31 gennaio, 2013
TORNIAMO AL VETRO E ALLA RESA DELLA BOTTIGLIA!!!
TORNIAMO AL VETRO E ALLA RESA DELLA BOTTIGLIA!!!
Non sono giovane ormai, purtroppo, ma qualche volta questa condizione ha qualche aspetto positivo. Quando ero giovane andavo a comperare il latte e riportavo al lattaio la bottiglia vuota come reso e acquistavo il litro di latte senza aggiungere una lira in più per la bottiglia. Se allora facevamo così perché non ritornare alla bottiglia resa che oltre a farci risparmiare direttamente il costo del contenitore che buttiamo ci fa risparmia i costi aggiuntivi dello smaltimento??? Inoltre con il vetro non ci sono controindicazioni come invece avviene con le bottiglie di plastica o i tetrapak che non devono essere esposte ai raggi solari in quanto rilasciano sostanze tossiche e di conseguenza nocive per la nostra salute. Inoltre, vi invito a farlo, provate a bere la stessa acqua minerale contenuta in una bottiglia di vetro e poi la stessa acqua contenuta in una bottiglia di plastica. Se non lo avete già fatto noterete la notevole differenza. La differenza è data dal contenitore e dalle sostanze “disperse” dal contenitore di plastica. Se fa male a noi “meno giovani” potete immaginare ai nostri bambini!!! Allora riflettiamo e adoperiamoci affinché si prenda in seria considerazione questa “idea”.
PROMEMORIA 31 gennaio 1963 – Il Friuli Venezia Giulia diventa regione autonoma a statuto speciale, come previsto dall'art. 116 della Costituzione
Il Friuli Venezia Giulia diventa regione autonoma a statuto speciale, come previsto dall'art. 116 della Costituzione
È definita Regione a statuto speciale una Regione che gode di particolari forme e condizioni di autonomia. Cinque regioni italiane sono dotate di uno statuto speciale, approvato dal Parlamento nazionale con leggi costituzionali.
Statuto speciale
Le particolari forme e condizioni di autonomia di una Regione a statuto speciale sono fissate dallo Statuto regionale. Lo Statuto regionale di una Regione a statuto speciale è detto statuto speciale e disciplina le competenze esclusive concesse alla Regione.
La principale differenza tra lo statuto speciale e lo Statuto regionale di una Regione a statuto ordinario, detto invece statuto di diritto comune, è che mentre lo statuto ordinario è adottato e modificato con legge regionale, lo statuto speciale è adottato con legge costituzionale, così come ogni sua modifica. La riforma del Titolo V della Costituzione del 2001 ha accresciuto i poteri delle regioni a statuto ordinario, soprattutto per un aumento delle materie con competenza concorrente tra Stato e Regione, tanto che si parla di una riduzione (relativa) dell'autonomia delle regioni a statuto speciale.
I principi stabiliti negli statuti speciali vengono definiti da una Commissione paritetica Stato-Regione con le Norme di attuazione dello Statuto speciale, e pubblicati attraverso Decreti Legislativi.
Poteri Delegati
Nelle regioni a statuto speciale vengono previsti tre tipi di potestà legislativa:
a) potestà esclusiva, che è la più caratteristica
b) potestà legislativa concorrente, che incontra gli stessi limiti per quanto concerne le competenze delle Regioni ordinarie, ma differisce da queste per le materie elencate;
c) potestà integrativa e attuativa che permette alle Regioni di creare norme su determinate materie, che possano adeguare la legislazione statale alle esigenze regionali, evitando, dunque, la competenza delle Regioni e riservando le materie residuali allo Stato.
Regioni a statuto speciale
Le Regioni a statuto speciale sono:
Regione Siciliana, regio decreto n.455 del 15 maggio 1946, convertito nella legge costituzionale n.2 del 26 febbraio 1948
Regione Autonoma della Sardegna, legge cost. n.3 del 26 febbraio 1948.
Regione autonoma Valle d'Aosta, legge cost. n.4 del 26 febbraio 1948
Regione autonoma Trentino-Alto Adige, legge cost. n.5 del 26 febbraio 1948
Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, legge cost. n.1 del 31 gennaio 1963.
I poteri e le competenze conferiti alle cinque regioni sono comunque diversi.
