25 febbraio, 2013
PROMEMORIA 25 febbraio 2008 - a Gravina in Puglia vengono trovati in una cisterna di una casa abbandonata nel centro storico, i corpi mummificati di Francesco e Salvatore Pappalardi, scomparsi il 5 giugno 2006 e probabilmente morti di fame e di freddo.
A Gravina in Puglia vengono trovati in una cisterna di una casa abbandonata nel centro storico, i corpi mummificati di Francesco e Salvatore Pappalardi, scomparsi il 5 giugno 2006 e probabilmente morti di fame e di freddo.
L'avevano cercati ovunque Ciccio e Tore; avevano battuto metro dopo metro le campagne alla periferia di Gravina e ispezionato decine di cisterne ma dei fratellini scomparsi nel giugno di due anni fa, nessuno sapeva più niente. Eppure loro erano lì, a due passi dal municipio e dalla stazione ferroviaria, nascosti nella cisterna di un vecchio caseggiato abbandonato, precipitati dopo un volo di venti metri dentro il pozzo che gli inquilini di una volta usavano per pescare l'acqua. In quel rudere che i bambini del paese usavano come un luna park, Francesco e Salvatore Pappalardi dormivano l'ultimo sonno vicini come sempre, forse vittime di una tragico gioco o di uno spietato assassinio.
Il questore: "Sono Salvatore e Francesco". Un altro bambino che come tanti nel casolare questo pomeriggio era andato in compagnia di amici per giocare a nascondino, ha rischiato di fare la fine dei due fratellini. E' precipitato nello stesso pozzo ma lui, per fortuna, non è morto. Due ore dopo, è tornato alla luce con due gambe spezzate ma vivo. Il vigile del fuoco che l'ha aiutato però nel fondo della cisterna ha scoperto che c'erano altri due corpicini, i resti di Francesco e Salvatore. Non c'è dubbio che siano proprio loro. Il questore di Bari, Carlo Maria Speranza è stato chiaro: "Per le condizioni dei corpi e per il tempo trascorso riteniamo che i resti umani trovati nel pozzo siano quelli di Francesco e Salvatore". Uno dei due cadaveri mummificato indossava ancora un paio di pantaloni bianchi mentre l'altro una maglietta arancione del tutto simili a quelli indossati dai fratellini il giorno della scomparsa.
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