non solo la Gran Bretagna, che più di altri in Europa è stata infiltrata dal terrorismo di Al Qaeda. Perché la realtà che emerge dalla scoperta di un piano per far esplodere simultaneamente diversi aerei di compagnie americane, al fine di provocare «una strage di proporzioni inimmaginabili», conferma che questo terrorismo è a tal punto globalizzato da essere riuscito a trasformare l’insieme dell’Occidente in una fabbrica di kamikaze islamici. Erano cittadini britannici i quattro terroristi suicidi del 7 luglio 2005 e risultano essere cittadini britannici gli aspiranti terroristi suicidi della strage scongiurata.
Così come è in Occidente che hanno maturato la trasformazione da persone in «robot della morte» migliaia di combattenti islamici che, ormai da un ventennio, sono andati ad assolvere al precetto della «guerra santa» in Afghanistan, Bosnia, Kosovo, Cecenia, Kashmir, Algeria, Somalia, Yemen, Marocco, Tunisia, Egitto, Israele, Indonesia e Iraq. Ed è sempre in Occidente che si è completato il processo di adesione alla fede nel «martirio» islamico del gruppo dirigente degli attentatori dell’11 settembre di New York e Washington e gli autori dell’11 marzo di Madrid. Tramite un lavaggio di cervello identico a quello a cui sono stati sottoposti la ventina di giovani arrestati ieri a Londra e Birmingham, dopo la frequentazione di moschee gestite da predicatori d’odio e apologeti del terrore.
Il riferimento di Bush ai «fascisti islamici» è appropriato perché integra la sfera prettamente criminale del terrorismo con la sua dimensione ideologica. Sottintende che la radice del male è un’ideologia dell’odio che all’insegna dell’antiamericanismo e dell’antiebraismo, della condanna dell’Occidente e del rifiuto del diritto di Israele all’esistenza, ha scatenato una violenza planetaria. Ciò è per la precisione il fulcro del manifesto del «Fronte internazionale islamico per la guerra santa contro gli ebrei e i crociati», la sigla con cui Osama bin Laden nel giugno 1998 ha privatizzato e globalizzato il terrorismo. Così come è la sostanza degli statuti del movimento internazionale dei Fratelli Musulmani, di cui Hamas è espressione nei territori palestinesi, e dell’Hezbollah che in Libano attua la strategia impostagli dal regime nazi-islamico iraniano di Ahmadinejad con la complicità del regime tirannico siriano di Assad. Ed è proprio il Libano che si vorrebbe trasformare in un nuovo fronte di prima linea della guerra santa islamica contro Israele, a testimonianza della stretta compenetrazione ideologica tra gruppi estremisti con radici storiche e genesi politiche diverse.
La lezione di Londra e del Libano è che, da un lato, questo terrorismo è di natura aggressiva e non reattiva e, dall’altro, che ha una comune radice dell’odio presente anche in Italia. Continuano purtroppo a sbagliare coloro che immaginano che questo terrorismo sia una reazione all’occupazione israeliana e all’imperialismo americano. Che, pertanto, qualora nascesse uno Stato palestinese, anche se sottomesso al potere teocratico di Hamas, o qualora ci si ritirasse dall’Iraq e dall’Afghanistan, anche se dovessero essere conquistati dai tagliagola di Al Qaeda, allora l’Occidente sarebbe maggiormente al riparo dalla minaccia del terrorismo. Queste anime ingenue hanno eretto una cappa di mistificazione della realtà che, tra i suoi effetti più deleteri, ha sortito delle sentenze emesse dai tribunali italiani che legittimano e nobilitano i reclutatori nostrani di kamikaze quali «resistenti» e gli assassini dei soldati della forza multinazionale in Afghanistan, italiani compresi, quali «martiri».
La realtà è che anche in Italia è radicata la «fabbrica del terrore» che haprodotto i kamikaze di Londra. Alimentata da una rete di moschee dove si predica la distruzione di Israele e si legittima il terrorismo palestinese, iracheno e afghano, gestite dall’Ucoii (Unione delle comunità e organizzazioni islamiche in Italia, affiliata ai Fratelli Musulmani), dall’organizzazione radicale marocchina «Giustizia e carità», dal movimento dei Tabligh (Predicazione) influente tra i pachistani. Eppure continuiamo a far finta di niente. Ci preoccupiamo di scongiurare l’attentato, che è la punta dell’iceberg, ma non ci vogliamo occupare dell’iceberg, che è la «fabbrica del terrore». Questo è il più grave errore in cui sono incorsi i nostri servizi segreti e gli apparati di sicurezza. Che, oltretutto, sono in seria difficoltà, con una credibilità internazionale messa indubbio dainchieste e incertezze politiche. Possiamo soltanto incrociare le dita, augurandoci che quanto è successo a Londra non accada mai in Italia.

