31 ottobre, 2009

Dalla Regione prestiti agevolati per cittadini e imprese in difficoltà


Dalla Regione prestiti agevolati per cittadini e imprese in difficoltà

E' Don Sandro Spriano il nuovo responsabile del Fondo per il Microcredito, l'iniziativa della Regione Lazio ideata per sostenere i cittadini e le imprese in difficoltà economiche e promuovere la nascita di nuovi progetti imprenditoriali, con prestiti a condizioni agevolate, presentate oggi alla stampa. Nel bilancio regionale 2009 sono stati messi a disposizione del Fondo, 6 milioni di euro per l'anno in corso e altrettanti per gli anni 2010 e 2011, per un totale di 18 milioni di euro. I prestiti individuali vanno da 1.000 a 10.000 euro. Le microimprese potranno chiedere fino a 20.000 euro. "Abbiamo messo in campo - ha detto l'assessore regionale al Bilancio, Luigi Nieri - un fondo consistente visto il periodo di crisi che stiamo attraversando. Ci siamo resi conto che la situazione economica era molto pesante, per non parlare delle cosiddette 'carte revolving' che stanno rovinando le famiglie". Nieri ha poi precisato che "il microprestito può veramente aiutare le famiglie in difficoltà". "Del resto - ha continuato - questo è un percorso che la Regione Lazio ha già intrapreso da tempo".

"Una volta compreso il funzionamento del fondo - ha spiegato Don Sandro, cappellano della Casa circondariale di Rebibbia Nuovo Complesso - ho accettato perché penso che faccia parte della mia missione. Vengo da un'esperienza di 20 anni 'di carcere', lavorando con migliaia di persone che ti fanno capire quanto nella vita si possa essere solidali. Le mie convinzioni partono da una radice evangelica che si incontra con coloro che credono che la persona sia al centro, sia che si tratti di religione sia che si tratti di economia. Calcolando poi che nel mondo sono 100 milioni le persone che riescono a trovare fondi dal microcredito, credo che noi potremo alimentare questo numero".

Tecnicamente il microcredito è lo strumento attraverso il quale la Regione intende sostenere le persone o le imprese che si trovano temporaneamente in difficoltà economica e che per questo motivo non possono accedere al credito ordinario previsto dal tradizionale circuito bancario. La Regione offre la possibilità di beneficiare di piccoli prestiti attraverso i quali potranno affrontare le spese impreviste e migliorare le proprie condizioni di vita o quelle della propria famiglia, sanare la situazione economica negativa della loro impresa o avviare una nuova esperienza imprenditoriale. Per tutti il tasso di interesse è pari all'1% e i tempi di restituzione variano in base ai richiedenti: da un massimo di 36 mesi per le persone fisiche, a un massimo di 84 mesi per le realtà imprenditoriali. Al beneficiario del prestito non verrà erogata liquidità, ma tramite l'Istituto di credito convenzionato, verranno sanate le posizioni debitorie per le quali, il beneficiario stesso, abbia presentato documentazione giustificativa.

Per ottenere tutte le informazioni sul microcredito regionali è possibile consultare il sito www.microcredto.lazio.it oppure telefonare al numero verde 800.264.525. Da oggi comunque i cittadini potranno già effettuare le richieste. Dopo aver contattato il call center i richiedenti si recheranno presso gli operatori territoriali, accreditati presso Sviluppo Lazio ed opportunamente formati. Gli operatori territoriali rilasceranno ai richiedenti una copia cartacea della domanda alla quale allegheranno i documenti idonei a giustificare la stessa e a dimostrare la capacità di restituzione del prestito richiesto. L'istituto di credito istruisce la pratica, valutando l'ammissibilità oggettiva e soggettiva e la capacità di rimborso del beneficiario.

Il Genio di Galileo in mostra a Palazzo Incontro


Il Genio di Galileo in mostra a Palazzo Incontro

La Provincia di Roma rende omaggio al genio di Galileo Galilei e lo fa con una mostra "Il telescopio di Galileo", dal 31ottobre al 6 gennaio 2010 a Palazzo Incontro (Via dei Prefetti 22 - Roma 00186).

La mostra si potrà visitare, con ingresso libero, tutti i giorni dalle 9 alle 19 - lunedì chiuso.

"Questo - ha detto il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti - è il nostro contributo all' anno galileiano. È un modo non banale di parlare di un grande italiano. Attraverso il suo telescopio vogliamo tornare a promuovere l' ingegno di questo grandissimo uomo".

"È anche un modo per promuovere la cultura, - ha aggiunto l' assessore provinciale alla Cultura Cecilia D' Elia - ed in particolare quella scientifica. Questa mostra è infatti pensata per essere rivolta anche ai giovani".

"Palazzo Incontro - ha concluso Zingaretti - prosegue con la sua vocazione nella promozione di eventi culturali e artistici sul tema della creatività e dell' ingegno". La mostra, divisa in 6 sezioni, attraverso documenti e riproduzioni di modelli, racconta la storia del telescopio di Galileo”

Grazie a Galileo Galilei, tra l’estate e l’autunno del 1609 l’universo assume d’un tratto una fisionomia completamente nuova. Il cannocchiale consente infatti a Galileo di confermare le rivoluzionarie teorie di Nicolò Copernico: la Terra non è immobile al centro dell’universo, ma ruota su se stessa e orbita intorno al Sole. A 400 anni di distanza da quei giorni epocali, l’Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze ha dedicato al telescopio di Galileo e alle osservazioni celesti dello scienziato toscano, una mostra spettacolare, presentata per la prima volta a Firenze (4 marzo 2008 – 31 gennaio 2009) e successivamente allestita a Pechino, Filadelfia e Stoccolma con grande successo.

L’esposizione viene ora proposta al pubblico romano fino al 6 gennaio 2010 nella sede di Palazzo Incontro, per iniziativa della Provincia di Roma, organizzata in collaborazione con Civita e Opera Laboratori Fiorentini.

Per altre informazioni: www.civita.it.

PROMEMORIA 31 ottobre 1956 - Crisi di Suez: Regno Unito e Francia iniziano a bombardare l'Egitto per costringerlo a riaprire il Canale di Suez


Crisi di Suez: Regno Unito e Francia iniziano a bombardare l'Egitto per costringerlo a riaprire il Canale di Suez.
La Crisi di Suez è un conflitto che nel 1956 vide l'Egitto opporsi all'occupazione militare del Canale di Suez da parte di Francia, Regno Unito ed Israele.
La crisi si concluse quando l'URSS minacciò di intervenire al fianco dell'Egitto e gli Stati Uniti, temendo l'allargamento del conflitto, costrinsero inglesi, francesi ed israeliani al ritiro.
In prospettiva, il ruolo svolto da USA e URSS nel conflitto è oggi letto come il loro definitivo riconoscimento ad uniche superpotenze planetarie a discapito dell'Europa.

30 ottobre, 2009

"Porta del diritto" servizi legali gratuiti per i cittadini.


"Porta del diritto" servizi legali gratuiti per i cittadini.

La 'Porta del diritto' è un progetto di orientamento giuridico gratuito presso i Municipi, creato dal Campidoglio (Assessorato alla Semplificazione) con l'Ordine degli avvocati di Roma e con la Camera di Conciliazione.
La 'Porta' è l'erede diretta della 'Bottega del diritto', che negli scorsi anni ha offerto lo stesso servizio ma con un autobus dedicato che faceva tappa sulle piazze. In sette Municipi, dunque -Roma 4, 5, 6, 8, 11, 13, 20-, un pomeriggio a settimana con un calendario prefissato mese per mese, un avvocato ascolta le richieste dei cittadini su questioni legali; l'avvocato, poi, in base al tipo di richiesta da informazioni, suggerisce le forme più efficaci di tutela ed indirizza il cittadino verso gli organismi (pubblici o privati) più adatti a risolvere il caso proposto. Tipici argomenti da 'Porta del diritto': controversie familiari, recupero piccoli crediti, diritto alla salute, tutela dei lavoratori, sicurezza personale, liti condominiali, istruzione, difficoltà di integrazione dei cittadini stranieri.
Per informazioni, chiamare il call center del Comune (060606) oppure Via Tiburtina n. 1163, Ufficio Accoglienza Unica. Tel: 0669605623.

Incontro tra i dipendenti regionali e il vice Presidente Montino


Incontro tra i dipendenti regionali e il vice Presidente Montino

Un ringraziamento e un appello ai dipendenti perché continuino il loro lavoro. Questo uno dei passaggi dell'incontro oggi tra Esterino Montino, Vice Presidente della Regione Lazio, e i dipendenti regionali presso la Sala Tirreno.
"Le elezioni - ha dichiarato Montino - saranno il prossimo 28 marzo insieme a tutte le altre regioni. Fino a quel momento dobbiamo continuare il nostro lavoro perché noi rispondiamo all'istituto regionale e a tutti i cittadini del Lazio. Le cose che abbiamo fatto finora le abbiamo fatte con voi e grazie a voi".
"Faremo un ulteriore incontro con voi insieme a Francesco Scalia, assessore regionale al Personale - ha continuato Montino - per discutere dei provvedimenti da prendere e stilare un calendario per capire come affrontare le questioni ancora aperte".

PROMEMORIA 30 ottobre 1938 - Orson Welles trasmette per radio un realistico adattamento de La guerra dei mondi, causando il panico negli USA


Orson Welles trasmette per radio un realistico adattamento de La guerra dei mondi, causando il panico in tutti gli Stati Uniti.
La guerra dei mondi (War of the Worlds) fu un celebre sceneggiato radiofonico trasmesso il 30 ottobre 1938 negli Stati Uniti dalla CBS e interpretato da Orson Welles, tratto dall'omonimo romanzo di fantascienza di Herbert George Wells. È rimasto famoso per avere scatenato il panico descrivendo una invasione aliena.
Molti radioascoltatori - malgrado gli avvisi trasmessi prima e dopo il programma - non si accorsero che si trattava di una finzione, credendo che stesse veramente avvenendo uno sbarco di extraterrestri ostili nel territorio americano. L'adattamento del romanzo, infatti, simulava un notiziario speciale che a tratti si inseriva sopra gli altri programmi del palinsesto radiofonico per fornire aggiornamenti sull'atterraggio di bellicose astronavi marziane nella località di Grovers Mill, nel New Jersey.

