22 dicembre, 2008

PROMEMORIA 22 dicembre 1894 Alfred Dreyfus, accusato di spionaggio a favore della Germania


Alfred Dreyfus, accusato di spionaggio a favore della Germania, viene condannato per alto tradimento.
Capitano dello Stato Maggiore, di origini ebraiche, venne condannato il 22 dicembre 1894 da un tribunale militare, con accusa di alto tradimento.
Nel 1871 la Francia aveva perso la guerra contro la Prussia e i rapporti interni erano ancora tesi. Nonostante i documenti su cui si era basato il processo fossero palesemente falsi, Dreyfus fu condannato quale estensore di una lettera indirizzata ad un ufficiale tedesco in cui venivano rivelate importanti informazioni militari francesi e non fu riabilitato che da un verdetto della corte di cassazione prima del luglio del 1906. Mentre Dreyfus era imprigionato sull'Isola del Diavolo nella Guiana Francese in Francia il caso giudiziario divenne motivo di divisione nel Paese: l'opinione pubblica si divise, in due schieramenti: i dreyfusards e gli antidreyfusards. I primi, intellettuali, politici e tutti coloro che consideravano l'affaire un eclatante caso di antisemitismo, di razzismo e di nazionalismo cieco; i secondi, nazionalisti, antisemiti e militari.
Un ruolo importante nella formazione dell'opinione pubblica fu svolto dalla stampa: in particolare dal giornale L'Aurore, che pubblicò un articolo dello scrittore Émile Zola; si trattava di una lettera aperta al Presidente della Repubblica francese Félix Faure, suggestivamente intitolata J'accuse: una denuncia dell'arbitrio giudiziario e della manipolazione dell'informazione.

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