30 dicembre, 2008
Giunta Marrazzo: via libera alle "Terme di Arvalia", nella zona di Muratella a Roma
Giunta Marrazzo: via libera alle "Terme di Arvalia", nella zona di Muratella a Roma
Via libera urbanistico da parte della Giunta Regionale, durante la sua ultima riunione, alla realizzazione del centro termale e sportivo “Le terme di Arvalia” che sorgerà su un’area comunale di circa 2 ettari nella zona di Muratella nel territorio XV Municipio.
Là dove fino all’estate del 2003 c’era uno dei campi nomadi abusivi più grandi d’Europa sarà realizzato infatti un centro sportivo e di benessere, fitness e natatorio, dotato di un complesso termale, 3 piscine, 5 palestre, una pista di pattinaggio polifunzionale, un percorso vita, una zona estetica, un ristorante, adeguati parcheggi e una ludoteca, trasformabile in asilo nido per il quartiere. La struttura, interamente ecosostenbile, ha l’obiettivo di consentire la riqualificazione del luogo degradato nel pieno rispetto dell’ambiente. Progettato all’insegna dell’accessibilità per tutti, il centro sarà inoltre privo di barriere architettoniche.
Per un costo complessivo di 7.400.000 euro, la realizzazione delle “Terme di Arvalia” è finanziata dal Consorzio Italiagest con una garanzia da parte del Comune di Roma di 6.150.000 euro. Un progetto del Municipio XV di Roma in collaborazione con l’Ufficio Sport capitolino. L’inizio dei lavori è previsto fin dalla prossima primavera. Apertura prevista per l’estate 2010.
“Il via libera a questo progetto rappresenta finalmente la doverosa risposta di riqualificazione a uno dei territori più degradati della periferia di Roma – ha detto Esterino Montino, assessore all’Urbanistica e vicepresidente della Giunta Regionale del Lazio – Si tratta di un’area destinata a servizi pubblici che, proprio perché pubblica, prima di diventare per anni sede di un campo nomadi era stata una discarica abusiva di rifiuti tossici”. “Il centro – ha continuato – sarà dotato di tutti gli standard e gestito da un consorzio che avrà in concessione il terreno per 30 anni; si trova in una posizione cruciale proprio davanti alla fermata della ferrovia metropolitana di collegamento con l’aeroporto. La struttura a gestione privata sarà comunque aperta al quartiere anche per iniziative culturali e prevede la possibilità di particolari convenzioni, sia per le fasce svantaggiate della popolazione, sia per le scuole”.
“Questa variante al Prg da parte della Regione Lazio è un risultato molto importante per la riqualificazione dell’intera zona di Muratella – ha sottolineato Gianni Paris, presidente del XV Municipio – Quello delle Terme di Arvalia è un progetto che modernizza il quartiere nel segno della tradizione. Infatti le terme, con il calidarium il tepidarium e il frigidarium, sorgeranno proprio sull’area dove gli Arvali, sacerdoti romani, nei secoli V-IV a.C. avevano il loro privato spazio termale nell’antica Roma. La Giunta Veltroni e il Municipio si impegnarono fin dal 2003, proprio durante giorni dello sgombero del campo nomadi, affinché la riqualificazione di questo luogo costituisse l’occasione per la creazione di un punto di riferimento ricreativo e culturale per il quartiere e l’intero territorio municipale”.
“Con tariffe vicine a quelle degli impianti comunali – ha detto poi il professor Alberto Guidi, presidente del Consorzio Italiagest – le Terme di Arvalia saranno un centro assolutamente aperto al quartiere, che avrà la possibilità per le caratteristiche strutturali di proiettarsi a un’attività sportiva di carattere nazionale e internazionale L’intero progetto dell’architetto Michele Blasi è pensato in un’ottica di ecosostenibilità ed è anche completamente accessibile ai disabili. La scelta delle tecnologie e dei materiali di costruzione è finalizzata a un’opera di basso impatto ambientale. È previsto l’impiego di pannelli solari per la produzione dell’acqua calda sanitaria e prevede l’accumulo delle acque meteoriche per il loro riutilizzo anche per l’irrigazione degli spazi verdi”.
PROMEMORIA 30 dicembre 1922 Viene costituita l'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS)
Viene costituita l'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS).
L'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS) (in russo: Союз Советских Социалистических Республик - CCCP, Sojuz Sovetskich Socialističeskich Respublik - SSSR, IPA /sʌjus sʌ'vʲɛtskɪx səʦɪəlɪ'stiʧɪskɪx rʲɪ'spublɪx/), anche nota come Unione Sovietica (Сов́етский Со́юз, Sovetskij Sojuz, IPA /sʌ'vʲɛtskɪj sʌjus/), era uno stato federale comunista dell'Eurasia nordorientale. Fu fondata il 30 dicembre 1917, sulle ceneri del vecchio Impero zarista e si sciolse ufficialmente il 1 gennaio 1992.
La lista delle repubbliche costituenti la federazione, nel corso del tempo subì numerose variazioni. Negli anni precedenti il suo scioglimento, ne facevano parte 15 Repubbliche Socialiste Sovietiche (RSS).
La più grande per superficie, economia e popolazione e la più importante sul piano politico fu la Repubblica Socialista Sovietica Russa, l'odierna Russia. Anche il territorio dell'Unione Sovietica subì vari mutamenti, e nel periodo più recente corrispondeva approssimativamente a quello del tardo Impero Russo, senza tuttavia Polonia e Finlandia. L'organizzazione politica del paese prevedeva un solo partito politico ufficialmente riconosciuto, il Partito Comunista dell'Unione Sovietica (PCUS), guidato da un Segretario Generale e dal Politburo.
L'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS) (in russo: Союз Советских Социалистических Республик - CCCP, Sojuz Sovetskich Socialističeskich Respublik - SSSR, IPA /sʌjus sʌ'vʲɛtskɪx səʦɪəlɪ'stiʧɪskɪx rʲɪ'spublɪx/), anche nota come Unione Sovietica (Сов́етский Со́юз, Sovetskij Sojuz, IPA /sʌ'vʲɛtskɪj sʌjus/), era uno stato federale comunista dell'Eurasia nordorientale. Fu fondata il 30 dicembre 1917, sulle ceneri del vecchio Impero zarista e si sciolse ufficialmente il 1 gennaio 1992.
La lista delle repubbliche costituenti la federazione, nel corso del tempo subì numerose variazioni. Negli anni precedenti il suo scioglimento, ne facevano parte 15 Repubbliche Socialiste Sovietiche (RSS).
La più grande per superficie, economia e popolazione e la più importante sul piano politico fu la Repubblica Socialista Sovietica Russa, l'odierna Russia. Anche il territorio dell'Unione Sovietica subì vari mutamenti, e nel periodo più recente corrispondeva approssimativamente a quello del tardo Impero Russo, senza tuttavia Polonia e Finlandia. L'organizzazione politica del paese prevedeva un solo partito politico ufficialmente riconosciuto, il Partito Comunista dell'Unione Sovietica (PCUS), guidato da un Segretario Generale e dal Politburo.
29 dicembre, 2008
PROMEMORIA 29 dicembre 1937 Lo Stato Libero Irlandese viene sostituito da un nuovo stato chiamato Irlanda
Lo Stato Libero Irlandese viene sostituito da un nuovo stato chiamato Irlanda, quando viene adottata la nuova Costituzione. Sebbene sia prevista la figura di un presidente, rappresentante dello stato rimane il monarca britannico. Indipendenza, quindi, di fatto ma non ancora totale sul piano formale
L'Irlanda (Éire in lingua irlandese, Ireland in lingua inglese), anche conosciuta come Repubblica d'Irlanda (Poblacht na hÉireann in lingua irlandese, Republic of Ireland in lingua inglese) in quanto descrizione ufficiale stabilita dal Republic of Ireland Act[1], o Eire in quanto adattamento in lingua italiana della denominazione ufficiale in lingua irlandese, è una repubblica indipendente e sovrana che ricopre approssimativamente cinque sesti dell'omonima isola situata a nord-ovest della costa occidentale dell'Europa. Il rimanente sesto dell'isola è conosciuto come Irlanda del Nord e fa parte del Regno Unito, unico stato con cui l'Irlanda confina.
L'Irlanda ha un'economia sviluppata e una popolazione di poco più di 4,2 milioni di abitanti[2]. La capitale è Dublino, situata al centro della costa orientale. Altre città importanti sono: Sligo, Galway, Limerick, Waterford e Cork.
Dal 1° gennaio 1973 è Stato membro dell'Unione europea[3].
28 dicembre, 2008
PROMEMORIA 28 dicembre 1908 Calabria e Sicilia: un terremoto del 10° grado ed un seguente maremoto
Calabria e Sicilia: un terremoto del 10° grado ed un seguente maremoto al suolo le città di Reggio Calabria e Messina causando 100.000 morti. Verrà definito come uno dei due eventi sismici più catastrofici che la storia italiana ricordi.
Il Terremoto di Messina e Reggio del 1908, spesso noto come Terremoto di Messina o Terremoto Calabro-Siculo del 1908, è considerato uno degli eventi più catastrofici del XX secolo. Si verificò alle ore 5:21 del 28 dicembre 1908 e in 37 "interminabili" secondi danneggiò gravemente le città di Messina e Reggio Calabria
Il 28 dicembre 1908, lunedì, alle ore 5,21 del mattino, nella piena oscurità e con gli abitanti immersi nel sonno, un terremoto (uno dei più potenti della storia italiana), che raggiunse i 7,1° grado della scala Richter [2] (11-12° nella scala Mercalli), seguito da un maremoto, mise a soqquadro le coste calabro-sicule con numerose scosse devastanti. La città di Messina, con il crollo di circa il 90% dei suoi edifici, fu quasi rasa al suolo. Gravissimi i danni riportati da Reggio Calabria e da molteplici altri centri abitati del circondario. Sconvolte le vie di comunicazione stradali e ferroviarie nonché le linee telegrafiche e telefoniche. L’illuminazione stradale e cittadina venne di colpo a mancare a Messina, Reggio, Villa San Giovanni e Palmi, a causa dei guasti che si produssero nei cavi dell’energia elettrica e della rottura dei tubi del gas.