La trasmissione
Il programma fu trasmesso dalla CBS (Columbia Broadcasting System), una delle maggiori emittenti statunitensi, e fu interpretato da Orson Welles, allora ventitreenne, all'interno della trasmissione Mercury Theatre on the Air, programma settimanale in cui venivano proposte letture di romanzi celebri. Lo sceneggiato radiofonico era stato scritto da Howard Koch, come adattamento del noto romanzo dello scrittore britannico H. G. Wells del 1897, riambientando le vicende negli Stati Uniti.
L'idea alla base dell'adattamento era di trasmettere, nel corso del programma musicale della sera, una serie di comunicati "dal vivo" del tutto simili a quelli trasmessi nei notiziari radiofonici.
Orson Welles, che era anche il regista e produttore del programma, non aveva previsto quelle che sarebbero state le reazioni del suo pubblico; non aveva nessuna intenzione di fare uno scherzo, come talvolta si crede, tanto è vero che sia all'inizio della trasmissione che alla sua conclusione venne chiaramente detto che avevano trasmesso l'adattamento radiofonico del romanzo di Wells. Al suo interno però si fece di tutto per renderlo verosimile.
Alle ore venti in punto del 30 ottobre 1938, dopo le prime note del programma musicale, irruppe la voce dell'annunciatore:
« Signore e signori, vogliate scusarci per l’interruzione del nostro programma di musica da ballo, ma ci è appena pervenuto uno speciale bollettino della Intercontinental Radio News. Alle 7:40, ora centrale, il professor Farrell dell’Osservatorio di Mount Jennings, Chicago, Illinois, ha rilevato diverse esplosioni di gas incandescente che si sono succedute ad intervalli regolari sul pianeta Marte. Le indagini spettroscopiche hanno stabilito che il gas in questione è idrogeno e si sta muovendo verso la Terra ad enorme velocità. (...)[1] »
Dopo questo annuncio iniziale, riprende la musica, che verrà però presto interrotta, varie volte, da altri comunicati, via via più concitati e allarmanti. Per conferire credibilità al misterioso fenomeno, viene inscenata l'intervista ad un astronomo. Lo studio di New York dà quindi lettura di un bollettino speciale secondo cui, alle 20:50 circa, un oggetto fiammeggiante di grandi dimensioni, ritenuto un meteorite, è precipitato in una fattoria nei pressi di Grovers Mill, nel New Jersey:
« Abbiamo subito inviato una speciale unità mobile e il nostro cronista, Carl Phillips, appena giunto sul posto, vi darà una completa descrizione del meteorite di Grovers Mill...[1] »
La narrazione prosegue in forma di testimonianza diretta da parte dell'inviato:
« Il terreno è coperto di frammenti di un albero che l'oggetto ha investito toccando terra. Ciò che posso vedere dell'... oggetto non assomiglia molto a un meteorite, o almeno ai meteoriti che ho visto prima d'ora. Sembra piuttosto un grosso cilindro...".[1] »
Diventa quindi evidente che non si tratta di un oggetto naturale, ma di un qualche manufatto. In seguito:
« Un momento! Sta accadendo qualcosa! Signori e signore, è terrificante! L'estremità dell'oggetto comincia a muoversi! La sommità ha cominciato a ruotare come se fosse avvitata! La cosa deve essere vuota all'interno! »
A quel punto si odono delle voci concitate ("Si muove!" "Guardate, si svita, si svita, dannazione!" "State indietro, là! State indietro! Lo ripeto!" "Può darsi che ci siano degli uomini che vogliono scendere!" "È rovente, sarebbero ridotti in cenere!" "State indietro, laggiù! Tenete indietro quegli idioti!")[1], e all'improvviso si distingue il rumore di un grosso pezzo di metallo che cade.
Phillips:
« Signore e signori, è la cosa più terribile alla quale abbia mai assistito... Aspettate un momento! Qualcuno sta cercando di affacciarsi alla sommità... Qualcuno... o qualcosa. Nell'oscurità vedo scintillare due dischi luminosi... sono occhi? Potrebbe essere un volto. Potrebbe essere... [Urlo di terrore della folla].[1] »
La narrazione prosegue con la descrizione delle macchine aliene e del loro terrificante attacco:
« Signore e signori, devo riferirvi qualcosa di molto grave. Sembra incredibile, ma le osservazioni scientifiche e l'evidenza stessa dei fatti inducono a credere che gli strani esseri atterrati stanotte nella fattoria del New Jersey non siano che l'avanguardia di un'armata di invasione proveniente da Marte. La battaglia che ha avuto luogo stanotte a Grovers Mill si è conclusa con una delle più strabilianti disfatte subite da un esercito nei tempi moderni (...) »
La trasmissione poi prosegue seguendo la trama del romanzo di Wells, fino all'epilogo in cui i Marziani vengono inaspettatamente sconfitti. Tuttavia, molto prima che il programma radiofonico fosse concluso, tra gli ascoltatori si scatenò il panico.

Reazioni
Al termine della trasmissione, Orson Welles si recò in un vicino teatro per prendere parte alle prove serali di uno spettacolo, venendo a conoscenza solo il giorno dopo del putiferio che la sua interpretazione aveva scatenato.
« Furono le dimensioni della reazione ad essere sbalorditive. Sei minuti dopo che eravamo andati in onda le case si svuotavano e le chiese si riempivano; da Nashville a Minneapolis la gente alzava invocazioni e si lacerava gli abiti per strada. Cominciammo a renderci conto, mentre stavamo distruggendo il New Jersey, che avevamo sottostimato l'estensione della vena di follia della nostra America. »
Con queste parole Welles stesso descrisse a Peter Bogdanovich l'effetto del suo adattamento in un celebre libro-intervista.
A dire il vero, Welles pensava che l'adattamento fosse noioso, e non avrebbe voluto proporlo, se non fosse che fu costretto ad usarlo perché si ritrovava senza altro materiale interessante a disposizione. Il risultato fu fin troppo realistico e si trattò di una enorme pubblicità per il regista, che portò la RKO ad offrirgli un contratto per la realizzazione di tre film a Hollywood.
Si narra[senza fonte] anche che tra le innumerevoli telefonate che giunsero al centralino del New York Times ve ne fosse una di un uomo che chiese, seriamente: "A che ora è la fine del mondo?"
Il celebre critico cinematografico francese André Bazin ricorda come tale avvenimento ebbe una eco tale che quando tre anni dopo, il 7 dicembre 1941, l'aviazione giapponese attaccò la base navale statunitense di Pearl Harbor, molti americani pensarono ad uno scherzo di pessimo gusto.

Influenza culturale
Steven Spielberg, autore del film del 2005 La guerra dei mondi, un altro adattamento del romanzo di Wells, ha acquistato l'unica copia originale del soggetto dell'adattamento esistente, quella appartenuta ad Howard Koch, che lavorò con Welles al progetto, e che il giorno della messa in onda non era presente al Mercury Theatre, e la sua copia, quindi, non venne sequestrata dalla polizia come avvenne per tutte le altre.
I Queen hanno inciso una canzone, Radio Ga Ga, in cui viene brevemente citata la trasmissione radio dell'invasione marziana.
La trasmissione venne citata in una puntata del cartone Mignolo e Prof. nella puntata intitolata La battaglia per il pianeta. Nella serie tv animata I Simpson in un episodio de La paura fa novanta, dal titolo Ultimatum alla stupida Terra vi è un riferimento a questo episodio.
La canzone It's the end of the world as we know it (and I feel fine) degli R.E.M., prende spunto appunto dalla domanda di un cittadino sopra citata.

29 ottobre, 2009

Opera, il ritorno di Tannhäuser


Opera, il ritorno di Tannhäuser
Produzione impegnativa, la penultima della stagione 2008-2009 al Teatro dell'Opera di Roma. Torna, dopo venticinque anni d'assenza, "Tannhäuser": la più ardua da rappresentare tra le opere giovanili di Richard Wagner è in calendario da stasera (ore 19) al 6 novembre.

Sul podio, il francese Daniel Kawka, direttore con spiccati interessi wagneriani e una propensione per le partiture "kolossal". Orchestra, coro e corpo di ballo del Teatro. Regia di Filippo Crivelli. Costumi di Anna Biagiotti, coreografie di Gillian Whitthingham. Per le voci un cast internazionale di primissimo piano: dal mezzoprano francese Béatrice Uria-Monzon (Venus) al soprano austriaco Martina Serafin (Elisabeth), dal tenore danese Stig Andersen (Tannhäuser) al baritono inglese Mathias Görne (Wolfram).

"Tannhäuser", opera dalla genesi e dalla storia complesse, debutta nel 1845 a Dresda ed è un fiasco. Che si ripete nella versione rimaneggiata del 1861 per l'Opéra di Parigi (ma Baudelaire, presente in sala, ne disse meraviglie). Tanto che Wagner pensava ancora di rimetterci le mani quando era ormai in punto di morte. A Roma "Tannhäuser" è andata in scena sei volte, l'ultima nel 1985. Questa nuova edizione riprende la versione parigina del 1861.

Nella parabola wagneriana, "Tannhäuser" è un'opera di transizione e un mix di diversi elementi: sta ancora in forte misura nella temperie romantica di Weber (e "grande opera romantica in tre atti" è il suo sottotitolo originale); include ancora – come il precedente (e più compatto) "Olandese volante" – forme chiuse (arie e recitativi), ma vi serpeggiano prime inquietudini tonali che spingono il cromatismo ben oltre i limiti tipici di quella stagione; è al tempo stesso un grand-opéra e un primo esplicito richiamo alla tradizione teutonica – rivolto al Medioevo, epoca prediletta dal pieno Romanticismo, con la figura del Minnesaenger, il trovatore tedesco –.

Infine, è un crogiolo sperimentale per il tipo di lavoro di cui Wagner sarà incontrastato signore: la fusione di diversi elementi storico-leggendari in un'unica trama coerente, funzionale alle innovazioni teatrali e musicali con cui il lipsiense traghetterà l'Ottocento sulla sponda del moderno (di cui lui, piaccia o meno, se ne condividano o meno atteggiamenti e assunti, è uno dei padri fondatori).

Peraltro, il "pastiche" narrativo che mette assieme un personaggio (il protagonista) forse vissuto nella Turingia del XIII secolo, i castelli con le loro eroine redentrici (Elisabeth), le figure storiche dei trovatori germanici (Wolfram von Eschenbach, Walther von der Vogelweide) e una Venere seduttrice (più Circe che Venere) sul suo monte (il Venusberg, letteralmente "monte di Venere")… questo calderone storico-mitologico-erotico, che non reggerebbe in un film disneyano pur essendo l'alfa di tutte le strutture mitico-ideologiche del Wagner maturo, è reso credibile e avvincente dallo splendore della musica di Wagner. Qui ancora stretta nelle armature della tradizione (e ingessata ed episodica appare ancora la tecnica dei leit-motiv), ma già capace di una plasticità allora inaudita: basti citare l'arcinoto "Coro dei pellegrini" ripetuto nella grandiosa ouverture; o l'aria di Wolfram alla "stella della sera" ("O du, mein holder Abendstern"): tanto sinuosa, su linee cromatiche quasi "orientali", quanto risolta in cristiana pietas.

"Tannhäuser" va in scena al Teatro dell'Opera in lingua originale, con sovratitoli in italiano. Dopo la prima sono in programma sei repliche: venerdì 30 alle 18, sabato 31 alle 17, martedì 3 novembre alle 19; mercoledì 4 (fuori abbonamento), giovedì 5 e venerdì 6 alle 19.

Per saperne di più, www.operaroma.it .

Al via campagna vaccinazione contro virus nuova influenza


Al via campagna vaccinazione contro virus nuova influenza

Al via oggi la campagna di vaccinazione pandemica antinfluenzale che si svolgerà tra ottobre 2009 e aprile 2010.
Sono stati infatti consegnati al Centro Unico di Stoccaggio Regionale i quantitativi iniziali di vaccino pandemico corrispondenti a 125.480 dosi che il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali ha destinato alla Regione Lazio. Quantitativi che sono già stati ripartiti tra le varie Aziende Sanitarie Locali e Ospedaliere. In questa prima fase, su indicazione del Ministero, la vaccinazione interesserà il personale sanitario e socio-sanitario e le donne al secondo o terzo trimestre di gravidanza. Nei prossimi giorni il Ministero del Lavoro, Salute e Politiche Sociali proseguirà la distribuzione dei vaccini che verranno somministrati, in via prioritaria, a individui con gravi patologie considerati a rischio di infezione che potranno accedere gratuitamente alla vaccinazione pandemica.