30 gennaio, 2013
A Palazzo Valentini la mostra di Emergency "Curiamo Persone"
A Palazzo Valentini la mostra di Emergency "Curiamo Persone"
La Provincia di Roma ospita nelle proprie sale la mostra di Emergency “Curiamo Persone”. L’inaugurazione si è svolta lunedì 28 gennaio alle ore 18 presso la sala Stampa e sala della Pace di Palazzo Valentini. All’evento ha partecipato la presidente di Emergency Ong Onlus, Cecilia Strada.
L’esposizione, dal 29 gennaio al 10 febbraio, è ad ingresso gratuito. Accesso tutti i giorni, sabato e domenica inclusi, dalle 10 alle 19).
La mostra è patrocinata dall’Amministrazione provinciale di Roma e organizzata da Emergency Ong Onlus.
L’esposizione, attraverso ritratti e testimonianze dei pazienti e immagini dell’attività sul campo, racconta l’impegno dell’associazione umanitaria italiana per offrire cure di base e specialistiche gratuite ai migranti e alle persone in stato di bisogno.
La sezione fotografica è completata da un video nel quale i pazienti raccontano il mondo che vorrebbero. Pace, solidarietà, accoglienza, ma anche casa e lavoro sono i desideri espressi più comunemente.
A conclusione della mostra, la sezione “Il mondo che vogliamo”, un’area interattiva dove i visitatori possono raccontare i propri desideri ed esporli con un post-it su un pannello.
PROMEMORIA 30 gennaio 2002 Cogne – Viene assassinato Samuele Lorenzi in quello che diventerà famoso come Delitto di Cogne
Viene assassinato Samuele Lorenzi in quello che diventerà famoso come Delitto di Cogne
Il delitto di Cogne fu un caso di omicidio avvenuto il 30 gennaio 2002 in una villetta di Montroz (pron. Montrò, talvolta ortografato come "Montrod"), frazione di Cogne, a danno di un bambino di tre anni, Samuele Lorenzi.
Il 21 maggio 2008 la Corte di Cassazione riconobbe definitivamente come colpevole del delitto la madre del piccolo, Annamaria Franzoni.
Il caso ebbe una rilevanza mediatica notevole principalmente a causa del talk show Porta a Porta condotto da Bruno Vespa e alla apparente decisione della difesa di utilizzare il mezzo televisivo per ottenere l'appoggio dell'opinione pubblica che, almeno nelle prime fasi del processo che seguì, di fatto si divise fra innocentisti e colpevolisti.
29 gennaio, 2013
PROMEMORIA 29 gennaio 1958 - Entra in vigore la Legge Merlin, che abolisce le case di tolleranza in Italia.
Entra in vigore la Legge Merlin, che abolisce le case di tolleranza in Italia.
Legge Merlin è il nome con cui è nota la legge 20 febbraio 1958 n. 75 (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 55 del 4 marzo 1958), della Repubblica Italiana chiamata in questo modo in quanto la prima firmataria era la senatrice socialista Lina Merlin.
Con questa legge veniva stabilita, entro sei mesi dall'entrata in vigore della Legge, la chiusura delle case di tolleranza, l'abolizione della regolamentazione della prostituzione in Italia e l'introduzione di una serie di reati intesi a contrastare lo sfruttamento della prostituzione altrui.
Questo provvedimento legislativo fu il principale dell'attività politica della parlamentare socialista, che intese seguire l'esempio dell'attivista francese ed ex prostituta Marthe Richard, sotto la cui spinta già nel 1946 erano state chiuse le case di tolleranza in Francia, e riprende i principi della Convenzione per la repressione della tratta degli esseri umani e dello sfruttamento della prostituzione, adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite con risoluzione 317 (IV) del 2 dicembre 1949, entrata in vigore il 25 luglio 1951 e resa esecutiva in Italia con legge 23 novembre 1966 n. 1173 (in Gazz. Uff., 7 gennaio 1966, n. 5).