Roma per i bambini di Libano e Israele

La capitale si attiva per aiutare le vittime del conflitto israelo-libanese, soprattutto i bambini. Sessanta di loro arriveranno infatti nei prossimi giorni nella nostra città per ricevere cure, assistenza e tutela. Il progetto, nato dalla collaborazione fra Comune (Assessorato alle Politiche Sociali), Centro Islamico di Roma, Comunità Ebraica, Caritas diocesana, Croce Rossa Italiana e Comunità di Sant'Egidio, ha l'obiettivo di portare a Roma circa 60 bambini provenienti dalle zone di conflitto, sia in Israele che in Libano. I bambini saranno ospitati in strutture messe a disposizione dal Comune di Roma e seguiti da educatori, psicologi, mediatori culturali e medici. Grazie alla collaborazione dell'Assessorato alla Sanità della Regione Lazio, sarà garantita l'immediata assistenza ospedaliera a chi ne ha bisogno. Nel contempo, il Campidoglio è impegnato a sostenere e promuovere i progetti organizzati da singole comunità e da organismi di volontariato internazionale attivi nelle zone di guerra. Questi possono inviare i loro programmi di solidarietà all'indirizzo e-mail progetti@resroma.it (Res, lo ricordiamo, è il Registro romano della Solidarietà, che ormai da mesi raccoglie le disponibilità di singoli e gruppi a fare volontariato). Saranno pubblicati in queste pagine, in modo che cittadini possano conoscerli ed offrire il proprio contributo. Ecco due primi progetti di solidarietà in corso: Save The Children: Save The Children Italia ha lanciato un appello per aiutare i bambini colpiti dal conflitto in medio-oriente. Già attivato un piano di aiuti, grazie alla presenza sia in Libano che in Palestina di un nutrito staff locale dell'organizzazione. Per informazioni, www.savethechildren.it Unicef – Emergenza Libano: L'Unicef ha lanciato una campagna internazione di donazione per aiutare i bambini vittime della crisi medio-orientale. Le donazioni posso essere effettuate tramite: - cc postale n. 745.000, intestato a UNICEF Italia, causale "Emergenza Libano" - cc bancario n. 000000510051, UNICEF Italia, Banca Popolare Etica, CIN R, ABI 05018, CAB 03200, causale "Emergenza Libano" - donazione online su www.unicef.it, causale "Emergenza Libano" - donazione con carta di credito telefonando al Numero Verde UNICEF 800-745.000 - offerta presso i Comitati UNICEF di tutta Italia (indirizzi su www.unicef.it/comitati e sugli elenchi telefonici). Per informazioni visitare: www.unicef.it

03 agosto, 2006

BUONE VACANZE A TUTTI!!!

Tranne per notizie importanti questo blog va in ferie!!!
Ci rileggiamo a settembre!

Sul Corriere della Sera una notizia interessante sulla sanità anche per il Quartiere XXX

Sulle pagine romane del Corriere della Sera del 3 agosto è stata pubblicata una notizia molto interessante sulla la sanità per questa parte di territorio.
Infatti è stata data notizia che la Regione Lazio intende costruire il Nuovo Ospedale San Giacomo a Talenti il quartiere “limitrofo” al nostro.
La volontà politica è quella di dotare le zone periferiche della città di strutture ospedaliere. Saranno, per raggiungere questo obbiettivo, poste in vendita quattro strutture ospedaliere il San Giacomo,il Forlanini,il Santo Spirito e il Regina Margherita che insistono nella parte centrale di Roma e che essendo ubicate in strutture vecchie che comportano notevoli oneri annuali per la loro manutenzione.
Soltanto pronto soccorso e prestazioni specialistiche verranno mantenute in parte di queste strutture liberando il resto per la vendita a privati.
Questa iniziativa, che si dovrebbe completare entro il 2010, ha anche l’obiettivo di ripianare i debiti che gravano sul bilancio sanitario delle regione.
Non sfuggirà a nessuno che una nuova struttura ospedaliera molto più vicina al nostro territorio darà maggiori sicurezza sanitaria a tutti noi.

02 agosto, 2006

Il 2 agosto conferenza di servizio per il liceo classico nel Quartiere XXX.

