12 agosto, 2006
ISRAELE-LIBANO: NAPOLITANO, ITALIA NON SI SOTTRAGGA A RESPONSABILITA'
''L'Italia non puo' sottrarsi alla responsabilita' di dare il suo contributo a una missione tanto auspicata e cosi' necessaria'': e' quanto emerso in un colloquio telefonico tra il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il premier Romano Prodi che lo ha ragguagliato sui termini della risoluzione Onu. ''Il presidente Napolitano - informa una nota del Quirinale - si e' detto persuaso che l'orientamento gia' espresso in tal senso dal Presidente del Consiglio e dal Ministro degli Esteri trovera' in Parlamento il piu' largo consenso: si trattera' di una nuova importante prova per le nostre Forze Armate al servizio della comunita' internazionale nell'interesse della pace e della sicurezza''. DALL’ ITALIA FINO 3500 UOMINI, MA NIENTE DECISOL'Italia e' pronta a mettere in campo un contingente di circa 3.000-3.500 uomini per contribuire alla prossima - e a quanto pare imminente - forza internazionale di pace in Libano, ma sono ancora molte le variabili al vaglio dei vertici politici e militari da cui dipende la decisione finale. Per questo - secondo quanto si apprende in ambienti della Difesa - il quadro e' ancora assolutamente generico. Intanto, viene sottolineato, serve la necessaria copertura finanziaria: un contingente di queste dimensioni costa e probabilmente i fondi si dovranno trovare fuori dal gia' penalizzato bilancio della Difesa. Ma per partire - dopo che ci sara' stato il si' alla risoluzione Onu da parte di Israele e Libano - occorre che si verifichino anche altre condizioni, la prima delle quali, come e' stato piu' volte detto, e' il cessate il fuoco. E' inoltre necessario, viene ancora sottolineato, che la forza Onu venga accettata da tutte le parti interessate e che al suo interno vi siano dei militari di Paesi arabi. Ma importanti sono anche le possibilita' di intervento del contingente multinazionale. P. CHIGI, NULLA DI DECISO SU CONTINGENTE ITALIANO"In relazione a notizie riguardanti ipotetiche quantità e tipologie dell' impegno di pace italiano in Libano, la Presidenza del Consiglio sottolinea che, al momento, nulla è stato stabilito e che delle modalità e della consistenza del contingente che potrebbe agire nell' ambito della iniziativa dell' Onu si comincerà a parlare domani sera durante l' incontro che si svolgerà a Palazzo Chigi tra il presidente del Consiglio, Romano Prodi, il ministro degli Esteri, Massimo D' Alema e della di Difesa, Arturo Parisi": è quanto si sottolinea in una nota di Palazzo chigi. DOMANI VERTICE PRODI, D'ALEMA, PARISIIl premier Romano Prodi, a quanto si apprende, rientrera' a Roma domani per un vertice, in serata, a Palazzo Chigi con il ministro degli Esteri Massimo D'Alema e il ministro della Difesa Arturo Parisi, sul tema del Medio Oriente. La riunione e' stata convocata anche in previsione di un Consiglio dei Ministri straordinario da convocarsi nei giorni successivi.
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