28 gennaio, 2013
PROMEMORIA 28 gennaio 1982 - Il Generale statunitense James Lee Dozier viene liberato da unità dell'antiterrorismo italiano dopo 42 giorni di prigionia nelle mani delle Brigate Rosse
Il Generale statunitense James Lee Dozier viene liberato da unità dell'antiterrorismo italiano dopo 42 giorni di prigionia nelle mani delle Brigate Rosse
Ha ottenuto il grado di generale sottocapo di Stato Maggiore Logistico. Fu rapito dalle Brigate Rosse a Verona il 17 dicembre 1981 mentre era comandante della NATO nell'Europa meridionale. Il sequestro avvenne nel suo appartamento intorno alle 18 a opera di un commando di tre uomini e una donna: Antonio Savasta, Pietro Vanzi, Cesare Di Leonardo e Barbara Balzerani, che entrarono in casa travestiti da idraulici, Giovanni Ciucci che rimase in strada alla guida dell'automezzo su cui venne caricato il generale. La moglie di Dozier fu invece trovata immobilizzata.
Fu liberato a Padova il 28 gennaio 1982, al culmine delle indagini guidate da Umberto Improta, con un'incursione dei NOCS dopo 42 giorni. Fu lo stesso presidente Reagan a congratularsi via telefono per la sua liberazione.
Il sequestro Dozier è considerato l'episodio che segna l'inizio del declino delle Brigate Rosse in Italia dopo gli eventi degli anni di piombo.
26 gennaio, 2013
Biblioteca Provinciale dei Servizi Sociali. Centro Studi e documentazione sui Servizi Sociali
Biblioteca Provinciale dei Servizi Sociali. Centro Studi e documentazione sui Servizi Sociali
La Biblioteca Provinciale dei Servizi Sociali, operante nell'ambito del Centro Studi e Documentazione sui Servizi Sociali, è specializzata nel settore dei Servizi Sociali e discipline correlate; è composta da circa diecimila volumi, che costituiscono un patrimonio di notevole valore storico e culturale, nonchè da numerose riviste specializzate, periodici e collane aggiornate di Servizio Sociale dei maggiori editori.
La Biblioteca, afferente al Dipartimento IX -Servizi Sociali - Ufficio di Direzione ubicata nella nuova sede di Viale di Villa Pamphili, 71/c (ex Istituto Scolastico G.Ferraris), è aperta alla consultazione di studiosi, ricercatori, studenti e professionisti operanti nel settore del sociale e sanitario.
E' dotata di una ampia Sala lettura multimediale completamente attrezzata, di una Emeroteca specializzata e di una Sala archivio; al suo interno è possibile utilizzare Internet gratuito senza fili (sistema Wi Fi della Provincia di Roma).
Il personale della Biblioteca, a disposizione degli utenti, offre la propria consulenza e fornisce informazioni di orientamento bibliografico, assistenza nella consultazione dei cataloghi, supporto nelle ricerche bibliografiche, localizzazione e reperimento del materiale.
Il patrimonio librario ed emerografico della Biblioteca, rappresenta nel panorama cittadino e provinciale una opportunità straordinaria nell'offerta delle biblioteche specializzate.
PROMEMORIA 26 gennaio 1979 Il mafioso Leoluca Bagarella uccide il giornalista Mario Francese
Il mafioso Leoluca Bagarella uccide il giornalista Mario Francese
Francese iniziò la carriera come telescriventista dell'ANSA, successivamente passò a giornalista e scrisse per il quotidiano "La Sicilia" di Catania. Di simpatie monarchiche, nel 1958 viene assunto all'ufficio stampa dell'assessorato ai Lavori Pubblici della Regione Siciliana. Nel frattempo intraprese la collaborazione con "Il Giornale di Sicilia" di Palermo. Nel 1968 si licenzia dall'ufficio stampa per lavorare a pieno nel giornale dove si occupa della cronaca giudiziaria entrando in contatto con gli scottanti temi del fenomeno mafioso.
Divenuto giornalista professionista si occupò della strage di Ciaculli, del processo ai corleonesi del 1969 a Bari, dell'omicidio del colonnello dei carabinieri Giuseppe Russo e fu l'unico giornalista a intervistare la moglie di Totò Riina, Antonietta Bagarella. Nelle sue inchieste entrò profondamente nell'analisi dell'organizzazione mafiosa, delle sue spaccatture, delle famiglie e dei capi specie del corleonese legato a Luciano Liggio e Totò Riina. Fu un fervente sostenitore dell'ipotesi che quello di Cosimo Cristina fosse un assassinio di mafia. La sera del 26 gennaio 1979 venne assassinato a Palermo, davanti casa.
