12 settembre, 2008

PROMEMORIA 12 settembre 1990 - 1990 - Le due Germanie e le Quattro Potenze alleate firmano a Mosca il trattato che apre la strada alla riunificazione


Le due Germanie e le Quattro Potenze alleate firmano a Mosca il trattato che apre la strada alla riunificazione tedesca.
Il termine Riunificazione tedesca (Deutsche Wiedervereinigung) indica il processo di riconquista dell'unità nazionale da parte della Germania, che era stata divisa in due stati dalle potenze alleate, al termine della II guerra mondiale.

La riunificazione tedesca avvenne il 3 ottobre 1990, quando i territori dell'ex Repubblica Democratica Tedesca (RDT, comunemente chiamata "Germania Est") si costituirono in Länder accedendo quindi alla Repubblica Federale di Germania (comunemente "Germania Ovest"). Dopo le prime elezioni libere nella Germania Est, tenute il 18 marzo 1990, i negoziati tra i due Stati culminarono in un Trattato di Unificazione, mentre i negoziati tra le due Germanie e le quattro potenze occupanti produssero il cosiddetto "Trattato due più quattro", che garantiva la piena indipendenza ad uno stato tedesco riunificato. La Germania riunificata rimase un paese membro della Comunità Europea (e poi dell'unione Europea) e della NATO. Il termine "riunificazione" viene usato in contrasto con l'iniziale unificazione della Germania nel 1871.

La Germania fu ufficialmente riunificata il 3 ottobre 1990 (questa è la data designata per il "Giorno della riunificazione"), quando i cinque stati federali - Brandeburgo, Meclenburgo-Pomerania Occidentale, Sassonia, Sassonia-Anhalt e Turingia - già esistenti nella Repubblica Democratica Tedesca ma aboliti e trasformati in province, si ricostituirono e aderirono formalmente alla Repubblica Federale di Germania (Germania Ovest), scegliendo tra le due opzioni di costituzione quella della Germania Ovest (Grundgesetz). Dal momento in cui i nuovi cinque Länder entrarono nella Repubblica Federale, in conformità all'articolo 23 attivo in quegli anni, l'area di applicazione del Grundgesetz (Legge fondamentale, l'equivalente tedesco della Costituzione) fu semplicemente ampliata includendoli. L'alternativa sarebbe stata di aderire all'unione formalmente, in vista della scrittura di una nuova costituzione per le Germania unificata. Delle due scelte quella adottata fu obiettivamente la più semplice, ma fu causa del diffuso sentimento, da parte dei tedeschi dell'est, di essere stati "occupati" o "annessi" alla vecchia repubblica federale.

Per facilitare il processo di riunificazione ed assicurare gli altri paesi, la RFT approvò alcune modifiche alla sua costituzione. L'Articolo 146 fu emendato in modo che l'Articolo 23 del documento attuale fosse utilizzabile per la riunificazione. Poi, una volta che i "ristabiliti stati federali" dell'Est si unirono alla Repubblica Federale, la costituzione fu emendata nuovamente indicando che non ci sono altre parti della Germania, esistenti al di fuori dei territori unificati, che non avevano ancora acceduto alla federazione. Comunque, la costituzione può essere emendata ancora e questo continua a permettere l'adozione di un'altra costituzione del popolo tedesco in futuro.

Il 14 novembre 1990, il Governo tedesco firmò un trattato con la Polonia fissando i confini permanenti tra i due stati sulla linea Oder-Neisse, e quindi rinunciando a qualsiasi rivendicazione su Slesia, Pomerania Orientale, Danzica e Prussia Orientale. Il mese successivo si tennero le prime elezioni libere di tutto il popolo tedesco a partire dal 1933. Esse risultarono in un incremento della maggioranza della coalizione di governo del Cancelliere Helmut Kohl.

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