11 agosto, 2012
PROMEMORIA 11 agosto 2003 La NATO prende il comando della forza di peacekeeping in Afghanistan, che diviene la prima grande operazione al di fuori dell'Europa nei suoi 54 anni di storia.
La NATO prende il comando della forza di peacekeeping in Afghanistan, che diviene la prima grande operazione al di fuori dell'Europa nei suoi 54 anni di storia.
La International Security Assistance Force (ISAF) è una missione di supporto al governo dell'Afghanistan che opera sulla base di una risoluzione dell'ONU.
È composta da una forza internazionale che impiega circa 58.300 militari provenienti da una quarantina di nazioni. È stata costituita su mandato del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite il 20 dicembre 2001 con il compito di sorvegliare la capitale Kabul e la vicina base aerea di Bagram da Talebani, elementi di al-Qāʿida ed eserciti mercenari, e in particolar modo proteggere il governo transitorio guidato da Hamid Karzai.
Durante i primi due anni l'ISAF non operò oltre i confini della città di Kabul. L'incarico della sicurezza nel resto del territorio nazionale fu affidato al neocostituito Esercito Nazionale Afghano. Comunque il 13 ottobre 2003, il Consiglio di Sicurezza votò per estendere il mandato dell'ISAF anche al resto dell'Afghanistan. In seguito il Primo Ministro canadese Jean Chrétien disse che le truppe canadesi (quasi la metà dell'intera forza) non sarebbero state impiegate al di fuori di Kabul. Il 24 ottobre il Bundestag approvò l'impiego delle truppe tedesche nella regione di Kunduz. Circa 230 soldati furono inviati nella regione, i primi dell'ISAF ad essere impiegati al di fuori di Kabul.
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