Lavoro: la Provincia di Roma porta i Centri per l'Impiego nelle Università


Lavoro: la Provincia di Roma porta i Centri per l'Impiego nelle Università

Cinque nuovi centri provinciali per l'impiego saranno aperti nelle Università della Capitale - in stretta cooperazione con il servizio 'Soul' (Sistema orientamento Università Lavoro) - dove far incontrare le esigenze delle imprese e quelle degli studenti.

Questo il risultato del protocollo firmato mercoledì 21 ottobre a Palazzo Valentini dal presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, dai rettori Guido Fabiani (Roma Tre), Luigi Frati (La Sapienza), Renato Lauro (Tor Vergata), Paolo Parisi (Foro Italico) e dal presidente dell' Accademia delle Belle Arti, Cesare Romiti.

L'accordo prevede attività di orientamento, di placement e di assistenza nella fase di transizione dall'Università al lavoro, anche attraverso tirocini curriculari e post laurea

Il primo Centro per l'Impiego ad essere attivato, a febbraio, sarà quello della Sapienza, nella sede dell'Adisu in via de Lollis. A seguire ci sarà quello di Roma Tre e poi gli altri entro il 2010.

"E' un protocollo importantissimo - ha detto il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti - con il quale proviamo ad introdurre una profonda innovazione tra le funzioni dell'ente Provincia, innovazione che è figlia di una scelta politica".

"Il nostro obiettivo - ha aggiunto - è che i centri per l'impiego siano non solo degli sportelli della pubblica amministrazione ma dei luoghi vivi, dove domanda e lavoro si incontrano".

"Proprio in un momento di crisi economica come questo – ha spiegato Zingaretti - abbiamo l'assillo di dare segnali concreti, veri e positivi. Con il protocollo di oggi un servizio nuovo e moderno aprirà dentro gli Atenei e unirà la rete 'Soul' delle Universita' ai nostri Centri per l' impiego per essere più vicini alle persone e soprattutto ai ragazzi che hanno più bisogno di non sentirsi soli di fronte al grande tema della ricerca di un lavoro".

Per Fabiani si tratta di "un'iniziativa di carattere sistemico", mentre per Romiti e' "un progetto importante soprattutto in un momento di crisi come questo".

L'assessore provinciale al Lavoro, Massimiliano Smeriglio, ha affermato che si punta a "costruire una casa comune tra la pubblica amministrazione e le Università, per potenziare il lavoro di rete e dare risposte semplificate alle nuove generazioni".

Per ulteriori dettagli: www.jobsoul.it

PROMEMORIA 29 ottobre 2004 A Roma i 25 paesi membri dell'UE firmano la Costituzione europea


A Roma i 25 paesi membri dell'UE firmano la Costituzione europea.
Col termine Costituzione europea si suole chiamare il Trattato che adotta una Costituzione per l'Europa. Il suo scopo, oltre a quello di sostituire i diversi trattati esistenti che al momento costituiscono la base giuridica dell'Unione Europea, era principalmente quello di dare all'UE un assetto politico chiaro e tendenzialmente definitivo riguardo le sue istituzioni, le sue competenze, le modalità decisionali, la politica estera.
A dispetto del nome, però, non si tratta di una vera costituzione che sancisce la nascita di una sovranità (come la costituzione federale degli Stati Uniti d'America), bensì di una sorta di Testo unico, in cui vengono solo recepiti e riordinati testi giuridici preesistenti, con poche vere innovazioni e senza alcun trasferimento di sovranità.[1]
La Costituzione europea si compone di un preambolo, di quattro parti (per un totale di 448 articoli), di 36 protocolli, due allegati, un Atto finale:
il preambolo enuncia i principi e gli obiettivi ideali dell'Unione,
la prima parte enuncia la sua natura, le sue istituzioni, i suoi principi e i suoi simboli,
la seconda parte integra la precedente Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea,
la terza parte enuncia le disposizioni che regolano il funzionamento pratico dell'Unione nei vari settori,
i protocolli spiegano alcune particolari regole di funzionamento,
i due allegati sono delle postille,
l'Atto finale sintetizza la Costituzione e funge da conclusione.

28 ottobre, 2009

Piero Marrazzo ha rassegnato le dimissioni da Presidente della Regione Lazio


Piero Marrazzo ha rassegnato le dimissioni da Presidente della Regione Lazio

Questo è il testo con cui Piero Marrazzo rassegna le dimissioni da presidente della Regione Lazio.

Al Presidente del Consiglio Regionale

Al Vice Presidente della Regione

Le mie condizioni di sofferenza estrema non rendono più utile per i cittadini del Lazio la mia permanenza alla guida della Regione. Comunico con la presente le mie dimissioni, definitive e irrevocabili, dalla carica di Presidente della Regione Lazio. A tutti coloro che mi hanno sostenuto e a quanti mi hanno lealmente avversato voglio dire che, finché mi è stato possbile, ho operato per il bene della comunità laziale. Mi auguro che questo possa essermi riconosciuto, al di là degli errori personali che posso aver commesso nella mia vita privata.

PROMEMORIA 28 ottobre Marcia su Roma


Marcia su Roma.
a marcia su Roma fu una vasta manifestazione fascista tenutasi in Italia il 28 ottobre 1922 con l'afflusso verso la capitale di decine di migliaia di squadristi che rivendicavano il potere politico nel regno. Questo evento rappresenta l'ascesa al potere del Partito Nazionale Fascista (PNF) e la fine della democrazia liberale, attraverso la nomina a capo del governo del Regno d'Italia di Benito Mussolini.
Taluni storici considerano ricompresi nella locuzione alcuni altri eventi collegati, verificatisi fra il 27 ed il 30 ottobre del 1922.
La mattina del 28, a Milano Mussolini riceveva nella sede del Popolo d'Italia (teatralmente "protetta" da cavalli di frisia e rimpinguata di armi) una delegazione di industriali, fra i quali Camillo Olivetti, che lo urgevano a trovare un accordo con Salandra.
Nello stesso momento, a Roma, Salandra proponeva al re di dare l'incarico di formare il governo a Orlando, ma De Vecchi informò il re che l'unica persona con cui Mussolini avrebbe potuto raggiungere un'intesa sarebbe stato lo stesso Salandra. A Mussolini fu, quindi, proposto di governare a fianco di Salandra ma egli rifiutò. Qualche ora dopo, forse anche tentando una forzatura per convincere il capo dei fascisti, Il Giornale d'Italia diffuse una edizione straordinaria in cui dava per raggiunto un accordo e per affidato un incarico a Salandra e Mussolini, il quale dopo aver resistito a pressioni di ogni provenienza, compresa una accorata telefonata del generale Arturo Cittadini (su espresso mandato del re), precisò telefonicamente a Grandi che ancora insisteva: «Non ho fatto quello che ho fatto per provocare la risurrezione di don Antonio Salandra».
La mattina seguente, dopo che le bozze dell'articolo scritto da Mussolini durante la notte erano state diffuse, Salandra vi poté leggere che non c'era niente da fare e, dopo un giro di telefonate di ultima conferma, decise di rimettere l'incarico. De Vecchi fu incaricato da Vittorio Emanuele di informare Mussolini che gli avrebbe conferito l'incarico. Mussolini rispose: «Va bene, va bene, ma lo voglio nero su bianco. Appena riceverò il telegramma di Cittadini partirò». Poche ore dopo gli giunse un telegramma del generale Cittadini:

27 ottobre, 2009

PROMEMORIA 27 ottobre 1962 L'aereo su cui volava Enrico Mattei, Presidente dell'ENI precipita nelle campagne intorno Bascapè (PV).


L'aereo su cui volava Enrico Mattei, Presidente dell'ENI precipita nelle campagne intorno Bascapè (PV). La dinamica dell'incidente non è ancora stata chiarita.
Enrico Mattei (Acqualagna, 29 aprile 1906 – Bascapè, 27 ottobre 1962) è stato un imprenditore e dirigente pubblico italiano.
Nell'immediato dopoguerra fu incaricato dallo Stato di smantellare l'Agip, creata nel 1926 dal regime fascista; ma invece di seguire le istruzioni del Governo, riorganizzò l'azienda fondando nel 1953 l'ENI, di cui l'Agip divenne la struttura portante. Mattei diede nuovo impulso alle perforazioni petrolifere nella Pianura Padana, avviò la costruzione di una rete di gasdotti per lo sfruttamento del metano, e aprì all'energia nucleare. Sotto la sua presidenza l'ENI negoziò rilevanti concessioni petrolifere in Medio Oriente e un importante accordo commerciale con l'Unione Sovietica, iniziative che contribuirono a rompere l'oligopolio delle 'Sette sorelle', che allora dominavano l'industria petrolifera mondiale. Mattei introdusse inoltre il principio per il quale i Paesi proprietari delle riserve dovevano ricevere il 75% dei profitti derivanti dallo sfruttamento dei giacimenti.
Pur non essendo attivamente impegnato in politica, era vicino alla sinistra democristiana e fu parlamentare dal 1948 al 1953. Morì in un misterioso incidente aereo, che nel 2005 - in seguito a nuove evidenze - fu stabilito essere di natura dolosa.
Per la sua attività Mattei nel 1961 fu insignito della laurea in ingegneria ad honorem dalla Facoltà di Ingegneria (ora Politecnico) dell'Università degli Studi di Bari. Fu insignito anche di altre lauree honoris causa, della croce di cavaliere del lavoro e della Bronze Star Medal dell'Esercito statunitense (5 maggio 1945), nonché della Cittadinanza onoraria del comune di Cortemaggiore.

26 ottobre, 2009

Montino: "La Regione Lazio è nel pieno delle sue funzioni"


Montino: "La Regione Lazio è nel pieno delle sue funzioni"

"Vedo con preoccupazione che esponenti del centrodestra confondono i titoli dei giornali con la legge, animando una polemica sterile, inutile e pretestuosa, fino a minacciare le vie giudiziarie. Consigliamo loro di non perdere tempo e assumere invece un atteggiamento più degno e responsabile". Lo dichiara il vice Presidente Esterino Montino, che prosegue: "Il presidente Piero Marrazzo non si è autosospeso perché, come dovrebbero sapere tutti coloro che conoscono le minime regole della nostra grammatica istituzionale, questa formula non esiste nello Statuto del Lazio. Nello Statuto esiste, invece, l'articolo 45 che al comma 2 prevede testualmente che il "vicepresidente sostituisce il presidente in caso di assenza o impedimento temporaneo". Ed è esattamente questa la fattispecie normativa in cui ci troviamo. Mi sembra di tutta evidenza che il presidente Marrazzo si trovi oggi in una situazione di stress psicofisico tale da non permettergli di svolgere serenamente il proprio lavoro, visto che è stato oggetto di un ricatto spregevole. Va piuttosto riconosciuto a Piero Marrazzo un senso di responsabilità, un rispetto per l'istituzione e per i cittadini che altri dovrebbero prendere ad esempio. Di fronte a un percorso chiaro, si preferisce fare rumore. Senza naturalmente curarsi degli effetti. La Regione Lazio, lo dico al sindaco Alemanno, è nel pieno delle sue funzioni istituzionali e amministrative. E questo è un fatto positivo anche per il Comune di Roma. Bloccare oggi l'attività amministrativa significherebbe creare ulteriori difficoltà nell'attuazione del piano di rientro, introdurre un ulteriore elemento di disturbo nella già difficile trattativa per ottenere dal Governo i fondi che ci spettano. Risorse indispensabili non per una parte politica, ma per pagare i mandati di oltre 1.000 aziende, per dare le risorse al Comune di Roma e a tutti i Comuni del Lazio, per sostenere migliaia di famiglie. Bloccare oggi l'amministrazione, significherebbe ritardare l'attuazione della legge sul Reddito garantito, che riguarda migliaia di cittadini costretti a vivere in condizioni economiche disperate. Significherebbe, infine, non approvare il bilancio di previsione. Si cerca di andare subito alle elezioni sfruttando biecamente il dramma di un uomo. Per un misero calcolo politico, non si esita a creare difficoltà nella gestione della cosa pubblica e nella vita dei cittadini. Ma il concetto di pubblico e privato, come ormai si è capito bene, per il centrodestra italiano è molto flessibile. Appena il presidente Marrazzo sarà in condizione di riprendere il suo lavoro discuteremo insieme tempi e modi delle dimissioni. Noi ci assumiamo le nostre responsabilità, continuiamo a lavorare e lasciamo alle anime belle e ai professionisti della malafede, la politica del tanto peggio tanto meglio".