Presso la Provincia di Roma alla presenza dell’Assessore Daniela Monteforte, delle consigliere provinciali Roberta Agostini e Cecilia D’Elia, del Presidente del Municipio Roma V Ivano Caradonna dei tecnici della provincia e dell’AQ30 si è svolta la conferenza di servizio per il liceo classico a Torraccia.
In questa circostanza abbiamo visionato il progetto preliminare nei confronti del quale non ci sono state valutazioni negative.
Il tema preminente è stato il finanziamento e la tempistica ma altri aspetti sono stati precisati.
Intanto è stato:
richiesto al Direttore dell’Assessorato all’Ambiente del Comune di Roma Mastrangelo il placet per l’accesso all’area;
valutare se esiste l’esigenza di ulteriori verifiche di sovrintendenza;
si è confermato il costo dell’opera è pari a 12 milioni di euro compresi gli arredi per 5 sezioni 25 classi;
che nella struttura è compreso l’impianto tecnologico che comanda tutta la struttura;
che si sta valutando di inserire nella progettazione l’impianto fotovoltaico;
che nell’istituto è progettata una palestra di grandi dimensioni ed un auditorium per 400 posti;
che si sta proponendo un finanziamento iniziale di 6 milioni di euro per le prime 3 sezioni 15 classi.
Questo è quanto affermato dall’Assessore Monteforte.
A settembre una ulteriore conferenza di servizio con notizie sul finanziamento.
Prossimamente avremo a disposizione il progetto preliminare che pubblicherò su questo blog.

01 agosto, 2006

Tu che ne dici ???

Ho aperto questo “forum” per sapere come la pensiamo sulla legge 241 del 31 luglio 2006 ''Concessione di indulto''già entrata in vigore.
''La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Promulga la seguente legge: Art. 1. 1. E' concesso indulto, per tutti i reati commessi fino a tutto il 2 maggio 2006, nella misura non superiore a tre anni per le pene detentive e non superiore a 10.000 euro per quelle pecuniarie sole o congiunte a pene detentive. Non si applicano le esclusioni di cui all'ultimo comma dell'articolo 151 del codice penale. 2. L'indulto non si applica: a) per i delitti previsti dai seguenti articoli del codice penale: 1) 270 (associazioni sovversive), primo comma; 2) 270-bis (associazioni con finalita' di terrorismo anche internazionale o di eversione dell'ordine democratico); 3) 270-quater (arruolamento con finalita' di terrorismo anche internazionale); 4) 270-quinquies (addestramento ad attivita' con finalita' di terrorismo anche internzionale); 5) 280 (attentato per finalita' terroristiche o di eversione); 6) 280-bis (atto di terrorismo con ordigni micidiali o esplosivi); 7) 285 (devastazione, saccheggio e strage); 8) 289-bis (sequestro di persona a scopo di terrorismo o di eversione); 9) 306 (banda armata); 10) 416, sesto comma (associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei delitti di cui agli articoli 600, 601 e 602 del codice penale); 11) 416-bis (associazione di tipo mafioso); 12) 422 (strage); 13) 600 (riduzione o mantenimento in schiavitu' o in servitu); 14) 600-bis (prostituzione minorile); 15) 600-ter (pornografia minorile), anche nell'ipotesi prevista dall'articolo 600-quater.1 del codice penale; 16) 600-quater (detenzione di materiale pornografico), anche nell'ipotesi prevista dall'articolo 600-quater.1 del codice penale,sempre che il delitto sia aggravato ai sensi del secondo comma del medesimo articolo 600-quater; 17) 600-quinquies (iniziative turistiche volte allo sfruttamento della prostituzione minorile); 18) 601 (tratta di persone); 19) 602 (acquisto e alienazione di schiavi); 20) 609-bis (violenza sessuale); 21) 609-quater (atti sessuali con minorenne); 22) 609-quinquies (corruzione di minorenne); 23) 609-octies (violenza sessuale di gruppo); 24) 630 (sequestro di persona a scopo di estorsione), commi primo, secondo e terzo; 25) 644 (usura); 26) 648-bis (riciclaggio), limitatamente all'ipotesi che la sostituzione riguardi denaro, beni o altre utilita' provenienti dal delitto di sequestro di persona a scopo di estorsione o dai delitti concernenti la produzione o il traffico di sostanze stupefacenti o psicotrope; b) per i delitti riguardanti la produzione, il traffico e la detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope, di cui all'articolo 73 del testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, e successive modificazioni, aggravati ai sensi dell'articolo 80, comma 1, lettera a), e comma 2, del medesimo testo unico, nonche' per il delitto di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope di cui all'articolo 74 del citato testo unico, in tutte le ipotesi previste dai commi 1, 4 e 5 del medesimo articolo 74; c) per i reati per i quali ricorre la circostanza aggravante di cui all'articolo 1 del decreto-legge 15 dicembre 1979, n. 625, convertito, con modificazioni, da1la legge 6 febbraio 1980, n. 15, e successive modificazioni; d) per i reati per i quali ricorre la circostanza aggravante di cui all'articolo 7 del decreto-legge 13 maggio 1991, n. 152, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 1991, n. 203, e successive modificazioni; e) per i reati per i quali ricorre la circostanza aggravante di cui all'articolo 3 del decreto-legge 26 aprile 1993, n. 122, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 giugno 1993, n. 205''. 3. Il beneficio dell'indulto e' revocato di diritto se chi ne ha usufruito commette, entro cinque anni dalla data di entrata in vigore della presente legge, un delitto non colposo per il quale riporti condanna a pena detentiva non inferiore a due anni. 4. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sara' inserita nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato''. La legge ha la firma del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e' controfirmata dal Presidente del Consiglio, Romano Prodi, ed ha il visto del Guardasigilli, Clemente Mastella.