Per l'assassinio sono stati condannati: Totò Riina, Leoluca Bagarella (che sarebbe stato l'esecutore materiale del delitto), Raffaele Ganci, Francesco Madonia, Michele Greco e Bernardo Provenzano. Le motivazioni della condanna nella sentenza d'appello furono: «Il movente dell' omicidio Francese è sicuramente ricollegabile allo straordinario impegno civile con cui la vittima aveva compiuto un'approfondita ricostruzione delle più complesse e rilevanti vicende di mafia degli anni '70».
Nel 2002 si suicidò il figlio Giuseppe, giornalista trentaseienne, che per anni si era dedicato a inchieste sulla ricostruzione dell'omicidio del padre.
24 gennaio, 2013
PROMEMORIA 24 gennaio 1997 – Viene istituita in Italia la Commissione Parlamentare per le Riforme Costituzionale (Bicamerale)
Viene istituita in Italia la Commissione Parlamentare per le Riforme Costituzionale (Bicamerale)
La Commissione parlamentare per le riforme costituzionali, chiamata informalmente "Bicamerale", è stata costituita nel 1997 per lo studio e la presentazione di una riforma della Costituzione.
Il 24 gennaio 1997 venne promulgata la legge costituzionale "Istituzione di una Commissione parlamentare per le riforme costituzionali." Si decise la formazione di una bicamerale composta da 35 deputati e da 35 senatori. Il 5 febbraio del 1997 Massimo D'Alema, allora segretario dei DS, venne eletto Presidente con 52 voti su 70 con l'appoggio di Forza Italia e dei centristi del Polo. Vennero eletti 3 vicepresidenti: Leopoldo Elia (PPI), Giuliano Urbani (Forza Italia) e Giuseppe Tatarella (AN). A seguito di ciò, la Lega Nord abbandonò la commissione per rientrarvi a sorpresa il 4 giugno e votare con il Polo il semipresidenzialismo.
Un evento importante, anche se avvenuto fuori dal contesto istituzionale, fu l'incontro della "crostata" il 18 giugno 1997 a casa di Gianni Letta, in cui Pds, Ppi, An e Forza Italia raggiunsero l'intesa per un presidente di garanzia e una legge elettorale a doppio turno di coalizione. Il 30 giugno la Bicamerale vota il testo di riforma completo, al quale vengono presentati 42 000 emendamenti.
Dopo molti colpi di scena, con la formazione e il disfacimento di assi inediti fra partiti di destra e sinistra, il 1° febbraio 1998 Berlusconi sorprende tutti ribaltando, con la richiesta di cancellierato e proporzionale, la posizione adottata fino a quel momento. A questa richiesta Berlusconi fa seguire un ultimatum il 27 maggio 1998, con l'effetto pratico di rovesciare il tavolo delle trattative.
La nota ufficiale della morte della Bicamerale viene diramata dal presidente della Camera Luciano Violante il 9 giugno, quando annuncia all'aula che Massimo D'Alema gli ha comunicato che in mattinata l'ufficio di presidenza della "commissione ha preso atto del venire meno delle condizioni politiche per la prosecuzione della discussione".
23 gennaio, 2013
PROMEMORIA 23 gennaio 1986 – I primi musicisti introdotti nella Rock and Roll Hall of Fame sono: Chuck Berry, James Brown, Ray Charles, Fats Domino, Everly Brothers, Buddy Holly, Jerry Lee Lewis e Elvis Presley
I primi musicisti introdotti nella Rock and Roll Hall of Fame sono: Chuck Berry, James Brown, Ray Charles, Fats Domino, Everly Brothers, Buddy Holly, Jerry Lee Lewis e Elvis Presley
l Rock and Roll Hall of Fame and Museum (in italiano, Sala della Gloria e Museo del Rock and Roll) è un museo che si trova a Cleveland, Ohio, USA. È dedicato alla memoria di alcuni tra i più importanti e influenti artisti, produttori, personalità (e non solo) del mondo della musica. Particolarmente il museo cura la storia che concerne il rock and roll.
Hall of Fame
I nomi di coloro che vengono ammessi alla Hall of Fame vengono resi noti durante una cerimonia annuale che si svolge a New York. Il primo gruppo di artisti venne inserito il 23 gennaio del 1986: Chuck Berry, James Brown, Ray Charles, Sam Cooke, Fats Domino, The Everly Brothers, Buddy Holly, Jerry Lee Lewis, Little Richard, e Elvis Presley.
