26 gennaio, 2012

PROMEMORIA 26 gennaio 1979 Il mafioso Leoluca Bagarella uccide il giornalista Mario Francese

Il mafioso Leoluca Bagarella uccide il giornalista Mario Francese.
Francese iniziò la carriera come telescriventista dell'ANSA, successivamente passò a giornalista e scrisse per il quotidiano "La Sicilia" di Catania. Di simpatie monarchiche, nel 1958 viene assunto all'ufficio stampa dell'assessorato ai Lavori Pubblici della Regione Siciliana. Nel frattempo intraprese la collaborazione con "Il Giornale di Sicilia" di Palermo. Nel 1968 si licenzia dall'ufficio stampa per lavorare a pieno nel giornale dove si occupa della cronaca giudiziaria entrando in contatto con gli scottanti temi del fenomeno mafioso.
Divenuto giornalista professionista si occupò della strage di Ciaculli, del processo ai corleonesi del 1969 a Bari, dell'omicidio del colonnello dei carabinieri Giuseppe Russo e fu l'unico giornalista a intervistare la moglie di Totò Riina, Antonietta Bagarella. Nelle sue inchieste entrò profondamente nella analisi dell'organizzazione mafiosa, delle sue spaccatture, delle famiglie e dei capi specie del corleonese legato a Luciano Liggio e Totò Riina[2]. Fu un fervente sostenitore dell'ipotesi che quello di Cosimo Cristina fosse un assassinio di mafia. La sera del 26 gennaio 1979 venne assassinato a Palermo, davanti casa.
Per l'assassinio sono stati condannati: Totò Riina, Leoluca Bagarella (che sarebbe stato l'esecutore materiale del delitto), Raffaele Ganci, Francesco Madonia, Michele Greco e Bernardo Provenzano. Le motivazioni della condanna nella sentenza d'appello furono: «Il movente dell' omicidio Francese è sicuramente ricollegabile allo straordinario impegno civile con cui la vittima aveva compiuto un'approfondita ricostruzione delle più complesse e rilevanti vicende di mafia degli anni '70».
Nel 2002 si suicidò il figlio Giuseppe, giornalista 36enne, che per anni si era dedicato ad inchieste sulla ricostruzione dell'omicidio del padre.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Dott. Corrado Passera Intesa San Paolo
Lo sa che è molto grave che avete nascosto il c/c 10/645629 e il Borsino Azionario BAV di Innocenza Maria Campo alla Dott.ssa Anna Landi della Procura di Ragusa diretta dal Dott. Agostino Fera, a seguito del Decreto del 8 marzo 2004?
Riferisca pubblicamente, dove sono i soldi di Innocenza Maria?
Chi ha operato sul c/c 10/645629?
Dott. Passera Lei è bravo solo nel gestire i soldi, oppure vuole dire la verità?
Damiano Nicastro - RAGUSA

http://youtu.be/S0UCGIif7gA

Anonimo ha detto...

Dott. Corrado Passera Intesa San Paolo
Lo sa che è molto grave che avete nascosto il c/c 10/645629 e il Borsino Azionario BAV di Innocenza Maria Campo alla Dott.ssa Anna Landi della Procura di Ragusa diretta dal Dott. Agostino Fera, a seguito del Decreto del 8 marzo 2004?
Riferisca pubblicamente, dove sono i soldi di Innocenza Maria?
Chi ha operato sul c/c 10/645629?
Dott. Passera Lei è bravo solo nel gestire i soldi, oppure vuole dire la verità?
Damiano Nicastro - RAGUSA

http://youtu.be/S0UCGIif7gA

Anonimo ha detto...

Presentate dall'On.le A. Borghesi e dall’On.le D. Scilipoti, due interrogazioni parlamentari per Campo Innocenza Maria, morta nel dolore di chi si è vista privare sparire all’improvviso nel nulla il proprio c/c 10/645629 ed il borsino azionario BAV nascosti da Corrado Passera Banca Intesa San Paolo alla Procura di Ragusa, i quali non hanno mai risposto alla Banca d’Italia sugli Esposti-Denuncia del 30 dicembre 2009 di Campo Innocenza Maria in cui li accusava.
Damiano Nicastro - RAGUSA