27 dicembre, 2008
BILANCIO 2009 da 657 milioni di Euro, ZINGARETTI: Priorità di investimento: SCUOLE, MOBILITÀ E VIABILITÀ
BILANCIO 2009 da 657 milioni di Euro, ZINGARETTI: Priorità di investimento: SCUOLE, MOBILITÀ E VIABILITÀ
"Per i prossimi tre anni abbiamo messo in campo imponenti investimenti per oltre 433 milioni di euro, dando centralità alle scuole con 152,3 milioni di euro, alla mobilità con 41,7 milioni e alla viabilità con 171,9 milioni". Così il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, che a Palazzo Valentini ha presentato - insieme all'assessore provinciale al Bilancio, Antonio Rosati - il bilancio di previsione 2009 e il Piano delle opere pubbliche approvato dalla Giunta provinciale. Il bilancio 2009 è pari a 657,4 milioni ripartiti tra 139,4 per investimenti, 477 per le spese correnti e 41 per rimborsi prestiti quota capitale. "Uno sforzo imponente - aggiunge Zingaretti - a cui si aggiungeranno risorse che stiamo recuperando grazie al monitoraggio delle spese per gli investimenti residui che ereditiamo e che dovrebbero essere pronte entro marzo". Quanto alla spesa corrente, il presidente della Provincia precisa: "per il 2009 è di circa 477 milioni di euro, con un profilo politico che prevede incrementi delle risorse rispetto al 2008 pari all'1,5% per economia e lavoro, al 7,6 per ambiente, protezione civile e tutela del territorio e allo 0,2 per welfare. Un incremento limitato, sembrerebbe, ma in un periodo di crisi e con una Finanziaria che taglia drasticamente le risorse per gli enti locali, mantenere un alto livello di welfare è un segno positivo che dimostra l'attenzione della Provincia alle fasce deboli e il suo impegno nel ridurre le differenze sociali che, come dimostrano i dati dell'Ocse, in Italia si fanno sempre più profonde". "I tagli da parte del Governo" agli enti locali, ci tiene a precisare Zingaretti, sono "drammatici e sbagliati e sono pari a 35 milioni in cinque anni per la spesa corrente, di cui 10 a partire dal 2009, e 144 per gli investimenti in conto capitale". Il bilancio, conclude il presidente della Provincia di Roma, è "basato su cinque pilastri. Il rispetto del Patto distabilità, il mantenimento del rating assegnato alla Provincia dalle società Standard&Poor's e Fitch, il contenimento del debito della Provincia che prevede un'alta percentuale a tasso fisso, il rifiuto della finanza creativa che ci ha messo al riparo da dissesti anche gravi, e possibilità concreta di effettuare i pagamenti per i fornitori a novanta giorni".
PROMEMORIA 27 dicembre 1980 Il carcere dell'Asinara viene definitivamente chius
Il carcere dell'Asinara viene definitivamente chiuso e tutta l'isola sarà proclamata ufficialmente parco naturale.
L'Isola dell'Asinara per molto tempo è stata famosa per l'omonimo carcere di sicurezza sito nell'isola.
Il carcere dell'isola (carcere di Fornelli), è stata la prima sede carceraria costruita all'Asinara, altre poi ne sono state aperte e dedite a colonie agricole Questo carcere è stato utilizzato durante gli Anni di Piombo per i brigatisti (per l'occasione furono aperte celle di massima sicurezza).
Dopo un tentativo di insurrezione, avvenuto il 2 ottobre del 1978, la sorveglianza a Fornelli è stata notevolmente rafforzata.
Il carcere dell'Asinara ha visto anche la presenza di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, trasferiti per un periodo sull'isola per motivi di sicurezza personale (i due giudici dovettero pagare allo Stato le spese tenute da loro stessi sull'isola) per il loro soggiorno nella foresteria nuova di Cala d'Oliva.
Molti detenuti mafiosi sottoposti al carcere duro ex Art.41 bis son stati reclusi in questo carcere nel periodo che va dal 2 settembre 1992 sino al 1995. tra i reclusi anche Totò Riina. A cavallo degli anni 80 e 90 è stato recluso anche il capo della nuova camorra organizzata Raffaele Cutolo.
Per l'ora d'aria, a Fornelli e nel bunker di Cala d'Oliva (dove erano presenti Riina, Cutolo e Bagarella) per far si che i detenuti non si incontrassero l'un l'altro, furono ricavati piccoli cortili.
Il Carcere dell'Asinara può considerarsi una sorta di seconda Alcatraz,in quanto anche qui solo due detenuti riuscirono a fuggire nei suoi 112 anni (contro 29 di Alcatraz) di attività: si tratta di Matteo Boe, bandito sequestratore sardo, insieme con un complice, Salvatore Duras, il primo settembre 1986, fuggendo a bordo di un gommone. Questo fece dell'Asinara il carcere con il minor numero di evasioni al mondo. Il carcere dell’ Asinara è stato dismesso nel 1998 con l’ istituzione del Parco Nazionale. Le storie del carcere dell'asinara come la rivolta di Fornelli, l'evasione di Boe, la favola di MArta e dell'asinello Bobò, sono raccontate da Giampaolo Cassitta nel libro "Supercarcere Asinara, viaggio nell'isola dei dimenticati" (Frilli editore). Cassitta che è stato educatore nel carcere dal 1985 al 1998 ovvero sino alla chiusura del penitenziario racconta, insieme a Lorenzo Spanu il "brigadiere" dell'Asinara pezzi di storia e di leggenda che vanno dal 1965 sino alla sua completa chiusura.
24 dicembre, 2008
Casa, dalla Regione 550 milioni di euro per l'emergenza abitativa
Casa, dalla Regione 550 milioni di euro per l'emergenza abitativa
L’Assessore Regionale alle politiche della Casa Mario Di Carlo e il Presidente dell’VIII Commissione permanente della Regione Lazio, Giovanni Carapella, hanno annunciato “Una complessa manovra finanziaria che, con l’approvazione in Consiglio della Delibera di Giunta di riparto delle risorse economiche, destinerà al tema dell’emergenza abitativa della Regione Lazio la cifra complessiva di 550 milioni di euro.”
“Si tratta di provvedimenti significativi in un ambito primario per i cittadini, di fronte ad un fenomeno legato all’emergenza abitativa e che merita la massima attenzione da parte delle istituzioni”. Questo il commento del Presidente della Regione Marrazzo, che ha concluso: “Semplificazione burocratica e programmazione degli interventi le nostre parole d’ordine”.
“I provvedimenti promossi dall’Assessorato insistono su tre diversi canali di intervento – continua Mario Di Carlo – La priorità è stata quella di semplificare le procedure di vendita delle case di proprietà regionale. Il primo piano per l’alienazione di immobili regionali risale al lontano 1976 e prevedeva allora la vendita agli inquilini di 24.000 alloggi. Le procedure di vendita differenziata hanno prodotto lungaggini burocratiche ed amministrative che si sono protratte per decenni. Oggi a distanza di 32 anni da allora solo 6300 abitazioni sono state vendute, di cui circa 2500 negli ultimi 3 anni e mezzo. Uniformare le procedure consentirà finalmente di chiudere una pagina che si trascina da trent’anni, con grave danno per tutti i cittadini interessati, mantenendo inalterata la determinazione dei prezzi degli immobili e superando finalmente i ritardi dovuti alle inefficienze dell’Amministrazione con il rinnovo delle procedure per i subentri e la regolarizzazione e l’armonizzazione delle sanatorie.”
“In secondo luogo – prosegue Di Carlo – ci siamo impegnati a chiudere definitivamente la vicenda del Consorzio Coop Casa Lazio. La LR n.10 del 3 Agosto 2004 prevedeva un intervento di circa 60 milioni di Euro, attraverso un contributo massimo di 60.000 euro a socio, destinati al completamento dei programmi costruttivi in corso (512 alloggi a Muratella, 86 a Ponte Galeria, 160 a Monte Stallonara e Trigoria e 360 nell’Area “Capannelle 2000”). Per rispondere meglio alle esigenze di 1218 famiglie e poter garantire a tutti i soci delle cooperative interessate di chiudere definitivamente questa triste vicenda vedendo assicurato il loro diritto alla casa, abbiamo presentato tre modifiche normative:
La prima consente ai soci di riscattare l’immobile dopo aver versato per 25 anni l’affitto con il quale verranno pagate le rate del mutuo concesso.
In secondo luogo da oggi potranno accedere al mutuo direttamente le cooperative e non i singoli soci, in questo modo verranno coperte anche le spese destinate alla costruzione delle parti comuni degli immobili.
Infine il patrimonio delle 5 A.T.E.R. del Lazio potrà essere utilizzato per svolgere le funzioni di garanzia necessarie al sistema bancario per rendere immediatamente disponibili le risorse.”
“Il terzo intervento – aggiunge Di Carlo – riguarda il risanamento delle A.T.E.R. e la modernizzazione del rapporto con i cittadini. Nella giunta di ieri è stata infatti votata l’istituzione di un contratto di servizio dal valore di 5 mln di Euro fra le 5 A.T.E.R. e la Direzione Casa , che prevede finalmente la chiara esplicitazione giuridica dei rispettivi diritti e doveri, vincolato alla presentazione di bilanci preventivi e consultivi. Questo impedirà che si possano in futuro ripresentare le situazioni che tanti problemi hanno generato in passato, basti pensare che solo 2 anni fa l’A.T.E.R. di Roma si è dotata di un proprio bilancio. Inoltre, sempre nella giunta di ieri, abbiamo varato un investimento di 1,5 mln di Euro, destinati alla creazione di sportelli informativi per l’utenza in tutte le provincie in modo da poter avvicinare sempre di più il luogo in cui si può accedere fisicamente, alle risposte alle esigenze e ai luoghi di residenza dei cittadini interessati a presentare le domande.”
“Il combinato disposto di tutti questi provvedimenti – concludono Mario Di Carlo e Giovanni Carapella – ci consente di chiudere definitivamente con il passato e pensare finalmente ad una “legge quadro sulle case destinate all’affitto”. Per questo presenteremo una prima bozza di questa legge entro il 15 Febbraio del prossimo anno per avviare al più presto la discussione con tutte le parti interessate, cittadini, associazioni, sindacati e partiti,
per poter passare finalmente dal tempo delle emergenze alla stagione della programmazione degli interventi.”
Un'antica libreria da salvare: l'appello della Commissione Cultura
Un'antica libreria da salvare: l'appello della Commissione Cultura
Un altro pezzo di cultura romana rischia di chiudere i battenti: è l'Antica Libreria Cascianelli in largo Febo 15 (via di Santa Maria dell'Anima, presso piazza Navona), nata nel 1930 e specializzata in editoria giuridica e romanistica. Un tempio del libro d'antiquariato, arredato con preziosi mobili ottocenteschi.