TELECOMCERTO: NEL 2007 FORSE VASCO ROSSI E CELENTANO

Si e' appena concluso il Telecomcerto 2006 che gia' si fanno i nomi dei possibili protagonisti della prossima edizione. L'amministratore delegato di Progetto Italia, Andrea Kerbacher, interpellato dai giornalisti, esclude una possibile performance dei Rolling Stones (''Il Colosseo non e' il luogo adatto per loro'') e alla domanda se potrebbe salire sul palco un artista italiano fa i nomi di Vasco Rossi e di Celentano. L'ABBRACCIO DEL COLOSSEO A UNA FOLLA IN FESTAThe Piano Man al Colosseo: per vedere sul palco Billy Joel, uno dei massimi songwriter e musicisti americani, 110 milioni di dischi venduti, gli italiani hanno dovuto aspettare 12 anni. Ma, a giudicare dalla energetica performance ai Fori Imperiali, ne e' valsa la pena. Ovvio, quindi, che sia stato affidato a lui il clou del Telecomcerto. Due ore di storia del Pop che hanno toccato il fiume di persone (mezzo milione secondo gli organizzatori) accorse al Telecomcerto 2006. Al collega Bryan Adams, rocker canadese ormai anche affermato fotografo, il compito invece di aprire lo show e far ballare romani e turisti per poco piu' di un'ora. Quello del 46enne eroe di 'Run to you' e' un rock genuino e vitaminico che travolge. Si parte con 'So far so good', seguita da 'Somebody', 'Open Road' e 'Can't stop this thing we started'. Bryan, magrissimo, in jeans e t-shirt nera con due ali d'aquila bianche sulla schiena, sembra quasi stupito dalla cornice unica che lo circonda, guarda il pubblico incitandolo e invitandolo a prendere parte a questa grande festa del rock (gratuita). Dopo pezzi come 'Summer of '69', 'Please forgive me' e 'Baby when your are gone', Adams non resiste e va a stringere le mani dei fortunati delle prime file, tra cui un folto gruppo di canadesi. Poi 'Only Thing', Cloud 9', la celebre hit 'Run to you' e 'Best of Me'.Nella pausa, in tribuna vip si intrattengono Gabriele Muccino, Raoul Bova, Paolo Virzi', Mara Venier col neo-marito (che pero' va via subito perche' non soddisfatta della sistemazione) e Claudio Baglioni. Poi, il momento piu' atteso: Billy Joel, 57 anni, la maggior parte dei quali vissuti sui palcoscenici di tutto il mondo, prende il comando dello show. La pedana girevole di 14 metri di diametro, ruota su se stessa ed eccolo, e' lui, The Piano Man, classe da vendere, 25 anni di grande musica pop nel curriculum e ancora tanta voglia di esibirsi dal vivo. In gessato grigio e jeans, attacca con la sua 'Angry young man'.Ma dopo qualche nota, lancia sguardi interrogativi alla sua band, fa 'no' con la testa. Si ferma. ''Hi Roma, il mio piano e' morta'', dice in stentato italiano. Pronto l'intervento dei tecnici, si riprende. E partono le emozioni: dopo la fredda performance, lo scorso anno, di Elton John (compagno di molte tournee' con Joel), quella di Piano Man trascina giovani, e non, in un turbinio di ricordi. ''Questa canzone e' vecchia come il Colosseo'', scherza presentando 'Honesty'. Appesantito dagli anni e dagli eccessi alcolici (da cui e' uscito un anno fa), Joel ha pero' dalla sua una voce ancora piu' robusta e rotonda che nel passato. Ed energia da vendere. Per un mix di pop, jazz, tarantelle, ballate e rock&roll.Per l'occasione, accompagnato da ottimi musicisti, sfodera un successo accantonato da anni, 'Just the way you are', un regalo al pubblico dei Fori. E 'This is the time', sigla di 'Sentieri', introdotta da un paio di divertenti tarantelle. Dal sapore di Napoli alle atmosfere sofisticate di 'New York State of Mind', uno dei suoi capolavori. Cosi' come la bellissima 'She's always a woman' ('riesci a ferire con lo sguardo, ma guarisci col tuo sorriso'). 'Innocent man' parte con le note di 'Stand by me'. Ma Billy, sudatissimo, non si ferma: ecco Uptown Girl e 'The river of dreams', con lui che salta e ride felice come un bambino. Deve piacergli molto avere davanti tutta quella folla. E dietro, il Colosseo. Imbraccia la chitarra per 'We didn't start the fire', una sequela di infinite citazioni,da Nixon al Vietnam, Peron, Toscanini, Einstein, De Gaulle, Castro, la mafia, la Palestina, la Russia, l'Iran e l'Afghanistan. Ormai l'anima rock di Joel ha preso il sopravvento: in 'Big Shot' e 'It's still rock and roll to me' e 'Only the good die young', Piano Man fa roteare l'asta del microfono come un giovane rocker.Torna a sedersi con 'Scenes from an Italian Restaurant, un intramontabile classico che fa venire i brividi. Il finale vede Billy e Bryan per la prima volta insieme: duettano in 'You maybe right' (di Joel), 'Cuts like a knife' (di Adams) e, per finire in bellezza, un pezzo degli Stones: 'Honky Tonky Women'. Questa 'strana coppia' ricordera' per molti anni questo concerto. Insieme a quello dell'ex Beatle, il piu' bello tra quelli che hanno avuto luogo all'ombra del Colosseo.

