04 agosto, 2012
PROMEMORIA 4 agosto 1944 – Olocausto: Una soffiata di un informatore olandese porta la Gestapo in un'area sigillata di un magazzino di Amsterdam dove si nascondono Anna Frank e la sua famiglia
Olocausto: Una soffiata di un informatore olandese porta la Gestapo in un'area sigillata di un magazzino di Amsterdam dove si nascondono Anna Frank e la sua famiglia
Nel 1940, l'esercito tedesco invase l'Olanda. I Frank furono costretti a sottostare alle leggi razziali.
Il 12 giugno 1942, Anne ricevette per il suo tredicesimo compleanno un quadernino a quadretti bianco e rosso[1], sul quale inizierà a scrivere il Diario.
Meno di un mese dopo, il 6 luglio 1942 dovette nascondersi con la famiglia nell'Achterhuis (alloggio segreto, letteralmente "retrocasa" dall'olandese), un piccolo spazio a due piani posto sopra i locali della Opekta di Otto, in seguito ad un invito a comparire inviato alla sorella di Anne, Margot, da parte della polizia tedesca. L'alloggio segreto era situato in un vecchio - ed abbastanza tipico - edificio sul Canale Prinsengracht, nella parte ovest di Amsterdam, a circa un isolato dalla Westerkerk.[2] La porta d'ingresso dell'Achterhuis venne in seguito nascosta dietro una libreria girevole.
Nel nascondiglio trovarono rifugio otto persone:
i quattro componenti della famiglia Frank (il padre Otto, la madre Edith, Anne e la sorella Margot);
Fritz Pfeffer, un dentista ebreo (30 aprile 1889 - 20 dicembre 1944) (chiamato Albert Dussel nel Diario);
Hermann Van Pels (31 marzo 1890 - 6 settembre 1944), un macellaio dipendente della Pectacon di Otto Frank;
Auguste Van Pels (29 settembre 1900 - 9 aprile 1945), moglie di Hermann Van Pels;
Peter Van Pels (8 novembre 1926 - 5 maggio 1945), figlio di Hermann e Auguste Van Daan.
La famiglia Van Pels raggiunse i Frank il 13 luglio 1942; il dentista Pfeffer nel novembre dello stesso anno.
I clandestini erano aiutati da persone esterne: Miep Gies, Jan Gies, Johannes Kleiman, Victor Kugler, Bep Voskuilj, il signor Voskuilj (padre di Bep) e la moglie di Kleiman, quasi tutti collaboratori nelle ditte del padre di Anne. Portavano ai clandestini cibo, notizie e ogni cosa di cui avessero bisogno, rischiando la vita. Tali persone erano anche le uniche ad essere al corrente del nascondiglio dei clandestini.
Durante il periodo di clandestinità, Anne scrive il celeberrimo Diario, descrivendo con considerevole talento le paure causate dal vivere in clandestinità, i sentimenti per Peter, i conflitti con i genitori e gli altri compagni di sventura e le sue aspirazioni di diventare scrittrice.
Il 4 agosto 1944 la Gestapo fa irruzione nell'alloggio segreto, in seguito ad una segnalazione da parte di una persona che non è mai stata identificata. Tra i sospettati vi è un magazziniere della ditta di Otto Frank, Willem Van Maaren. Anne nel Diario, in data giovedì 16 settembre 1943, afferma esplicitamente che Van Maaren nutriva dei sospetti sull'Alloggio segreto, e lo descrive come "una persona notoriamente poco affidabile, molto curiosa e poco facile da prendere per il naso" . Le due famiglie vennero arrestate e trasferite al campo di smistamento di Westerbork. Kleiman e Kugler vennero anch'essi arrestati e portati al carcere di Amersfoor. Miep Gies e Bep Voskuilj, presenti al momento dell'arresto, scapparono mentre la polizia arrestava i clandestini (restando nei paraggi della palazzina); dopo la partenza della polizia tornarono alla palazzina mettendo al sicuro più materiale possibile (primo tra tutti il Diario), prima del ritorno della polizia per la perquisizione.
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