PROMEMORIA 26 ottobre 1954 - Ritorno di Trieste all'Italia


Ritorno di Trieste all'Italia.
In seguito al Memorandum di Londra firmato il l 5 ottobre 1954 fra i Governi d'Italia, del Regno Unito, degli Stati Uniti e della Repubblica Federativa Popolare di Jugoslavia, concernente il Territorio Libero di Trieste nel quale si stabiliva che la Zona A passava all'amministrazione civile italiana (con alcune correzioni territoriali a favore della Jugoslavia nel comune di Muggia) quindi passavano all'Italia i seguenti comuni della zona A:
Duino Aurisina Sgonico Monrupino Trieste Muggia San Dorligo della Valle
Nella zona A erano presenti 5.000 soldati americani della TRUST (TRieste United States Troops) e 5.000 soldati britannici della BETFOR (British Element Trieste FORce). L'occupazione della zona A avvenne il 26 ottobre 1954. Gli alleati si ritirarono tra il 25 e il 27 ottobre 1954.

24 ottobre, 2009

Marrazzo autosospeso Poteri delegati al vice


Marrazzo autosospeso Poteri delegati al vice
"Entrate in gioco mie debolezze private''
l presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo si è autosospeso. I suo poteri sono stati delegati al vicepresidente Esterino Montino. "Ho detto la verità ai magistrati prima che l'intera vicenda fosse di pubblico dominio". Lo dichiara il Presidente della Regione Lazio in una nota. "L'inchiesta sta procedendo speditamente anche grazie a quelle dichiarazioni, che sono state improntate dall'inizio alla massima trasparenza. Si tratta di una vicenda personale in cui sono entrate in gioco mie debolezze inerenti alla mia sfera privata, e in cui ho sempre agito da solo", aggiunge Marrazzo.

"Nelle condizioni di vittima in cui mi sono trovato ho sempre avuto come obiettivo principale quello di tutelare la mia famiglia e i miei affetti più cari; gli errori che ho compiuto non hanno in alcun modo interferito nella mia attività politica e di governo", continua il presidente della Regione Lazio nella nota. "Sono tuttavia consapevole che la situazione ha ora assunto un rilievo pubblico di tali dimensioni da rendere oggettivamente e soggettivamente inopportuna la mia permanenza alla guida della Regione anche al fine di evitare nel giudizio dell'opinione pubblica la sovrapposizione tra la valutazione delle vicende personali e quella sull'esperienza politico-amministrativa", conclude Marrazzo.

''APRO PERCORSO CHE PORTA A DIMISSIONI'' - Con la decisione di autosospendersi il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo ha spiegato di aver aperto "un percorso che porti alle mie dimissioni dalla carica di presidente della Regione". Marrazzo ha spiegato che "in considerazione degli importanti provvedimenti di governo e legislativi che nell'immediato dovranno essere assunti, in virtù della particolare congiuntura economica e anche in relazione alle funzioni che svolgo in qualità di commissario di Governo, ho deciso di aprire un percorso che porti alle mie dimissioni dalla carica di presidente della Regione".

CANDIDATI PD, DIMISSIONI ATTO DI RESPONSABILITA' - "La scelta di Marrazzo di dimettersi, attraverso un breve percorso che garantisca il funzionamento della Regione Lazio, è un atto di responsabilità". E' quanto si legge in una nota del Pd, concordata tra i tre candidati alla segreteria del partito.

MATTINATA CONVULSA PER DECIDERE UN'EXIT STRATEGY - Una mattinata convulsa aperta con una riunione tra i più stretti collaboratori politici di Piero Marrazzo alla presenza sia del vicepresidente della giunta regionale del Lazio Esterino Montino che del legale del governatore, Luca Petrucci. Una riunione per mettere a punto una exit strategy che corregga la rotta intrapresa in un primo momento dal governatore, ovvero quella di non lasciare e concludere la legislatura, ora che i contorni dell'inchiesta che vedono Marrazzo vittima di un'estorsione e quattro carabinieri in carcere, sono più nitidi. E che l'esistenza di un video testimonia di un incontro tra il presidente della Regione Lazio e un transessuale. Tra le ipotesi anche quella di dimissioni immediate da parte del governatore. Ma c'é anche chi spinge verso una soluzione soft: restare "per senso del dovere", soprattutto perché la Regione ha in campo questioni aperte del calibro del piano sanitario e del piano rifiuti, ma di fatto passare le "consegne" al vicepresidente Esterino Montino. Quest'ultima ipotesi eviterebbe il commissariamento e soprattutto eviterebbe al Pd di precipitare in campagna elettorale subito e di votare tra 90 giorni.

Fuori dal coro il deputato Pd Gasbarra, indicato come possibile successore: "Questa è una vicenda molto amara. Sono sconcertato su come si possano infangare le persone e le famiglie. Di come assurdamente la vittima paghi più dei criminali. Ritengo assurdo il gioco del toto-presidente, me ne sottraggo e comunque ribadisco la mia indisponibilità". E' quanto afferma il deputato del Pd Enrico Gasbarra, ex presidente della Provincia di Roma. "In questo momento difficile - aggiunge - il Pd deve rassicurare politicamente i militanti e gli elettori, facendo sentire nel contempo a Piero sincera solidarietà e sostegno politico e umano. Marrazzo ha battuto la destra, ha assicurato la vittoria della coalizione avviando con la sua giunta un ottimo e onesto lavoro per i cittadini del Lazio. Sono certo - ha concluso Gasbarra - che presto il presidente saprà chiarire ogni cosa. Questa vicenda rafforza ancora di più la mia amicizia personale con Piero e la sua famiglia".

FRANCESCHINI E DI PIETRO PER DIMISSIONI DA GOVERNATORE

Il segretario del Pd Dario Franceschini, a quanto si apprende, vorrebbe le dimissioni del presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo dopo la bufera esplosa per il video con cui quattro carabinieri, poi arrestati, lo avrebbero ricattato. La vicenda ha scioccato il Pd alla vigila delle primarie. In tanti, a quanto si apprende, al vertice del Pd, hanno cercato invano di contattare Marrazzo per capire la situazione. Il segretario è in contatto con Pier Luigi Bersani e Ignazio Marino per valutazioni e affinché ogni decisione sia condivisa al di là della battaglia congressuale.

I QUATTRO CARABINIERI ARRESTATI
I quattro militari avrebbero preteso dal presidente della Regione somme di denaro, si parlerebbe di circa 80 mila euro. Gli investigatori del Ros sono arrivati a loro tramite alcune intercettazioni relative ad un'altra inchiesta. I quattro sarebbero dunque accusati di tentativo di estorsione.

Resta da chiarire se il video sia stato girato proprio dai carabinieri, arrivati nell'appartamento per un controllo, o se, come gli stessi militari avrebbero dichiarato, il video sia stato girato da un altro transessuale e poi 'ceduto' ai carabinieri. In sostanza, quello che dovranno chiarire le indagini e' se il controllo nell'appartamento sia stato casuale o meno. Il video comunque risalirebbe proprio alla mattina dell'irruzione dei militari nella casa, avvenuta ai primi di luglio.

"Non può ritenersi casuale la circostanza che proprio la mattina del 21 ottobre, cioé poche ore dopo l'avvenuta esecuzione delle perquisizioni (in casa degli indagati, ndr) le autovetture della ex moglie e della figlia di Marrazzo sono state fatte oggetto di atti di vandalismo". E' quanto i magistrati rilevano nel decreto di fermo emesso la notte del 22 ottobre.
Fonte ANSA

Contromafie 2009: gli stati generali dell'antimafia fanno tappa a Palazzo Valentini


Contromafie 2009: gli stati generali dell'antimafia fanno tappa a Palazzo Valentini

Libertà, cittadinanza, informazione, legalità, giustizia, solidarietà: sono le sei parole chiave che costituiscono la cifra più autentica di Contromafie 2009, seconda edizione degli Stati generali dell’antimafia, a Roma dal 23 al 25 ottobre.

L’iniziativa è stata promossa e organizzata da "Libera", l’associazione nata il 25 marzo 1995 con l'intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia.

Attualmente "Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie" è un coordinamento di oltre 1500 associazioni, gruppi, scuole, realtà di base, territorialmente impegnate per costruire sinergie politico-culturali e organizzative capaci di diffondere la cultura della legalità.

Gli Stati generali dell’antimafia sono sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica, con il contributo della Provincia di Roma e della Regione Lazio, nonché il patrocinio dell’Amministrazione comunale di Roma.

La tre giorni di incontri e dibattiti si è aperta venerdì pomeriggio, alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napoletano, presso l’Auditorium Conciliazione, a pochi passi da San Pietro.

A seguire l’intervento del presidente di Libera, Don Luigi Ciotti e le testimonianze della società civile impegnati nella lotta alla mafia. Nella seconda parte della giornata si sono tenuti altri interventi di autorità, tra cui Giuseppe Pisanu, Presidente Commissione Antimafia e Pietro Grasso, Direzione Nazionale Antimafia.

Come nella prima edizione della manifestazione sono state confermate sei aree tematiche di lavoro: per una parola di libertà; per un sapere di cittadinanza; per un dovere di informazione; per una politica di legalità; per una domanda di giustizia; per una economia di solidarietà.

Tutti i gruppi di lavoro iniziano alle ore 9,30 per andare avanti fino alle 17,30 in luoghi diversi della Capitale.
Sabato diversi appuntamenti si tengono proprio presso sedi istituzionali della Provincia di Roma.

Per quanto concerne l’area di lavoro denominata “Per una politica di legalità”, l’appuntamento è presso la Sala della Pace di Palazzo Valentini (in via IV Novembre 119/a, nel cuore di Roma, a pochi passi da Piazza Venezia) con l’incontro "Le buone prassi amministrative e le misure legislative: un confronto tra Regioni", moderato da Pierpaolo Romani coordinatore nazionale di “Avviso Pubblico”, rete di Amministratori di Comuni, Province, Regioni e Comunità Montane nata nel 1996 per promuovere azioni di prevenzione e contrasto all'infiltrazione mafiosa nel governo degli enti locali.

Per quanto concerne l’area di lavoro denominata “Per una domanda di giustizia”, a Palazzo Incontro, stabile espositivo della Provincia di Roma - in Via dei Prefetti 23 - presso la Bottega "Pio La Torre", si terrà l’incontro "Lo stato della giustizia in Italia e le ipotesi di riforma".

A coordinare l’incontro (posti non più disponibili) sarà la dottoressa Anna Canepa dell’Associazione Nazionale Magistrati.
Presso la Sala del Consiglio di Palazzo Valentini si terrà invece l’incontro sul tema "Testimoni di giustizia", coordinato da Enza Rando di Libera.