La libreria rischia di chiudere perché l'affitto ha un prezzo di mercato troppo alto, nonostante la disponibilità manifestata dalla proprietà dei locali. Per questo la Commissione consiliare Cultura del Campidoglio, con il suo presidente Federico Mollicone, lancia un appello attraverso questa pagina web:
la Commissione Cultura invita una casa editrice, o comunque operatori del settore, ad "adottare" e a salvare la Libreria Cascianelli, evitando che uno storico luogo di ritrovo per studiosi e appassionati sia costretto ad abbassare le insegne – lasciando magari il posto ad un comune negozio –.
I gestori della libreria, fa sapere il presidente della Commissione, sono disposti a mettere a disposizione parte dei locali, con i loro raffinati arredi, come punto vendita di una casa editrice.
Per informazioni, chiamare la segreteria della Commissione Cultura ai numeri 06-67103199 / 3715. Per saperne di più, leggere la storia dell'antica libreria.
PROMEMORIA 24 dicembre 1914 - Prima guerra mondiale: Inizia la "Tregua di Natale".
Prima guerra mondiale: Inizia la "Tregua di Natale".
La cosiddetta tregua di Natale ebbe inizio la vigilia di Natale del 1914, durante la prima guerra mondiale, quando i soldati tedeschi iniziarono a decorare la zona attorno alle loro trincee, nella regione di Ypres (Belgio), per il Natale. Cominciarono mettendo delle candele sugli alberi, quindi continuarono le celebrazioni cantando canzoni natalizie. I soldati britannici nelle trincee sull'altro lato del fronte risposero intonando canzoni natalizie in inglese.
I due schieramenti continuarono scambiandosi a voce degli auguri natalizi. Subito dopo ci furono inviti a incontrarsi nella "terra di nessuno", dove avvenne lo scambio di piccoli doni: whisky, sigari, cioccolata e simili. L'artiglieria nella regione restò muta quella notte. La tregua permise inoltre il recupero delle salme dei soldati caduti. Si svolsero delle vere e proprie cerimonie di sepoltura, nelle quali soldati di entrambe le parti piansero assieme i compagni morti. In un funerale nella "terra di nessuno", soldati tedeschi e britannici si riunirono assieme per leggere un passo del Salmo 23:
« Il Signore è il mio pastore, non mi fa mancare nulla. Su prati verdi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce. Il Signore mi dona nuova forza, mi consola, mi rinfranca. Su sentieri diritti mi guida, per amore del suo nome. Anche se andassi per una valle oscura non temerei alcun male perché tu sei con me. »
La tregua si estese ad altre zone del fronte, ed esiste anche la storia di un incontro di calcio tra soldati scozzesi e sassoni, che terminò quando la palla andò ad urtare un tratto di filo spinato sgonfiandosi.
In molti settori la tregua durò per tutto il giorno di Natale, ma in alcune zone continuò fino a Capodanno. Alla tregua presero parte sia i soldati che i loro sottufficiali e ufficiali.
23 dicembre, 2008
PROMEMORIA 23 dicembre 1984 Bomba sul rapido 904 Napoli-Milano
Italia, San Benedetto Val di Sambro: il rapido 904 Napoli - Milano, un treno carico di passeggeri, in gran parte in viaggio per le vacanze natalizie, viene devastato dall'esplosione di una bomba. Al termine dei soccorsi si conteranno 15 morti e più di 100 feriti. L'attentato segna l'ingresso della mafia nel teatro dello stragismo di stato.
22 dicembre, 2008
Approvati la Finanziaria 2009 e il Bilancio regionale, Marrazzo: 'Sostegno anticrisi per famiglie e imprese'
Approvati la Finanziaria 2009 e il Bilancio regionale, Marrazzo: 'Sostegno anticrisi per famiglie e imprese'
Approvati dal Consiglio regionale la Legge Finanziaria e il Bilancio 2009. Una manovra complessiva da 2,1 miliardi di euro (Bilancio da 23 miliardi di euro) che affronta la crisi economica agendo prioritariamente in favore delle imprese e delle famiglie con un vero e proprio pacchetto "anticrisi" da circa 320 milioni di euro.
Come ha affermato il Presidente Marrazzo: “La Regione dimostra di essere la più tempestiva nel contrastare la crisi con misure a sostegno delle famiglie e delle imprese. Quattro le direttrici fondamentali: accesso agevolato al credito per le Pmi, politica delle sicurezze con interventi a favore delle famiglie che pagano i mutui e con l’apertura di nuove scuole materne, un vasto programma di opere pubbliche e politiche rivolte alla tutela dell’Ambiente e allo sviluppo delle energie rinnovabili” .
Per il mondo delle imprese arriva un fondo da 60 milioni di euro in tre anni che, per contrastare gli effetti della crisi economica, punta sulla cosiddetta “buona occupazione”. L’amministrazione regionale concederà prestiti a tasso agevolato alle imprese che assumeranno nuovi dipendenti con contratti a tempo indeterminato. Viene anche incrementato il fondo per il microcredito, finalizzato a concedere prestiti ai soggetti in difficoltà che non possono più accedere al credito bancario.
Inserita anche una norma sul potenziamento dei Confidi (30 milioni in 3 anni). Il Confidi è un consorzio di garanzia collettiva dei fidi che svolge attività di prestazione di garanzie per agevolare le imprese nell’accesso ai finanziamenti, a breve medio e lungo termine, destinati allo sviluppo delle attività economiche e produttive. Viene inoltre introdotto un sostegno alla liquidità delle imprese in credito verso la PA (60 milioni in tre anni). Istituito anche un Fondo di Garanzia da 30 milioni di euro fino al 2011 per imprese beneficiarie di fondi europei.
Presente anche una norma sulla capitalizzazione delle imprese (30 milioni in 3 anni) utile a sostenere il mondo della piccola e media imprenditoria in un momento delicato come quello attuale. Norma che va associata alle disponibilità presenti nel Fondo di Rotazione (180 milioni in tre anni 2008-10). Interventi sono naturalmente previsti a sostegno dell’indotto Alitalia con l’istituzione di un fondo rotativo di 10 milioni all’anno fino al 2011, a cui si aggiunge uno stanziamento di 1 milione di euro per la costituzione del distretto indotto Alitalia-Città del volo.
Fondo unico regionale per il turismo finanziato con 5,5 milioni di euro che sarà distribuito a 67 comuni del territorio, di cui 37 nella provincia di Rieti, che potrà vedere un sensibile investimento nel turismo montano.
Per quanto riguarda le famiglie i sostegni sono numerosi e importanti. Si istituisce il Fondo solidarietà mutui (30 milioni in tre anni) che prioritariamente intende aiutare chi è in difficoltà nel pagamento della rata, delle penali e delle more per mancati pagamenti; si tratta di un fondo di rotazione con cui potrà essere prestato il denaro per pagare quota parte delle rate. Il Fondo risulta utile alla rimodulazione delle posizioni debitorie.
Interventi incisivi a favore dei giovani. Si garantisce l’utilizzo gratuito del trasporto pubblico da parte dei ragazzi e delle ragazze di età non superiore ai 25 anni e con Isee familiare inferiore ai 20 mila euro annui. Istituito un fondo da 12 milioni di euro per annualità fino al 2011.
Ai giovani sotto i 25 anni con un reddito Isee familiare inferiore a 15mila euro, verrà assegnato un “Buono Sconto famiglia”; agevolerà la fruizione di attività culturali sportive ed educative. 6 milioni di euro nel triennio con un aiuto concreto di 500 euro.
Per il diritto allo studio, infine, ci sono ben 10 milioni di euro. 7 milioni per l'acquisto di libri di testo e per borse di studio agli studenti con reddito ISEE inferiore ai 15mila euro.
Investimenti concreti per i più piccoli. 45 milioni di euro dal 2009 al 2011 per la gestione degli asili nido con particolare attenzione al tempo pieno. Altri 3 milioni di euro l'anno andranno ai comuni per l’apertura di nuove scuole materne. Si prevede la copertura dei contributi previdenziali orari nel caso di lavoro di cura domiciliare effettuato da persone straniere, come misura per favorire l’emersione del lavoro sommerso.
Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, nel caso di Roma, il capitolo di 241 milioni di euro viene aumentato fino a 305 milioni di euro da distribuire a Trambus e Metropolitane. Nel caso di Cotral (individuato un unico bacino regionale di trasporto extraurbano), la cifra prevista per il contratto di servizio passa da 190 a 233 milioni di euro. 11 milioni di euro in più per incrementare il trasporto pubblico locale nei comuni del Lazio con un finanziamento che sale da 62 a 73 milioni di euro, mentre 3 milioni andranno ai collegamenti con le isole pontine. Per il contratto di servizio con Metro e le ferrovie regionali vengono infine concessi 96 milioni di euro.
Interventi importanti anche per la Casa con un forte sostegno all’edilizia agevolata (350 milioni in tre anni) e sovvenzionata (100 milioni in tre anni).
Per l'Edilizia scolastica previsti ulteriori 159 milioni per il triennio 2009-11 (dopo i 200 del triennio precedente) con l’obiettivo di una serie di interventi per la riqualificazione e la messa a norma di varie strutture.
Per i fondi dedicati all'edilizia sanitaria sono invece previsti ben 450 milioni in 3 anni.
Investimenti strategici per l’Ambiente. In materia di energie rinnovabili ed efficienza energetica vengono stanziati 15 milioni di euro in 3 anni. A seguito della recente ondata d maltempo vengono invece stabiliti ben 42 milioni di euro per il triennio 2009-2011 per la messa in sicurezza degli argini dei fiumi al fine di prevenire esondazioni. Arrivano gli annunciati nuovi 20 milioni di euro per favorire lo sviluppo della raccolta differenziata.
70 milioni di euro verranno investiti per lo sviluppo degli enti locali. Un vero e proprio programma straordinario che consentirà alle amministrazioni di ricevere fondi per opere pubbliche e per la salvaguardia del tessuto urbano e ambientale.
Sui singoli territori spiccano i 20 milioni di euro a sostegno della località sciistica del Monte Terminillo. 5 milioni di euro per migliorare le condizioni igienico sanitarie dei campi nomadi di Roma, garantendo la sicurezza e favorendo l’integrazione sociale. 5 milioni di euro per riqualificare l’area del Lago di Castelgandolfo.