Scuola Kit CONVENIENZA

Viene riproposto lo “Scuola Kit convenienza” che è ormai diventato un classico della Campagna Scuola nelle Cartolerie e Cartolibrerie ma, quest’anno, l’iniziativa “Scuola Kit convenienza” ha una grande novità : il prezzo è stato ridotto da €uro 25,00 ad €uro 19,90, ferme restando le quantità dei prodotti Ciò significa che l'iniziativa "Scuola Kit" promossa e patrocinata dalla Federcartolai, dopo aver mantenuto lo stesso prezzo di €uro 25,00 per tre anni, è riuscita a far diminuire il prezzo a €uro 19,90 grazie anche alla collaborazione dei Fornitori e Distributori. L’iniziativa ha dimostrato che “in Cartoleria” - tutto l’anno e non solo all’inizio della Scuola - è possibile acquistare prodotti di qualità, non griffati, ad un prezzo calmierato in tutta Italia
SCUOLA KIT per le Scuole Elementari:
zaino, diario, astuccio a zip completo di penna, matita, gomma per cancellare, temperino, colori e pennarelli, 2 quaderni maxi a righe, 2 quaderni maxi a quadretti, 1 quaderno ad anelli, 2 evidenziatori oppure 1 colla stick (secondo disponibilità)
SCUOLA KIT per le Scuole Medie:
zaino, diario, astuccio a bustina con penna e matita, compasso, riga, 2 squadre, n. 2 quaderni maxi a righe, n. 2 quaderni maxi a quadretti, 2 evidenziatori oppure 1 colla stick (secondo disponibilità)

SCUOLA KIT per le Scuole Superiori(secondo disponibilità del Rivenditore):ASSORTIMENTO "A" - comprendente:
• Assortimento base: diario, n. 4 quaderni f.to A4 ( 2 a righe e 2 a quadretti), n. 2 matite, n. 2 penne sfera, gomma per cancellare, valigetta polionda e, inoltre, • Prodotto integrativo a scelta (secondo disponibilità scorte del Rivenditore)
· KIT INFORMATICA: composto da n. 10 CD-ROM, oppure:
· Calcolatrice scientifica tascabile, oppure:
· Zainetto tempo libero

ASSORTIMENTO "B" - comprendente:
• n. 4 quaderni f.to A4 (2 a righe + 2 a quadretti), n. 1 risma di carta (da 500 fogli) • n. 2 squadre, una riga da 60 cm, n. 1 evidenziatore, n. 1 correttore, n.2 matite• n. 2 penne sfera, n. 2 gomme, n.1 compasso (da 5 pezzi)