Gli incontri valuteranno la domanda di legalità e giustizia che emerge sempre più prepotente, interpellando non solo gli operatori del diritto ma la società nel suo complesso. Alla luce di questa realtà si ragionerà su quale modello di società si prefigura alla luce dei progetti di riforma della giustizia penale e civile in discussione in Parlamento.

Infine presso la Sala Di Liegro, sempre a Palazzo Valentini, si discuterà del tema "Confische, riutilizzo e nuova economia nei territori liberati dalle mafie", moderatore Lucio Cavazzoni di CONAPI/Cooperare con Libera Terra.

Il tutto nell’ambito degli incontri che si terranno per il gruppo di lavoro denominato “Per un’economia di solidarietà”, in cui si ragionerà della perniciosa capacità da parte delle mafie di inquinare il tessuto economico e finanziario del mondo globalizzato.

Domenica 25 ottobre i lavori si terranno presso l’Auditorium della Conciliazione, in via della Conciliazione 4.

Per consultare nel dettaglio il ricco calendario di eventi di Contromafie 2009 e conoscere le molteplici attività di Libera: www.libera.it ; email contromafie@libera.it

PROMEMORIA 24 ottobre 1917 - Prima guerra mondiale: inizia la battaglia di Caporetto


Prima guerra mondiale: inizia la battaglia di Caporetto.
La battaglia di Caporetto (o dodicesima battaglia dell'Isonzo) venne combattuta durante la prima guerra mondiale ed iniziò alle ore 2.00 del 24 ottobre 1917. Vide la rotta dell'esercito italiano contro quello austro-ungarico e tedesco. La sconfitta fu tanto pesante che il termine Caporetto è entrato nella lingua italiana come sinonimo di disfatta.

Storia
Dal 1915 al 1917 undici tremende battaglie sull'Isonzo condussero l'armata imperiale austro-ungarica sull'orlo della catastrofe. Cadorna, comandante supremo del regio esercito italiano, non era riuscito a sfondare, ma aveva logorato l'esercito austroungarico infliggendogli enormi perdite; una nuova spallata poteva diventare quella fatale. Era quindi necessario per gli Austro Ungarici reagire al più presto per liberarsi dall'abbraccio mortale delle armate italiane. A tal fine fu chiesta dagli austriaci, ed ottenuta, la collaborazione dei tedeschi che inviarono sul fronte dell'Isonzo alcune unità di eccellenza e degli ottimi comandanti, il generale Otto von Below ed il suo capo di Stato Maggiore Konrad Krafft von Dellmensingen (dell'unità faceva parte anche il giovante tenente Erwin Rommel), a capo della 14a Armata di cui entrarono a far parte anche reparti austro-ungarici. Con la XII battaglia dell'Isonzo iniziata alle ore 2.00 del 24 ottobre 1917, meglio nota come battaglia di Caporetto, poco mancò a che gli imperi centrali conseguissero la distruzione completa delle forze armate italiane

23 ottobre, 2009

V Municipio, riapre lo sportello anagrafico di San Romano


Il V Municipio, ha riaperto lo sportello anagrafico di San Romano

Il 22 ottobre, ha riaperto lo sportello anagrafico all'interno del mercato di San Romano. In occasione della sua riapertura alle 10 di domani saranno presenti il Direttore del V Municipio Virginia Proverbio e il presidente del V Municipio Ivano Caradonna che spiega in una nota che " la riapertura dell'ufficio anagrafico, che torna con più servizi per gli utenti, e migliori, è stata possibile grazie alla collaborazione tra municipi. Il Terzo, infatti - continua Caradonna - ha messo a disposizione due dipendenti che da domani saranno impiegati a San Romano "Continuerò comunque - rassicura Caradonna - a chiedere all'amministrazione centrale un aumento di personale anche per la sede municipale di via Tiburtina ".

Casa, con 500 mln erogati da Regione affari potenziali per 4 mld


Casa, con 500 mln erogati da Regione affari potenziali per 4 mld

L'erogazione dei 500 milioni di euro di fondi regionali destinati alla casa, derivanti dalla somma di vari capitoli di spesa, consentirebbe di movimentare solo nel Lazio un volume di affari pari a circa 4 miliardi di euro. Questi fondi infatti potrebbero stimolare gli investimenti privati nel settore edilizio.
E' questo il dato emerso nel corso della mattinata di discussione sul tema delle nuove politiche abitative nel Lazio che si è svolta in Regione, alla presenza del presidente Piero Marrazzo, dell'assessore regionale alla Casa Mario Di Carlo e dei presidenti delle Ater del Lazio.
Uno studio dell'Ance Lazio stima che se il 12% degli aventi diritto ad usufruire delle norme contenute nel piano casa varato a luglio dalla Regione avviasse i lavori si creerebbe un volume d'affari pari a 2 miliardi e 800mila euro. Si tratterebbe inoltre di investimenti capaci di creare 47mila nuovi posti di lavoro, 35mila nel settore delle costruzioni e 12mila nell'indotto.

"Mi sembra che una delle priorità dei prossimi anni sia quella di soddisfare il diritto alla casa - ha detto Marrazzo - questa sfida si vince se si rinuncia alle politiche della rendita edilizia. Roma ed il Lazio devono comprendere che dietro la programmazione edilizia c'è il disegno dello sviluppo economico futuro".
Il presidente della Regione Lazio ha sottolineato che si farà "garante" del recepimento da parte dei Comuni delle direttive previste dal piano casa, che entrerà in vigore ai primi di dicembre.
Tra le misure contenute nel Piano: risanamento dal punto di vista economico e gestionale e un nuovo ruolo delle Ater, l'istituzione di un fondo di solidarietà finalizzato a sospendere il pagamento dei mutui sulla prima casa, risorse per la costruzione di nuovi alloggi.
Una politica abitativa principalmente mirata a istituire delle regole per dare risposte concrete a tutti coloro che sono oppressi dall'emergenza abitativa.

Tra le misure più importanti l'Housing sociale: complessi residenziali per offrire una casa a persone economicamente svantaggiate. E sempre per aiutare chi in tempi di crisi fa fatica ad arrivare a fine mese, verrà istituito il Fondo di solidarietà, con cui si potrà sospendere per 18 mesi il pagamento delle rate del mutuo sulla prima casa. In più sono state potenziate le risorse destinate alla realizzazione di 12mila nuovi alloggi e sarà accelerata la procedura per la cessione agli inquilini degli appartamenti che devono essere venduti dalle Ater. Novità anche in ambito ecologico: i nuovi alloggi verranno costruiti secondo i criteri della bioedilizia.

Dunque tante le misure per assicurare pienamente a tutti il diritto alla casa. In momenti di bilancio, come quello di oggi, particolare soddisfazione è stata espressa dal presidente Marrazzo secondo il quale "E' cambiata la politica regionale rispetto all'ambito delle abitazioni: cioè sosteniamo lo sviluppo economico del settore attraverso una legge che da' delle premialità in relazione alla bioedilizia o alle ristrutturazioni o alle demolizioni. Dall'altro lato abbiamo fatto una politica che interessa in primo luogo i cittadini, che oltre ad avere il problema della casa spesso in questi mesi hanno avuto anche il problema dello stipendio". La soluzione in questo senso e' "sbloccare fondi e politiche di rendita, per esempio sapere unire l'impegno delle imprese con la volontà della regione sulla garanzia del credito.

Secondo l'assessore Di Carlo invece "abbiamo un volume d'affari potenziale di 4 miliardi fermo, è un delitto sia nei confronti dei cittadini che del sistema produttivo. Questo tanto più se consideriamo che a Roma ci sono 20mila famiglie senza casa e negli ultimo 15 anni abbiamo costruito 324 appartamenti di edilizia popolare".

PROMEMORIA 23 ottobre 2002 - Crisi del Teatro Dubrovka a Mosca


Crisi del Teatro Dubrovka a Mosca : Ribelli ceceni assaltano il teatro della Casa della Cultura a Mosca, prendendo in ostaggio oltre 800 persone.
Con il termine Crisi del teatro Dubrovka ci si riferisce al sequestro avvenuto fra il 23 e il 26 ottobre 2002 al teatro Dubrovka di Mosca, nel quale vennero sequestrati e tenuti in ostaggio circa 850 civili da parte di un gruppo di 40 militanti armati ceceni che rivendicavano fedeltà al movimento separatista ceceno chiedendo il ritiro immediato delle forze russe dalla Cecenia e la fine della seconda guerra cecena.
Dopo un assedio durato oltre due giorni, le forze speciali russe OSNAZ pomparono un misterioso agente chimico all'interno del sistema di ventilazione dell'edificio facendo irruzione. Secondo stime ufficiali 39 dei terroristi furono uccisi da agenti russi insieme ad almeno 129 ostaggi. Altre stime portarono invece la morte dei civili ad un numero superiore alle 200 unità.

22 ottobre, 2009

Cinema, Marrazzo: "Via libera al Fus regionale"


Cinema, Marrazzo: "Via libera al Fus regionale"

"Attraverso un emendamento in bilancio istituiremo un Fus regionale, pari a 18 milioni di euro". Lo ha annunciato il Presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, intervenendo agli 'Stati generali del Cinema italiano, il Cinema delle Regioni', in corso all'Auditorium Parco della Musica di Roma.
"Credo - ha spiegato Marrazzo - che il Fondo unico per lo spettacolo sia una questione decisiva per il futuro dell'audiovisivo. Il Governo deciderà, ma visto che, come Presidente del Lazio ho la responsabilità di migliaia di operatori che lavorano nel settore, con l'assessore regionale Giulia Rodano abbiamo messo a punto questo stanziamento. In particolare - ha proseguito - abbiamo stabilito, di concerto con Francesco Gesualdi, Presidente della Fondazione Roberto Rossellini per l'Audiovisivo, di stanziare un contributo massimo di 500mila euro a film, per un totale appunto di 18 milioni di euro, suddivisi in tranche da 6 milioni per ogni anno. A conti fatti - ha osservato - si potranno così finanziarie 12 film l'anno".

"Abbiamo preso questa decisione - ha precisato il Presidente Marrazzo - perché dove non riesce ad arrivare il Governo nazionale, devono arrivare le Regioni. Non a caso abbiamo dato vita alla Fondazione Rossellini per l'Audiovisivo. Quindi spero - ha concluso - che anche le altre Regioni ci seguano".

"Si tratta - ha aggiunto l'assessore alla Cultura, Giulia Rodano - di un emendamento alla finanziaria regionale a fondo perduto, distribuito su tre anni. Ovviamente, i film finanziati devono essere di qualità e devono accrescere l'occupazione del settore. La norma - ha ricordato - cerca di aiutare il cinema italiano a superare il periodo di crisi, sostenendo appunto la produzione audiovisiva del Lazio".

PROMEMORIA 22 ottobre 1942 - Seconda guerra mondiale: gli alleati compiono un devastante bombardamento sulla città di Genova


Seconda guerra mondiale: gli alleati compiono un devastante bombardamento sulla città di Genova che si protrae per tutta la notte uccidendo parecchie centinaia di civili, spazzando via gli antichi sestrieri e annientando patrimonio artistico della città. Viene rasa al suolo la Galleria delle Grazie e i 354 rifugiati al suo interno.
Quel giorno lontano, solo nella memoria, gli alleati compiono un devastante bombardamento su Genova che si protrae per tutta la notte uccidendo centinaia di civili, spazzando via antichi sestrieri e annientando parte del patrimonio artistico della città.
Viene rasa al suolo la Galleria delle Grazie e i 354 rifugiati al suo interno.
(La glleria fungeva da rifugio antiaereo e si trasformò in una trappola per topi.)
L'immagine è originale "patrimonio di casa", scattata da mio padre, anche se si riferisce ad un altro bombardamento del porto nel 44.