PROMEMORIA 22 dicembre 1894 Alfred Dreyfus, accusato di spionaggio a favore della Germania
Alfred Dreyfus, accusato di spionaggio a favore della Germania, viene condannato per alto tradimento.
Capitano dello Stato Maggiore, di origini ebraiche, venne condannato il 22 dicembre 1894 da un tribunale militare, con accusa di alto tradimento.
Nel 1871 la Francia aveva perso la guerra contro la Prussia e i rapporti interni erano ancora tesi. Nonostante i documenti su cui si era basato il processo fossero palesemente falsi, Dreyfus fu condannato quale estensore di una lettera indirizzata ad un ufficiale tedesco in cui venivano rivelate importanti informazioni militari francesi e non fu riabilitato che da un verdetto della corte di cassazione prima del luglio del 1906. Mentre Dreyfus era imprigionato sull'Isola del Diavolo nella Guiana Francese in Francia il caso giudiziario divenne motivo di divisione nel Paese: l'opinione pubblica si divise, in due schieramenti: i dreyfusards e gli antidreyfusards. I primi, intellettuali, politici e tutti coloro che consideravano l'affaire un eclatante caso di antisemitismo, di razzismo e di nazionalismo cieco; i secondi, nazionalisti, antisemiti e militari.
Un ruolo importante nella formazione dell'opinione pubblica fu svolto dalla stampa: in particolare dal giornale L'Aurore, che pubblicò un articolo dello scrittore Émile Zola; si trattava di una lettera aperta al Presidente della Repubblica francese Félix Faure, suggestivamente intitolata J'accuse: una denuncia dell'arbitrio giudiziario e della manipolazione dell'informazione.
21 dicembre, 2008
PROMEMORIA 21 dicembre 1988 - Una bomba esplode a bordo del Volo Pan Am 10
Una bomba esplode a bordo del Volo Pan Am 103 sopra i cieli di Lockerbie in Scozia, 270 vittime, comprese 11 a terra.
l volo Pan Am 103 era un collegamento aereo operato dalla Pan American World Airways che collegava l'aeroporto di Londra-Heathrow all' Aeroporto internazionale John F. Kennedy di New York. Il 21 dicembre 1988 un velivolo che stava effettuando questo volo, un Boeing 747-121, registrato con il codice N739PA e chiamato Clipper Maid of the Seas esplose in volo sopra la cittadina di Lockerbie, nella regione di Dumfries e Galloway, in Scozia. Nel disastro aereo morirono 270 persone, 259 a bordo dell'aereo e 11 persone a terra colpite dai rottami del velivolo, la maggioranza delle vittime (189) erano di nazionalità statunitense.
20 dicembre, 2008
PROMEMORIA 20 dicembre 2006 - Muore Piergiorgio Welby in Italia, il primo vero caso pubblico di eutanasia nel paese
Muore Piergiorgio Welby in Italia, il primo vero caso pubblico di eutanasia nel paese.
Piergiorgio Welby (Roma, 26 dicembre 1945 – Roma, 20 dicembre 2006) è stato un politico e attivista italiano, impegnato per il riconoscimento legale del diritto al rifiuto dell'accanimento terapeutico in Italia e per il diritto all'eutanasia, nonché co-presidente dell'Associazione Luca Coscioni.
Il caso Welby balzò agli onori delle cronache per la lucidità e perseveranza con cui lo stesso Welby, malato terminale, richiese apertamente per sé (appellandosi all'articolo 32 della Costituzione che afferma la possibilità di rifiutare un trattamento sanitario) il diritto alla sospensione delle terapie di sostegno vitale, sotto sedazione caritatevole, sostenuto in questo dalla moglie (che si dichiarò, a differenza del marito, cattolica, pur approvando la battaglia). Tale prospettiva medica divise le coscienze e fu contrastata da un ampio movimento di opinione, principalmente ispirato alla morale cattolica, perché considerata eutanasia. In assenza di norme specifiche, dovendo procedere per estensione di norme generali, la questione fu trattata in maniera differenziata dagli organi di giurisdizione, che tuttavia, quando Welby fu esaudito da un medico compiacente, stabilirono l’insussistenza di reati.
19 dicembre, 2008
Turismo, nel 2008 il Lazio al primo posto in Italia per visibilità
Turismo, nel 2008 il Lazio al primo posto in Italia per visibilità
E’ Roma la capitale italiana del turismo low cost. Nei giudizi della stampa internazionale, la città eterna e l’intera Regione conquistano il vertice nella classifica italiana delle mete turistiche “anticrisi”. Calcolando il prezzo medio di un fine settimana secondo i suggerimenti dei giornali stranieri, si scopre che, grazie anche alle offerte degli operatori, nel Lazio il costo è mediamente di 200 euro, cosa che fa della nostra regione meta ideale per il turismo low cost in Italia. I dati emergono da una ricerca condotta dall’Osservatorio “Nathan il Saggio” sulla stampa estera, attivata dall’assessorato al Turismo della Regione Lazio e dall’agenzia di Promozione Turistica di Roma e del Lazio. L’Osservatorio ha monitorato 1.326 articoli, pubblicati dal 1° gennaio al 10 dicembre 2008 dalle principali testate di Australia, Austria, Cina, Francia, Germania, Gran Bretagna, India, Medio Oriente, Russia, Spagna, Svizzera e Stati Uniti. Il Lazio arriva sul podio anche per visibilità internazionale, confermandosi nuovamente per il 2008 la prima regione italiana (seguita da Veneto e Campania, chiudono Basilicata e Molise) per numero di citazioni dedicate al turismo (18,11%) sui più grandi e prestigiosi giornali internazionali.
Sfogliando le pagine dei giornali di tutto il mondo, si arriva a costruire un originale vademecum per turisti che vogliono conciliare divertimento, cultura e portafogli. Ecco le 10 regole proposte dai giornali internazionali: visitate i musei minori (The New York Times), andate l’ultima domenica del mese ai musei vaticani: l’ingresso è libero (Los Angeles Times), comprate l’Archeologia Card, avrete sconti per i principali siti (Focus),n avigate su internet per trovare le offerte migliori (Budget Travel), fate shopping nei mercatini (Travel and Leisure), acquistate accessori made in Italy di seconda mano (Die Welt), pranzate nelle trattorie tradizionali (The Guardian), mettetevi scarpe comode e passeggiate: mercati, chiese, Porta Portese e panorami sono gratuiti e suggestivi (Libération), Utilizzate i mezzi pubblici (Focus), Ai più giovani: alloggiate nei bed & breakfast e nelle strutture religiose (The Telegraph).
“I giudizi della stampa estera – sottolinea l’assessore al Turismo della Regione Lazio, Claudio Mancini – dimostrano come Roma e il Lazio siano una destinazione che si pone al centro dell’attenzione internazionale, con un’offerta culturale e turistica unica al mondo ed estremamente accessibile. In un momento di difficoltà, come quello che l’economia sta attraversando a livello internazionale, la Capitale e l’intera regione risultano ampiamente competitive e in grado di andare incontro alle esigenze più diverse, anche quando si tratta di concorrere sui prezzi, grazie a una vasta offerta che comprende i tanti luoghi d’attrazione, a partire da monumenti, chiese, ville storiche, aree archeologiche, ai quali si può anche accedere gratuitamente”.
Tra gli eventi di spicco in calendario nella regione, la rievocazione storica del Presepe di Greccio, che sarà rappresentata il 24 e il 26 dicembre e poi il primo, il 4 e il 6 gennaio nel suggestivo centro reatino.
PROMEMORIA 19 dicembre 2001 Torna operativo il radar di terra all'aeroporto milanese di Linate
Torna operativo il radar di terra all'aeroporto milanese di Linate, la cui inoperatività aveva avuto un ruolo determinante nel disastro aereo avvenuto l'8 ottobre precedente.
l disastro di Linate, con un bilancio finale di 118 vittime, è il più grave incidente aereo mai avvenuto in Italia; tra le collisioni al suolo nella storia dell'aviazione è superato solo dal disastro di Tenerife del 1977.
L'8 ottobre 2001 alle ore 08:10 locali un McDonnell Douglas MD-87 della compagnia aerea SAS, in fase di decollo dall'aeroporto di Milano-Linate, entrò in collisione con un Cessna Citation entrato erroneamente in pista a causa della fitta nebbia.
Dopo l'impatto, l'MD-87 non riuscì a completare la fase di decollo e si schiantò contro il deposito bagagli situato sul prolungamento della pista.
L'urto e l'incendio successivamente sprigionatosi non lasciarono scampo agli occupanti di entrambi gli aeromobili, né a quattro addetti allo smistamento bagagli al lavoro nel deposito.
A meno di un mese di distanza dall'attacco al World Trade Center di New York molti, in un primo momento, pensarono a un attentato terroristico; ben presto fu invece chiaro che si trattava di un incidente.
18 dicembre, 2008
Wi-Fi: al via la connessione gratuita ad Internet a Roma ed in provincia
Wi-Fi: al via la connessione gratuita ad Internet a Roma ed in provincia
Con l'apertura entro Natale dei primi 50 hot-spot su tutto il territorio provinciale partono i sei mesi di sperimentazione della 'Rete Provincia Wi-Fi': l'obiettivo è quello di dotare ogni Comune del territorio di almeno un punto di accesso gratuito a internet senza fili, secondo le linee guida definite dal 'PianoInnovazione' della Provincia di Roma che ne prevede l'installazione di almeno 500 entro la fine del 2010. E' stato raggiunto un gruppo di 30 Comuni, nel quale entreranno a breve altre amministrazioni comunali, tra cui Ariccia, Monterotondo e Zagarolo.
Si tratta del più grande progetto riguardante la diffusione del wi-fi per il numero dei Comuni coinvolti (121), l'estensione del territorio provinciale (5.000 Kmq), numero di abitanti (4 milioni di persone.
Gli hot-spot sono situati in vari luoghi pubblici del territorio provinciale, all'aperto come al chiuso: biblioteche, centri d'impiego, punti di informazione turistica, piazze, parchi. Diversi esercizi pubblici stanno facendo richiesta alla Provincia di Roma di diventare punti della 'Rete Provincia Wi-Fi', per consentire ai loro clienti, soci e utenti di usufruire del servizio.
Si può accedere alla rete wi-fi della Provincia di Roma con un PC portatile, un palmare, uno Smart phone, o altri dispositivi (console giochi portatili , macchine fotografiche, ecc) dotati di interfaccia Wi-Fi trovandosi nel raggio – 100/150 metri circa - di un hot-spot.
