19 ottobre, 2011
PROMEMORIA 19 ottobre 1984 – Alle ore 17.43 una violenta scossa sismica di magnitudo 3.7 sconvolge la cittadina di Zafferana Etnea
Alle ore 17.43 una violenta scossa sismica di magnitudo 3.7 sconvolge la cittadina di Zafferana Etnea (CT), causando la morte di un uomo, l'inagibilità di buona parte delle abitazioni, della Chiesa Madre e del Palazzo di Città
Il 19 ottobre 1984, alle ore 17.43, la cittadina fu colpita da un terremoto di magnitudine macrosismica 3.7.
Il terribile evento sismico creò il panico tra gli abitanti di Zafferana e dei borghi limitrofi: si contò una vittima[16] colpita da un calcinaccio durante la fuga; ingenti i danni alle abitazioni, agli edifici civili e amministrativi, a quelli sacri.
La Chiesa Madre fu interessata dal crollo della volta della navata centrale che cadde rovinosamente sul pulpito distruggendolo, da crepe sugli stucchi e da profonde fratture lungo i pavimenti e le pareti; i danni la resero inagibile alle sacre funzioni e fu sostituita da una tensostruttura realizzata nella vicina Piazza della Regione Siciliana, che ospitò i fedeli per ben quattordici anni. Anche il Palazzo Municipale divenne impraticabile per i pericoli di crollo.
Gli abitanti, privati delle loro case, furono ospitati per mesi in tende messe a disposizione dalla Croce Rossa Italiana e dall'Esercito Italiano, chiamati sul posto per far fronte alle necessità dei senza tetto.
Una replica importante si ebbe sei giorni dopo, il 25 ottobre 1984, con epicentro nella frazione Fleri. Anche questo terremoto causò danni ingenti agli edifici civili e sacri nella frazione stessa e in quella limitrofa di Pisano Etneo.
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