07 gennaio, 2014

PROMEMORIA 7 gennaio 1797 – Italia: il tricolore italiano viene adottato per la prima volta da uno stato (la Repubblica Cispadana)

Italia: il tricolore italiano viene adottato per la prima volta da uno stato (la Repubblica Cispadana) La bandiera italiana è il Tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni, così definita dall'articolo 12 della Costituzione della Repubblica Italiana del 27 dicembre 1947, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana nº 298, edizione straordinaria, del 27 dicembre 1947. Il 7 gennaio di ogni anno la bandiera italiana è protagonista della giornata nazionale della bandiera, istituita dalla legge nº 671 del 31 dicembre 1996. Come per l'intero processo risorgimentale, anche l'origine della bandiera italiana è da ricercarsi nella Rivoluzione francese: con la presa della Bastiglia, i rivoluzionari scelsero il blu, il bianco e il rosso come loro colori-simbolo (blu e rosso sono i colori di Parigi, il bianco centrale è il colore della famiglia reale dei Borbone, prima ben vista dal popolo), e quando poi, attraverso le campagne di Napoleone, la Rivoluzione "contagiò" l'Europa intera, anche in Italia arrivarono questi tre colori. Al tempo il popolo italiano non teneva molto in considerazione la bandiera: essa era solo il simbolo della dinastia regnante in quel momento, al massimo aveva una funzione militare, ma non era emblema del sentimento patriottico del popolo, al contrario di quanto avveniva per i francesi, e per questo non conosciamo bene le dinamiche precise che portarono alla sostituzione del blu col verde. Fu proprio in quegli anni che la bandiera assunse per gli italiani quel significato che ha ancora oggi: dopo la Restaurazione, infatti, chiunque venisse visto in giro con addosso coccarde o altri simboli tricolori era additato come un pericoloso rivoluzionario, così il bianco e il rosso divennero i simboli della rivoluzione intesa come sovranità per il popolo e libertà per la nazione. Il verde invece era il colore della speranza, della fiducia in un'Italia migliore.[senza fonte] Inoltre era il colore delle uniformi della Guardia Civica milanese, ed essendo stato adottato dai miliziani italiani che combattevano al fianco di Napoleone, andò a rappresentare tutti coloro che hanno combattuto per la libertà dell'Italia. Inoltre per la Massoneria il verde era il colore della natura, quindi simboleggiava tanto i diritti naturali dell'uomo quanto il verde e florido paesaggio naturale italiano (questa interpretazione è tuttavia osteggiata da chi sostiene che la Massoneria, in quanto società segreta, non avesse abbastanza influenza sulla società per ispirare i colori nazionali). Questi divennero presto i simboli di una rivolta che animava e univa ormai tutta l'Italia: il Risorgimento. Ad essi si aggiunse l'azzurro, colore distintivo della famiglia Savoia, inserito nella bandiera del Regno d'Italia sul contorno dello stemma per evitare che la croce e il campo dello scudo si confondessero con il bianco e il rosso delle bande del vessillo; da allora è uno dei colori di riferimento e riconoscimento dell'Italia, ad esempio per le maglie sportive nazionali, pur non comparendo più nella bandiera della Repubblica Italiana. Dopo la Seconda guerra mondiale, come recita l'articolo 12 della Costituzione, il bianco, il rosso e il verde vennero disposti sulla bandiera italiana a tre bande verticali di eguali dimensioni ispirandosi al modello della bandiera della Francia, per ribadire ancora una volta gli ideali di libertà, uguaglianza e fraternità.

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