La prima volta che ci si connette verrà richiesto di registrarsi, nel rispetto del decreto Pisanu. La registrazione è gratuita, così come l'accesso alla rete. Una volta registrati è possibile accedere alla rete provinciale da uno qualsiasi degli hot-spot distribuiti sul territorio.
Il sistema centrale di gestione della Rete è dislocato presso il Caspur (Consorzio interuniversitario per le applicazioni di supercalcolo per università e ricerca), il consorzio, partner tecnologico del progetto, che coinvolge le quattro università pubbliche presenti a Roma (La Sapienza, Tor Vergata, Roma 3, IUSM). Lo sviluppo della rete coinvolgerà, quindi, una serie di attori pubblici creando una vera e propria 'Federazione di Reti'.
L'elenco completo di tutti gli hot-spot della rete è disponibile su questo portale - all’interno del percorso tematico “Innovazione Tecnologica” - e sarà aggiornato man mano che i punti di accesso vengono attivati.
“La rete wi-fi è un segno di modernizzazione e di democrazia contro l'apartheid digitale”. È quanto affermato dal presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, che proprio questa mattina presso la Colonna Traiana, nelle vicinanze di Piazza Venezia, ha inaugurato il primo dei 50 hot spot della rete provinciale wi-fi.
«Il nostro obiettivo - ha sottolineato Zingaretti - è di installare 500 hot spot entro la fine del 2010 per rendere il territorio della provincia di Roma uno dei più tecnologicamente avanzati d'Italia. Sarà possibile associarsi alla rete provinciale anche per centri sportivi e attori privati con un piccolo contributo per l'impiantistica. I nostri prossimi obiettivi sono quelli di portare la banda larga nelle scuole e di aprire 50 punti di cultura e innovazione che favoriscano la creatività dei giovani».
PROMEMORIA 18 dicembre 1983 - 38 marinai del distaccamento M.M. di Aulla (MS) muoiono in un incidente.
38 marinai del distaccamento M.M. di Aulla (MS) rimangono vittime di uno spaventoso incidente sul viadotto di Nervi (autostrada La Spezia-Genova). Solo tre si salvarono dal tragico volo di 70 metri. Ai funerali dei 35 marinai partecipò anche l'allora Presidente della Repubblica Italiana Sandro Pertini
17 dicembre, 2008
Giunta Marrazzo: dichiarata calamità naturale e chiesto al Governo stato di emergenza
Giunta Marrazzo: dichiarata calamità naturale e chiesto al Governo stato di emergenza
Con una delibera di giunta la Regione Lazio ha dichiarato lo stato di “calamità naturale” su tutto il territorio regionale a seguito degli eventi atmosferici verificatisi in vari territori delle Province del Lazio a partire dal 9 dicembre scorso.
La Regione ha inoltre richiesto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento di Protezione civile il riconoscimento dello “stato di emergenza”, con l’adozione di urgenti e straordinari provvedimenti per la riparazione dei danni e di il ritorno alle normali condizioni di vita.
Il provvedimento sarà pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Lazio.
PROMEMORIA 17 dicembre 1999 L'assemblea Generale delle Nazioni Unite approva eliminazione della violenza contro le donne
L'assemblea Generale delle Nazioni Unite approva la risoluzione 54/134 che designa il 25 novembre come annuale Giornata internazionale per leliminazione della violenza contro le donne.
Tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 novembre come la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne e ha invitato i governi, le organizzazioni internationali e le ONG ad organizzare attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica in quel giorno.
Le donne attiviste hanno individuato il 25 novembre come una giornata contro la violenza alle donne fin dal 1981. Questa data fu scelta in seguito al brutale assassinio nel 1960 delle tre sorelle Mirabal, attiviste politiche della Repubblica Dominicana, su ordine di Rafael Leónidas Trujillo (1930-1961).
In Italia solo dal 2005 diversi Centri antiviolenza e Case delle donne hanno iniziato a celebrare questa giornata. Ma negli ultimi anni anche istituzioni e vari enti come Amnesty international festeggiano questa giornata attraverso iniziative politiche e culturali in contrasto alla violenza alle donne.
Nel 2007 150 mila donne hanno manifestato a Roma "Contro la violenza sulle donne". È stata la prima manifestazione su questo argomento che ha avuto un impatto mediatico e che ha riscosso successo. Il gruppo di donne che lo ha organizzato ha compiuto un grosso lavoro di discussione e di coordinamento tra le varie realtà femministe e lesbiche italiane. Insieme hanno deciso la manifestazione che non prevedeva alcun patrocinio politico ne una esposizione mediatica di una o più leader della manifestazione.
Sulla base di questo sono state contestate alcune ministre e esponenti dell'opposizione, inoltre è stata contestata una trasmissione di una TV privata che non rappresentava la volontà della manifestazione.
Forte dibattito in seno alle femministe ha riguardato il corteo che per alcune doveva essere "separatista" (sole donne) mentre per altre doveva essere misto. Comunque l'obiettivo comune era denunciare il "patriarcato" come mezzo per infliggere prevaricazione e violenza sulle donne. Uno degli slogan diceva "Lo stupratore non bussa, ha le chiavi di casa".
16 dicembre, 2008
PROMEMORIA 16 dicembre 1991 Nazioni Unite
15 dicembre, 2008
Dopo 23 anni il treno diretto Rieti-Roma
Dopo 23 anni il treno diretto Rieti-Roma
“Un segnale concreto di attenzione alle necessità quotidiane di tanti nostri cittadini. Finalmente Rieti è collegata con un unico treno alla capitale garantendo a migliaia di pendolari un sensibile miglioramento della qualità della vita”. Queste le parole del Presidente della Regione Piero Marrazzo dopo l’inaugurazione del tanto atteso collegamento ferroviario diretto tra il capoluogo reatino e Roma.
“Si tratta di un passo storico – ha aggiunto Marrazzo - ma anche il proseguimento di un forte impegno regionale nel rafforzamento delle infrastrutture stradali e ferroviarie della provincia: dall’adeguamento a quattro corsie della Salaria da Passo Corese a Rieti, passando per la realizzazione della direttrice Terni-Rieti, fino ai 46 milioni di euro per il completamento della Rieti-Torano”.
“Un giorno davvero da ricordare”. E’ il commento dell’Assessore alla Mobilità della Regione Lazio, Franco Dalia, che ha partecipato stamane al viaggio inaugurale della linea ferroviaria diretta Rieti – Roma Tiburtina. Dopo 23 anni di attesa il primo treno diretto tra Rieti e la Capitale è partito stamane alle 7.58 e, passando per Orte, ha raggiunto la stazione di Roma Tiburtina alle 9.35.
Resta da sciogliere il nodo del titolo di viaggio unico che dovrebbe consentire agli utenti della linea Rieti-Terni-L’Aquila di viaggiare con lo stesso identico biglietto anche a bordo dei Treni Eurostar. L’Assessore Dalia si è impegnato ad approfondire con Trenitalia il problema e a trovare una soluzione.
"La Conquista della Modernità - Sèvres, 1920/2008" ai Musei Capitolini
"La Conquista della Modernità - Sèvres, 1920/2008" ai Musei Capitolini
"La conquista della modernità - Sevres, 1920/2008" è la nuova mostra ai Musei Capitolini che offre, con oltre un centinaio di opere tra porcellane e disegni, un panorama della creatività del XX e del XXI secolo di una delle più celebri manifatture europee, la Manifattura nazionale di Sèvres.
Dall'Art Dèco alla produzione più recente, l'esposizione vuole presentare la varietà della creazione tra la tradizione delle tecniche di produzione della porcellana risalenti alla fine del XVIII secolo e la modernità delle forme e delle decorazioni immaginate dagli artisti invitati a creare per Sèvres.
Dopo la mostra "L'utile e l'incantevole" ai Musei Capitolini, nel 2000, che presentava le opere della Manifattura del XIX secolo, l'esposizione attuale ci fa scoprire l'importanza che Sèvres riserva alla creatività contemporanea in tutte le sue forme. Opere d'arte spesso uniche, talvolta inedite, sono realizzate tanto da artisti di fama internazionale che da giovani, autori di sorprendenti opere come l'installazione di 60 rose in biscuit di porcellana profumata, create in occasione dell'anniversario dei 250 anni della Manifattura nella sua attuale sede.
Un omaggio particolare è tributato al designer italiano Ettore Sottsass, recentemente scomparso, che ha creato forme tra le più innovative della collezione di Sèvres, mai presentate in Italia.
La mostra è stata realizzata grazie ad un'iniziativa del Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione, Sovraintendenza ai Beni Culturali, in collaborazione con il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza,
Dal 20 marzo al 7 giugno 2009, la mostra sarà presentata al Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza.
INFO MOSTRA:
Apertura al pubblico
Dal 12 dicembre 2008 all'8 marzo 2009
Orari
Dal martedì alla domenica ore 9.00 - 20.00 la biglietteria chiude alle 19.00
24 e 31 dicembre 9.00-14.00 la biglietteria chiude alle 13.00
Chiuso lunedì, 25 dicembre, 1 gennaio, 1 maggio
Aperture straordinarie: lunedì 29 dicembre 2008 e lunedì 5 gennaio 2009 ore 9.00 - 20.00 la biglietteria chiude alle 19.00
Biglietteria
Unico integrato comprensivo di ingresso ai Musei Capitolini e alla Mostra: € 8.00 intero, € 6.00 ridotto, gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente
Info
Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 - 22.30)
www.museicapitolini.org ; www.museiincomuneroma.it
PROMEMORIA 15 dicembre 1979 Iniziano le trasmissioni della Rete Tre
14 dicembre, 2008
Marrazzo: "Grazie a Protezione civile e volontari"
Marrazzo: "Grazie a Protezione civile e volontari"
"Ancora una volta la macchina dei soccorsi ha lavorato con successo e tempestività. A nome di tutta la Regione Lazio voglio ringraziare tutti coloro che si sono impegnati in queste ore difficili per limitare i danni e permettere di superare la fase di emergenza: Protezione Civile nazionale e regionale, Vigili del Fuoco, Forze dell’ordine e tutti i volontari che hanno preso parte alle operazioni di soccorso. Un particolare ringraziamento va al capo del dipartimento della Protezione Civile nazionale, Guido Bertolaso, e al Prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro. Con grande attenzione ho seguito gli interventi predisposti dagli uomini della Protezione civile regionale. A loro e ai 500 volontari del Lazio impegnati nelle zone più colpite della regione voglio rivolgere il mio personale ringraziamento. Passata la fase d’emergenza la Regione è già al lavoro, attraverso gli assessorati competenti, per la stima dei danni e per predisporre le misure necessarie". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo.