21 ottobre, 2009

PROMEMORIA 21 ottobre 1967 - Guerra del Vietnam: più di 100.000 dimostranti si radunano a Washington.


Guerra del Vietnam: più di 100.000 dimostranti si radunano a Washington. Una manifestazione pacifica al Lincoln Memorial viene seguita da una marcia sul Pentagono e da scontri con i soldati e gli United States Marshal che proteggono l'edificio (L'evento si protrarrà fino al 23 ottobre; in 683 verranno arrestati). Dimostrazioni simili si svolgono in Giappone ed Europa Occidentale.
L'opposizione alla guerra su piccola scala iniziò nel 1964 nei campus delle Università. Ciò avvenne durante un periodo senza precedenti di attivismo politico studentesco di sinistra, e con l'arrivo all'età dell'università, della numerosa generazione dei cosiddetti "Baby Boomers". La crescente opposizione alla guerra è attribuibile in parte al più ampio accesso alle informazioni sul conflitto, disponibile agli statunitensi in età universitaria, se confrontato con quello delle generazioni precedenti, soprattutto grazie all'estesa copertura televisiva.

Migliaia di giovani statunitensi scelsero la fuga in Canada o in Svezia, piuttosto che rischiare la coscrizione. A quel tempo, solo una frazione di tutti gli uomini in età di leva venivano effettivamente chiamati alle armi; gli uffici del sistema di reclutamento, in ogni località, avevano ampia discrezionalità su chi arruolare e chi dispensare, in quanto non c'erano delle linee guida chiare per l'esonero. Le accuse di ingiustizia portarono all'istituzione di una "lotteria di leva" per l'anno 1970, nella quale, il giorno di nascita di un ragazzo, determinava il rischio relativo di essere arruolato.
Allo scopo di guadagnarsi l'esenzione o il rinvio, molti ragazzi ottennero un rinvio studentesco frequentando l'università, anche se ci dovevano rimanere fino al compimento del 26° compleanno, per essere sicuri di evitare l'arruolamento. Alcuni si sposarono, il che rimase motivo di esenzione per tutto il corso della guerra. Altri trovarono dei dottori accondiscendenti che sostenevano le basi mediche per una esenzione "4F" (inadeguatezza mentale), anche se i medici dell'esercito potevano dare, e davano, un loro giudizio. Altri ancora si unirono alla Guardia Nazionale o entrarono nei Corpi della Pace, come sistema per evitare il Vietnam. Tutte queste questioni sollevarono preoccupazioni sull'imparzialità con cui le persone venivano scelte per un servizio non volontario, in quanto toccava spesso ai poveri o a quelli che non avevano appoggi, di essere arruolati. Ironicamente, alla luce delle moderne questioni politiche, un'esenzione certa veniva data da una convincente dichiarazione di omosessualità, ma in pochi tentarono questa strada, a causa dell'etichettatura che tale dichiarazione comportava.
Gli arruolati stessi iniziarono a protestare, quando il 15 ottobre 1965, l'organizzazione studentesca "Comitato di coordinamento nazionale per la fine della guerra in Vietnam", inscenò la prima manifestazione pubblica negli USA, in cui vennero bruciate le cartoline di leva. La prima "lotteria di leva" negli USA, dalla seconda guerra mondiale, si tenne il 1 dicembre 1969 e fu accolta da grandi proteste e controversie; l'analisi statistica indicò che la metodologia di estrazione svantaggiava involontariamente i ragazzi nati verso la fine dell'anno. [1] La questione venne trattata estesamente in un articolo del New York Times del 4 gennaio 1970 intitolato: "Gli statistici denunciano che la lotteria di leva non è casuale".
Molti di quelli che non ricevettero mai un rinvio o un'esenzione, non prestarono servizio. Questo semplicemente perché il parco degli eleggibili era enorme, se comparato al numero di persone richieste per il servizio, e gli uffici di leva non si ponevano il problema di arruolarli o perché era disponibile una nuova annata di leva (fino al 1969) o perché avevano un numero della lotteria troppo alto (dal 1970 in poi).
La popolazione statunitense si polarizzò attorno alla guerra. Molti sostenitori della guerra ritenevano corretta quella che era conosciuta come la "Teoria del domino", la quale sosteneva che se il Vietnam del Sud cedeva alla guerriglia comunista, altre nazioni, principalmente nel Sud-est Asiatico, sarebbero cadute in rapida successione, come pezzi del domino appunto. I militari critici verso la guerra puntualizzarono che il conflitto era politico e che la missione militare mancava di obiettivi chiari. I critici civili argomentarono che il governo del Vietnam del Sud mancava di legittimazione politica, o che il supporto alla guerra era immorale. George Ball, sottosegretario di stato del Presidente Johnson, fu una delle voci solitarie dell'amministrazione, ammonendo contro la guerra in Vietnam.
Le agghiaccianti immagini di due attivisti pacifisti che si diedero fuoco nel novembre 1965, fornirono un simbolo di quanto fortemente alcune persone ritenessero che la guerra fosse immorale. Il 2 novembre il trentaduenne quacchero Norman Morrison si diede fuoco davanti al Pentagono e il 9 novembre il ventiduenne cattolico Roger Allen LaPorte fece lo stesso davanti al palazzo delle Nazioni Unite. Entrambe le proteste erano consapevoli imitazioni di proteste simili condotte in precedenza da monaci buddisti nel Vietnam del Sud.
Il crescente movimento pacifista allarmò molti all'interno del governo statunitense. Il 16 agosto 1966 il Comitato della Camera sulle Attività Antiamericane iniziò le indagini sugli americani che erano sospettati di aiutare i Viet Cong, con l'intenzione di introdurre una legislazione che rendesse queste attività illegali. I dimostranti pacifisti interruppero l'incontro e in 50 vennero arrestati.
Il 1º febbraio 1968, un sospetto ufficiale Viet Cong venne giustiziato sommariamente da Nguyen Ngoc Loan, un capo della polizia nazionale sudvietnamita. Loan sparò in testa al sospettato, sulla pubblica piazza, davanti a dei giornalisti. L'esecuzione venne filmata e fotografata e fornì un'altra immagine simbolo che aiutò a far spostare l'opinione pubblica statunitense contro la guerra.
Il 15 ottobre 1969, centinaia di migliaia di persone presero parte alla dimostrazione pacifista a livello nazionale detta "National Moratorium".
Gli USA capirono che il governo sudvietnamita aveva bisogno di una solida base di supporto popolare, se voleva sopravvivere all'insurrezione. Allo scopo di ottenere l´obiettivo di "vincere i cuori e le menti" dei vietnamiti, unità dell'esercito statunitense, indicate come unità per gli "Affari Civili", vennero utilizzate estensivamente, per la prima volta dalla seconda guerra mondiale.
Queste unità, pur rimanendo armate e sotto diretto controllo militare, si impegnarono in quella che venne definita la "costruzione di una nazione": costruendo (o ricostruendo) scuole, edifici pubblici, strade e altre infrastrutture fisiche; realizzando programmi medici per i civili che non avevano accesso alle strutture mediche; facilitando la cooperazione tra i vari leader civili locali; organizzando corsi di formazione per i civili e attività simili.
Questa politica del cercare di vincere i "cuori e le menti" del popolo vietnamita, comunque, si scontrò spesso con altri aspetti della guerra che servirono ad inimicarsi molti civili. Questi comprendevano l'enfasi sulla "conta dei corpi", come mezzo per misurare il successo militare sul campo di battaglia, il bombardamento di villaggi (simboleggiato dalla famosa frase del giornalista Peter Arnett, "fu necessario distruggere il villaggio, allo scopo di salvarlo"), e l'uccisione di civili in incidenti come il Massacro di My Lai. Nel 1974 il documentario "Hearts and Minds" ("cuori e menti") affrontò questi problemi, e vinse un Premio Oscar al miglior documentario tra notevoli controversie. Anche il governo sudvietnamita si inimicò molti cittadini con la soppressione delle opposizioni politiche, attraverso misure come la detenzione di molti prigionieri politici, e il tenere elezioni presidenziali con un solo candidato nel 1971.
Nonostante le notizie sempre più deprimenti sulla guerra, molti americani continuarono ad appoggiare gli sforzi del Presidente Johnson. A parte la teoria del domino, precedentemente menzionata, era diffuso il sentimento che impedire una conquista del governo filo-occidentale sudvietnaminta, da parte dei comunisti, fosse un obiettivo nobile. Molti americani erano anche preoccupati di "salvare la faccia" in caso di un disimpegno dalla guerra o, come venne successivamente detto da Nixon, "ottenere la pace con onore".
Comunque anche i sentimenti contro la guerra iniziarono a crescere. Molti americani si opposero alla guerra per questioni morali, vedendola come un conflitto distruttivo contro l'indipendenza vietnamita, o come un intervento in una guerra civile straniera; altri la opposero perché sentivano che mancava di obiettivi chiari e appariva come non vincibile. Alcuni attivisti pacifisti erano essi stessi veterani del Vietnam, come evidenziato dall'organizzazione Veterani del Vietnam Contro la Guerra.

Molti degli oppositori alla Guerra del Vietnam erano visti all'epoca, e sono visti tuttora, più come sostenitori dei vietnamiti che come contrari alla guerra; il più famoso di questi fu l'attrice Jane Fonda. Molti dei contestatori vennero accusati di "sputare sui soldati del Vietnam" dopo il loro ritorno; comunque, la validità di queste accuse è obiettabile.
Nel 1968, Lyndon Johnson iniziò la sua campagna di rielezione. Un membro del suo stesso partito, Eugene McCarthy, corse contro di lui per la candidatura, con una piattaforma contro la guerra. McCarthy non vinse le iniziali elezioni primarie nel New Hampshire, ma fece sorprendentemente bene contro il Presidente in carica. Il colpo che ne risultò per la campagna di Johnson, preso assieme ad altri fattori, portò il Presidente, in un discorso televisivo del 31 marzo, ad annunciare il suo ritiro dalla corsa elettorale. Sempre nello stesso discorso annunciò anche l'avvio dei colloqui di pace di Parigi con il Vietnam. Quindi, il 4 agosto 1969, il rappresentante statunitense Henry Kissinger e quello nordvietnamita Xuan Thuy iniziarono dei negoziati segreti di pace, nell'appartamento parigino dell'intermediario francese Jean Sainteny. I negoziati comunque fallirono.
Afferrando l'opportunità creata dall'abbandono di Johnson, Robert Kennedy entrò in scena concorrendo alla candidatura, anch'egli con una piattaforma pacifista. Il vice di Johnson, Hubert Humphrey, si candidò invece promettendo di continuare l'appoggio al governo del Vietnam del Sud.
Kennedy venne assassinato in quella stessa estate (morì all'alba del 6 giugno del 1968, al Good Samaritan Hospital), ed Eugene McCarthy non fu in grado di vincere il supporto di cui Humphrey godeva, all'interno dell'élite del partito. Humphrey vinse la candidatura e corse contro Richard Nixon nell'elezione generale. Durante la campagna, si disse che Nixon avesse sostenuto di conoscere un piano segreto per porre fine alla guerra; questo fatto non avvenne mai. Si pensò che ciò fosse accaduto perché, a un certo punto, il suo avversario per la candidatura repubblicana, Gov. George Romney del Michigan, gli chiese: "Dov'è il tuo piano segreto?"
L'opposizione alla guerra del Vietnam in Australia si svolse su linee simili a quelle degli USA, in particolare con l'opposizione alla coscrizione. Mentre il disimpegno australiano iniziò nel 1970 sotto John Gorton, non fu fino all'elezione di Gough Whitlam, nel 1972, che l'arruolamento di leva ebbe fine.