Attualmente possono essere proposti per l'ammissione alla Hall of Fame singoli artisti, o gruppi, solamente dopo che siano trascorsi 25 anni dalla loro prima incisione. Le nomine sono rivolte a coloro che hanno giocato un ruolo di significativa influenza nella storia del rock and roll. La Hall of Fame si compone di quattro categorie: Performers, Non-Performers, Early Influences e Sidemen (quest'ultima dal 2000).
Performers
Tra i performers sono annoverati cantanti e musicisti. Una commissione appositamente nominata seleziona i nomi da proporre per l'ingresso nella Hall of Fame. Avviene poi una votazione che coinvolge circa 1000 esperti del settore, tra cui accademici, giornalisti, produttori e altri. Ogni anno avvengono approssimativamente tra le cinque e le sette ammissioni (anche se, soprattutto per i primi anni, questo limite viene ecceduto).
22 gennaio, 2013
PROMEMORIA 22 gennaio 1997 - Madeleine Albright diventa la prima donna Segretario di Stato degli USA, dopo essere stata confermata dal Senato degli Stati Uniti
Madeleine Albright diventa la prima donna Segretario di Stato degli USA, dopo essere stata confermata dal Senato degli Stati Uniti
Madeleine Korbel Albright, nata Marie Jana Korbelová (Praga, 15 maggio 1937), è una politica statunitense. È stata Segretario di Stato degli Stati Uniti durante il secondo mandato presidenziale di Bill Clinton (1997-2001), prima donna a ricoprire questa carica. Aveva precedentemente servito come Rappresentante permanente degli Stati Uniti presso l'ONU.
Nata nell'allora Cecoslovacchia da una famiglia di origini ebraiche che abbandonò la sua terra d'origine quando questa venne annessa al Terzo Reich. Dopo un soggiorno a Londra, la famiglia tornò in patria successivamente la fine della seconda guerra mondiale, ma con l'avvento al potere del regime comunista si trasferì negli Stati Uniti nel 1948.
Dopo gli studi liceali compiuti in Svizzera, si laureò in Scienze politiche presso il Wellesley College nel Massachusetts. Successivamente conseguì un dottorato in Diritto pubblico presso la Columbia University di New York quando era già sposata col giornalista Joseph Medill Patterson Albright, da cui ha divorziato nel 1982. Ha studiato, senza tuttavia conseguire il diploma, alla Paul H. Nitze School of Advanced International Studies - SAIS - The Johns Hopkins University, Washington D.C. (U.S.)
La Albright è stata docente di Affari internazionali presso la Georgetown University di Washington.
21 gennaio, 2013
PROMEMORIA 21 gennaio 1976 – Il Concorde entra ufficialmente in servizio
Il Concorde entra ufficialmente in servizio
L'Aérospatiale-BAC Concorde, noto semplicemente come Concorde, è stato un aereo da trasporto supersonico prodotto dal consorzio anglofrancese formato da British Aerospace ed Aérospatiale. Il primo volo del prototipo francese fu effettuato il 2 marzo 1969, mentre il 4 novembre 1970 il velivolo raggiunse per la prima volta Mach 2, diventando il secondo aereo commerciale a volare a tale velocità, dopo il sovietico Tupolev Tu-144.
Il Concorde entrò ufficialmente in servizio il 21 gennaio 1976 sulle linee Parigi-Dakar-Rio de Janeiro e Londra-Bahrain; a novembre dell'anno successivo iniziarono i voli verso New York. Il 20 aprile 1979 entrò in servizio l'ultimo Concorde prodotto.
Il 24 ottobre 2003 cessò il servizio passeggeri, mentre l'ultimo volo fu effettuato il 26 novembre dello stesso anno.[1] Tra i vari fattori che hanno portato a questa decisione, uno dei più rilevanti fu senza dubbio l'unico ma disastroso incidente avvenuto il 25 luglio 2000, ma pesarono anche le conseguenze economiche globali derivate dagli attentati dell'11 settembre 2001.