PROMEMORIA 14 dicembre 1911 - I componenti della spedizione capitanata da Roald Amundsen, esploratore norvegese, raggiungere il polo sud
I componenti della spedizione capitanata da Roald Amundsen, esploratore norvegese, sono i primi uomini a raggiungere il Polo sud.
Roald Engelbregt Gravning Amundsen (Borge, 16 luglio 1872 – Mare Glaciale Artico, 18 giugno 1928) è stato un esploratore norvegese delle regioni polari. Condusse la prima spedizione capace di raggiungere il Polo Sud nel 1911 – 1912.
Amundsen, insieme a Olav Bjaaland, Helmer Hanssen, Sverre Hassel, e Oscar Wisting, arrivò al polo il 14 dicembre 1911, 35 giorni prima della spedizione guidata da Robert Falcon Scott.
Dal momento che nessuna delle due spedizioni aveva portato con sé il troppo ingombrante telegrafo senza fili, l'unica apparecchiatura che avrebbe consentito loro di comunicare direttamente dal Polo, il successo della spedizione di Amundsen fu reso noto solo il 7 marzo 1912. Amundsen raccontò il suo viaggio nel libro The South Pole: An Account of the Norwegian Antarctic Expedition in the Fram, 1910-1912.
Amundsen con la bandiera norvegese piantata al polo sudnon ebbe successo.
L'impresa invece ebbe successo alle ore 1:30 del 12 maggio 1926 quando Amundsen riuscì a sorvolare il Polo Artico insieme al finanziatore americano Lincoln Ellsworth e all'italiano Umberto Nobile. I tre (oltre a cinque meccanici italiani e otto marinai norvegesi) volarono sul dirigibile Norge costruito e guidato dallo steso Umberto Nobile. Dal dirigibile furono lanciate sul Polo le bandiere italiana, norvegese e statunitense.
Morì nel 1928 in un incidente aereo avvenuto sopra i cieli del Mare Glaciale Artico. Informato dell'incidente dell'aeronave Italia, andò generosamente in soccorso dell'esploratore italiano Umberto Nobile e del suo equipaggio, nonostante avesse avuto con lui forti discussioni riguardo ai meriti della precedente avventura aeronautica con il dirigibile N1-Norge ("Norvegia"), ma il velivolo a pattini francese su cui salì scomparve in mare senza mai essere ritrovato.
13 dicembre, 2008
PROMEMORIA 13 dicembre 2002 Unione Europea annuncia l'ingresso di dieci nuovi paesi membri
12 dicembre, 2008
Bollettino della Protezione civile regionale delle ore 19.00
Bollettino della Protezione civile regionale delle ore 19.00
Per arginare gli allagamenti di scantinati e garage sono intervenute 180 squadre, per oltre 700 volontari con 200 mezzi tra anfibi e fuoristrada, idrovore e motopompe e migliaia di sacchi di sabbia. Decine le persone sgomberate in via precauzionale o salvate dall'acqua in collaborazione con i Comuni e i Vigili del fuoco. Il presidente Marrazzo ha firmato le prime dichiarazioni di stato di calamità. Questo un primo bilancio dell'attività della Protezione civile regionale.
Gli interventi si sono sviluppati per tutto il corso della giornata e hanno interessato soprattutto Roma e i suoi dintorni, oltre al litorale romano e al corso del fiume Tevere. Le forti piogge hanno colpito anche la provincia di Viterbo e i fiumi Marta, Fiora e Mignone, e il Fibreno in provincia di Frosinone. Per questi ultimi fiumi nel pomeriggio l'emergenza ha iniziato lentamente a rientrare.
Resta invece alta l'attenzione attorno al Tevere. Le piogge hanno riempito gli invasi a Nord di Roma e stanno riversando nel fiume cospicue quantità d'acqua. La piena, da poco passata per la zona di Orte, è prevista a Roma per la mattinata di domani. Il fiume resta costantemente monitorato dall'Ardis e dai volontari di Protezione civile, mentre prosegue lo stretto coordinamento tra Comuni, Prefetture e Protezione civile regionale. Decine di squadre di volontari saranno presenti per tutta la notte nelle aree di maggiore criticità a monitorare lo stato del fiume e per eventuali interventi. Monitoraggio continuo anche all'Idroscalo di Ostia e al Fosso della Sentinella nel comune di Fiumicino.
Presidi della Protezione civile saranno attivi per tutta la notte lungo tutto il corso laziale del Tevere, mentre sul fiume Aniene, straripato in più punti, la zona più colpita resta quella dell'Albuccione, nel comune di Tivoli. Le previsioni del tempo non mostrano miglioramenti, mentre continua lo stato di allerta che durerà almeno per le prossime 24 ore.
PROMEMORIA 12 dicembre 1969 Strage di Piazza Fontana
Strage di Piazza Fontana nella sede della Banca Nazionale dell'Agricoltura di Milano: 16 morti e 88 feriti.
La strage di Piazza Fontana fu conseguenza di un grave attentato terroristico avvenuto il 12 dicembre 1969 nel centro di Milano, quando, alle 16:37[1], una bomba esplose nella sede della Banca Nazionale dell'Agricoltura in piazza Fontana, provocando la morte di diciassette persone ed il ferimento di altre ottantotto. Per la sua gravità e rilevanza politica, tale strage ha assunto un rilievo storico primario venendo convenzionalmente indicata quale primo, feroce atto della Strategia della Tensione.
Una seconda bomba fu rinvenuta nella sede milanese della Banca Commerciale Italiana, fortunatamente inesplosa, furono fatti i rilievi previsti, e successivamente fu fatta brillare[2] distruggendo in tal modo elementi probatori di possibile importanza per risalire all'origine dell'esplosivo e a chi avesse preparato gli ordigni. Una terza bomba esplose a Roma alle 16:55 dello stesso giorno nel passaggio sotterraneo che collegava l'entrata di via Veneto con quella di via di San Basilio della Banca Nazionale del Lavoro, facendo tredici feriti. Altre due bombe esplosero a Roma tra le 17:20 e le 17:30, una davanti all'Altare della Patria e l'altra all'ingresso del museo del Risorgimento, in piazza Venezia, facendo quattro feriti.
Si contarono dunque cinque attentati terroristici nel pomeriggio dello stesso giorno, concentrati, tra il primo e l'ultimo, in un lasso di tempo di soli 53 minuti, a colpire contemporaneamente le due maggiori città d'Italia, Roma e Milano.
11 dicembre, 2008
Maltempo: Protezione civile al lavoro per fronteggiare l'emergenza
Maltempo: Protezione civile al lavoro per fronteggiare l'emergenza.
É appena stato diramato dalla Protezione civile regionale lo stato di preallerta per le prossime 24-36 ore sulle provincie di Roma, Viterbo, Frosinone e Latina. La Protezione civile è al lavoro per fronteggiare l'emergenza causata dalle intense piogge delle ultime ore e sta impiegando in tutta la regione oltre 50 squadre con più di 200 volontari dotati di mezzi anfibi, idrovore, motopompe e sacchi di sabbia per contenere l'acqua.
Gli interventi sono localizzati soprattutto nella Capitale e nella zona sud della provincia di Roma. In località Albuccione l'esondazione dell'Aniene ha costretto il sindaco di Tivoli a ordinare lo sgombero di oltre 200 persone, che è attualmente in corso in collaborazione con la Protezione civile. Verifiche e controlli sui livelli del Tevere si stanno svolgendo nella zona della foce presso gli abitati dell'Idroscalo (comune di Roma) e al Fosso della Sentinella (Fiumicino).
Nella Capitale gli interventi hanno riguardato le zone di via Cristoforo Colombo, Ponte Mammolo, Ponte Salario, Via Panama e a Trigoria e nelle zone di Saxa Rubra e Lunghezza. In provincia di Roma, lungo il corso dell'Aniene, gli interventi si sono succeduti a Corcolle, Subiaco, Tivoli e Castel Madama. Protezione civile intervenuta anche al casello della A1 di Colleferro e in varie località del comune di Guidonia.
Numerosi gli interventi anche nel resto della regione. In provincia di Frosinone è esondato il fiume Fibreno nel comune di Sora. Interventi ad Alatri, Fiuggi, Sora, Guarcino, Veroli e Ceprano per allagamenti e disagi sulle strade. In provincia di Viterbo Protezione civile ancora al lavoro sui fiumi Fiora, Mignone e Marta, esondati in più punti durante la notte, ma senza rischi per le persone.
Resta attivo il numero verde della Protezione civile regionale 803 555 attivo 24 ore su 24
PROMEMORIA 11 dicembre Kyōto Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici
Alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, viene redatto un Protocollo che prevede la riduzione entro il 2012 delle emissioni dei cosiddetti gas serra del 5,2% rispetto al 1990. Il Protocollo entrerà in vigore se verrà ratificato da almeno 55 stati che rappresentino almeno il 55% delle emissioni dei paesi sviluppati.
10 dicembre, 2008
'Mettici La Testa On The Road Lazio' contro le morti su strada
'Mettici La Testa On The Road Lazio' contro le morti su strada
Creare una strategia condivisa per prevenire e limitare le morti su strada, che nel Lazio, durante il 2007, sono state 600, secondo i dati Aci - Istat e Osservatorio sociale. Questo l’obiettivo della campagna di sicurezza stradale ‘Mettici La Testa On The Road Lazio’, promossa dalla presidenza della regione Lazio, che punta a fornire strumenti concreti ai cittadini e agli addetti ai lavori per arginare il tragico fenomeno delle morti sulla strada.
La campagna è stata presentata oggi, a Villa Piccolomini a Roma, durante un incontro operativo a cui hanno partecipato le istituzioni coinvolte in ambito regionale nel progetto di sicurezza stradale (amministratori locali e rappresentanti della polizia stradale e municipale), ma anche alunni delle scuole di ogni grado, con insegnanti e famiglie. Presenti anche i medici del servizio 118. Con l’obiettivo di informare sui rischi della strada, specie i più giovani, durante l’incontro sono stati proiettati spot e filmati realizzati dalla Regione Lazio nell’ambito ‘Mettici La Testa On The Road Lazio’, e fornite demo dimostrative sui temi della sicurezza stradale. Significativa in questo senso, la presenza in sala di una carcassa di un’auto coinvolta in un incidente mortale.