20 ottobre, 2009

Tibaldi: "Con 'Città dei mestieri' si estende rete dei servizi"


Tibaldi: "Con 'Città dei mestieri' si estende rete dei servizi"

"A distanza di soli quattro mesi dall'inaugurazione della 'Città dei mestieri e delle professioni' di Roma Tuscolana, si apre la possibilità di estendere la rete dei servizi offerti al territorio della regione". E' quanto ha dichiarato l'assessore al Lavoro, Pari opportunità e Politiche giovanili della Regione Lazio, Alessandra Tibaldi, all'atto della concessione da parte della Commissione internazionale della 'Rete delle Città dei mestieri' che ha sede a Parigi. "E' stato infatti concesso - ha detto Tibaldi - dalla Commissione internazionale della 'Rete delle Città dei mestieri' il 'Label' che autorizza l'apertura di 'Antenne territoriali' nei comuni e municipi che ne facciano richiesta. Questo riconoscimento internazionale ci conforta nella scelta che abbiamo operato di mettere a disposizione della comunità tutti gli strumenti idonei a rafforzare le politiche attive per il lavoro".

"La 'Città dei mestieri e delle professioni' di Roma Tuscolana, realizzata dal consorzio 'Il Sol.co.' in collaborazione con gli assessorati regionali e provinciali al Lavoro e del municipio X, ha registrato in questi primi mesi, nonostante il periodo di chiusura estivo, oltre 1.000 visitatori - ha aggiunto - e ha destato molta attenzione. Numerose sono le richieste di replicare il servizio in altri contesti e a questo ci apprestiamo a rispondere. Siamo convinti - ha concluso Tibaldi - che il potenziamento di questo servizio di orientamento e informazione sul lavoro, sulle opportunità della formazione e sullo sviluppo d'impresa possa contribuire a promuovere un nuovo approccio basato sull'analisi delle competenze e delle attitudini delle persone, in particolare donne, giovani e fasce sociali deboli".

PROMEMORIA 20 ottobre 1944 Una missione aerea alleata partita da Foggia provta 700 vittime a Milano.


Una missione aerea alleata partita da Foggia colpire obiettivi militari a Milano, essendo arrivata fuori tempo massimo decide di scaricare il suo carico di bombe sulla città di Milano. Nel quartiere di Gorla a nord di Milano (viale Monza), quel giorno si contarono circa 700 vittime, tra questi 200 bambini da sei agli undici anni, dalla prima alla quinta elementare, unitamente ai Maestri ed alcuni genitori che erano accorsi sul posto con altri bimbi piccoli in braccio, per condurre tutti nei rifugi al sicuro.

19 ottobre, 2009

Audiovisivo, Marrazzo: "Promuovere settore nei paesi del Mediterraneo"


Audiovisivo, Marrazzo: "Promuovere settore nei paesi del Mediterraneo"

"Portare un pezzo di italianità nelle zone del Medio Oriente e nei Paesi del Golfo e, nello stesso tempo, facilitare il dialogo tra i diversi Paesi. Questo perché più ci si conosce più ci si capisce". Così il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo parla dell'intesa siglata oggi alla Farnesina con il ministro degli Affari Esteri, Franco Frattini, che punta alla cooperazione internazionale.
Un accordo che punta a favorire la cooperazione internazionale attraverso il settore dell'audiovisivo.
"L'Italia - ha spiegato Marrazzo - può tornare ad essere protagonista nel Mediterraneo attraverso un settore, quello audiovisivo, che vale ad esempio quanto quello energetico. Con questa intesa abbiamo dato il via ad un percorso di rafforzamento della cooperazione. Il Lazio che vanta un distretto dell'audiovisivo forte ha così la possibilità anche di essere al servizio del Paese, perché si favorisce la promozione e l'internazionalizzazione del nostro prodotto. Un esempio è la Fondazione Roberto Rossellini per l'audiovisivo".

Creare un coordinamento dell'industria del cinema e dell'audiovisivo della Regione Lazio che rappresenta uno tra i maggiori settori sia di produzione di reddito e occupazione che di valorizzazione del territorio. E' questo l'obiettivo della Fondazione Roberto Rossellini per l'Audiovisivo di cui si è parlato oggi.

"Il processo di internazionalizzazione dell'audiovisivo - ha ricordato Marrazzo - si è concretizzato con la scuola di cinema che la Regione ha aperto in Marocco, dove oltre all'inglese e al francese si parla già italiano. Presto - ha annunciato - dovrebbe poi nascere l'istituto nazionale per l'audiovisivo in Palestina". Marrazzo ha infatti ribadito che la Regione "crede molto nel dialogo". "Operiamo sulla memoria dello 'shoah' e sul futuro del popolo palestinese. Anche perché - ha concluso il governatore del Lazio - la cooperazione può partire dal basso, dalle città e dalle regioni, così da costruire un Mediterraneo dove i nostri figli sapranno vivere in pace".

Gli scopi principali della Fondazione si inseriscono e ampliano quelli del settore dell'audiovisivo della Regione Lazio e partono dalla creazione di una Scuola di alta eccellenza in grado di formare i nuovi professionisti del settore. Il progetto di formazione, partendo dai modelli del 'Sundance Film Festival' e della 'Scuola di Gaumont', vuole insegnare e lanciare sul mercato i prodotti realizzati dagli allievi creando una vera e propria scuola di produttori. Un altro degli obiettivi primari della Fondazione è quello di portare il made in Italy al di fuori del Paese, favorendo l'internazionalizzazione del prodotto anche nei paesi poco battuti come la Cina, i Paesi Arabi e l'America Latina. Con un progetto di incentivazione all'acquisto anziché di promozione alla vendita, con l'intento di contribuire a rafforzare la presenza dell'audiovisivo italiano nei mercati internazionali con metodi moderni e con contatti diretti con gli operatori e le istituzioni estere.

E' poi prevista la creazione di uno 'sportello cinema' che offrirà alle aziende e ai professionisti del settore, informazioni utili per accedere con maggiore facilità e trasparenza ai bandi regionali, ai finanziamenti europi erogati dalla Regione, nonché all'utilizzo degli strumenti messi a disposizione da altre regioni o dallo Stato. Tra le numerose attività della Fondazione ci sono anche quelle che riguardano più nel concreto l'organizzazione di eventi e festival. Tra questo la realizzazione del 'RomaFictionFest', che nel 2010 sarà alla sua quarta edizione, ma anche il sostegno e il contributo ad altre importanti manifestazioni come il 'Festival del Cinema di Roma' e il 'MedFilm Festival'. Ogni anno la Fondazione Roberto Rossellini è inoltre promotrice di convegni e incontri tesi ad incentivare studi e proposte sul settore dell'audiovisivo.

Creatività e innovazione: bando per l'accesso ai fondi


Creatività e innovazione: bando per l'accesso ai fondi
Scade il sei novembre prossimo il Bando per l'accesso al fondo per la creatività.

Si tratta di uno strumento grazie al quale la Provincia e la Camera di Commercio di Roma hanno voluto sostenere congiuntamente le imprese esistenti nel territorio, favorendo la nascita di nuove imprese e incentivando lo sviluppo del segmento economico relativo al settore della creatività.

L’Unione Europea ha infatti riconosciuto l’importanza della ‘creatività’ come risorsa economica e il suo legame profondo con i processi di innovazione, dichiarando il 2009 “Anno europeo della Creatività e dell’Innovazione”.

In quest'ottica, il Bando prevede stanziamenti finalizzati a sostenere alcuni settori specifici, come:
1. la creazione e l’avvio di Micro, Piccole e Medie Imprese ad alto contenuto creativo ed innovativo;
2. iniziative progettuali ad alto contenuto creativo ed innovativo di Micro, Piccole e Medie Imprese di recente formazione.

È possibile scaricare il testo integrale del Bando (che, lo ricordiamo, scadrà il 6 novembre 2009) e le quattro Sezioni che compongono lo schema di domanda nell'area sottostante.

PROMEMORIA 19 ottobre 1987 "Lunedì Nero" della borsa di Wall Stree


"Lunedì Nero" della borsa di Wall Street, crollo dell'indice Dow Jones ed esplosione di un'enorme bolla speculativa, inevitabile effetto della sopravvalutazione dei prezzi delle azioni.
QUANDO Wall Street ha aperto, una ondata di cattive notizie era già arrivata dai mercati in Asia ed Europa, dove dollaro e borse hanno unilateralmente perso terreno. Gli speculatori dell' alta finanza a Tokyo e Hong Kong hanno visto che una riduzione dello 0,25 per cento nei tassi d' interesse in Germania Federale, Francia e Olanda non è bastata a risollevare la divisa Usa, convincendosi così che il dollaro non abbia altra alternativa che continuare a scendere. Un altro segno poco incoraggiante, notano gli esperti, è venuto dall' annuncio del ministro delle Finanze giapponese, Kiichi Miyazawa, secondo il quale Tokyo non ha intenzione di ridurre il suo tasso di sconto, come si sperava a Washington e a New York. La rinata fiducia nel mercato sta evaporando, commenta Andrew Bevan, un economista della Drexel Burnham Lambert, abbiamo avuto i tagli nei tassi in Europa, e non è successo niente, poi abbiamo avuto un accordo sul budget a Washington che non è esattamente un accordo, infine le speranze di una riunione a tempi brevi del gruppo dei 7 si sono allontanate, e tutto questo si risolve in nuova pressione negativa sul dollaro. In particolare, molti esperti hanno l' impressione che il tanto sbandierato patto tra Casa Bianca e Congresso per ridurre di 76 miliardi di dollari in due anni il budget federale, raggiunto nei giorni scorsi a Washington, si scontrerà con numerosi ostacoli prima di ricevere l' approvazione formale dei due rami del Parlamento. La grande paura suscitata dal crollo di 508 punti in Borsa il 19 ottobre, dice qualcuno, ha partorito un topolino, un taglio al bilancio che finirà per rientrare nelle riduzioni minime automatiche previste dalla legge per l' azzeramento del deficit. A New York, il dollaro ha aperto a 1,6350 marchi, contro 1,6510 di venerdì, e a 132 yen contro i 133,50 di venerdì: il precedente record negativo si era registrato il 10 novembre, con 1,6495 marchi e 133,25 yen. Un finanziere presso una delle maggiori banche di Wall Street osserva che parte della responsabilità per questa continua discesa sta nella regia confusa ed incerta impressa dall' amministrazione alla politica monetaria Usa: Ci sono continue e contraddittorie supposizioni sulla direzione che gli Stati Uniti favoriscono per il dollaro, nota il banchiere. Tra queste voci, se ne è levata sabato una autorevole: un' inchiesta condotta dal New York Times tra autorevoli economisti ed esperti valutari, che hanno lanciato l' allarme circa i rischi di una protratta svalutazione del dollaro. I potenziali benefici del calo (un dollaro più basso aiuta a vendere più beni americani all' estero e in patria, creando più posti di lavoro e migliorando il disavanzo commerciale Usa), dicono questi analisti, potrebbero essere ottenuti a caro prezzo, con una spirale inflazionistica di cui ancora non si sono viste le tracce. Sinora gli esportatori stranieri hanno preferito ridurre i profitti pur di mantenere intatta la loro quota di mercato negli Usa, ma non potranno continuare così all' infinito. Svalutare non è mai una cura di per sé dice Frederick Deming, vicepresidente della Chemical Bank, senza andare al cuore del problemi, che è l' esigenza di rendere gli Stati Uniti più produttivi ed efficienti.

