13 febbraio, 2013

PROMEMORIA 13 febbraio 2012 - Il Tribunale di Torino emette la sentenza Eternit: De Cartier e Schmidheiny sono condannati a 16 anni di reclusione e 90 Mln di risarcimento

Il Tribunale di Torino emette la sentenza Eternit: De Cartier e Schmidheiny sono condannati a 16 anni di reclusione e 90 Mln di risarcimento Utilizzato in edilizia come materiale da copertura nella forma in lastra piana o ondulata, oppure come coibentazione di tubature. La commercializzazione in Italia di tale prodotto o comunque della variante cemento-amianto, è cessata tra il 1992 e il 1994. In seguito alle indagini, condotte da Raffaele Guariniello, nel 2009 inizia, presso il Tribunale di Torino, il processo contro Stephan Schmidheiny[10] (uno dei due fratelli Schmidheiny — l'altro è Thomas — ex presidenti del consiglio di amministrazione dell'Eternit AG) ed il barone belga Louis De Cartier de Marchienne. Sono ritenuti responsabili delle numerose morti per mesotelioma avvenute tra gli ex-dipendenti delle fabbriche Eternit a contatto con l'asbesto. Il 13 febbraio 2012 il tribunale di Torino emette una sentenza storica, condannando in primo grado De Cartier e Schmidheiny a 16 anni di reclusione per "disastro ambientale doloso permanente" e per "omissione volontaria di cautele antinfortunistiche", e obbligandoli al risarcimento di circa 3000 parti civili oltre al pagamento delle spese giudiziarie. Il caso Eternit è il primo al mondo in cui i vertici aziendali vengono condannati, costituendo un precedente importante che potrebbe dare il via a decine di processi in tutta Europa.

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