Per ricordare le vittime della strada sono state, inoltre, realizzate delle ‘sagome’, forme stilizzate di figure umane, che segnalano i luoghi dove sono morte le persone, e che saranno collocate sulle strade statisticamente più pericolose della Regione, come la Pontina.
“Siamo qui - ha dichiarato l’assessore regionale ai Lavori Pubbici, Bruno Astorre - per prendere un impegno. E’ giusto creare un percorso per fare sistema tra le istituzioni e raggiungere un’inversione di tendenza ‘vera’, per le morti sulla strada nel 2009”. Astorre ha sottolineato le risorse messe in campo dall’amministrazione regionale per le arterie stradali: “L’impegno diretto della Regione è importante, abbiamo 2.000 chilometri di strade regionali, passateci nel 2005 dall’Anas, che necessitano di interventi. Attraverso l’agenzia regionale Astral – ha ricordato - abbiamo attivato un finanziamento triennale di 70 milioni di euro, per la loro messa in sicurezza . Gli interventi – ha spiegato Astorre- vanno dal posizionamento di guardrail a norma, dalla stesura di tappeti drenanti e comprendono anche il rifacimento e l’allargamento di alcune strade”.
Astorre ha quindi sottolineato l’esigenza di un impegno comune tra le istituzioni per fronteggiare il tragico bilancio delle morti su strada: “Credo che la strada migliore da seguire – ha detto - sia quella che ogni organo istituzionale faccia il proprio compito. E’ importante poi lavorare sulle campagne di comunicazione, specie tra i giovani e nei periodi di vacanza, in cui si registrano più incidenti”.
Alla manifestazione ha partecipato anche Pina Matrojeni Cassaniti, presidente nazionale dell’Associazione Familiari e Vittime della Strada: “Come associazione – ha sottolineato – siamo impegnati per contrastare gli incidenti sulla strada, che creano delle devastazioni psicologiche nelle famiglie che ne vengono colpite. Noi – ha aggiunto – crediamo, quindi, che quello delle morti su strada sia un problema complesso, una patologia sociale, che, per la sua risoluzione richiede il coinvolgimento di tutti i settori”.
Riapertura delle Domus Romane di Palazzo Valentini
Riapertura delle Domus Romane di Palazzo Valentini
Gli scavi archeologi di Palazzo Valentini saranno di nuovo visitabili. La riapertura al pubblico avverrà martedì 16 dicembre. La prenotazione è obbligatoria.
Da giovedì 11 dicembre sarà attivo il numero di call center 06 32810. Per effettuare la prenotazione, il call center sarà attivo da lunedì a venerdì dalle ore 9,00 alle ore 18,00; il sabato, il 24 e 31 dicembre 2008 dalle ore 9,00 alle 13,00. Ogni chiamata consentirà di prenotare la visita al massimo per cinque persone.
L’ingresso alle Domus Romane è gratuito. I visitatori potranno accedere tutti i giorni dal 16 dicembre 2008 al 18 gennaio 2009, dalle ore 9,30 alle ore 17,30 (ultima visita). La durata della visita è di circa 30 minuti ed è necessario trovarsi in loco dieci minuti almeno prima della visita.
Il 24 ed il 31 dicembre 2008 la chiusura si effettuerà alle 13,30. Il sito resterà chiuso a Natale, Santo Stefano ed il primo gennaio 2009.
Gli scavi hanno dato finora risultati di eccezionale rilevanza storico-artistica, soprattutto per l’importanza rivestita in età romana da quest’area e per la sua vicinanza al Foro Traiano, in particolare al porticato della Colonna e alle Biblioteche.
L’indagine archeologica è stata eseguita con metodo stratigrafico sotto la direzione scientifica del professor Eugenio La Rocca.
Di assoluto rilievo gli esiti finora ottenuti, che potrebbero consentire di ricostruire un tassello di enorme importanza della topografia antica e medioevale della città di Roma e persino di ridisegnare con precisione scientifica il quadro dello stesso Foro Traiano.
PROMEMORIA 10 dicembre 1986 - Elie Wiesel vince il Premio Nobel per la pace
Elie Wiesel vince il Premio Nobel per la pace.
Il Premio Nobel per il mantenimento della pace è stato previsto nel testamento di Alfred Nobel del 1895 ed è stato assegnato per la prima volta nel 1901 (come gli altri premi previsti da Nobel stesso).
Finora non è stato assegnato 19 volte:
durante la prima guerra mondiale: 1914, 1915, 1916 e neanche nel 1918, mentre nel 1917 venne assegnato alla Croce Rossa Internazionale
negli anni difficili tra le due guerre mondiali: 1923, 1924, 1928 e 1932.
durante la seconda guerra mondiale: 1939, 1940, 1941, 1942 e 1943, mentre nel 1944 venne assegnato alla Croce Rossa Internazionale (come durante il primo conflitto mondiale)
negli anni della guerra fredda (1948, 1955, 1956) e la guerra del Vietnam (1966, 1967, 1972)
Uno dei premiati, Linus Pauling, era già stato Premio Nobel nel 1954, ma per la chimica, prima di otterne quello per la Pace nel 1962.
Diversi sono stati gli uomini politici di primo piano ad essere premiati, non sempre senza provocare polemiche. Alcuni erano capi di stato, altri lo erano stati in passato o lo sarebbero diventati successivamente alla premiazione.
09 dicembre, 2008
PROMEMORIA 9 dicembre 1961 - In Israele, Adolf Eichmann viene riconosciuto colpevole di crimini di guerra
In Israele, Adolf Eichmann viene riconosciuto colpevole di crimini di guerra.
Il processo Eichmann, celebrato nel 1960, a 14 anni da quello di Norimberga fu il primo processo ad un criminale nazista tenutosi in Israele.
L'arrivo di Eichmann in Israele fu accolto da una fortissima ondata di esultanza mista ad odio verso quello che si era impresso nell'immaginario dei sopravvissuti ai lager come uno dei maggiori responsabili della sorte degli Ebrei. Tuttavia Eichmann offrì di sé stesso un'immagine poco appariscente, quasi sottomessa, ben diversa da quella di inflessibile esecutore degli ordini del Fuhrer; negò di odiare gli ebrei e riconobbe soltanto la responsabilità di aver eseguito ordini come qualunque soldato avrebbe dovuto fare durante una guerra. Hannah Arendt lo descrisse, con una frase poi passata alla storia, come l'incarnazione della assoluta banalità del male.
La linea difensiva fu impostata nel dipingere l'imputato Eichmann come un impotente burocrate, mero esecutore di ordini inappellabili, negando quindi ogni diretta responsabilità; egli stesso d'altro canto non mostrò nessun segno di sincero rimorso e di critica verso l'ideologia razzista del terzo Reich e le sue concrete e criminali applicazioni. La sua colpevolezza, provata in maniera esaustiva dalle testimonianze di numerosi sopravvissuti chiamati a deporre contro di lui, condusse il giudice militare a pronunciare la definitiva sentenza di morte.
Prima di essere giustiziato furono presentate diverse richieste di grazia (in prima persona da Eichmann, dalla moglie e da alcuni parenti di Linz), tutte respinte dall'allora presidente d'Israele, Yitzhak Ben-Zvi. Adolf Eichmann fu condannato a morte (caso unico nella storia di Israele) e impiccato nel carcere di Ramla il 1° giugno 1962. Come da verdetto il cadavere fu cremato e le sue ceneri vennero caricate su una motovedetta della marina israeliana e disperse nel Mar Mediterraneo al di fuori delle acque territoriali israeliane.
07 dicembre, 2008
Appello contro il nucleare, per un'alternativa energetica
Appello contro il nucleare, per un'alternativa energetica.