20 gennaio, 2013
PROMEMORIA 20 gennaio 1996 - Yasser Arafat è eletto presidente dell'Autorità palestinese
Yasser Arafat è eletto presidente dell'Autorità palestinese
L'ANP è una filiale dell'Organizzazione per la Liberazione della Palestina. Questa in origine era l'unica entità politica a rappresentare il popolo palestinese, nei primi decenni di lotta contro Israele, a livello internazionale tra gli anni sessanta e novanta.
Inoltre, è l'OLP, e non l'Autorità nazionale palestinese, che gode di riconoscimento internazionale come l'organizzazione che rappresenta il popolo palestinese. Sotto il nome "Palestina", l'Organizzazione per la Liberazione della Palestina ha uno status di osservatore presso le Nazioni Unite (ONU) dal 1974. Dopo la dichiarazione d'indipendenza palestinese del 1988, l'OLP in rappresentanza presso le Nazioni Unite è stato rinominato in Palestina.
Con l'apertura di un processo negoziale, l'OLP riconosceva lo Stato di Israele come possibile interlocutore dei negoziati di pace (anche se la carta fondamentale dell'OLP, in realtà, mantenne a lungo la clausola per la distruzione dello Stato Sionista). In cambio delle concessioni palestinesi - rinuncia al terrorismo, accettazione dell'esistenza di uno stato ebraico e politica del negoziato - da parte di Israele vi fu il riconoscimento con cui si concedeva alle forze palestinesi di esercitare alcuni poteri sui Territori Occupati, cioè di amministrare autonomamente la maggior parte delle città della Cisgiordania e della Striscia di Gaza.
Israele tuttora non riconosce a questo organismo lo stesso rango di un governo di uno Stato vero e proprio, non potendo l'ANP prendere decisioni in materia di politica estera e non potendo organizzare un suo esercito. L'Autorità possiede forze di polizia con armamento rigorosamente limitato e non ha un pieno controllo sul territorio né sulle vie di comunicazione né su quelle di trasporto. Il governo palestinese amministra gli affari interni delle città, mentre agli israeliani è rimasto il controllo generale del territorio.
L'Autorità Nazionale ha organi legislativi con poteri sovrani, in particolare il Consiglio Legislativo Palestinese (o Parlamento palestinese) con sede a Rāmallah, i cui membri sono eletti dai cittadini.
È dotato anche di cariche elettive con potere esecutivo che lo rendono uno stato de facto (in particolare le cariche di Presidente e di Primo Ministro), alle dipendenze degli uffici dell'ANP vi sono inoltre diverse agenzie di sicurezza, di fatto organismi di polizia ai cui vertici vi sono personalità politiche. Alcune di queste forze armate sono nate informalmente in modo para-statuale e non erano originariamente previste.
Il quadro di deterioramento dei rapporti fra israeliani e palestinesi ha contribuito a modificare i caratteri originari dell'ANP: l'Autorità è divenuto in seguito un ente più "armato" del previsto e politicamente più complesso, si sono interrotti i rapporti di collaborazione con Israele e sono saltati gli accordi fra le parti.
La diaspora palestinese, che risiede al di fuori della Cisgiordania e della Striscia di Gaza e costituisce la maggioranza del popolo palestinese, non può votare alle elezioni dei membri dell'Autorità nazionale palestinese.
19 gennaio, 2013
PROMEMORIA 19 gennaio 1955 – Il gioco da tavolo Scarabeo fa il suo debutto
Il gioco da tavolo Scarabeo fa il suo debutto
Scarabeo è una variante italiana del più famoso gioco da tavolo Scrabble, pubblicato alla fine degli anni cinquanta da Aldo Pasetti e successivamente dalla Editrice Giochi.
In Italia, i tornei si giocano usando lo Scrabble, e non lo Scarabeo. Pasetti venne accusato di violazione del diritto d'autore, ma venne prosciolto il 17 marzo 1961 dalla Corte di appello di Milano e cedette, successivamente, il gioco alla Editrice Giochi.
Il gioco è sostanzialmente analogo allo Scrabble, ma con alcune differenze caratterizzanti:
Si gioca su un tabellone 17x17 e si dispone di otto lettere a testa.
