15 maggio, 2013

PROMEMORIA 15 maggio 2004 – Israele/Striscia di Gaza: le forze armate israeliane danno inizio all'Operazione Arcobaleno.

Israele/Striscia di Gaza: le forze armate israeliane danno inizio all'Operazione Arcobaleno. L'Operazione Arcobaleno fu iniziata dalle forze armate israeliane il 15 maggio 2004 per individuare e distruggere i tunnel sotterranei al confine con l'Egitto, utilizzati dai militanti palestinesi per far passare armi destinate alla guerriglia. Secondo molti analisti, a Rafah si scatenò una vera e propria punizione collettiva contro la popolazione palestinese per la morte dei 13 soldati israeliani avvenuta nella settimana precedente. Cronologia 15 maggio - Inizio dell'operazione a Rafah: elicotteri israeliani sparano missili contro gli uffici e la casa del capo della Jihad Islamica a Gaza, Mohammed al-Hindi, che però si trovava altrove 17 maggio - dopo soli 3 giorni vi sono 34 vittime e centinaia di feriti, tra cui donne e bambini. La comunità internazionale esprime unanime condanna, ma nessun provvedimento viene preso 18 maggio - i militari israeliani con carri armati ed elicotteri Apache intervengono contro i circa 1000 palestinesi che manifestavano contro l'operazione vicino alla moschea di al-Awda, al centro di Rafah. Mentre il corteo si dirigeva verso la zona di Tel-Sultan, al centro delle operazioni da due giorni, è stato colpito da 4 missili. Il primo missile ha colpito la testa del corteo seminando il panico. Durante le operazioni di soccorso sono stati lanciati in rapida successione altri 3 missili. Il totale ammonta a 10 morti e 50 feriti, nei giorni seguenti alcuni di questi moriranno per la gravità delle ferite. L'esercito israeliano nega di aver causato volontariamente la strage, affermando in un comunicato che il primo missile è stato lanciato in uno spazio aperto per disperdere il corteo, in cui si sarebbero nascosti militanti armati. Nel comunicato si legge: "Dato che ciò non è servito a disperdere la folla si è sparato contro un muro di una struttura abbandonata lungo la strada. È possibile che le vittime siano state provocate da una cannonata di un carro armato contro tale struttura." 20 maggio - All'alba viene ucciso Khalid Abu Hamza, ritenuto il capo locale di Hamas. Nella notte, l'ONU approva la risoluzione 1544, che dice tra l'altro: "Si richiama Israele al rispetto degli obblighi delle leggi internazionali per i diritti umanitari, insistendo, in particolare, sull'obbligo di non demolire abitazioni contravvenendo a tali leggi; Si esprime grande preoccupazione sulla situazione dei diritti umanitari dei Palestinesi rimasti senza casa nella zona di Rafah e si richiede che venga fornita loro assistenza;[...]" La risoluzione proposta dall'Algeria, unico paese arabo nel Consiglio di Sicurezza, è passata con quattordici voti favorevoli, nessun voto contrario e l'astensione degli USA 23 maggio - L'esercito si ritira da Rafah.

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