06 novembre, 2012
PROMEMORIA 6 novembre 1994 - Ad Asti, Alessandria e nelle loro province, ad Alba e in una parte della provincia di Cuneo esonda il fiume Tanaro, che allaga il territorio in gran parte, causando oltre 70 vittime e enormi danni.
Ad Asti, Alessandria e nelle loro province, ad Alba e in una parte della provincia di Cuneo esonda il fiume Tanaro, che allaga il territorio in gran parte, causando oltre 70 vittime e enormi danni.
Piena e alluvione del 5-6 novembre 1994
L'ultimo disastro che ha colpito il bacino del fiume avvenne nei giorni 5-6 novembre 1994 dopo 3 giorni di piogge continue (oltre 600 mm): un'onda di piena straordinaria del fiume infatti si formò il giorno 5 novembre a monte di Garessio e correndo giù a valle devastò con furia inaudita tutto il suo corso e le decine di centri abitati lungo le sue sponde sino a giungere presso la foce nel Po nelle prime ore del giorno 7 novembre.
Durante l'evento alluvionale il Tanaro toccò valori di portata record mai raggiunti nel secolo:
all'idrometro di Farigliano il fiume sfiorò l'eccezionale altezza di 9 metri (ben 3 metri oltre il precedente livello storico) con un portata di colmo di 3.400 m³/s.;
ad Alba, Asti e Alessandria l'ampiezza della piena fu compresa tra i 4.000 e 4.200 m³/s;
all'idrometro di Montecastello, pochi km prima della confluenza nel Po sfiorò i 5.000 m³/s con 8,50 m.
Particolarmente sconvolto dall'evento alluvionale risultò tutto il tratto compreso tra il comune di Ceva e la confluenza con la Stura di Demonte presso Cherasco, dove il Tanaro distrusse quasi totalmente la maggior parte dei manufatti civili ivi presenti (abitazioni, ponti, strade…), mutando anche per ampi tratti in modo definitivo la fisionomia del suo letto e del fondovalle.
I comuni coinvolti dall'onda di piena furono:
Cosio di Arroscia, in località Case d'Isole, in Provincia di Imperia
Ormea, Garessio, Priola, Bagnasco, Nucetto, Ceva, Bastia Mondovì, Clavesana, Farigliano, Piozzo, Monchiero, Narzole e Alba in provincia di Cuneo;
Asti, Castello d'Annone, Cerro Tanaro e Rocchetta Tanaro in provincia di Asti;
Solero, Felizzano, Alessandria e Pietra Marazzi in provincia di Alessandria.
Particolarmente colpite furono le città di Ceva, Alba e Asti, inondate per 1/3 della loro superficie e soprattutto Alessandria, città sommersa quasi per il 50% che vide morire anche 11 persone. In località Case d'Isole, nel comune di Cosio di Arroscia, si verificò il crollo del ponte medievale di Isole, ad un'unica arcata, che metteva in comunicazione le due sponde del Tanarello.
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