La nuova parola deve sempre incrociarsi con una presente in tavola (avendo perciò almeno una lettera in comune), nello Scrabble si può giocare a "striscio" (significa che, supponendo di avere una parola di 7 lettere disposta orizzontalmente, posso calarne una sulla plancia posta completamente a contatto con la prima che formi 7 parole da 2 lettere tutte di senso compiuto).
Le caselle speciali sono valide sempre, mentre nello Scrabble tali caselle valgono solo la prima volta che vengono usate.
Il Jolly dello Scrabble non dà punteggio, nello Scarabeo le tessere-Scarabeo assumono il punteggio della lettera di cui prendono il posto; inoltre nello Scarabeo si può prendere lo scarabeo dalla plancia di gioco e sostituirlo con la lettera che rappresenta, mentre nello Scrabble la tessera-jolly non può comunque cambiare identità una volta che ne ha assunta una.
Il criterio di assegnazione dei bonus è differente: 10 punti se si calano sei lettere, 30 punti se si calano 7 lettere e 50 punti se si calano tutte le lettere, più un bonus di 10 punti se non si è utilizzato il jolly, infine 100 punti se si riesce a scrivere la parola scarabeo (anche al plurale), anche qui coll'eventuale bonus di 10 punti evitando di usare jolly.
Diverso è anche il vocabolario ammesso nei due giochi: contrariamente allo Scrabble, infatti, nello Scarabeo sono valide la quasi totalità delle sigle (comprese quelle automobilistiche), mentre non sono ammessi i termini arcaici, letterari e poetici anche se lemmatizzati nei dizionari.
In buona sostanza lo Scarabeo è un gioco meno tecnico dello Scrabble ma al tempo stesso più dinamico e adatto allo svago.
Scarabeo è un marchio registrato Editrice Giochi.
18 gennaio, 2013
Allerta maltempo: la Provincia di Roma attua piano d’emergenza
Allerta maltempo: la Provincia di Roma attua piano d’emergenza
A seguito dell’allerta del Sistema di protezione Civile Regionale della Regione Lazio, diramato in data odierna per le avverse condizioni meteo, il Commissario Straordinario della Provincia di Roma, Prefetto Umberto Postiglione, ha dato attuazione al piano di emergenza della Provincia di Roma, sensibilizzando i Comuni e le organizzazioni locali di protezione civile dotate di attrezzature e mezzi antineve già fornite dall’Amministrazione provinciale.
Sotto il coordinamento della Sala Operativa Interdipartimentale della Polizia Provinciale e Protezione Civile, attiva 24 ore su 24, saranno disponibili per fronteggiare eventuali criticità (già peraltro evidenziatesi in alcuni ambiti territoriali della provincia) 22 lame spazzaneve e 41 spargisale che provvederanno, dove necessario, a cospargere le 150 tonnellate di sale già consegnate agli enti territoriali ad inizio stagione.
La Provincia di Roma, inoltre, ha messo in campo direttamente sul territorio circa 300 unità tra cantonieri e capi cantonieri dotati di 23 spargisale, che potranno approvvigionarsi di oltre 600 tonnellate di sale nei depositi sparsi sul territorio, e 11 spazzaneve. E’ infine previsto il consueto apporto delle pattuglie della Polizia Provinciale nei territori di competenza dei 5 distaccamenti territoriali in numero di 15 unità per turno.
In una nota Umberto Postiglione, Commissario Straordinario della Provincia di Roma, ha dichiarato: “La Provincia di Roma ha predisposto un piano emergenza neve per assicurare, in occasione dell’arrivo di una perturbazione particolarmente fredda, che a partire da questa sera, potrebbe interessare il Lazio, la percorribilità delle strade provinciali, in particolare intorno a Roma Capitale. Tale dispositivo prevede l’impiego di lame sgombraneve e di mezzi spargisale in parte di proprietà della Provincia di Roma e in parte presi a noleggio”.
“Sul territorio – ha aggiunto il Commissario Straordinario – è già stata effettuata un’abbondante distribuzione di riserve di sale custodite in appositi depositi strategicamente collocati. Sulla base delle esperienze degli ultimi due anni, la Provincia ha assicurato la presenza di mezzi e materiali in quelle aree e lungo quei percorsi viari che, hanno evidenziato una maggiore esposizione al rischio di blocco da neve e da ghiaccio. Il dispositivo predisposto sarà immediatamente attivato in qualsiasi momento la situazione lo richiedesse”.
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