Il 24 novembre 2008, a Roma si costituirà il Comitato per un'alternativa energetica, basata sulle fonti rinnovabili e il risparmio, anzichè su un ingiustificato aumento dei consumi e sull'uso delle fonti fossili e di quella nucleare, come propone il Governo. Berlusconi e il suo esecutivo, nel quadro del progettato rilancio del nucleare, promettono di individuare entro sei mesi i territori destinati ad ospitare le centrali, violando così una precisa volontà popolare espressa con un referendum che a grande maggioranza aveva deciso di chiudere con il nucleare.Non aspetteremo che siano individuati i siti nucleari per opporci a questa scelta e non lasceremo sole le località che rischiano di subire una decisione antidemocratica, calata dall'alto e per di più militarizzata nell'attuazione.Sosterremo il diritto delle popolazioni locali a fare valere la loro opinione anche, se necessario, con referendum territoriali, tanto più che costruire nuove centrali nucleari contrasterebbe con l'impostazione dei piani Energetico Ambientali Regionali già approvati. Porteremo in ogni luogo una battaglia delle idee, la controinformazione e per questo sollecitiamo la preziosa collaborazione del mondo scientifico e di quello intellettuale e di quanti possono contribuire in tutte le forme democratiche a sensibilizzare l'opinione pubblica: il nucleare è una scelta che va contrastata e sconfitta nel paese.A questo scopo diamo vita ad un Comitato attraverso il quale organizzare, insieme a tutti gli altri soggetti associativi che si mobiliteranno sul territorio, il rifiuto popolare di questa tecnologia intrinsecamente insicura e incapace di smaltire i rifiuti radioattivi che produce.L'obiettivo che ci poniamo è di fare avanzare un'altra proposta di politica energetica basata sulle fonti rinnovabili e sul risparmio energetico, la sola scelta che permette di dare energia pulita al paese e contemporaneamente di ridurre le emissioni climalteranti. In linea quindi con gli obiettivi che l'Unione Europea renderà vincolanti nei prossimi mesi: ridurre, entro il 2020, del 20%, forse del 30% i gas serra attraverso un aumento del 20%, sia dell'efficienza energetica che delle fonti rinnovabili, mentre il Governo Berlusconi sta apertamente boicottando gli orientamenti europei rispetto al raggiungimento dell'autonomia energetica e del sostegno agli obiettivi di Kyoto.Sono questi parametri i punti di riferimento di un nostro Piano Energetico Nazionale, la cornice entro la quale iscrivere le singole azioni, le scelte tecnologiche, la riconversione ecologica delle industrie più energivore, la riduzione dei rifiuti, il cambiamento del peso del trasporto individuale e su gomma.Ci proponiamo di elaborarlo con il concorso più ampio delle popolazioni, sottoponendolo al giudizio dei cittadini, anche attraverso la presentazione di un progetto di legge di iniziativa popolare.La nostra non sarà la sola iniziativa contro questa scelta sciagurata del Governo e quindi è nostra volontà coordinarci con tutte le altre strutture di mobilitazione, con le associazioni ambientaliste, con le persone del mondo della cultura e della scienza, con i sindacati, con le Regioni, con i Comuni disponibili.Gli argomenti possono essere diversi ma ciò che conta è unire le forze sull'obiettivo comune di una nuova politica energetica e del NO al nucleare.Berlusconi e i suoi ministri cercano di convincere che compiono questa scelta in nome della lotta ai cambiamenti climatici e per garantire energia abbondante e poco costosa al paese rafforzando anche la sua autonomia energetica.Queste affermazioni sono entrambe false: il nucleare non serve né a combattere i cambiamenti climatici né a ridurre la bolletta energetica del paese e per di più è un enorme consumatore di acqua, bene sempre più scarso.Va quindi rifiutato per le seguenti ragioni:1. l'uranio non è una risorsa né rinnovabile né sostenibile, limitata nelle quantità e nel tempo, che per di più ha visto i suoi costi aumentare in modo vertiginoso.2. non è affatto senza emissione di CO2 perchè ne produce per l'estrazione del combustibile, durante la costruzione della centrale e nella fase del suo smantellamento.3. nessuno dei problemi segnalati dalla tragedia di Cernobyl è stato risolto e quindi il nucleare civile continua ad avere problemi di sicurezza per le popolazioni non risolti anche durante il funzionamento ed un enorme impatto ambientale legato alla produzione di scorie radioattive che inevitabilmente si accumulano nell'ecosistema e graveranno sulle future generazioni per migliaia di anni. Va ricordato che in presenza di impianti nucleari è obbligatorio un piano di evacuazione delle popolazioni in caso di incidente grave, con l'abbandono di ogni attività, con pesanti restrizioni per le persone come vivere sigillati in casa.4. espone il mondo a rischi di proliferazione delle armi nucleari e al terrorismo, del resto questo è l'argomento che viene portato contro l'Iran poichè la tecnologia in uso è stata pensata per produrre plutonio e la generazione di energia elettrica ne è un sottoprodotto.5. non è in grado di risolvere né il problema energetico né quello del cambiamento climatico, infatti le risorse di uranio, già oggi scarse, non sarebbero sufficienti di fronte ad un aumento ulteriore della domanda ed è quindi inutile sperare di aumentare la capacità installata in maniera tale da coprire una quota significativa della nuova domanda di energia, né di sostituire la quota fossile.6. ha dei costi economici e finanziari diretti ed indiretti troppo elevati che in realtà gravano sulla società e sulle finanze pubbliche e inoltre è una tecnologia che usa e spreca enormi quantità d'acqua.7. comporta un modello di generazione di energia centralizzato, basato su centrali di elevata potenza, che non garantiscono sicurezza e tanto meno assicurano il diritto all'energia diffusa nel territorio. Infatti il nucleare è un modello che richiede sistemi di gestione autoritari, centralizzati ed antidemocratici. Non a caso le centrali nucleari civili vengono considerate come gli altri siti energetici alla stregua di siti militari.E' quindi irrealistico pensare di uscire dai fossili rilanciando il nucleare, anzi in Francia una massiccia presenza del nucleare (78%) si accompagna ad un consumo pro capite di petrolio maggiore che in Italia.Uscire dal petrolio e dalle energie fossili e non rinnovabili senza il nucleare si può.E' matura, tecnologicamente ed economicamente, una scelta energetica a favore del risparmio energetico e delle energie rinnovabili che un programma di incentivi pubblici e l'utilizzo della leva fiscale possono e devono promuovere.Il paese può e deve essere più efficiente e non sprecare energia.Questo è il primo obiettivo che ci proponiamo. Si calcola che metà dei consumi energetici italiani sono in realtà sprechi derivanti da usi poco razionali ed inefficienti dell'energia. Si può puntare molto in alto con il risparmio energetico, fino a risparmiare il 50% dell'energia oggi usata per garantire i servizi di illuminazione, riscaldamento, rinfrescamento, mobilità, usi industriali. Sono necessari interventi per aumentare l'efficienza dell'uso dell'energia e per correggere gli sprechi, sviluppando politiche di sufficienza diffusa nel territorio può portare a ridurre i consumi di energia, pur mantenendo standard elevati di vita, e per questo occorre puntare a risparmi significativi sia per il sistema economico che per il rispetto degli impegni di Kyoto, peraltro già oggi insufficienti di fronte ai cambiamenti climatici.E' possibile e realistico puntare all'obiettivo di procurare al paese gran parte dell'energia che gli è veramente necessaria attraverso le fonti rinnovabili.Lo si può fare, come dimostrano le esperienze di molti paesi, Germania e Spagna in particolare incentivandone l'installazione diffusa con lo strumento del "conto energia" che ha dimostrato nei paesi che l'hanno adottato di funzionare e aumentare notevolmente la capacitaà rinnovabile installata.Sono due strade alternative:quella del Governo non garantisce autonomia energetica al paese è antidemocratica, costosa, pericolosa per la salute delle persone e l'ambiente, oltre che poco utile per ridurre le emissioni climalteranti e ci isola dall'Europa.La politica energetica da noi indicata invece riduce la nostra dipendenza energetica, sviluppa la ricerca e l'innovazione nelle attività produttive, fornisce i servizi energetici usando fonti rinnovabili (un barile di petrolio corrisponde ad un metro quadrato di pannello solare) che non alterano il clima e che sono diffuse sul territorio e quindi facilmente controllabili dalle popolazioni, oltre a promuovere un diverso sviluppo, creando nuova occupazione di qualità.Questa è l'alternativa che proponiamo.Sono queste le ragioni per cui decidiamo di promuovere un Comitato per il No al Nucleare e per il SI ad una politica energetica alternativa di risparmio e sviluppo delle fonti rinnovabili.Roma, 11/11/2008 I promotori Mario Agostinelli, Vittorio Agnoletto, Mario Albanesi, Fabio Alberti, Giuseppe Amari, Marcello Amendola, Antonio Amoroso, Valentina Araldi, Franco Arqada, Alessandro Baldussi, Fulvia Bandoli, Angelo Baracca, Andrea Baranes, Vittorio Bardi, Paola Barassi, Katia Bellillo, Giovanni Bellini, Natale Belosi, Paolo Berdini, Giorgio Beretta, Giovanni Berlinguer, Maddalena Berrino, Marco Bersani, Massimo Binci, Elio Bonfanti, Massimo Bongiovanni, Roberto Brambilla, Giorgio Braschi, Antonio Bruni, Mauro Bulgarelli, Paolo Cacciari, Paolo Cagna Ninchi, Luisa Calimani, Alberto Calza Bini, Valerio Calzolaio, Maria Campese, Elisa Cancellieri, Sergio Caserta, Antonio Canu, Luisella Caria, Gianni Cabinato, Mario Carucci, Bruno Ceccarelli, Carlo Cellamare, Paolo Cento, Franco Chiaramonte, Giuseppe Chiarante, Angelo Chiattella, Lilia Chini, Giuseppe Ciliberto, Marcello Cini, Paolo Ciofi, Nicola Cipolla, Tullio Cipriano, Lisa Clark, Flavio Conti, Elisa Corridoni, Giorgio Cremaschi, Alberto Deambrogio, Walter De Cesaris, Paolo De Marchi, Loredana De Petris, G.Carlo Desiderati, Sandro Del Fattore, Paolo Del Vecchio, Tana De Zulueta, Valeria Di Blasio, Pino Di Maula, Piero Di Siena, Pippo Di Falco, Raffaele Decimo, Angelo Diciotti, Anna Donati, Antonio Faggioli, Franco Ferretti, Lodovico Ferrone, Alessandra Filabozzi, Antonio Filippi, Domenico Fininguerra, Dario Fo, Pietro Folena, Antonio Fiascone, Primo Galdelli, Giuseppe Gavioli, Sergio Gentili, Alfonso Gianni, Roberto Gili, Giovanna Giorgetti, Giampiero Godio, Alfiero Grandi, Pietro Greco, Umberto Guidoni, Margherita Hack, Maria Dolores Lai, Nicoletta La Gioia, Giorgio Lion, Mirko Lombardi, Michele Losappio, Simone LoSavio, Simonetta Lombardo, Anna Luise, Ombretta Luongo, Walter Mancini, Nicoletta Marietti, Giuliano Martinetti, Dionisio Masella, Gianni Mattioli, Ugo Mazza, Giorgio Mele, Paolo Menichetti, Roberto Meregalli, Massimo Mezzetti, Maria Pia Montesi, Sandro Morelli, Roberto Musacchio, Maurizio Mugolino, Gianni Naggi, Antonella Nappi, Alfonso Navarra, Amalia Navoni, Giorgio Nebbia, Luca Nencini, Nicola Nicolosi, Alfio Nicotra, Ferruccio Nobili, Corrado Oddi, Giovanni Oliva, Stefano Oriano, Michela Ottavi, Moni Ovadia, Elio Pagani, Manuela Palermi, Gianni Palumbo, Milena Pari, Giorgio Parisi, Renato Patrito, G.Paolo Patta, Dijana Pavlovic, Corrado Perna, Ciro Pesacane, Graziano Pestoni, Paolo Pietrangeli, Tommaso Pirozzi, Silvana Pisa, Carlo Podda, Giuseppe Pinna, Franca Rame, Carla Ravaioli, Francesca Redavid, Simona Ricotti, Giovanna Ricoveri, Giorgio Riolo, Natale Ripamonti, Elio Romano, Franco Russo, Mario Sai, Nanni Salio, J.Claude Saroufin, Vittorio Sartogo, Massimo Scalia, Enzo Scandurra, Tomas Schmid, Giorgio Schultze, Massimo Serafini, Monica Sgherri, Gianni Silvestrini, Massimiliano Smeriglio, Tommaso Sodano, Pietro Soldini, Morando Soffritti, Pier Luigi Sostaro, P.Luigi Sullo, P.Giorgio Tiboni, Massimo Torelli, Aldo Tortorella, Massimo Totorelli, Gabriele Trama, Claudio Treves, Lucio Triolo, Pierattilio Tronconi, Anita Uccheddu, Jacopo Venier, Francesco Vignarca, Vincenzo Vita, Alberto Vitali, Alex Zanotelli, Angelo Zola, Umberto Zona
Per aderire all'appello basta collegarsi al link:http://www.oltreilnucleare.it/index.php?option=com_petitions&view=petition&id=22&Itemid=86
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