18 ottobre, 2009

Sanità, Montino ad apertura cantieri ristrutturazione San Filippo Neri


Sanità, Montino ad apertura cantieri ristrutturazione San Filippo Neri

L'ospedale San Filippo Neri sarà presto ristrutturato grazie ad interventi annunciati oggi dal vice presidente della Regione Lazio Esterino Montino.
Sono partiti oggi i cantieri per la ristrutturazione dei padiglioni A e B dell'ospedale: il tempo stimato per la conclusione dei lavori è di due anni e mezzo.
Nel corso del prossimo mese di gennaio invece verrà inaugurato il nuovo padiglione oncologico e sarà messo a punto un protocollo di accettazione dei casi sospetti di influenza all'interno del Pronto soccorso della struttura.
A visionare l'avvio dei lavori questa mattina all'ospedale San Filippo Neri era presente il vice presidente della Regione Lazio Esterino Montino, insieme a Domenico Alessio, direttore generale dell'Azienda Ospedaliera San Filippo Neri.
Durante la visita al Pronto soccorso Montino ha testato il protocollo specifico messo a punto dall'ospedale per l'accettazione dei casi sospetti di influenza A.
"Le due strutture, ampliate di una superficie di complessivi 1.600 metri quadrati, saranno completamente ristrutturate e messe a norma - ha spiegato Montino - da oggi sono aperti i nuovi cantieri. Le opere, per consentire la prosecuzione dell'attività sanitaria, saranno realizzate a stralci. In particolare, nei due padiglioni storici dell'ospedale, costruiti negli anni Quaranta e Sessanta, totalmente rinnovati, saranno ospitati il nuovo blocco di 5 sale per la chirurgia generale, quello per la chirurgia ginecologia e il parto dotato di 2 sale operatorie e 2 stanze di travaglio, con nuovi ambulatori e camere per la degenza a 2-4 posti letto provviste di servizi igienici interni".
Montino ha sottolineato che "il nuovo padiglione D sarà interamente dedicato all'oncologia, con strumentazioni d'avanguardia per la radiologia. Nel Pronto soccorso - ha concluso - ho potuto verificare la validità del protocollo di accettazione messo a punto per la nuova influenza, che prevede una sala di isolamento per i casi sospetti e un iter prefissato degli accertamenti necessari".

In strada come in rete: formazione nelle scuole contro i rischi di internet e per la sicurezza stradale


In strada come in rete: formazione nelle scuole contro i rischi di internet e per la sicurezza stradale


Contrastare i nuovi rischi adolescenziali come la pedofilia online, il cyber bullismo ed i pericoli che incombono sui ragazzi in strada. Nasce con questo obiettivo, ‘In strada come in rete’, il progetto realizzato dalla Provincia di Roma, in collaborazione con Polizia Stradale, Polizia Provinciale, Microsoft, Unicef, Google, Youtube, il portale web Skuola.net e l' Unione nazionale Consumatori.

All'iniziativa, che prenderà il via nei prossimi giorni, hanno aderito 30 scuole secondarie di primo grado della provincia, per un totale di 11mila alunni, dai 10 ai 14 anni. L’informazione e la formazione, con l'attivazione di corsi rivolti agli adolescenti, spetta a circa 20 agenti della polizia Postale, 10 di quella Provinciale e a 3 operatori di Unicef, impegnati nel sensibilizzare i ragazzi e le loro famiglie su un uso sicuro, consapevole, corretto e critico di Internet, imparando a conoscerne le potenzialità, ma anche i rischi.

“Abbiamo messo in campo un progetto molto ambizioso – ha affermato l’assessore alle Politiche della Sicurezza, Ezio Paluzzi - che vuole dare agli adolescenti l’opportunità di difendersi dai rischi che corrono in strada e su internet. L’Amministrazione provinciale vuole proporre esempi e servizi per concretizzare con le nostre ragazze, i nostri ragazzi, gli insegnanti ed i genitori il sentirsi parte di una comunità solidale attraverso l’idea della sicurezza basata non sulla repressione ma sulla prevenzione e sulla conoscenza. Il nostro è un impegno costante di vicinanza alle giovani generazioni: negli ultimi tre anni e mezzo abbiamo consegnato 12 mila patentini ad altrettanti giovani che si sono impegnati in corsi per l'abilitazione alla guida dei ciclomotori. Vogliamo proseguire lungo questo percorso per operare una vera e propria svolta culturale sul tema della sicurezza”.

I ragazzi saranno coinvolti in un concorso che prevede la realizzazione di elaborati o mini-video raccolti e pubblicati dal portale web Skuola.net, dove potranno essere votati dagli utenti registrati. Le scuole vincitrici, due scelte dagli iscritti al portale, una da una giuria tecnica, riceveranno un simulatore di guida che potrà essere utilizzato anche in futuro per iniziative di sensibilizzazione e di educazione sul tema della sicurezza stradale.

Lotta contro il randagismo: la Provincia istituisce l'Ufficio Tutela Animali


Lotta contro il randagismo: la Provincia istituisce l'Ufficio Tutela Animali

“La Provincia di Roma, con la creazione dell’Ufficio Tutela Animali, vuole essere un avamposto per la lotta alla piaga del randagismo e la grande sensibilità dimostrata dai Comuni che hanno aderito a questa iniziativa dimostra che stiamo lavorando nella direzione giusta”.

E’ quanto ha detto l’assessore provinciale alle Politiche dell’Agricoltura, Caccia e Pesca, Aurelio Lo Fazio durante la presentazione nella sala Consiliare del Comune di Lanuvio, del progetto 'Controllo e prevenzione del randagismo sterilizzazione gratuita cani e gatti'.

L’iniziativa è nata per fronteggiare il fenomeno dell’abbandono degli animali nel territorio provinciale attraverso attività di sensibilizzazione, educazione ed informazione volte proprio a combattere il randagismo e l'abbandono attraverso l'uso del microchip, l'adozione e la sterilizzazione.

I Comuni di Lanuvio, Velletri e Marino hanno completato il progetto, durante il quale sono stati censiti gli animali vaganti e individuati i criteri di priorità per procedere alla sterilizzazione. A questa prima fase è seguita la creazione di servizi per la cattura degli animali, l’esecuzione di analisi pre-operatorie, il trattamento terapeutico e l’assistenza post-operatoria. Nei Comuni che hanno aderito al progetto sono stati censiti in totale e successivamente operati o sterilizzati oltre 60 animali tra cani e gatti.

Per la cattura degli animali e i trattamenti post-operatori gli enti locali si sono avvalsi della collaborazione dell’associazione Nemesi, mentre per la sterilizzazione c’è stato un accordo con studi veterinari di Lanuvio, Velletri e Marino. Il progetto, della durata di 18 mesi, vede coinvolti anche i Comuni di Albano, Pomezia, Rocca di Papa e Castelgandolfo che hanno però dato avvio all’iniziativa solo pochi mesi fa e quindi concluderanno l’iter entro il prossimo anno.

PROMEMORIA 18 ottobre 1975 - In Italia nasce ufficialmente il Fondo per l'Ambiente Italiano (FAI)


In Italia nasce ufficialmente il Fondo per l'Ambiente Italiano (FAI).
Il Fondo per l'Ambiente Italiano, noto anche con l'acronimo FAI, è una fondazione privata senza scopo di lucro e apolitica, creata sul modello del National Trust britannico, già fondato nel 1895 al fine di preservare i beni artistici del paese anglosassone.
Il suo scopo è il restauro e l'apertura al pubblico di beni storici, artistici o naturalistici che riceve per donazione, eredità o comodato.
Istituito il 28 aprile 1975, iniziò le attività il 18 ottobre dello stesso anno. Da diversi anni il FAI organizza le giornate di primavera, offrendo percorsi e visite gratuiti in luoghi del paese solitamente non accessibili al pubblico.
Nel 2008 gestisce 25 beni storici, artistici o naturalistici in tutta Italia.

La storia della Fondazione
La fondazione nasce dall'idea di Elena Croce, figlia del filosofo Benedetto Croce. Nel 1975 Giulia Maria Mozzoni Crespi, Renato Bazzoni, Alberto Predieri e Franco Russoli firmano l'atto costitutivo e lo statuto del FAI, Fondo per l'Ambiente Italiano, con lo scopo di tutelare, conservare e valorizzare il patrimonio artistico e ambientale italiano.
Fin dai primi anni di attività il FAI vanta di significative acquisizioni e donazioni.
Nel 1976 la prima importante donazione da parte dell'avvocato Piero di Blasi di 1000 metri quadrati a Panarea, per cui il FAI assicura, negli anni successivi, la mancata lottizzazione del territorio, mantenendo intatta gran parte dell'isola. Nel 1977 Emanuela Castelbarco, nipote di Arturo Toscanini, dona al FAI il Castello di Avio e la fondazione inizia importanti interventi di restauro per salvare il progressivo degrado del bene. Con questa acquisizione il FAI stabilisce il principio in base al quale i donatori e i loro eredi possono godere del diritto abitazione in una parte della dimora donata, senza partecipare alle spese di restauro,di manutenzione e di custodia. Nello stesso anno iniziano i lavori di restauro per il Monastero di Torba acquistato da Giulia Maria Mozzoni Crespi, per donarlo al FAI e per salvarlo dal totale deperimento.
Nel 1983 i principi Doria Pamphili donano al FAI il borgo di San Fruttuoso, con l'abbazia benedettina del XIII secolo e trentadue ettari di macchia mediterranea, dunque un intero borgo da riportare alla bellezza originale, per cui il FAI decide di far collaborare la piccola comunità che vi vive. Nel 1984 la contessa Elisabetta de Rege Thesauro Provana del Sabbione dona al FAI il Castello della Manta. Nel 1986 la Italsider dona la Baia di Ieranto; nel 1987 il FAI acquista Castello Grumello, mentre la famiglia Carbone danno al FAI la gestione di Casa Carbone a Lavagna. Tra il 1988 e 1989 il FAI acquisisce: il Castello di Masino]], la Villa del Balbianello, la Villa Della Porta Bozzolo.
Negli anni Novanta la Fondazione si arricchisce di altre preziosissime acquisizioni: un’Edicola per giornali ottocentesca a Mantova, la minuscola Barbieria art déco a Genova, dipinti, mobili, ceramiche e porcellane della Collezione Alighiero de' Micheli a Milano, il Maso Fratton-Valaia, ai confini del Parco naturale provinciale dell'Adamello-Brenta; il Giardino della Kolymbethra, cinque ettari di terra con aranceti e mandorleti ai piedi della Valle dei Templi di Agrigento dati in concessione dalla Regione Sicilia.
Nel 2000 è stata aperta al pubblico Villa Panza a Varese, donata nel 1996 dal conte Panza di Biumo, con la sua collezione di arte contemporanea americana; mentre due anni più tardi lo Stato italiano ha dato in concessione il Parco di Villa Gregoriana. Nel 2008, dopo tre anni di complessi lavori di restauro, è stata aperta al pubblico Villa Necchi Campiglio.